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Risultati da 16 a 30 di 37

Discussione: W le donne

  1. #16
    Mi calo nelle mutande di Bauxite per una volta e dico la mia come fosse la sua : "Comunque l'aborto si può prevenire benissimo con la vasectomia!!"



    Ritorno nelle mie mutande per dire che non ho pregiudizi di gender sull'aborto.
    Bambol utente of the decade

  2. #17
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Mi calo nelle mutande di Bauxite per una volta e dico la mia come fosse la sua : "Comunque l'aborto si può prevenire benissimo con la vasectomia!!"



    Ritorno nelle mie mutande per dire che non ho pregiudizi di gender sull'aborto.
    Apprezzo molto l'interpretazione!
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  3. #18
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Io direi sia molto meglio aspettare. Almeno un anno. Giudicheremo la Roccella dai fatti. Non dai suoi proclami o dai nostri pregiudizi. Vita e Famiglia si difendono mettendo al centro la PERSONA, non certo con battaglie di trincea....
    amate i vostri nemici

  4. #19
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    Dicevano che la DC era morta, salvo poi arrivare Conogelato

  5. #20
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Malo Perverso Visualizza Messaggio
    Dicevano che la DC era morta, salvo poi arrivare Conogelato
    beati i giovani...
    la DC era un partito - mediamente - pragmatico, di gente scafata ed educata da secoli a farsi i fatti propri, previo ossequio al parroco, ma consapevoli del presente, capaci di vedere anche lateralmente;

    questi di oggi sono la somma di rancori da ottuagenari, ma privi pure di un costrutto coerente; per dire, i missini reduci degli anni 70, come La Russa, che cercano date-simbolo da sovrapporre a quelle antifasciste e invise, e lo fanno nella storia del Regno, come il 17 marzo;

    mo', questi sono sorti in effetti sulla memoria del tradimento dell'8 settembre, e tutta la loro epica giustificatoria di quel biennio si condensa in una certa idea dell'Onore, e nella forma sociale, a suo modo moderna e ferocemente repubblicana; gente come Pisanò o lo stesso Almirante si rivolterebbe nella tomba, perché il neo-fascismo è radicalmente repubblicano, cisalpino, non regnicolo;

    sulla "famiglia" c'è questa rappresentazione ridicola per cui i giovani non si sposano e non fanno figli per la pervasività di culture egoistiche ed edoniste, il gender e cazzate varie; non ci crede nessuno, tantomeno i promotori; il senso del tutto è molto più banale e semplice:
    si vuole mandare un segnale alla società di una permanenza del potere clericale e di agenzie para-clericali; potere economico, di governare flussi di impiego e di risorse, banalmente soldi, nella scuola, nella sanità, nel terzo settore: qui comandiamo ancora noi;

    in effetti, è un tentativo sempre meno efficace, che a me non preoccupa, per un dato di fondo essenziale:
    l'Italia è un paese a vocazione di terziario avanzato; cioè, in prospettiva regge economicamente solo con assetti produttivi sofisticati ed efficienti, perché non abbiamo materie prime e il turismo da solo, come comparto di rendita, non basta;

    gli assetti tradizionalisti dell'organizzazione sociale, a partire dalla famiglia, funzionano solo in società che vivono di rendite, come il petrolio nell'area mediorientale, altre rendite, come in Russia, o di produzioni a bassa intensità di capitale e con lavoro poco qualificato, cioè società povere, tipo l'Egitto;

    quando la società richiede un'elevata performance delle competenze, perché compete sulla sofisticatezza del prodotto, si deve per forza strutturare in un modo che impiega una forza lavoro femminile qualificata; questo assetto, a sua volta, comporta inevitabilmente un sistema di valori e potere che consenta alle donne di guardare alla famiglia come una prospettiva che non sia una prigione;
    non bastano gli asili, gli assegni famigliari e il lavoro; è proprio necessario tutto un sistema di valori consolidati per cui la prospettiva generale attribuisca alle donne - e anche agli uomini - uno status e una sicurezza a 360°, come costume sociale generalizzato, a partire dalla gestione del matrimonio in crisi;

    tutto il messaggio tradizionalista o filo-confessionale, a partire dalle sparate sulla 194 e altre amenità, manda un segnale di generale diffidenza e ostilità, magari percepito anche inconsapevolmente o in modo molto elementare; qualsiasi ragazza mette a sistema quello che vede in casa sua o nel vicinato, gli episodi di violenza quotidiana, la Roccella;
    e poi vede che le stesse élite tradizionaliste che si presentano davanti a Mattarella sono di loro quanto di meno tradizionale e più privilegiato si possa immaginare, con 2, 3, 4 matrimoni e relative disinvolture; e fa 2 + 2;

    il messaggio che arriva, nel mondo della comunicazione immediata dei testimonial, è: noi facciamo come caxxo ci pare: tu che sei povera, accontentati di un marito operaio e se resti incinta non rompere i coglioni; stai a casa col pupo, e magari con gli anziani, ad accudire; se sei meritevole forse ti "concediamo" un part-time sottopagato, tanto per non farti sentire casalinga disperata;

    giustamente, una 20enne preferisce giocarsela a dadi, e poi si vedrà; nel mentre, però, si struttura ideologicamente per fare a meno della famiglia e dei figli, perché ha subodorato l'inculata; si prende il gatto, magari convive ma non si impegna più di tanto; e più passa il tempo, più il costrutto ideologico di sopravvivenza a fronte di prospettive anguste si rafforza, come testimoniano tanti commenti pure qui; se scorro mentalmente la storia delle mie coetanee e di tante amiche e conoscenti tra i 40 e i 60, sono quasi tutte così; per questo non ci sono più figli;

    il tutto, al momento appare a molti poco strutturato, perché c'è poco l'abitudine ad osservare la società con metodo;

    ma, messi da parte gli shock simbolici della politica, se uno si mette nei panni di un 20/30enne è ovvio che questi arrivati ora sono "brutti", pubblicizzano umori e istanze poco attraenti, se non per una frazione di popolazione matura e diffidente, dai sentimenti rattrappiti e meschini, che in tanti casi si è pure goduta la vita, per un mero dato generazionale, ma che con l'età ha smesso di ragionare e connettere;

    perché Dark non vuole figli ? perché il figlio di Dietrologo non gli vuol dare nipotini ? probabilmente perché trova delle controparti dell'umore di Dark e delle sue amiche, che non sono certamente dei mostri, anzi: semplicemente, vivono in un contesto in cui con un figlio TUTTA la loro esistenza verrebbe completamente stravolta e annullata, in un modo che non è mai stato e non è per i soloni tradizionalisti che tuonano contro il gender e le lobbies LGBTXYZ...

    come Meloni, che se si separa - nemmeno è sposata - non finisce in miseria, e può pagarsi la tata; tanto, se piazza la Roccella a tutela della famiglia tradizionale, quella tradizione riguarda i povery; al solito: tutti froci cor culo degli altri...

    ma tutti i passaggi sono necessari; non ci sarà rivolta sociale, ma estetica;
    gli italiani sono reazionari, ma se ne vergognano perché provinciali; in Francia cominceranno a fare le battute: quand'è che imporrete il velo ? se avete due papi, magari potete avere Kirill col paghi due prendi tre, tanto la linea è quella...

    i 60enni palestrati, abbronzati e in shorts dopo un po' si sentiranno smascherati dai coetanei dei figli come fiancheggiatori di quelle meschinerie e si dilegueranno alla chetichella, come nella migliore tradizione delle farse italiche, lasciando i pasdaran a prendere gli schiaffi, come il Tognazzi in divisa da federale
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #21
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Malo Perverso Visualizza Messaggio
    Dicevano che la DC era morta, salvo poi arrivare Conogelato
    Ahahahahaha mai votato DC in vita mia, credimi. A me piace giudicare le Persone sulla base dei fatti. Non dei proclami o dei pregiudizi ideologici. Ti lascio un'interessante intervista proprio della Roccella. Vedremo se alle sue belle parole seguiranno i fatti.

    Chi conosce Eugenia Roccella sa che è donna amante del dialogo, che preferisce parlare di questioni concrete, più che di ideologia. E tuttavia la sua nomina è stata accostata a un’idea di “oscurantismo” omofobo e bigotto. «Vedo una ostilità preconcetta in certe prese di posizione. La mia storia dice altro - rivendica -, è una storia di laicità, sempre dalla parte delle donne».

    Se l'aspettava questa nomina? Quando e perché Giorgia Meloni ha pensato a lei?

    Lei è una donna: la prima a guidare un governo nel nostro Paese, non mi stancherò di sottolinearlo. Vederla accanto a Draghi, nella cerimonia della campanella, al momento del passaggio di consegne, è stata un’emozione enorme. Non mi aspettavo la nomina, ma penso che mi abbia voluta nel suo governo proprio perché conosce il mio impegno per le donne, e penso che sia politicamente che a livello personale, per il suo vissuto, è un tema che le sta profondamente a cuore.

    Fa discutere il cambio di denominazione nei ministeri. Nel suo caso, se tutti parlano di inverno demografico, perché tanto scalpore se si mettono insieme il sostegno alla famiglia e la lotta alla denatalità?

    C’è il tentativo di far passare l’idea di un governo nostalgico, reazionario, e quindi di far passare le politiche demografiche come una riedizione di quelle mussoliniane per dare figli alla patria. In realtà tutti ormai sanno che la denatalità è un problema enorme, che provoca squilibri difficilmente sanabili e impedisce al Paese di crescere economicamente, ma la politica finora ha sempre adottato soluzioni spicciole, di corto respiro.

    Come contrastare sul serio, allora, l’inverno demografico di cui tutti parlano senza che mai si muova nulla per invertire la rotta?

    Io penso che esso nasca soprattutto da una mancanza di libertà femminile, di pari opportunità, come Mattarella ha giustamente intuito quando ha suggerito l’accorpamento delle pari opportunità con la famiglia. Oggi le donne non sono libere di essere madri e di seguire contemporaneamente le proprie ambizioni e i propri talenti, spesso sono messe di fronte a scelte che escludono una delle due opzioni. È su questo che è necessario intervenire.

    L'assegno unico è stato un primo segnale, in cui un ruolo decisivo hanno avuto partiti che non sono della maggioranza attuale. Meloni ha promesso di potenziare l'intervento, lei pensa sia possibile proseguire su questa strada in modo condiviso?

    L’assegno unico è stato un importante tentativo di superare le politiche dei bonus e delle misure non strutturali. Credo sia necessario correggerlo (attualmente penalizza le famiglie numerose) e credo che su questo si potrà trovare un consenso trasversale. Attraversiamo il momento forse più difficile della nostra storia repubblicana, con una guerra alle porte e una pesante crisi energetica, e per questo Giorgia Meloni non ha voluto fare promesse elettorali. Credo quindi che bisognerà mettere in campo soluzioni nuove e creative, non scontate, per sostenere la maternità e dare respiro alle famiglie, mantenendo la spesa pubblica sotto controllo, perché le necessità e le urgenze oggi sono tante. Ma penso che si possa fare.

    La sua nomina è stata vista come una minaccia ai diritti delle persone e delle coppie omosessuali. La tutela della famiglia e di questi diritti possono coesistere?

    Non credo ci sia un vero timore per i diritti, né per la mia nomina né per l’attività del governo. Credo ci sia solo il tentativo di far crescere, almeno in una parte del Paese, un clima di allarmismo e ostilità preconcetta nei confronti del governo e di chi lo rappresenta. Molti di quelli che mi attaccano sono in perfetta malafede, perché sanno benissimo che la mia storia personale (vengo da una famiglia laica e radicale, da ragazza militavo nel partito di Pannella) mi impedisce di essere omofoba e reazionaria. In questi attacchi così violenti c’è molto antifemminismo (non si sono rivolti con la stessa aggressività a figure assai più caratterizzate) e un anticattolicesimo pregiudiziale, che è l’esatto contrario della laicità.

    Sulla legge 194 lei ha chiarito che non è competenza che la riguarda direttamente. Ma ha colpito, fra le reazioni all'accelerazione di Bonaccini sulla pillola abortiva, l'attestato di correttezza che ha attribuito alle iniziative del presidente dell'Emilia Romagna.

    Proprio perché io sono laica, giudico i fatti e non ho pregiudizi. La pillola abortiva Ru486 si può usare per scopi diversi: può essere solo un modo (non il più sicuro) per abortire, o può diventare la leva per scardinare la legge 194, per cambiarne profondamente l’impostazione, aprendo all’aborto a domicilio. Il governatore Bonaccini, a differenza di altri, ha usato molta cautela, e io gliel’ho semplicemente riconosciuto.

    Lei ha chiarito che l'aborto, previsto da una legge che non intendete modificare, resta un dramma, come tale da prevenire fin dove possibile. Esiste un livello in cui tale prevenzione, che è parte integrante e per niente attuata della stessa 194, può interagire con la lotta alla denatalità?

    Esaminando i dati di altri Paesi mi sembra che le due cose siano nettamente distinte. Le Nazioni in cui c’è un tasso di natalità più alto del nostro hanno in parallelo un tasso di abortività superiore: insomma, in genere il rapporto tra le nascite e gli aborti è sempre lo stesso. L’applicazione della prima parte della legge 194 è un problema di equità sociale, non di demografia: se non sappiamo sostenere le maternità difficili accettiamo il fatto che i figli siano un privilegio, che solo chi ha i mezzi li possa fare. Se una donna ha difficoltà economiche o di altro tipo, ma il figlio lo vuole tenere, mi sembra assurdo e anche incivile che
    non la si aiuti a realizzare il suo desiderio di maternità.

    https://www.avvenire.it/attualita/pa...governo-al-via
    amate i vostri nemici

  7. #22
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Lo staremoavederismo Is the new black.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  8. #23
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    Tra i vari impegni i governi di qualunque schieramento che dovrà espletare nei confronti della C.E. riguardo al PNRR mi ha incuriosito uno di queste regole nel periodo progressivo fino ad ottenere il prestito di queste decine di miliardi, dovremo scoprire duecentomila evasori l'anno, cosa veramente ardua, però mi domando; la richiesta da parte di Matteo Salvini che si può fare prelievi di diecimila euro, e mattiamo che chiede questa cifra per negoziarne cinquemila, chi é che va in giro con tale somma e perché, non credo che chi ha un reddito fisso medio o medio basso come tanti cittadini compresi i pensionati, quindi chi potrebbe essere a esercitare tali somme se tante persone hanno difficoltà a pagare le bollette e poi devono viverci? Mi sembra che tali scelte siano politiche che con il lungo andare la C.E. ci richiami all'ordine, Quindi che tutto questo sia un pretesto per cercare di modificare o addirittura che si realizzi quello che é stato lo slogan non solo della Lega di uscire dall'euro oppure tentare di creare una confederazione sovranista, in alcuni stati della C.E. ci sono dei chiari segnali.

  9. #24
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Amico Durante si, ma nello specifico siamo chiamati a riflettere sulla Donna e sulle politiche familiari che questo nuovo governo si è impegnato a mettere in campo.

    Scusa.
    Grazie.
    amate i vostri nemici

  10. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Amico Durante si, ma nello specifico siamo chiamati a riflettere sulla Donna e sulle politiche familiari che questo nuovo governo si è impegnato a mettere in campo.

    Scusa.
    Grazie.
    La mia breve dissertazione é vero che sconfina la tematica del titolo, ma siccome la premier é una donna ed é lei la direttrice d'orchestra penso che la questione sia anche di sua pertinenza. In ogni modo ti ringrazio per la tua giusta osservazione.

  11. #26
    Comunque... w le nonne!!!
    Bambol utente of the decade

  12. #27
    beh, non si può dimenticare che la Roccella è stata portavoce del Family Day, che a suo tempo ha avversato i Dico (li ricordate?), ha osteggiato quanto ha potuto la battaglia di Beppino Englaro per salvaguardare i diritti della figlia, ha fatto dichiarazioni del tipo: "Non si può pensare di sostenere le unioni civili, una genitorialità fai da te via utero in affitto, il diritto a morire, il divorzio breve stile Las Vegas e tutto quello che di fatto è avverso alla cultura della vita e della famiglia".
    la persona è questa, e non possiamo aspettarci che da un melo venga fuori una pera.
    poi posso concordare con Axe che la tendenza della società italiana non è questa (ma tutti questi asili io proprio non li vedo), però dobbiamo anche mettere in conto che persone come la Roccella sono in forte controtendenza e in questo momento hanno il potere. sarà effimero? la logica ci dice di sì, ma non sempre il mondo va secondo logica.

  13. #28
    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Per far crescere i bambini secondo quanto previsto da "Madre Natura" preferisco per loro una madre e un padre, un maschio e una femmina, ovviamente in un ambiente familiare armonico...

    Detesto gli psicopatici fautori che vogliono i maschietti vestiti da femminucce per non creare loro problemi all'identità di genere.

    Detesto il fanatismo degli LGBT ,acronimo italiano di: Lesbica, Gay, Bisessuale e Transgender.
    e chi non vorrebbe per i bambini un ambiente con padre e madre, magari uno o due fratellini, quattro nonni quattro (non uno di meno, ma nemmeno uno di più, per carità) tutti in ottima salute, qualche zio e zia e una pletora di cuginetti, con magari anche un golden retriever e un bel gattone, tutti in armonia, tutti che vanno d'accordo e si vogliono tanto bene. ma purtroppo le famiglie del mulino bianco esistono solo nella pubblicità del mulino bianco, e allora bisogna fare con quello che è a disposizione. mamma e papà, per la legislazione attuale, sono obbligatori ai fini dell'adozione, tranne nel caso di un bambino con delle disabilità: allora in quel caso può andare bene anche solo una mamma o solo un papà. il fatto che un bambino diversamente abile possa essere più problematico, e quindi avere più bisogni, non ha nessuna importanza: spesso le coppie rifiutano bambini disabili, quindi ci si deve accontentare di quello che passa il convento. "il male minore" dicono i cattolici. ma allora mi chiedo se è meglio crescere in una casa-famiglia o crescere in una famiglia con un genitore single, o due mamme o due papà che si vogliono bene e vogliono bene anche al bambino. mi chiedo se è meglio crescere in una famiglia in cui mamma e papà si tirano i piatti in testa o in una famiglia in cui mamma e mamma vanno d'accordo.
    la natura è la natura, ma la società presenta famiglie che si rompono e bambini che si trovano da soli.
    fermo restando che la soluzione ideale è sempre quella del mulino bianco, non pensate che il problema si potrebbe risolvere semplicemente stabilendo delle priorità? prima la famiglia del mulino bianco, poi il mulino bianco meno il golden, e via via a scalare. indagando sempre a fondo su chi si propone, ma senza vietare per principio.

  14. #29
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    I Bambini non hanno bisogno di un Babbo e di una Mamma che non litigano mai. Hanno bisogno di un Babbo e di una Mamma che si perdonano. A vicenda. Tutti i giorni.
    amate i vostri nemici

  15. #30
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    I Bambini non hanno bisogno di un Babbo e di una Mamma che non litigano mai. Hanno bisogno di un Babbo e di una Mamma che si perdonano. A vicenda. Tutti i giorni.
    infatti io ho parlato di persone che si vogliono bene e vanno d'accordo, non di persone che non litigano mai.

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