La verginità di Maria

Altra stranezza nel testo greco è la risposta di Maria quando l’angelo le appare per annunciarle la prossima nascita di Gesù dicendole: “Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù…..”; la riposta di Maria non sembra coerente: “Come è possibile? Non conosco uomo.”
E’ pur vero che fino ad allora Maria non ha avuto rapporti fisici con un uomo, visto che il matrimonio non era ancora stato celebrato, ma li avrà a breve termine, dal momento che è una promessa sposa. In altre parole, vista la sua condizione di promessa sposa, Maria dovrebbe considerare il suo nubilato come un qualcosa di strettamente momentaneo. Ma se la possibilità di una relazione coniugale sarebbe divenuta una realtà in un futuro non troppo lontano perché Maria rimane turbata quando l’angelo le annuncia che avrebbe concepito in figlio?
L’angelo non le dice che il concepimento sarebbe stato imminente. Maria poteva facilmente immaginare che il tutto sarebbe accaduto qualche tempo dopo, iniziata la convivenza con il suo sposo. Per quale motivo, allora, formula questa obiezione, come se non avesse intenzione di avere rapporti sessuali con suo marito?
Dobbiamo senz’altro riconoscere che la domanda di Maria risulta incomprensibile con la sua condizione di promessa sposa di Giuseppe.
Se la risposta di Maria la consideriamo come una traduzione errata da un aramaico che avrebbe contenuti un “mai”, allora il testo assumerebbe questa composizione: “Come sarebbe possibile questo senza che conosca mai uomo?
Quindi si suppone che Maria abbia fatto voto di castità.
Il testo evangelico, non si sofferma a spiegare né la causa né il processo della decisone di Maria; in qualche modo la si dovrà attribuire alla predilezione che Dio riservò a questa donna fin dal suo concepimento. Nell’istante in cui venne prescelta fu resa partecipe dell’Essere gratuito di Dio, del suo essere verginale.