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Risultati da 76 a 90 di 117

Discussione: Credere ? Non credere ?

  1. #76
    Opinionista L'avatar di esterno
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    - Rimane il rebus per onnipresente e onnisciente.




    Anche per questo "rebus" la soluzione c' è !

    Nel Salmo 139 l' autore presenta un devoto (inconsapevole del suo destino !) che si rivolge al DivinAbba', al quale gli furono attribuiti qualita' prettamente antropomorfe (Onniveggenza + Onnisciente)....

    Infatti "egli" sa GIA' semmai lo avesse gia' escluso dalla contemplazione del Suo volto (tradotto: condannato) e potrebbe (proprio perchè non solo è Onnipotente, ma "anche Onnisciente) RI-vedere quella sua sicura nefasta destinazione !

    Questo perchè, cosi' ci dissero in modo stancante/petulante l' interessato clero della croce che detto iddio-biblico sarebbe l' elargitore della vita e dunque egli TUTTO conosce di TUTTI. Del resto non è lui che avrebbe creato il mondo ?

    Quindi lui sa e/o conosce GIA' (Ben Prima, in anticipo) TUTTI.. sin da quando sono stati concepiti nel mistero (ovvero con il coito).

    Pertanto - di ognuno - "egli" sa cosa:
    - progettera', fara', pensera', agira', eccc.. poichè TUTO è GIA' scritto nel Suo Libro (il fatidico libro della vita !).
    E dunque detto super-iddio conosce GIA', del futuro nascituro, TUTTI i suoi giorni _ anche quando uno solo fra essi non era !

    Ebbene proprio perchè l' umile/ignaro credente riconosce al suo Yahwè questa Sua eccelsa ONNI-veggenza - lo supplica di indicargli la retta via (in quanto essendo un mortale, NON sa se è GIA' condannato ).

    L' espressione "via della vita" (sempre secondo gli specialisti del sacro..) sarebbe da intendere quel retto comportamento seguito a suo tempo dai Giusti, dai fedeli patriarchi.
    In conclusione - il messaggio dell' anonimo autore di questo edificante salmo... riporta che semmai il destino del devoto fosse GIA' segnato nel modo piu' tragico, piu' terrificante detto iddio-super, al quale Nulla è impossibile potrebbe, con la Sua proverbiale e riconosciuta:

    - Benevolenza e compassione addirittura correggere, modificare, rivedere, ri-esaminare quel destino GI' da Lui PRE-fissato.. per "quel" mortale!

    Ora a tale mirabile Onniscienza - Onniveggenza dell' Iddio-biblico è stata ripresa da altri autori (sempre ispirati ?) in altri passi delle Scritture:

    come - Giobbe ( 34.21/22 ) - Salmi 33.13/14 - 11.4
    - Sirac. 15.18/19 - 33.10/14 -
    - Gerem. 16.17 - 32.19 --

    Detti passi erano un monito al credente per ricordargli che dall' alto, ove giace il trono dell' Abba' .. sempre , costantemente, ogni attimo egli scruta, vigila, osserva, l' operato dei credenti e non.

    Interessante la nota esplicativa a margine della Bibbia Cei (pag.1278) che cosi' commenta questo mirabile salmo 139:
    - il salmista medita sull' Onniscienza divina: Dio " CONOSCE " l' uomo e il suo DESTINO " PRIMA " della sua nascita - ma che all' uomo invece tale mistero è a lui impenetrabile !


    Per il N.T. poteva mancare l' apostata dottrinario tarsiota ? ovviamente no. Ecco allora le sue perle:

    - Rm. 8.28/29 - Rm. 9.18 - Filipp. 2.13 - Efes. 1.4/5 - Efes. 1.11 - 2 Tess. 2.13 -





    -----------------------------------------------------
    Ultima modifica di esterno; 29-01-2023 alle 18:39

  2. #77
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Grazie Arco per l'informazione. Rimane il rebus per onnipresente e onnisciente. Per questi due aggettivi ci fu la longa manus della Chiesa ?
    Nella Bibbia canonica, ma anche negli apocrifi, sembra che non compaiano i termini onnipresente/onnipresenza e onnisciente/onniscienza.
    Però tali qualità divine si possono desumere dal testo. Data la perfetta unità con lo Spirito, Dio può essere presente dovunque sia presente lo Spirito, l'occhio di Dio, il testimone di ogni cosa.
    L'onniscienza si può desumere dai numerosi passi e libri profetici, sia nel V.T. che nel N.T.

    Negli estratti dal Corano che ho tenuti:

    Non è Maometto il padre di alcuni dei vostri uomini, bensì l’apostolo di Dio e il suggello dei profeti1, e Dio è onnisciente. (33:40)

    64:11. Nessuna sventura colpisce [l'uomo] senza il permesso di Allah. Allah guida il cuore di chi crede in Lui. Allah è l'Onnisciente.

    In Spigolature, testo bahà'ì:

    18:9 O Mio servo che hai volto il viso verso di Me!
    Rendi grazie a Dio ché ti ha inviato questa Tavola in
    questa Prigione, perché tu ricordi alle genti i giorni
    del tuo Signore, il Gloriosissimo, l’Onnisciente.

    33:1 Abbiamo decretato che il Verbo di Dio e tutte le
    sue potenzialità si manifestino agli uomini in esatta
    conformità con le condizioni già predisposte da Colui
    Che è l’Onnisciente, il Più Saggio.

    72:1 Che i vostri cuori non si turbino, o genti, quando
    la gloria della Mia Presenza si ritrarrà e l’oceano dei
    Miei detti si placherà. V’è una saggezza nella Mia
    presenza fra voi e ve n’è un’altra ancora nella Mia
    assenza, imperscrutabile a tutti fuorché a Dio,
    l’Incomparabile, l’Onnisciente.

    100:8 Per Colui Che è l’Onnisciente,
    il Consapevole! Lo specchio della Sua sapienza riflette
    con completa nitidezza, precisione e fedeltà le
    azioni di tutti gli uomini.

    106:1 Il Medico Onnisciente ha le dita sul polso
    dell’umanità.

    Ecc.

    Sempre in Spigolature, per l'onnipresenza:

    26:2 Un’emanazione dell’insondabile profondità della
    Sua Volontà sovrana e onnipresente ha, dal nulla assoluto,
    tratto all’esistenza una creazione infinita nella
    sua portata e immortale nella sua durata.

    27:4 Queste essenze della Rinunzia, queste Realtà
    risplendenti sono i canali dell’onnipresente grazia di
    Dio.

    Nei testi induisti, per l'onnipresenza:

    Uno deve, abbandonato l’alto e il basso, entrare [nel mezzo], dove una volta entrato, [si dice che] sta nel diletto. Questo diletto [lo accompagna nell’]andare, nello stare, nel sogno, nella veglia, nello schiudersi e chiudersi, nel correre, nel saltare, nella fatica, nella percezione delle potenze, nelle [otto] proprietà della mente, nelle creature, nei nomi, nelle attività. In tutto questo Siva, la causa suprema, è onnipresente. (Luce delle Sacre Scritture 1:88)

    La natura propria della Eguale è in effetti l’eguaglianza, il brahman (lo Spirito) onnipresente. (Luce delle Sacre Scritture 6:166)

    I miei rispettosi omaggi a Sri Krishna, figlio di Vasudeva, che è Dio, l’onnipresente Persona Suprema. (Srimad Bhagavatam I;1:1)

    Dio, la Persona Suprema, non ha né inizio né fine, né esterno né
    interno, né davanti né dietro. In altre parole è onnipresente. Poiché
    Dio non è soggetto all’influenza dell’elemento tempo, per Lui non c’è
    differenza tra passato, presente e futuro; Egli esiste in ogni tempo
    nella Sua forma trascendentale. (Srimad Bhagavatam X; 9:13)
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  3. #78
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Mi sono accorto adesso che in questo thread “zia Fiammetta” mi contesta.

    Nella seconda pagina, post n. 22, ho scritto



    Nella quarta pagina, post n. 57, Fiammetta ha scritto


    Debbo ignorare quanto ha scritto “Madonna Fiammetta” (nome di uno dei personaggi nel “Decameron” di Boccaccio) oppure risponderle ?

    Nel post n. 58 Cono ha scritto



    Gentile Cono, Fiammetta non ha “ragione !

    Allora è necessaria la mia auto-difesa.

    Confermo che nel V sec. a. C. la città-Stato di Atene fu economicamente molto danneggiata dalle guerre contro i Persiani e contro Sparta. Questa verità la si legge in tutti i libri di storia.

    Ma la divina Fiammetta ha la tendenza di leggere i post altrui in modo frettoloso e attribuisce colpe.

    Io ho parlato di economia e lei allude alle vittorie e all’arte di Atene in quel secolo, come se io le ignorassi.

    So bene che tra il 460 e il 430 a. C. ci fu la più alta concentrazione di grandi artisti durante la famosa “età di Pericle”.

    Nobile Fiammetta penso che sbagli a leggere ogni tanto i miei “riassuntini”. Evitali, così ti eviti il reflusso gastroesofageo e la smetti di denigrare.

    Ancora aspetto di leggere i tuoi “capolavori” per rimanere estasiato.

    Io scrivo post per informare, non racconti, non romanzi che aspirano ai premi letterari.

    Ora attendo, come al solito, la tua sgarbata risposta !

  4. #79
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Mi sono accorto adesso che in questo thread “zia Fiammetta” mi contesta.

    Nella seconda pagina, post n. 22, ho scritto



    Nella quarta pagina, post n. 57, Fiammetta ha scritto


    Debbo ignorare quanto ha scritto “Madonna Fiammetta” (nome di uno dei personaggi nel “Decameron” di Boccaccio) oppure risponderle ?

    Nel post n. 58 Cono ha scritto



    Gentile Cono, Fiammetta non ha “ragione !

    Allora è necessaria la mia auto-difesa.

    Confermo che nel V sec. a. C. la città-Stato di Atene fu economicamente molto danneggiata dalle guerre contro i Persiani e contro Sparta. Questa verità la si legge in tutti i libri di storia.

    Ma la divina Fiammetta ha la tendenza di leggere i post altrui in modo frettoloso e attribuisce colpe.

    Io ho parlato di economia e lei allude alle vittorie e all’arte di Atene in quel secolo, come se io le ignorassi.

    So bene che tra il 460 e il 430 a. C. ci fu la più alta concentrazione di grandi artisti durante la famosa “età di Pericle”.

    Nobile Fiammetta penso che sbagli a leggere ogni tanto i miei “riassuntini”. Evitali, così ti eviti il reflusso gastroesofageo e la smetti di denigrare.

    Ancora aspetto di leggere i tuoi “capolavori” per rimanere estasiato.

    Io scrivo post per informare, non racconti, non romanzi che aspirano ai premi letterari.

    Ora attendo, come al solito, la tua sgarbata risposta !
    @ doxa.

    Non ti stancare a scrivere post stupidi rivolti a me, scrivili a soreta.

  5. #80
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Fiammetta Visualizza Messaggio
    Scusa, caro Cono ma chi puo' capire Dio? Io non riesco a capire cosa sia l'eternita di Dio.

    Quanto poi ad Essere perfettissimo starei attenta, guerre, sciagure, catastrofi, ma dov'é Dio?

    Per le cose invisibili rispondo a Crepuscolo.

    Ciao, fiammetta
    Ciao! È perfettissimo perché guarda più lontano di noi, Fiammetta. Le guerre, le ingiustizie, le malattie, il Male e la Morte non hanno più l'ultima parola sulla nostra vita...

    Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
    amate i vostri nemici

  6. #81
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    Ciao amico Esterno, ogni tanto ci incontriamo.

    Ho letto il Salmo 88 che mi hai consigliato.

    Detto tra noi: i Salmi li considero noiosi e allegorici.

    Supponiamo che l'Antico e il Nuovo Testamento siano libri allegorici, che Gesù non sia stato il “Figlio di Dio e Dio egli stesso”, che i miracoli a lui attribuiti siano allegorici, ecc., cosa rimane della religione cristiana senza l’allegoria ? Rimane religione o soltanto una “visione del mondo e dell’aldilà ? In tal caso il cristianesimo ed altre religioni de-allegoricizzate diventano ideologia sociale ed esistenziale. In nome loro, nei secoli, ci sono stati milioni di morti.

    Essere cristiani fuori dall'allegoria, o anche essere soltanto consapevoli dell'allegoria religiosa, significherebbe per loro essere senza-Dio ?

    Le religioni offerte dalle varie Chiese propongono libri che vogliono considerare sacri e farli considerare come tali dai loro seguaci. Esse impongono dogmi, valori, verità, pretendono fede.

    Se le verità sono evidenti non necessitano della fede, altrimenti la fede non “funziona” e il credente, che ha fede, diventa interrogante. Chiede il perché e non si accontenta della dogmatica risposta: “così sta scritto”.

    Le religioni vengono create dagli uomini per l’umanità che è in attesa di voci dal cielo o incontri post-mortem.

    Ovviamente un credente non accetta una religione allegorica. La sua fede è di tipo assolutistico. Invece il non credente attinge dai testi sacri soltanto scenari e riflessioni di tipo letterario.

  7. #82
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    La discriminante rimane la Fede....
    Gesù Cristo è solo un mito? Un simbolo? Un'allegoria? O una PERSONA: viva, presente, che ha forgiato, marchiato a fuoco e diviso in due parti la Storia?
    amate i vostri nemici

  8. #83
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    - Detto tra noi: i Salmi li considero noiosi e allegorici. -



    Lieber Freund,

    Ma bisogna "conoscerli" _ cosi' come gli altri sacri testi. E cio' per poter controbattere alle presunte (pseudo)verita'.. dei supponenti gestori del sacro.

    Per troppo tempo essi ci hanno ingannato, sottomessi/condizionati e rimbambiti con le loro favole spacciate come celesti. Dunque l' importante è non farsi insaponare
    e/o abbindolare/rncretinire" da questi imbonitori.

    Del resto sai bene che per troppo tempo l' uomo è stato in balia di questi cantastorie. Ricordi la famosa risposta di I.Kant.. alla domanda:
    - che cosa è l' Illuminismo ?

    E' l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole.

    - Minorità è l'incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro.

    - Colpevole è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi di essa senza essere guidati da un altro.....


    -------------------------------------------------------------


    Tu scrivi: che Gesù non sia stato il “Figlio di Dio e Dio egli stesso”,

    Infatti questa (pseudo)verita' di fede vale SOLO per i credenti della croce. Gli altri mono-teisti (ben piu' coerenti) assolutamente non considerano il Gesu' terreno come "divino" -

    Anzi eguagliarlo addirittura all' Iddio (mono) è mera blasfemia per ebrei + islamici. / Del resto è risaputo che il cristianesimo è intriso di paganesimo !

    ----------------------------------------------------

    Tu scrivi: In nome loro, nei secoli, ci sono stati milioni di morti.



    Ma la Pluri-secolare carneficina.. è una peculiarita' propria dei 3 mono-teismi !
    Quanto all' arroganza, suberbia, intolleranza, ottusita' e, ovviamente crudelta'.. questi 3 rappresentano la "trimurti della Morte" !

    Ben scriveva D.Hume:
    Quando venga riconosciuto un SOLO oggetto di devozione, il culto di "altre" divinita' è considerato assurdo ed empio. L' intolleranza delle religioni che tengono fede all' "unita di dio" è caratteristica quanto la tolleranza dei politeisti !

    Stesso discorso per A. Schopenhauer (nel suo: Werke in zehn Baenden 10.o volume - pag. 359/361) che cosi' riportava:

    L' intolleranza è un fenomeno proprio del SOLO mono-teismo; un dio unico è, per sua natura, invidioso-geloso di altri che lo oscurano. Nella lunga storia dell' uomo "Solamente" le religioni monoteistiche ci hanno offerto questo spettacolo:

    - stermini di massa per la conquista della terra promessa (??),
    - guerre di religioni,
    - persecuzioni religiose,
    - sanguinose crociate, un' insensata carneficina durata 200 anni,
    - diverse inquisizioni (Italia, Spagna, Portogallo, Messico, India /Goa)
    - sterminio dei mori + ebrei in Spagna,
    - innumerevoli ROGHI che illuminavo le piazze d' Europa...
    - scempi e relativi stermini in India dagli islamici (costituzione dell' impero Moghul)

    E conclude il capitolo con questa domanda:
    - grazie al mono-teismo, l' umanita' è davvero migliarata moralmente ??


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    Tu scrivi: Essere cristiani fuori dall'allegoria, o anche essere soltanto consapevoli dell'allegoria religiosa, significherebbe per loro essere senza-Dio ?



    Ma le allegorie sono piu' che "Necessarie" (per loro)!
    (ti riporto ancora il piu' che autorevole A.Schopenhauer _ che questo argomento lo tratta nel suo Werke in zehn Baenden - pag. 400/405

    Il cristianesimo ha soppiantato l' ebraismo MA MA ma .. ha recepito le sue diverse allegorie "Trasformandole" in quelli che vengono definiti:
    - misteri (della fede) !!

    Infatti, continua Arthur.. la massa non "era" in grado di comprenderle molto bene perchè il piu' delle volte contemplava diverse assurdita'.
    Per questo la dogmatica del cristianesimo viene fatta intendere Alla Lettera / "sensu proprio" --


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    Tu scrivi: Le religioni offerte dalle varie Chiese propongono libri che vogliono considerare sacri...




    Ma questo è un fenomeno comune.. delle religioni.


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    Tu scrivi: Se le verità sono evidenti non necessitano della fede....



    Ma cosi' comprendi bene che Proprio senza "essa" (seppur "cieca") non sarebbe stato possibile costruire il loro mastodontico taroccato castello dottrinario..
    Piu' sono oscuri i misteri, la dottrina, le assurdita'... per il credente è piu' sublime (cosi' per Voltaire !).

    Quanto alle astruse assurdita'.. piu' sono "credibili" ! (non ti dice niente un certo Tertulliano nel suo edificante:
    - De carne Christi (cap. 5)

    Ma Ma ma.. se un qualcuno contestava/criticava _ lo arrostivano VIVO.

    Non ricordi il Primo crimine della croce _ l' impavido vescovo spagnolo Priscilliano, colui che rifiutava/rinnegava il dogma della trimurti cristiana (Constantinopli 381) e da lui definito come Mostruosa ?

    Ebbene solo dopo 4 anni (!) dopo aver sancito questo secondo pilastro del Baraccone sacro, detto martire saliva al patibolo (anno 385) - Si inaugurava cosi' la plurisecolare mattanza di questa perfetta (sic!) religione RI-velata e/o profetica...

    --------------------------------------------------------

    Tu scrivi: Chiede il perché e non si accontenta della dogmatica risposta: “così sta scritto”.



    Appunto... ti rimando allora a I.Kant.

    E dunque SOLO a partire dall' Illuminismo.. quel "sta sritto" NON lo si puo' piu' accettare !! -
    Da qui l' impellente necessita' di ricercare, verificare, confrontare, indagare a fondo.. eccc.. tutto quanto ci fu introiettato dagli interessati manipolatori della croce !



    -------------------------------------------------------------


    Tu scrivi: Le religioni vengono create dagli uomini..



    Mai letto Feurbach ??


    -----

  9. #84
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    - - Se le verità sono evidenti non necessitano della fede, altrimenti la fede non “funziona” e il credente, che ha fede, diventa interrogante. Chiede il perché e non si accontenta della dogmatica risposta: “così sta scritto”. -



    Ieri avevo omesso quanto disse Siddarta-Budda riguardo alla pretesa dei manipolatore, agli ingenui e semplici devoti di "Trangugiare.. i rospi" dottrinale _ motivandoli con la loro perentoria quanto insensata diceria: sta scritto !i

    Copio-incollo dal testo di W. Rahula: L' insegnamento del Buddha / Paramita -



    - Non date fede ai vecchi manoscritti,
    - non credete una cosa perché il vostro popolo ci crede o perché ve l’hanno fatto credere dalla vostra infanzia.

    Ad ogni cosa applicate la vostra ragione; quando l’avrete analizzata, se pensate che sia buona per tutti e per ciascuno, allora credetela, vivetela, e aiutate il vostro prossimo a viverla a sua volta.”




    --

  10. #85
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Io penso che credere in se stessi equivale a credere in Dio ed anche viceversa.
    Ovviamente la lettura di libri aiuta ad aprire la mente, ma l'esperienza diretta dei fatti che ci succedono nella vita aiuta più di quanto si possa immaginare.
    Io sono fissato con la figura di Gesù Cristo perché la lettura del Vangelo, ed a volta la sua verifica come personale esperienza, mi ha aiutato nella migliore conoscenza di me stesso.
    A questo punto il problema non è più nel leggere ed assimilare ciecamente ciò che viene detto nei libri, ma è assimilare in sé per essere appunto migliore, cioè sapere di noi ciò che è bene e ciò che è male.
    Se poi alla fine c'è qualcosa oltre la vita che non sia la morte assoluta ben venga; ma lo scopo della lettura dei testi, a mio avviso, è, come ho già detto, il miglioramento di se stessi; se poi vogliamo discutere su che cosa s'intenda migliorare se stessi si può fare.

  11. #86
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    Grazie Arco per la tua paziente ricerca sugli "onnipoteri" di Deus. Le tue indicazioni le ho inserite nel mio archivio virtuale.

    Buon pomeriggio Crep, sono d'accordo con quanto affermi negli ultimi quattro righi del tuo ultimo post.

    Buon pomeriggio anche a Esterno. Ho potuto leggere soltanto adesso i tuoi ultimi due post, e ciò che hai scritto è la “sacro-santa-verità”: queste ultime tre parole, avvolte da spirali d’incenso, sono gaudiose e dogmatiche per l’amico Cono. Per esse è disponibile a farsi martirizzare. Sono l’essenza della sua fede integralista e tradizionale.

    Sapessi quanto mi fa soffrire quando cita zio Paolo il tarsiota o altri personaggi biblici anziché dare risposte derivanti dalla sua riflessione. Sto cercando di redimerlo, ma è ammirevolmente tetragono: costante, resistente e resiliente nelle sue convinzioni religiose. Non basta confinarlo per 40 giorni nel deserto !

    A volte gli riferisco quanto scrisse il filosofo e logico austriaco Ludwig Wittgenstein: “Wovon man nicht sprechen kann darüber muss man schweigen” (= su ciò di cui non si può parlare si deve tacere”) ma lui insiste, con fanatismo talebano. Nessun dubbio lo sfiora.

    Il dubbio, il filosofo Socrate tentava di insinuarlo nelle certezze di coloro che si consideravano sapienti.

    Il drammaturgo e regista teatrale tedesco Bertolt Brecht era sempre assillato dal dubbio, e di quel suo stato mentale ne fece una poesia, titolata "Sia lode al dubbio!", nella quale sviluppa ampiamente il concetto.

    Dubitare di sé stessi, non essere troppo sicuri della verità ufficiale, non credere ciecamente a ideologie o teorie, non pensare di avere sempre ragione, è un modo più sano di vivere la vita e le relazioni con il prossimo.

    Ecco la lunga poesia, per chi ha pazienza di leggerla tutta…

    Lode del dubbio

    Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
    serenamente e con rispetto chi
    come moneta infida pesa la vostra parola!
    Vorrei che foste accorti, che non deste
    con troppa fiducia la vostra parola.

    Leggete la storia e guardate
    in fuga furiosa invincibili eserciti.
    In ogni luogo
    fortezze indistruttibili rovinano e
    anche se innumerabile era l'armata salpando,
    le navi che tornarono
    le si poté contare.
    Fu così un giorno un uomo sulla inaccessibile vetta
    e giunse una nave alla fine
    dell'infinito mare.

    Oh bello lo scuoter del capo
    su verità incontestabili!
    Oh il coraggioso medico che cura
    l'ammalato senza speranza!

    Ma d'ogni dubbio il più bello
    è quando coloro che sono
    senza fede, senza forza, levano il capo e
    alla forza dei loro oppressori
    non credono più!

    Oh quanta fatica ci volle per conquistare il principio!
    Quante vittime costò!
    Com'era difficile accorgersi
    che fosse così e non diverso!
    Con un respiro di sollievo un giorno
    un uomo nel libro del sapere lo scrisse.

    Forse a lungo là dentro starà e più generazioni
    ne vivranno e in quello vedranno un'eterna sapienza
    e spezzeranno i sapienti chi non lo conosce.
    Ma può avvenire che spunti un sospetto, di nuove esperienze,
    che quella tesi scuotano. Il dubbio si desta.
    E un altro giorno un uomo dal libro del sapere
    gravemente cancella quella tesi.

    Intronato dagli ordini, passato alla visita
    d'idoneità da barbuti medici, ispezionato
    da esseri raggianti di fregi d'oro, edificato
    da solennissimi preti, che gli sbattono alle orecchie
    un libro redatto da Iddio in persona,
    erudito da impazienti pedagoghi, sta il povero e ode
    che questo mondo è il migliore dei mondi possibili e che il buco
    nel tetto della sua stanza è stato proprio previsto da Dio.
    Veramente gli è difficile
    dubitare di questo mondo.
    Madido di sudore si curva l'uomo
    che costruisce la casa dove non lui dovrà abitare.

    Ma sgobba madido di sudore anche l'uomo
    che la propria casa si costruisce.
    Sono coloro che non riflettono, a non
    dubitare mai. Splendida è la loro digestione,
    infallibile il loro giudizio.
    Non credono ai fatti, credono solo a se stessi.
    Se occorre, tanto peggio per i fatti.
    La pazienza che han con se stessi
    è sconfinata. Gli argomenti
    li odono con gli orecchi della spia.

    Con coloro che non riflettono e mai dubitano
    si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.
    Non dubitano per giungere alla decisione, bensì
    per schivare la decisione. Le teste
    le usano solo per scuoterle. Con aria grave
    mettono in guardia dall'acqua i passeggeri dl navi che affondano.
    Sotto l'ascia dell'assassino
    si chiedono se anch'egli non sia un uomo.

    Dopo aver rilevato, mormorando,
    che la questione non è ancora sviscerata vanno a letto.
    La loro attività consiste nell'oscillare.
    Il loro motto preferito è: l'istruttoria continua.

    Certo, se il dubbio lodate
    non lodate però
    quel dubbio che è disperazione!
    Che giova poter dubitare, a colui
    che non riesce a decidersi!
    Può sbagliare ad agire
    chi di motivi troppo scarsi si contenta!
    Ma inattivo rimane nel pericolo
    chi di troppi ha bisogno.

    Tu, tu che sei una guida, non dimenticare
    che tale sei, perché hai dubitato
    delle guide! E dunque a chi è guidato
    permetti il dubbio!


    p. s., si Esterno di Ludwig Feuerbach ho il libro titolato "L'essenza del cristianesimo", con la prefazione di Antonio Banfi. Debbo dargli un'altra letta, dopo tanto tempo.
    In questo libro definisce il "cristianesimo dissoluto, privo di carattere, comodo letterario, lezioso, epicureo del mondo moderno".

    Antonio Banfi: "Del pensiero di Feuerbach si può dire ciò che fu detto di quello socratico: che esso aveva portato la filosofia dal cielo in terra".
    Ultima modifica di doxa; 31-01-2023 alle 18:43

  12. #87
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Ciao doxa, sono contento per l'apprezzamento, anche se parziale, di quello che ho scritto.
    Purtroppo non sono d'accordo sull'apprezzamento che rivolgi al "dubbio"; anche se ammetto che il dubbio sia l'anticamera della decisone, sono convinto che, una volta deciso, mi auguro per il meglio, il dubbio impedisca , come risulta anche dalla lettura del Vangelo, e lo approvo, la perfetta e completa risoluzione dell'azione da intraprendere.
    Per me il dubbio, una volta presa la decisione, deve scomparire dalle nostre idee, e questo lo dico affinché la nostra decisione sia ferrea ed insindacabile, soprattutto per la riuscita dell'azione stessa.
    Insomma, una volta avuto il dubbio, dobbiamo credere fermamente in ciò che facciamo, pena la perfetta riuscita.
    Ultima modifica di crepuscolo; 31-01-2023 alle 18:37

  13. #88
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    - di Ludwig Feuerbach ho il libro titolato "L'essenza del cristianesimo", -



    E comunque la frase che ho postato la troverai in:

    - L. Feuerbach _ Essenza della "religione" / Laterza (opp. Fertrinelli)





    -------------------

  14. #89
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    Io penso che credere in se stessi equivale a credere in Dio ed anche viceversa.
    Ovviamente la lettura di libri aiuta ad aprire la mente, ma l'esperienza diretta dei fatti che ci succedono nella vita aiuta più di quanto si possa immaginare.
    Io sono fissato con la figura di Gesù Cristo perché la lettura del Vangelo, ed a volta la sua verifica come personale esperienza, mi ha aiutato nella migliore conoscenza di me stesso.
    A questo punto il problema non è più nel leggere ed assimilare ciecamente ciò che viene detto nei libri, ma è assimilare in sé per essere appunto migliore, cioè sapere di noi ciò che è bene e ciò che è male.
    Se poi alla fine c'è qualcosa oltre la vita che non sia la morte assoluta ben venga; ma lo scopo della lettura dei testi, a mio avviso, è, come ho già detto, il miglioramento di se stessi; se poi vogliamo discutere su che cosa s'intenda migliorare se stessi si può fare.
    "Se alla fine c'è qualcosa oltre la Morte..." Davvero ancora dubiti che Gesù Cristo sia risorto Crepuscolo e ti definisci cristiano? Che senso avrebbero allora le Sue Parole?

    "Io sono la Resurrezione e la Vita. Chi avrà fede in me non morirà in eterno".
    amate i vostri nemici

  15. #90
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Grazie Arco per la tua paziente ricerca sugli "onnipoteri" di Deus. Le tue indicazioni le ho inserite nel mio archivio virtuale.

    Buon pomeriggio Crep, sono d'accordo con quanto affermi negli ultimi quattro righi del tuo ultimo post.

    Buon pomeriggio anche a Esterno. Ho potuto leggere soltanto adesso i tuoi ultimi due post, e ciò che hai scritto è la “sacro-santa-verità”: queste ultime tre parole, avvolte da spirali d’incenso, sono gaudiose e dogmatiche per l’amico Cono. Per esse è disponibile a farsi martirizzare. Sono l’essenza della sua fede integralista e tradizionale.

    Sapessi quanto mi fa soffrire quando cita zio Paolo il tarsiota o altri personaggi biblici anziché dare risposte derivanti dalla sua riflessione. Sto cercando di redimerlo, ma è ammirevolmente tetragono: costante, resistente e resiliente nelle sue convinzioni religiose. Non basta confinarlo per 40 giorni nel deserto !

    A volte gli riferisco quanto scrisse il filosofo e logico austriaco Ludwig Wittgenstein: “Wovon man nicht sprechen kann darüber muss man schweigen” (= su ciò di cui non si può parlare si deve tacere”) ma lui insiste, con fanatismo talebano. Nessun dubbio lo sfiora.

    Il dubbio, il filosofo Socrate tentava di insinuarlo nelle certezze di coloro che si consideravano sapienti.

    Il drammaturgo e regista teatrale tedesco Bertolt Brecht era sempre assillato dal dubbio, e di quel suo stato mentale ne fece una poesia, titolata "Sia lode al dubbio!", nella quale sviluppa ampiamente il concetto.

    Dubitare di sé stessi, non essere troppo sicuri della verità ufficiale, non credere ciecamente a ideologie o teorie, non pensare di avere sempre ragione, è un modo più sano di vivere la vita e le relazioni con il prossimo.

    Ecco la lunga poesia, per chi ha pazienza di leggerla tutta…

    Lode del dubbio

    Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
    serenamente e con rispetto chi
    come moneta infida pesa la vostra parola!
    Vorrei che foste accorti, che non deste
    con troppa fiducia la vostra parola.

    Leggete la storia e guardate
    in fuga furiosa invincibili eserciti.
    In ogni luogo
    fortezze indistruttibili rovinano e
    anche se innumerabile era l'armata salpando,
    le navi che tornarono
    le si poté contare.
    Fu così un giorno un uomo sulla inaccessibile vetta
    e giunse una nave alla fine
    dell'infinito mare.

    Oh bello lo scuoter del capo
    su verità incontestabili!
    Oh il coraggioso medico che cura
    l'ammalato senza speranza!

    Ma d'ogni dubbio il più bello
    è quando coloro che sono
    senza fede, senza forza, levano il capo e
    alla forza dei loro oppressori
    non credono più!

    Oh quanta fatica ci volle per conquistare il principio!
    Quante vittime costò!
    Com'era difficile accorgersi
    che fosse così e non diverso!
    Con un respiro di sollievo un giorno
    un uomo nel libro del sapere lo scrisse.

    Forse a lungo là dentro starà e più generazioni
    ne vivranno e in quello vedranno un'eterna sapienza
    e spezzeranno i sapienti chi non lo conosce.
    Ma può avvenire che spunti un sospetto, di nuove esperienze,
    che quella tesi scuotano. Il dubbio si desta.
    E un altro giorno un uomo dal libro del sapere
    gravemente cancella quella tesi.

    Intronato dagli ordini, passato alla visita
    d'idoneità da barbuti medici, ispezionato
    da esseri raggianti di fregi d'oro, edificato
    da solennissimi preti, che gli sbattono alle orecchie
    un libro redatto da Iddio in persona,
    erudito da impazienti pedagoghi, sta il povero e ode
    che questo mondo è il migliore dei mondi possibili e che il buco
    nel tetto della sua stanza è stato proprio previsto da Dio.
    Veramente gli è difficile
    dubitare di questo mondo.
    Madido di sudore si curva l'uomo
    che costruisce la casa dove non lui dovrà abitare.

    Ma sgobba madido di sudore anche l'uomo
    che la propria casa si costruisce.
    Sono coloro che non riflettono, a non
    dubitare mai. Splendida è la loro digestione,
    infallibile il loro giudizio.
    Non credono ai fatti, credono solo a se stessi.
    Se occorre, tanto peggio per i fatti.
    La pazienza che han con se stessi
    è sconfinata. Gli argomenti
    li odono con gli orecchi della spia.

    Con coloro che non riflettono e mai dubitano
    si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.
    Non dubitano per giungere alla decisione, bensì
    per schivare la decisione. Le teste
    le usano solo per scuoterle. Con aria grave
    mettono in guardia dall'acqua i passeggeri dl navi che affondano.
    Sotto l'ascia dell'assassino
    si chiedono se anch'egli non sia un uomo.

    Dopo aver rilevato, mormorando,
    che la questione non è ancora sviscerata vanno a letto.
    La loro attività consiste nell'oscillare.
    Il loro motto preferito è: l'istruttoria continua.

    Certo, se il dubbio lodate
    non lodate però
    quel dubbio che è disperazione!
    Che giova poter dubitare, a colui
    che non riesce a decidersi!
    Può sbagliare ad agire
    chi di motivi troppo scarsi si contenta!
    Ma inattivo rimane nel pericolo
    chi di troppi ha bisogno.

    Tu, tu che sei una guida, non dimenticare
    che tale sei, perché hai dubitato
    delle guide! E dunque a chi è guidato
    permetti il dubbio!


    p. s., si Esterno di Ludwig Feuerbach ho il libro titolato "L'essenza del cristianesimo", con la prefazione di Antonio Banfi. Debbo dargli un'altra letta, dopo tanto tempo.
    In questo libro definisce il "cristianesimo dissoluto, privo di carattere, comodo letterario, lezioso, epicureo del mondo moderno".

    Antonio Banfi: "Del pensiero di Feuerbach si può dire ciò che fu detto di quello socratico: che esso aveva portato la filosofia dal cielo in terra".
    Carissimo Doxa ciao, buongiorno. Bellissima la poesia di Brecht: il dubbio è importante ma, come giustamente riflette, deve arrivare a prendere una decisione su Dio. Sicuramente conoscerai anche quest'altra sua poesia a proposito del Cristo.

    "Oggi siamo seduti, alla vigilia di Natale,
    noi gente misera
    in una gelida stanzetta,
    il vento corre di fuori,
    il vento entra.
    Vieni, buon Signore Gesù da noi,
    volgi lo sguardo:
    perché Tu ci sei davvero necessario"
    amate i vostri nemici

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