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Risultati da 226 a 240 di 309

Discussione: La nostra croce

  1. #226
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ho capito la differenza tra i vari credenti e ti ringrazio. A me sembra comunque un circolo vizioso da cui è difficile uscire e si demanda il tutto al mistero divino quando il motivo della creazione è, da parte di Dio, quella di farsi conoscere, non certo una volontà imperscrutabile.
    Che senso avrebbe la creazione?
    non lo chiedere a me; io non postulo una creazione intelligente, lo fai tu, e tu dovresti spiegare, posto che tu abbia l'ardire di presumere che Dio avrebbe creato tutto per farsi conoscere; non siamo ancora alle teorie strampalate di Arco, ma ci si avvicina a grandi falcate, anche in termini di credibilità;

    se dipingi un quadro sgangherato, una morale zoppa e non credibile, che non incontra un sentimento autentico - quale che sia; io non pretendo che tu dica questo o quello che piace a me - l'effetto finale è solo quello di sminuire quel tuo dio, oppure farne un paladino di sentimenti meschinelli, frustratelli; ti conviene ? è la tua verità ?
    perché, reticenti sulle grandi questioni morali, dove sarebbero necessario dei sì e dei no che siano sì e no, a leggere i nostri credenti sembra la versione sbiadita e impotente della polizia morale iraniana, che castiga quella povera ragazza curda rea di aver portato male il velo, visto che tutte le palle religiose finiscono sempre nello stesso imbuto di conservazione dei costumi tradizionali e diffidenza senile per l'oggi, sempre spacciato dai vecchi soloni come decadente e corrotto, da migliaia di anni.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #227
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    se tu postuli un costrutto di creazione intelligente e morale, in cui un essere crea tutto dal nulla, conosce ogni cosa presente e futura dal primo istante, la presenza di qualcosa che definisci come "male" la devi spiegare tu;

    se non lo fai, ne va della credibilità del tuo sistema; ora, Vega potrebbe astenersi non solo dal dire "no", ma anche dall'interloquire; ma questo non cambia le circostanze pratiche del tutto, nel momento in cui tutti i sofismi finiscono nell'imbuto di una semplice moraletta conservatrice e diffidente da bigotti ottuagenari che sbirciano dalle persiane e puntano il dito sui desideri degli altri; una roba miserella;

    chi invochi "Dio" forse dovrebbe farlo con prudenza e in proposito, su questioni morali davvero capitali e con chiarezza trasparenza di idee, qualunque cosa voglia sostenere, beninteso; altrimenti diventa una specie di onanismo religioso esibizionista e narcisista, una sorta di bestemmia.
    Allora bisogna riesaminare seriamente il senso della creazione, il significato delle parole ebraiche, molte delle quali sono geroglifiche, e via dicendo. Se volete si può aprire una nuova discussione ma un pochino più dettagliata e motivata, non due regolette da Bignami.
    Per farti un esempio la parola "Elohim" va tradotta con "tutta la divinità" e non con Dio; come adam va tradotto "l'umanità tutta intera , non è in nessun modo un singolo individuo, né tantomeno un individuo maschio; e non è una personificazione od un essere simbolico: è davvero e soltanto l'umanità tutta quanta, maschi e femmine, tutti coloro che sono nati e nasceranno nel nostro mondo.

  3. #228
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Allora bisogna riesaminare seriamente il senso della creazione, il significato delle parole ebraiche, molte delle quali sono geroglifiche, e via dicendo. Se volete si può aprire una nuova discussione ma un pochino più dettagliata e motivata, non due regolette da Bignami.
    Per farti un esempio la parola "Elohim" va tradotta con "tutta la divinità" e non con Dio; come adam va tradotto "l'umanità tutta intera , non è in nessun modo un singolo individuo, né tantomeno un individuo maschio; e non è una personificazione od un essere simbolico: è davvero e soltanto l'umanità tutta quanta, maschi e femmine, tutti coloro che sono nati e nasceranno nel nostro mondo.
    questa è roba da filologi, e io non sono in grado; certamente Esterno è infinitamente più preparato;
    però Elohim è un plurale, e non un singolare di gruppo;
    io ne so poco, ma potrei immaginare che questo denunci una radice pagano-politeista, con un sistema che vira successivamente, dato che in epoche arcaiche il politeismo era la regola;

    considera che più postulati immetti nella tua narrazione della creazione, più verosimilmente ti incasini la vita e incasini il senso al tutto, senza che ciò sia necessario;

    i riformati sfrondano, avendo colto l'intelligenza elastica di ebrei e islamici, che evitano troppe complicazioni controproducenti;

    cercare un senso metafisico tradizionale alla creazione non ti serve ed è, anzi, controproducente, perché il creato stesso ti pone di fronte ad infinite contraddizioni;

    se vuoi trovare un qualche senso, la strada migliore è osservare la natura umana nei suoi tratti di moralità, se non proprio spontanea e innata, che non c'è più di quanto ci sia ad istinto animale - che so, la protezione dei cuccioli, anche di altre specie; per quello sono carini, selezionati;

    se ti vai ad impantanare con le letture tradizionali intermediate dai vari preti nei millenni - soprattutto quelli nostri, che hanno superfetato piani e costruzioni peggio dei geometri delle coste calabresi - non ne cavi le gambe;

    per prima cosa, dovresti risolvere quell'ambiguità per cui la natura umana desiderosa di conoscenza e titolare di coscienza, che si distacca dal regno animale - cioè in effetti un'investitura divina ad immagine e somiglianza - sarebbe frutto di un peccato di disobbedienza;

    ora, è ovvio che se questo peccato si è verificato, va collocato altrove e in un altro contesto, già strutturato socialmente, perché non ha senso una morale e la relativa disobbedienza senza una società;
    e non può certamente essere il desiderio di conoscenza - cioè, esattamente la qualità ad immagine e somiglianza - che dovrebbe essere per dire, un'allegoria dell'insieme di eventi che hanno fatto l'ominide dalla scimmia:
    a) il cambiamento climatico rendeva la vita sugli alberi meno efficiente; quelle scimmie sono scese nella savana;
    b) nella savana dovevano individuare i predatori, quindi stare molto in piedi;
    c) questo liberava gli arti superiori, col pollice già utilmente opponibile, e così quelle scimmie hanno cominciato a farsi pietre e bastoni;
    d) così, da erbivore, hanno cominciato a mangiare carcasse e cacciare piccoli animali, poi sempre più grandi;
    e) la dieta proteica ha fatto crescere il cervello e una mutazione della gola ha favorito gli individui in grado di articolare più suoni, fino ad un linguaggio, sempre più articolato...

    ma tutto questo non può essere raccontato come colpa di disobbedienza; disobbedienza a che ?

    in effetti, non hai davvero modo di distinguere un momento in cui l'essere umano da "buono" sarebbe diventato "cattivo", trasgressivo di qualcosa;
    questa è chiaramente un'idea artificiosa e strumentale, perché la morale è il frutto di una progressiva razionalizzazione dei comportamenti, fino a sacralizzarli in modo metodico;
    c'era un'antropologa che attribuiva il primo segno di civiltà umana ad un femore guarito; cioè, il segno che il gruppo umano di cavernicoli si era preso cura dell'infortunato inabile, fino alla guarigione, anche se quello era inabile alla caccia o al lavoro;
    è ovvio che questa capacità però conviveva anche con quella predatoria, per cui quegli stessi cacciatori avrebbero eliminato altri umani per appropriarsi dei loro territori di caccia e raccolta;
    come ne esci con la disobbedienza ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #229
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    questa è roba da filologi, e io non sono in grado; certamente Esterno è infinitamente più preparato;
    però Elohim è un plurale, e non un singolare di gruppo;
    io ne so poco, ma potrei immaginare che questo denunci una radice pagano-politeista, con un sistema che vira successivamente, dato che in epoche arcaiche il politeismo era la regola;

    considera che più postulati immetti nella tua narrazione della creazione, più verosimilmente ti incasini la vita e incasini il senso al tutto, senza che ciò sia necessario;

    i riformati sfrondano, avendo colto l'intelligenza elastica di ebrei e islamici, che evitano troppe complicazioni controproducenti;

    cercare un senso metafisico tradizionale alla creazione non ti serve ed è, anzi, controproducente, perché il creato stesso ti pone di fronte ad infinite contraddizioni;

    se vuoi trovare un qualche senso, la strada migliore è osservare la natura umana nei suoi tratti di moralità, se non proprio spontanea e innata, che non c'è più di quanto ci sia ad istinto animale - che so, la protezione dei cuccioli, anche di altre specie; per quello sono carini, selezionati;

    se ti vai ad impantanare con le letture tradizionali intermediate dai vari preti nei millenni - soprattutto quelli nostri, che hanno superfetato piani e costruzioni peggio dei geometri delle coste calabresi - non ne cavi le gambe;

    per prima cosa, dovresti risolvere quell'ambiguità per cui la natura umana desiderosa di conoscenza e titolare di coscienza, che si distacca dal regno animale - cioè in effetti un'investitura divina ad immagine e somiglianza - sarebbe frutto di un peccato di disobbedienza;

    ora, è ovvio che se questo peccato si è verificato, va collocato altrove e in un altro contesto, già strutturato socialmente, perché non ha senso una morale e la relativa disobbedienza senza una società;
    e non può certamente essere il desiderio di conoscenza - cioè, esattamente la qualità ad immagine e somiglianza - che dovrebbe essere per dire, un'allegoria dell'insieme di eventi che hanno fatto l'ominide dalla scimmia:
    a) il cambiamento climatico rendeva la vita sugli alberi meno efficiente; quelle scimmie sono scese nella savana;
    b) nella savana dovevano individuare i predatori, quindi stare molto in piedi;
    c) questo liberava gli arti superiori, col pollice già utilmente opponibile, e così quelle scimmie hanno cominciato a farsi pietre e bastoni;
    d) così, da erbivore, hanno cominciato a mangiare carcasse e cacciare piccoli animali, poi sempre più grandi;
    e) la dieta proteica ha fatto crescere il cervello e una mutazione della gola ha favorito gli individui in grado di articolare più suoni, fino ad un linguaggio, sempre più articolato...

    ma tutto questo non può essere raccontato come colpa di disobbedienza; disobbedienza a che ?

    in effetti, non hai davvero modo di distinguere un momento in cui l'essere umano da "buono" sarebbe diventato "cattivo", trasgressivo di qualcosa;
    questa è chiaramente un'idea artificiosa e strumentale, perché la morale è il frutto di una progressiva razionalizzazione dei comportamenti, fino a sacralizzarli in modo metodico;
    c'era un'antropologa che attribuiva il primo segno di civiltà umana ad un femore guarito; cioè, il segno che il gruppo umano di cavernicoli si era preso cura dell'infortunato inabile, fino alla guarigione, anche se quello era inabile alla caccia o al lavoro;
    è ovvio che questa capacità però conviveva anche con quella predatoria, per cui quegli stessi cacciatori avrebbero eliminato altri umani per appropriarsi dei loro territori di caccia e raccolta;
    come ne esci con la disobbedienza ?
    Non se ne esce perché l'uomo è per natura egoista, come lo sono gli animali; osservare, come tu dici, gli animali quando custodiscono la prole, è commovente ma se pensi alla reazione aggressiva che hanno quando si va ad attentare ai loro cuccioli si prova un sentimento di pena, e di riflesso anche l'uomo agisce meccanicamente a tale difesa.
    Siamo noi, esseri evoluti a provare tenerezza o pena? Non lo so perché l'atteggiamento dei miei uccellini quando mi vengono intorno perché io li accarezzi, sconvolge questo mio ordine d'idee.
    Se l'umanità si va evolvendo perché non lo dimostra?
    Forse Dio è il rifugio dei nostri sogni, per chi ancora è in grado di sognare?
    Forse la psicologia del profondo sarebbe in grado di motivare i moti che sorgono negli esseri viventi? Che parte ha l'inconscio?
    Le mie sono domande senza risposta. Allora capisco che è più facile agire su se stessi piuttosto che cercare di cambiare le cose, è più facile cambiare se stessi, nonostante anche questo riesca complicato perché la nostra tendenza è quasi sempre quella di cercare un cambiamento altrui.
    Quello di cui sono certo è che quasi sempre il bene, inteso in senso generico, difficilmente porta al male, mentre il male, fare del male, quasi mai porta al bene.
    In questo senso sono affascinato dalla figura di Gesù che ad ogni costo ci vuole far comprendere questi meccanismi che provocano tali atteggiamenti umani.
    Per quanto concerne l'evoluzione umana concordo con quanto hai ben sintetizzato, anche perché tanto tempo fa era stata occasione di discussione; per me la necessità può mettere in moto un migliore adattamento di certi esseri rispetto ad altri ed anche un cambiamento diventa evolutivo quando in questo cambiamento ci sono migliori possibilità di sopravvivenza, scattando anche moduli evolutivi già in fieri.
    C'è disobbedienza e disobbedienza, concordo che una disobbedienza per conoscere le possibilità di chi disobbedisce non sia da buttare, ma disobbedire per il solo gusto di disobbedire già denota uno strano carattere con non possiede in se niente di evolutivo, caso mai di devianza dalla norma.
    Ci sono tante motivazioni dietro il semplice atto di disobbedire. In fondo andare all'origine è quello che conta e che un buon psichiatra attuerebbe.
    Ultima modifica di crepuscolo; 25-09-2022 alle 13:54

  5. #230
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    Non se ne esce perché l'uomo è per natura egoista, come lo sono gli animali;
    beh, no davvero; l'uomo è molto più collaborativo, proprio perché ha più capacità di astrazione e previsione; altrimenti, davvero vivremmo come gli animali;

    osservare, come tu dici, gli animali quando custodiscono la prole, è commovente ma se pensi alla reazione aggressiva che hanno quando si va ad attentare ai loro cuccioli...
    mi riferivo al fatto che spesso persino i predatori carnivori proteggono per istinto i cuccioli di altre specie;

    Se l'umanità si va evolvendo perché non lo dimostra?
    tu fossi stato capace di scegliere se essere "ultimo" - povero, orfano, minoranza etnica o culturale, donna, anziano o disabile...- ora o 2,3cento o mille anni fa, non diresti così; ha'voglia te se ci siamo evoluti...

    Forse Dio è il rifugio dei nostri sogni, per chi ancora è in grado di sognare?
    Forse la psicologia del profondo sarebbe in grado di motivare i moti che sorgono negli esseri viventi? Che parte ha l'inconscio?
    Le mie sono domande senza risposta. Allora capisco che è più facile agire su se stessi piuttosto che cercare di cambiare le cose, è più facile cambiare se stessi, nonostante anche questo riesca complicato perché la nostra tendenza è quasi sempre quella di cercare un cambiamento altrui.
    Quello di cui sono certo è che quasi sempre il bene, inteso in senso generico, difficilmente porta al male, mentre il male, fare del male, quasi mai porta al bene.
    In questo senso sono affascinato dalla figura di Gesù che ad ogni costo ci vuole far comprendere questi meccanismi che provocano tali atteggiamenti umani.
    Per quanto concerne l'evoluzione umana concordo con quanto hai ben sintetizzato, anche perché tanto tempo fa era stata occasione di discussione; per me la necessità può mettere in moto un migliore adattamento di certi esseri rispetto ad altri ed anche un cambiamento diventa evolutivo quando in questo cambiamento ci sono migliori possibilità di sopravvivenza, scattando anche moduli evolutivi già in fieri.
    C'è disobbedienza e disobbedienza, concordo che una disobbedienza per conoscere le possibilità di chi disobbedisce non sia da buttare, ma disobbedire per il solo gusto di disobbedire già denota uno strano carattere con non possiede in se niente di evolutivo, caso mai di devianza dalla norma.
    Ci sono tante motivazioni dietro il semplice atto di disobbedire. In fondo andare all'origine è quello che conta e che un buon psichiatra attuerebbe.
    troppa carne al fuoco e troppa poesia; così non si può discutere di nulla;

    io ti ho solo fatto presente che la disobbedienza a Dio presuppone un genere umano molto raffinato in una società molto strutturata in senso morale;

    pertanto, il mito del frutto proibito e della cacciata dall'Eden difficilmente può descrivere la disobbedienza/peccato di un Adamo primigenio e nato "innocente" in un paradiso senza peccato, i cui abitanti non potevano avere contezza di qualsiasi senso morale negativo del disobbedire, esattamente come tuo figlio a 3 o 4 anni non poteva disobbedire per malizia, ma solo per curiosità istintiva; non lo abbandoni in orfanotrofio per questo, no ?

    io credo che il mito vada scomposto in due piani diversi:

    ci deve essere una tradizione comune a tante religioni di una narrazione mitologica in cui l'uomo viene eletto dagli dei, poi dal dio monoteista, come creatura speciale; e questa può anche essere l'offerta del "frutto della conoscenza", ma difficilmente una colpa; semmai, una circostanza intesa dal dio stesso, che ha posto quell'albero e inteso il serpente;

    dopodiché, quella narrazione originaria e sensata, deve essere stata rielaborata dal clero come conflitto, disobbedienza e castigo, in modo strumentale per assoggettare potenziali disobbedienti tentati dal ribellarsi a quel clero;

    a ben vedere, pure la storia degli angeli ribelli regge poco, perché - a meno che non si tratti del dio da barzelletta di Arco, quello che negozia con Satana e procede alla creazione come gli artigiani di poltrone e sofà, con il super sconto valido solo per questa era geologica - non sono credibili questi collaboratori di un dio onnipotente che si ribellano;
    ma perché mai ? con quali aspettative ? questi assomigliano molto agli dei pagani greci che litigavano tra loro, capricciosi e vendicativi, gelosi e truffaldini, mentre a ben vedere - ma qui Esterno saprebbe dirti molto meglio - nella tradizione veterotestamentaria quegli angeli sono sempre strumento fedele di Dio;

    pure la stessa figura di Satana è molto tarda, discutibile e, infatti, discussa, e lo stesso serpente non è affatto incarnazione del "male" ma della vitalità;

    con questo, vorrei solo dire che se si parte da un Creato divino e "buono", è molto difficile, per essere prudenti, argomentare un "male" che sorge autonomo da quel creato come frutto della libertà, visto che quella stessa libertà dovrebbe essere intesa da Dio stesso;

    ripeto: quello dell'obbedienza a vincolare la libertà, è un concetto troppo sofisticato per rappresentare una condizione umana arcaica, e deve essere certamente un elaborato recente, proposto ad esseri umani già inquadrati in una società complessa, dotata di una morale/legge articolata, in cui il senso di un precetto vincolante fosse comprensibile da adulti, e non da bambini tentati dal fuoco, che non fanno niente di immorale.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #231
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    Io capisco i tuoi ragionamenti ma tu dovresti capire anche i miei, che riflettono un sentimento di delusione verso il mondo, indipendentemente dove si nasce o si vive, in fondo ognuno è quello che è, ma questo essere nel mondo non dovrebbe essere proporzionale ed essere del mondo?
    Quando questa costante non esiste io concepisco un mondo in antitesi all'umanità vedo davanti ai miei occhi e che non dovrebbe esistere, proprio per via di quell'astrazione e previsione che secondo te ci distinguerebbe. Le previsioni per il futuro sono sempre più catastrofiche ( inquinamento, cambiamento climatico, distruziojne ambientale) ma in compenso l'astrazione riesce solo a trovare la forza per astrarsi dalla realtà, perché non ha più la forza di porre rimedio. Noto in giro un certo fatalismo, un fatalismo che piò produrre solo mostri.
    Solo un pensiero mi conforta: sarà la vecchiaia poi mi chiedo guardandomi intorno: dov'è questo progresso, se vuoi anche morale, quando per me la morale dipende soprattutto dallo star bene. I disoccupati aumentano, la moneta diminuisce, l'inevitabile costrizione o castrazione a non fare figli perché il costo della vita aumenta di continuo, senza la speranza che ritorni indietro, la guerra alle porte, ecc.
    Finisco qui perché altrimenti mi immagonismo di più e non vorrei immagonire anche te, anche se mi sembri un tipo assai ottimista.
    Cercherò un argomento più allegro da postare.

  7. #232
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Io capisco i tuoi ragionamenti ma tu dovresti capire anche i miei, che riflettono un sentimento di delusione verso il mondo, indipendentemente dove si nasce o si vive, in fondo ognuno è quello che è, ma questo essere nel mondo non dovrebbe essere proporzionale ed essere del mondo?
    Quando questa costante non esiste io concepisco un mondo in antitesi all'umanità vedo davanti ai miei occhi e che non dovrebbe esistere, proprio per via di quell'astrazione e previsione che secondo te ci distinguerebbe. Le previsioni per il futuro sono sempre più catastrofiche ( inquinamento, cambiamento climatico, distruziojne ambientale) ma in compenso l'astrazione riesce solo a trovare la forza per astrarsi dalla realtà, perché non ha più la forza di porre rimedio. Noto in giro un certo fatalismo, un fatalismo che piò produrre solo mostri.
    Solo un pensiero mi conforta: sarà la vecchiaia
    è la vecchiaia, gli occhiali con cui guardi le cose;
    sei pure studiato e dovresti avere il metodo per prendere le distanze dal tuo personale umore; oltretutto, hai pure studiato economia, roba che si avvale di cifre e dati da comparare;
    sai bene che da millenni i vecchi vaticinano che il mondo sta per crollare; forse il loro mondo, perché in realtà tutto è andato avanti e nessuno vorrebbe tornare davvero indietro, ad età immutata, ovviamente;

    poi mi chiedo guardandomi intorno: dov'è questo progresso, se vuoi anche morale, quando per me la morale dipende soprattutto dallo star bene. I disoccupati aumentano, la moneta diminuisce, l'inevitabile costrizione o castrazione a non fare figli perché il costo della vita aumenta di continuo, senza la speranza che ritorni indietro, la guerra alle porte, ecc.
    certi disoccupati di oggi sono il risultato dello spendere e spandere di ieri, quando si finanziavano a buffo enti inutili, che ora costano pensioni di gente che ha fatto finta di lavorare; ma è comunque meglio essere disoccupato oggi di 50 anni fa;

    il punto è che ai progressi ci si abitua, mentre alle difficoltà no; quindi vediamo solo il bicchiere mezzo vuoto;
    ma se fai l'esercizio che ti ho detto, lo capisci subito:
    pensati "ultimo", malato, anziano, orfano, povero, donna, minoranza etnica o altro, e scegli dove preferisci vivere e in che epoca; 80 anni fa in Ucraina sarebbe finito tuo figlio, a crepare di freddo con le scarpe di cartone; una bambina di ambiente rurale veniva spesso stuprata, persino in famiglia, prima di essere schiavizzata nei campi; gli anziani malati venivano soppressi di nascosto, in qualche modo, spesso pure istituzionale, come in Sardegna; passava l'ostetrica col suo martello d'ulivo e dava un colpo in testa al babbo semi-infermo; i figli si facevano per dovere sociale, quasi come gli animali, senza pensarci troppo; oppure per dare soldati allapatria, da mandare al macello; bel mondo, eh... ?

    ma tutto questo lo dimentichiamo

    Finisco qui perché altrimenti mi immagonismo di più e non vorrei immagonire anche te, anche se mi sembri un tipo assai ottimista.
    Cercherò un argomento più allegro da postare.
    io cerco di prendere le distanze dal mio umore personale, guardo i fatti;

    qui ho solo fatto presente che certe descrizioni - come quella della disobbedienza - apparentemente ragionevoli, in realtà contengono delle trappole a tesi, che costringono a vedere il mondo attraverso una certa lente, e producono quel sentimento rattrappito e infelice che fa guardare molto ai peccati altrui e vedere tutto nero;

    beh, io credo che se proprio uno deve invecchiare, questo non è un bel modo; chi abbia avuto la fortuna di vivere a lungo e in modo relativamente sereno dovrebbe aiutare e rassicurare i più giovani; non mettersi lì a fare il censore invidioso di desideri altrui che non è più in grado di provare.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #233
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Scrofa dillo a tua madre, vecchio repellente e malato.
    Come ho già detto, è rarissimo che io prenda medicinali, mi curo con la pranoterapia Reiki, con la digitopressione e con qualche integratore alimentare ad hoc, oltre a cercare una dieta il più possibile idonea. Non ho malattie gravi, nonostante i miei 73 anni.

    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    Scrofa non è una offesa da poco , la lasciamo passare perché è un vecchio demente o si fa qualcosa ?
    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio
    ah ah ah.. il cristo-Bis, non trovando adepti per la sua taroccata congregazione (tradotto: assemblea di svitati/esaltati) sfoga la sua profonda delusione nell' inveire chi gli contesta la sua dottrina da baraccone..

    E' una prova evidente che l' intensa lettura dei testi della sua amata sorellina _ hanno fuso il suo cervello.

    Poverino non si rende conto di essere un povero demente.. scappato di casa.

    Lo squilibrato delle Baleari dovrebbe pero' temere il "toro" perchè nel vedere il suo smunto e pallido deretano, potrebbe infuriarsi... e infilare le corna nelle sue decadenti chiappette !
    -
    I veri dementi siete voi. E vi spiego il perché. Senza accorgervene adempite le profezie di Gesù, e questo dovrebbe indurvi a diventare credenti. Se si realizzano le sue profezie, significa che il suo messaggio fu reale, non invenzione di apologeti nullafacenti.
    In secondo luogo, qualunque essere umano degno di tal nome, ateo o credente che sia, si renderebbe conto che seminando insulti, non potrà raccogliere altro che insulti. Alla lunga, chi semina male raccoglie male e chi semina bene raccoglie bene. Questo è il ragionamento corretto per un essere umano. Per le bestie e per i dementi questo è un ragionamento troppo complicato.
    C'è anche da aggiungere che insultare i credenti in un forum di Religioni e spiritualità per farli scappare, oltre che essere totalmente fuori luogo, proprio da dementi, è anche inefficace per chi ha un minimo di fede e sa di essere letto da un certo numero di suoi pari.
    Inoltre, bestie dementi, dimostrate anche una cattiva educazione.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  9. #234
    L'avatar di dietrologo
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Come ho già detto, è rarissimo che io prenda medicinali, mi curo con la pranoterapia Reiki, con la digitopressione e con qualche integratore alimentare ad hoc, oltre a cercare una dieta il più possibile idonea. Non ho malattie gravi, nonostante i miei 73 anni.





    I veri dementi siete voi. E vi spiego il perché. Senza accorgervene adempite le profezie di Gesù, e questo dovrebbe indurvi a diventare credenti. Se si realizzano le sue profezie, significa che il suo messaggio fu reale, non invenzione di apologeti nullafacenti.
    In secondo luogo, qualunque essere umano degno di tal nome, ateo o credente che sia, si renderebbe conto che seminando insulti, non potrà raccogliere altro che insulti. Alla lunga, chi semina male raccoglie male e chi semina bene raccoglie bene. Questo è il ragionamento corretto per un essere umano. Per le bestie e per i dementi questo è un ragionamento troppo complicato.
    C'è anche da aggiungere che insultare i credenti in un forum di Religioni e spiritualità per farli scappare, oltre che essere totalmente fuori luogo, proprio da dementi, è anche inefficace per chi ha un minimo di fede e sa di essere letto da un certo numero di suoi pari.
    Inoltre, bestie dementi, dimostrate anche una cattiva educazione.
    ti sta sfuggendo un particolare , hai iniziato tu ad offendere

  10. #235
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Come ho già detto, è rarissimo che io prenda medicinali, mi curo con la pranoterapia Reiki, con la digitopressione e con qualche integratore alimentare ad hoc, oltre a cercare una dieta il più possibile idonea. Non ho malattie gravi, nonostante i miei 73 anni.
    Ma io intendevo malato nello spirito, non nel corpo, magari per colpa di una caduta da cavallo o di una sassata sulla cervice. E comunque la repellenza, e tanta, rimane.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  11. #236
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Quante volte hai copia-incollato questa frase?
    Tutto gira intorno al quesito Shakespeariano, Laura: essere o non essere? Vale la pena vivere o no? La risposta del credente è sempre SI. Poiché Cristo ci ha spalancato le Porte del Paradiso. Dopo aver lottato, gioito e sofferto quaggiù sotto le stelle, ci attende la Felicità Eterna!
    amate i vostri nemici

  12. #237
    L'avatar di dietrologo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Tutto gira intorno al quesito Shakespeariano, Laura: essere o non essere? Vale la pena vivere o no? La risposta del credente è sempre SI. Poiché Cristo ci ha spalancato le Porte del Paradiso. Dopo aver lottato, gioito e sofferto quaggiù sotto le stelle, ci attende la Felicità Eterna!
    O anche un discreto numero di vergini da consumare dipende dal credo e come credi tu credono anche gli altri

  13. #238
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. (Giovanni 16:16-18)

    Lo Spirito Santo è la Persona Divina che il Padre ha mandato sulla terra per continuare l’opera di Gesù. Egli è il vero Vicario di Cristo. Quante volte, quando c’è stato bisogno di consolare, confortare, incoraggiare qualcuno, abbiamo dovuto constatare che le nostre parole arrivano solo ad un punto limite, e non possono fare molto; ma lo Spirito Santo è il vero Consolatore, e arriva nel cuore dell’uomo dove nessun altro può arrivare, per dare quel vero aiuto, quel vero conforto che solo Lui può dare.

    IL PARACLETOS

    Il termine greco tradotto nella bibbia italiana con “Consolatore”, in verità nell’originale assume un significato molto più vasto e profondo. “Paracletos” vuol dire “Chiamato” (Para) “a fianco” (cletos) ciò vuol dire “qualcuno che è al tuo fianco per aiutarti….”, un Avvocato che prende in mano la tua causa, un testimone per difenderti, una persona pronta e capace a tirarti fuori da qualche situazione estremamente precaria, un amico che sa incoraggiarti nei momenti difficili, un intercessore, un difensore…. Oh glorioso Spirito Santo di Dio, quanto sei prezioso per noi!
    O mamma mia, Cono che scrivi? che Paracleto si traduce con chiamato a fianco? Ma non sai una parola di greco? A fianco o vicino sono avverbi, cleto é chiamato, verbo,
    tanto per farti capire tu hai presente il parafango della tua macchina che ti protegge la carrozzeria dal fango?

  14. #239
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    ti sta sfuggendo un particolare , hai iniziato tu ad offendere
    Io non parto mai offendendo il prossimo. Sarebbe assurdo per uno come me. Qualsiasi credente tradirebbe la sua condizione, iniziando ad offendere il prossimo. Quale sarebbe la mia prima offesa? Rivolgermi ai credenti, sapendo che i miei messaggi non potrebbero essere accolti dagli atei, se non eccezionalmente?
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  15. #240
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Ma io intendevo malato nello spirito, non nel corpo, magari per colpa di una caduta da cavallo o di una sassata sulla cervice. E comunque la repellenza, e tanta, rimane.
    Ce lo hai gia' detto 1000 volte, dipende dalle malattie, se avevi come me, 6 anni fa, un meningioma di 6x7 cm per cui mamma mi trovo' sotto la sedia della cucina
    e chiamo' l'ambulanza, allora avevi bisogno di terapie, mi hanno segato meta' scatola cranica, con la sega elettrica, lo hanno tolto pezzetto per pezzetto, 8 ore di lavoro
    per il neurochirurgo, altro che digitopressione mi serviva. Dipende dal tipo di malattie, per quanto riguarda l'acufene cui hai pensato così era, così é rimasto, Dipende. E non trattare male la dott.ssa Pazza che ti do un cazzotto in un occhio, falso e bugiardo.

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