Originariamente Scritto da
doxa
Tra un piatto e l'altro della gastronomia natalizia un'altra pausa di riflessione sul "Christmas effect"
Spero che non vi faccia passare la voglia di mangiare
Per molte persone le festività natalizie diventano un periodo di stress, perché c’è la tendenza a crearsi delle aspettative, si pretende che tutto vada bene, che i rapporti interpersonali siano soddisfacenti.
Per altre persone le festività diventano ansiogene perché temono di non riuscire a fare ciò che si prefiggono: il menù, i regali, riunire nonni, nipoti, zii, senza scontentare nessuno.
Le riunioni conviviali evidenziano le assenze per vari motivi, fanno accorgere delle persone che non ci sono più, delle persone con cui vorresti parlare e non puoi. Ma si procede, si deve festeggiare in allegria.
C’è chi preferisce rimanere da solo e chi subisce la solitudine sociale.
Gli individui “coraggiosi” che preferiscono rimanere da soli anziché festeggiare insieme con persone anche antipatiche, evitano gli scambi di doni, gli auguri, le riunioni di famiglia per i cosiddetti “cenoni” oppure i pranzi di Natale e di Capodanno che obbligano ad una forzata cordialità ed allegria.
Ci sono individui con legami affettivi che gradualmente perdono d’intensità e non vengono invitati, cercati; rimane loro come unica compagnia la malinconia, la “depressione da feste natalizie”, da condividere, se possibile con chi ha lo stesso problema, trascorrendo il Natale o il Capodanno come un giorno qualsiasi.
Lo scrittore portoghese José Saramago (1922 – 2010) nel suo libro “
L’anno della morte di Ricardo Reis” scrisse che
“La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice.”
Per chi è single e sa apprezzare la solitudine, questa ha anche dei vantaggi: la libertà di non avere vincoli e scegliere cosa fare, con chi stare, se restare o partire, senza compromessi e i limiti imposti dal/la partner o da altri.