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Discussione: paura della morte

  1. #46
    Opinionista L'avatar di esterno
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    [QUOTE=conogelato;1829073] - erano in cammino per un villaggio... di nome Emmaus.. / Luca 24 - [QUOTE]


    Tu puoi credere a questo racconto " storicizzato" ! Quello stesso che è stato riportato dall' anonimo autore (sedicente Luca) colui che scrive il suo testo.. per sentito dire !

    Mi fido molto di piu' dell' autore dell' antico mondo egizio... " Canto dell' Arpista" :

    NESSUNO di la' (il favoleggiante Altro-regno) è ancora apparso quaggiu' !!!


    --

  2. #47
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ma ti chiami Esterno o Tommaso?

    "Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».

    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».

    Giovanni 20

    Ciao, buon fine settimana!
    Buon fine settimana a tutti, gente.
    amate i vostri nemici

  3. #48
    L'avatar di dietrologo
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    Cono te l'avevo chiesto per favore ...una volta mi bastava

    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio
    dietrologo:
    non so se capita anche a voi quella di risentire o rivedere qualcuno prima della sua scomparsa..



    ----------------------------------------------




    A me è' capitato... varie volte.

    Certo.. la scomparsa di un tuo caro porta inevitabilmente al raccoglimento e alla riflessione.

    Penso (almeno.. io parlo per me) a quell' individuo che si disgrega, si sgretola, si s-compone nella sua entita' !
    E penso che anche la "mia tenda" subira' lo stesso processo involutivo _ e infine polvere.
    Da Soggetto si diventa Oggetto corruttibile _ per ritornare Nulla.

    E dunque la mia misera carcassa fara' cosi' parte del Tutto _ Da dove si era generata...
    Iniziera' un nuovo ciclo... e ancora, ancora, ancora.

    Fino a quando ? Fin quando la nostra stella terminera' il suo carburante, si trasformera' in una gigante rossa.. eccc..ecccc..ecc......

    E inevitabilmente mi vien in mente il terrificante passo di Qoelet:

    - CHE resta all' uomo di tutti gli affanni per cui fatica sotto il sole ????

    NULLA - ZERO !

    E allora altri cupi pensieri... Ma perchè si nasce ? Perchè ?
    L' animale umanoide si differenzia dagli altri animali per la facolta del suo discernimento..

    E dunque mi domando spesso _ perchè mai i miei genitori (io sono orfano e vissuto la mia infanzia nei collegi gestiti dai religiosi catto-cristiani !) non hanno provveduto a sfogare il loro istinto bestiale SENZA precauzioni ?

    Perchè essi, egoisticamente, NON hanno ponderato che - a seguito del loro atto animalesco - sarebbe nato un individuo, quello stesso che DOVRA' comunque soffrire su questo fottuto mondo ?

    Pensieri su pensieri..... e poi - come sempre - siamo travolti in questa vita frenetica.. che tali riflessioni si affievoliscono sempre piu'....

    Fino al prossimo lutto /

    scusami - ma queste sono le mie frequenti riflessioni.......
    -
    -
    𝗟𝗔 𝗠𝗢𝗥𝗧𝗘 𝗘̀ 𝗜𝗟 𝗣𝗜𝗨̀ 𝗖𝗟𝗔𝗠𝗢𝗥𝗢𝗦𝗢 𝗘𝗤𝗨𝗜𝗩𝗢𝗖𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔 𝗨𝗠𝗔𝗡𝗔 (𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗩𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶)
    La morte è il più clamoroso equivoco della storia umana.
    Dai più eminenti uomini di scienza dell’ultimo secolo scopriamo che l’Universo è tutto Pensiero e che la Realtà esiste solo in ciò che pensiamo.
    L’energia è quella manifestazione che fa accadere le cose e gli eventi. Essendo di carattere vibrazionale essa si manifesta in una incommensurabile vastità di forme e di aspetti. Dietro tutte queste apparenze si cela una realtà legata a un campo di frequenze comprese in bande, ciascuna delle quali ha uno sbocco nel panorama delle cose materiali che noi vediamo.
    Sofisticate tecnologie dimostrano che l’uomo non muore, quando sembra separarsi dalla sua carica energetica che lo vivifica, perché ciò che si stacca dal soma migra e fluisce verso altre locazioni.
    Il nostro apparato sensoriale è limitato e quindi inadeguato a permetterci di percepire la realtà al suo livello più profondo.
    Occorre comprendere che l’anima che sta per trapassare non è il corpo, bensì la vita stessa e che la sua natura non è materica ma spirituale e che al contrario del suo corpo psico-fisico non conosce mutamento, né decadimento.
    Inconsciamente non possiamo sopportare di morire in quanto sappiamo che non è possibile farlo. Quando l’Io ben centrato ne ha la suddetta visione, allora siamo fuori dal paradigma spazio-temporale.
    Il tutto dipende dalla qualità del nostro livello di coscienza.
    Se non modifichiamo il nostro atteggiamento mentale, se non cambiamo lo stato della nostra visione del mondo, non potremo scegliere il mondo successivo, ma ci troveremo a ripetere ciò che siamo qui con le stesse difficoltà e le stesse limitazioni.
    Il paradiso infine, non è un luogo, ma è una dimensione della coscienza.
    Il tempo non esiste.
    Quando il tempo incomincia a scorrere? L’etimologia della parola ha una derivazione di origine indo-europea che significa dividere.
    Quando nasce il tempo nasce anche il concetto di morte.
    Anche il Big Bang non è mai avvenuto
    Si è scoperto di recente un “Campo Informazionale” che permea tutto.
    È infinito. Non ha inizio e non ha fine. Noi vediamo attraverso i nostri occhi tutte le cose divise, frantumate, separate e invece tutto è Uno. Il viaggio dell’evoluzione è dall’inconscio al conscio.
    Quando mi chiedono cosa c’era prima del tempo e della morte rispondo che tutto ciò che esiste è AMORE.
    Questa parola non è legata a sentimento, affetto o passione, come lo conosciamo oggi, ma significa A-MORS non morte.
    Tutto vive, dall’atomo alla più grande galassia.
    Abbiamo verificato che anche le piante e i minerali vivono, su piani diversi. Tutto è costituito da una sola sostanza, con manifestazioni diverse. Questa sostanza è fisicamente e psichicamente pensante.
    Ilya Prygogine, che è stato il più grande chimico vivente (premio Nobel nel 1977), nel corso delle sue ricerche chimiche della materia organica, si è accorto che ogni molecola viveva e sapeva perfettamente quello che faceva ogni altra molecola a distanze macroscopiche.
    Anche nell’esperimento che fece Pauli (fisico) le particelle separate (fotoni) che si trovavano nello stesso livello energetico o stato quantico, pur lanciate a distanze differenti, rimanevano sempre collegate.
    Tutto è interconnesso e non-locale (entanglement).
    Le informazioni sono istantanee, perché abbiamo scoperto che le particelle come possono essere ad esempio gli stessi elettroni/processo o evento, non sono masserelle solide ed inerti, ma nuclei del tutto inconsistenti che rivelano di essere “un bit concentrato di informazione”, andando così a costituire un campo informazionale.
    L’unica cosa solida allora di cui si può parlare di questa materia, che sembrava fatta di “mattoni atomici”, è invece che assomiglia più ad un PENSIERO.
    Le onde e le particelle (“ondicelle”) in realtà sono le solite. Esse si trovano sia qui che ovunque, Ciò perchè esse, oltre ad essere se stesse , sono anche lo spazio che intercorre tra loro.
    E quindi non hanno neppure alcun bisogno di comunicare tra loro, perchè sono la stessa cosa dello “spazio”.
    Ed in più esse non hanno nessuna ragione per doversi connettere, perchè non sono mai state disconnesse o disgiunte.
    In sintesi, sono un ologramma, un “Tutto-parte”, una versione su scala più ridotta del Cosmo, dell’ Intero Corpo organico universale. Una goccia concentrata e indissolubile dell’infinito oceano energetico, detto Coscienza non locale.
    La Coscienza dunque non sta nel cervello ma nel Campo.
    Sia la fisica che la neurofisiologia che la quantistica concordano su questo punto.
    Non è il cervello che produce il pensiero, ma è il PENSIERO o COSCIENZA che edifica il cervello.
    Max Planck, padre della teoria dei quanti, scioccò il mondo nel 1944 quando affermò che esiste un’unica matrice energetica “intelligente” da cui ha origine tutto, il visibile dall’invisibile.
    Con questa implicazione sconcertante il mondo scopriva per la prima volta che Tutto è coscienza.
    Abbiamo oggi gli strumenti che possono vedere che intorno a noi esiste un globo luminoso. Un nostro prolungamento (un duplicato immateriale). È stato definito un campo di ultra-luce.
    Noi non lo vediamo con gli occhi e anche con gli strumenti possiamo vedere fino ad un certo punto.
    Questo campo è milioni di volte più sottile della più sottile materia. Ha una frequenza vibrazionale di 10 alla 26 Hz.
    Esso è più sensibile e impressionabile della più sensibile ed impressionabile pellicola fotografica.
    Anche la PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia) ha riconosciuto che gli antichi avevano ragione.
    Noi siamo un fascio di vibrazioni di cui l’aspetto fisico, la forma fisica è solo il nucleo più denso.
    La luce che vedono le persone che hanno esperienze di premorte (NDE), siamo noi stessi, ciò di cui siamo costituiti.
    Un fenomeno straordinario, che merita di essere chiamato con il nome di AUTOPSIA (composto da “autos”, stesso e “opsis”, vista), cioè “VISTA DI SE STESSO”.
    E l’Autopsicità (quale può essere quella dell’ esperienza totale del Divino) è una situazione che implica la visione istantanea e diretta di una “partitura” in cui figurano tutti gli aspetti del Libro della Vita, cioè di una composizione universale, disposta in più mondi.
    Qualcuno ha detto: “Chiarisci il tuo senso e illuminerai il mondo”. Se vuoi sapere come fare, fai come fece il maestro Zen Poshang. Quando gli fu chiesto come si cerca la natura del Buddha (Dio), Egli rispose: “È come cavalcare il Bue, in cerca del Bue”.
    (Prof. Vittorio Marchi)

  4. #49
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    - i vari motivi (!) che caratterizzano il ns. tempo,

    - la crescente apatia verso questo paganeggiante cristianesimo,

    - l' insopportabile/l' orribile comportamento (passato + presente) dei suoi avidi/vanitosi "pastori" (da lui definiti: new-Farisei.. della croce).

    E ancora detto autore parla apertamente di "tradimento" (ovviamente mette in causa TUTTI i gestori.. come i preti cattolici, pastori riformati, pope ortodossi) in quanto responsabile di aver causato LA S-fiducia !
    secondo me, nell'età - oramai consolidata - del pluralismo religioso, si è determinata un'inversione del rapporto, in cui non sono più i gerarchi ad essere artefici delle relative realtà, ma proprio i fedeli stessi, nei quali la domanda di dottrina pungola quei gerarchi; proprio come in politica;

    i fedeli - che pesano nella misura in cui partecipano, contribuiscono, animano, ecc... - esprimono una domanda, corrispondente al loro umore; e i preti soddisfano quella domanda, anche se alcuni cercano ancora di mediare, come nei casi dei dottrinari più illuminati che citi;

    ma un Martini lo legge chi è capace di capirlo e vuole; pochissimi;
    i più chiedono qual vestitino concettuale, per cui: io sono buono e meritevole del biscottino; gli altri miscredenti e/o delinquenti, e tu, prete, mi devi rassicurare
    e confermare questa cosa, la legittimità del mio stato d'animo verso il mondo degli altri e del mio stile di vita, e non sollevarmi dubbi
    ;

    il credente tipo parla per slogan, come un tifoso; è insofferente a qualsiasi obiezione, anche quelle più auto-evidenti e fattuali, logiche;

    e in questo è introvertito, comunica egli stesso quei dubbi che vorrebbe rimuovere, ma lo fa - in termini di comunicazione - nel modo peggiore, perché trasmette esattamente quell'angoscia che la sua fede dovrebbe vincere, e una condizione umana rattrappita; ma, almeno in questo caso, non è colpa dei preti;

    uno legge certe cose dal sen sfuggite e si dice: ma io, voglio diventare come questa persona, provare i suoi sentimenti ? e la risposta è no; fine del discorso...
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #50
    L'avatar di dietrologo
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    Ultima modifica di dietrologo; 07-10-2022 alle 09:52

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