Apro questo thread per convogliare tutte le nostre frustrazioni e stranezze in modo da essere analizzate (termine ambiguo) e quindi cercare di capire chi siamo e cosa vogliamo veramente...
Naturalmente, inizio io :
Molti di voi si saranno fatti un'idea del sottoscritto, per come mi interfaccio qui da molti anni oramai e in verità sono per come mi leggete, allegro, sincero, onesto, dotato di humor, pungente, provocante,
adulatore per scherzo e diletto, grande amatore sentimentale, empatico, grande cazzaro per diletto e non solo...
Detto ciò, veniamo al punto. La vita ultimamente mi ha messo alla prova con dispiaceri e d'altronde, non sono il solo, ma cerco di guardare avanti con fiducia, circondandomi delle persone giuste... tuttavia...
...tuttavia la vita ci impone di avere a che fare con persone sgradevoli o mediocri che non fanno altro che tirarti per il bavero e obbligarti ad avere per forza, relazioni con loro. Ebbene... io non riesco ad essere ipocrita...
o perlomeno, se provo ad esserlo, alla lunga non dura... arriva il momento che qualcosa dentro di me si manifesta e mi impone di manifestare il mio disagio, la mal sopportazione di quell'individuo.
Il guaio è che mi capita anche con coloro i quali, stanno in una posizione superiore alla mia, nella scala gerarchica.
Fino a quando si tratta di persone le quali pur manifestando limiti si comportano educatamente e con rispetto, allora riesco a comprendere questi loro limiti ed essere molto indulgente e comprensivo, ma quando mi trovo
di fronte persone arroganti, cattive, insensibili alle esigenze altrui, ma soprattutto menefreghiste, allora il sangue comincia a bollire, fin quando si risveglia l'Etna che è in me.
Ma mica vado in escandescenza, no, tuttavia il mio atteggiamento cambia e... la mia lingua, soprattutto, comincia a girare a ruota libera. Comincio a dire le cose come stanno, implacabilmente, smontando pezzo dopo pezzo,
tutta la fuffa che ho appena ascoltato, tanto da mettere con le spalle al muro il malcapitato, il quale poi, balbettando e cercando di appigliarsi ad uno specchio, se ne esce ancora con assurdità che è sempre più facile smontare.
Insomma, per farla breve, di fronte alle elucubrazioni del mio titolare, il quale, alla lontana, cercava di far passare le sue teorie come se fosse vangelo, il sottoscritto (così come feci con suo padre, quando era lui presidente), ha
detto ciò che pensava, senza remore, anzi, ancora più galvanizzato dal fatto che le mie argomentazioni lo stavano mettendo al tappeto, salvo poi, ritrovando lucidità all'ultimo momento, evitare il colpo del lock down, evitargli
spiacevoli imbarazzi e quindi evitarmi relative occhiate assassine.
In passato, con il padre, ho fatto la stessa cosa, mettendolo in un angolo con le mie argomentazioni e recriminazioni serie e oggettive, tanto che poi diedi le dimissioni e dopo un anno di esperienza in un'altra società, lo stesso
tizio, ora nell'aldilà, mi richiamò in servizio, dato che quell'esperienza si era poi conclusa male. Adesso il figlio, con accanto suo figlio, che fa la parte del cattivo, ha cercato anche lui di far passare un messaggio per noi mortificante
e denigratorio.. ed io, sempre con educazione, sono stato implacabile.
Alla fine passa sempre il loro discorso... ma perlomeno gli ho detto in faccia cosa pensavo, al contrario di altri colleghi opportunisti e faccioli, i quali non si espongono, ma sono pronti a godere dei benefici sindacali che un fesso come me, magari riesce ad ottenere.
Alle volte penso di essere incosciente ad espormi così.... ma poi mi dico che sono nel giusto e che non ho nulla da rimproverarmi, se non, da cattivo siciliano, di non essere abbastanza omertoso per salvaguardarmi dalle possibili
ritorsioni di chi si permette di dire, a chi non vuole sentirselo dire, come stanno veramente le cose.
Lavorassi per lo Stato, allora non rischierei il posto di lavoro.... ma un titolare, benché bugiardo, opportunista e fazioso, non prende a genio che una nullità come me gli dica che sta raccontando balle, seppur con i dovuti modi che mi permettono di dar la stoccata di fioretto (di fioretto? o Sciabola, boh, non ricordo).
E' tutto, pissicanalizzatemi dunque... il mio capo ufficio, seppur ammirandomi, spesso mi taglierebbe la lingua, salvo poi dirmi, hai fatto bene!!!
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