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Risultati da 1 a 15 di 62

Discussione: Chi è single?

  1. #1
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Chi è single?

    Io personalmente lo sono, non per mancanza di ragazzi bellissimi, anzi... Ma per scelta!
    E tra di voi chi lo è?
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  2. #2
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    Regina ha scritto che è "sola"
    Ma per scelta!
    Ed io penso alle tue tante lacrime nascoste, specie di notte, per la tua "scelta"...

    torno al tema...

    Single in che senso ?

    Se tra i single vuoi contare anche i separati e i divorziati la cifra aumenta.

    Le “coppie di fatto” sono moltissime, ma entrambi sono single.

    Clicca sul link per ascoltare la canzone di Johnny Dorelli

    https://www.youtube.com/watch?v=33Y8TkOnd3E
    Ultima modifica di doxa; 23-02-2023 alle 21:54

  3. #3
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Bella la canzone di Johnny Dorelli!
    Io intendevo in tutti sensi che hai elencato...
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  4. #4
    Opinionista
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    Generalmente si pensa che i single lo siano o perché sono “sfigati” o perché reduci da esperienze negative. Invece la “singletudine” può essere una scelta, ispirata dalla voglia di libertà. Vivere da soli coi propri tempi e spazi è diverso dal convivere con un'altra persona con esigenze diverse. E quando si giunge intorno ai 40 anni di età è difficile cambiare abitudini e modi di pensare consolidati.

    Lo "zitello" si riconosce perché ha dei tratti che lo contraddistinguono.

    Una qualità essenziale è l’età, si sta avvicinando ai quarant’anni o , comunque, si aggira intorno a quell’età.

    E il suo obiettivo è sistemarsi. Vuole una donna da sposare.

    Ha un lavoro.

    All’interno di questa specie, si possono distinguere alcune tipologie:

    a) L’affarista. È quello che ti chiede il curriculum vitae e, dopo due ore insieme, vuole concludere subito l’affare.

    b) L’ottimista. È quello che ti invita ad uscire insieme e, nonostante il rifiuto, insiste. Dopo due mesi ci riprova perché è ottimista.

    c) L’idealista. È l’amico dell’amico che te lo presenta. Lo rivedi dopo tanto tempo e ti fissa per due ore imbarazzanti.

    d) Il mammone
    . Lo vedi sempre con la mamma. Lei ti guarda in maniera adorante, lui con l’occhio da pesce lesso e il labbro inferiore pendente. Ti chiede la mano la mamma.

    Dai regina, adesso elenca le caratteristiche della "zitella"

  5. #5
    Opinionista L'avatar di Ale
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    Citazione Originariamente Scritto da ReginaD'Autunno Visualizza Messaggio
    Io personalmente lo sono, non per mancanza di ragazzi bellissimi, anzi... Ma per scelta!
    E tra di voi chi lo è?
    Anch'io lo sono per mancanza di una relazione tradizionale nella quale ci si vede se non ogni giorno quasi, dove ci si incontra al volo nella stessa città anche per solo stare abbracciati due minuti.....ne avrei di esempi...
    ...d'altronde l'età avanzata c'è come pure esigenze individuali da ambo le parti e tanti altri ostacoli quindi non si può prendere più di tanto

  6. #6
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Generalmente si pensa che i single lo siano o perché sono “sfigati” o perché reduci da esperienze negative. Invece la “singletudine” può essere una scelta, ispirata dalla voglia di libertà. Vivere da soli coi propri tempi e spazi è diverso dal convivere con un'altra persona con esigenze diverse. E quando si giunge intorno ai 40 anni di età è difficile cambiare abitudini e modi di pensare consolidati.

    Lo "zitello" si riconosce perché ha dei tratti che lo contraddistinguono.

    Una qualità essenziale è l’età, si sta avvicinando ai quarant’anni o , comunque, si aggira intorno a quell’età.

    E il suo obiettivo è sistemarsi. Vuole una donna da sposare.

    Ha un lavoro.

    All’interno di questa specie, si possono distinguere alcune tipologie:

    a) L’affarista. È quello che ti chiede il curriculum vitae e, dopo due ore insieme, vuole concludere subito l’affare.

    b) L’ottimista. È quello che ti invita ad uscire insieme e, nonostante il rifiuto, insiste. Dopo due mesi ci riprova perché è ottimista.

    c) L’idealista. È l’amico dell’amico che te lo presenta. Lo rivedi dopo tanto tempo e ti fissa per due ore imbarazzanti.

    d) Il mammone
    . Lo vedi sempre con la mamma. Lei ti guarda in maniera adorante, lui con l’occhio da pesce lesso e il labbro inferiore pendente. Ti chiede la mano la mamma.

    Dai regina, adesso elenca le caratteristiche della "zitella"
    Tutto quello che hai elencato è giusto! Ma fare un elenco della "zitella" si può riassumere secondo me in due soli punti:

    1) Zitella per scelta. E' colei che non ha trovato quello giusto per lei e allora preferisce stare da sola che infelicemente accompagnata.

    2) Zitella per sfiga. E' colei che ha cercato l'amore ma non l'ha trovato e allora si inacidisce e prova invidia per gli altri...

    Spero di essere stata corretta nel riassumere questi due stili di vita.
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  7. #7
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    Single perché non hanno relazioni stabili ?

    Secondo l’Istat (Istituto nazionale di statistica) in Italia da oltre 40 anni sono in crescita le “famiglie unipersonali”. Ne fanno parte tutti quei single che, per diversi motivi, non vivono nel nucleo famigliare. Per esempio:

    la persona anziana e vedova, che ha i figli adulti e lontani da casa, decide di restare da sola;

    i giovani che aspirano all’indipendenza dalla propria famiglia.

    Sono sempre di più le famiglie composte da una sola persona. Infatti 1 famiglia su 3 è una famiglia unipersonale!

    Molte sono le nubili che hanno un lavoro e scelgono di vivere da sole pur avendo relazioni sessual-sentimentali.

    Idem i celibi: ci sono quelli che pur non essendo “istituzionalmente” uniti ad una donna hanno relazioni di coppia anche stabili.

    Secondo i sociologi della famiglia la diffusione della singletudine è cominciata quando abbiamo smesso di credere che la coppia, unità dal matrimonio, sia il necessario fondamento di ogni società umana.

    Le convenzioni sociali che rendevano possibile questo assunto comprendeva il matrimonio come status cui aspirare per sentirsi parte della comunità, e fare figli ne era il corollario. La stabilità del rapporto coniugale è stato a lungo un fattore di rispettabilità sociale, sotto la cui coltre si sono sempre celate le relazioni extraconiugali, nonostante la religione cattolica dominante, coercitiva per "il bene della famiglia"; ma dopo il referendum sul divorzio è stata emarginata.

    Il cambiamento è dovuto soprattutto all’evoluzione femminile, alla pillola antifecondativa e alla cancellazione della necessità del matrimonio, sia dal punto di vista sociale che economico.

    Le società più evolute hanno deciso di non badare alle conseguenze dovute alla scelta di considerare la formazione di una coppia il portato di un sentimento incontrovertibile, che per sua natura è precario.

    Alcuni studi di psicologia collocano i single senza una relazione stabile tra quelli che hanno vissuto una negazione nell’adolescenza, sia prodotta dai contatti fallimentari con gli altri, sia determinata da una educazione troppo repressiva. Essi sarebbero l’esito di un blocco nella naturale evoluzione sentimentale che determinerebbe il formarsi di caratteri fragili e un po’ ossessivi.

    Può essere così, come sembra possibile che l’aspirare a realizzare modelli di relazione visti o vissuti in famiglia non è il miglior viatico per affrontare con equilibrio un rapporto reale.

    Il rinchiudersi in sé stessi ostentando autosufficienza è la reazione più comune di questi individui che cosi difendono la propria fragilità. Questi single possono vivere senza un amore per tutta la vita o possono provare una relazione, ma ripetendo gli stessi errori causati dalla propria insicurezza.

    Diventa questo tipo di single anche chi è reduce da relazioni finite più o meno in modo traumatico.

    La singletudine induce le società evolute verso la disgregazione ? Nessuno se ne occupa, perché il sentimento amoroso è troppo irrazionale per essere dominato. E forse è giusto così.

  8. #8
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    Mia regina, la tua domanda “impertinente” sulla singletudine non ha accoglienza in questa grande dimora rinascimentale.

    Soltanto messer Ale ha ardito esaudire la tua richiesta.

    Come tuo fedele dignitario di corte ho cercato di ampliare il tema, ma inutilmente.

    Le graziosissime madonne e gli onesti messeri, ai quali va il mio augurio di bon matutino, hanno declinato l’invito a corte...


    Ercole de’ Roberti, dittico Bentivoglio ( doppio ritratto: Giovanni II Bentivoglio e della moglie, Ginevra Sforza), tempera su tavola, cm 54 x 38,1, 1475 circa, National Gallery of Art, Washington.

    I profili dei due personaggi hanno come sfondo una tenda scura un po’ aperta che permette di vedere una parte della città. La donna, di carnagione chiara, ha sul capo la complessa acconciatura parzialmente coperta dal velo. Indossa un abito con perle e gemme incastonate sulla manica e sul petto.

    Ed ora mi rivolgo a voi madonne e messeri, sia che viviate dentro le mura difensive urbane o fuori per le campagne amene,

    udite, udite !

    Dame superbe in preziosi broccati e cavalieri di gran virtute che vi ergete sui vostri destrieri nel corruscar dell’aere, torno tra voi per donarvi come prezioso palio un altro post.

    Tutti accorrete e rimirate l’omaggio che offro in questo matutino alla nostra amata sovrana, la regina d'Autunno: un “madrigale” titolato: “anuptafobia”: etimologicamente questa parola deriva dall’unione di lemmi in lingue greca e latina: a- (alfa privativo= senza), nupta (= , sposa, moglie) + phobia (= paura): allude al timore di rimanere single.

    Solitamente colpisce più le donne degli uomini, di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Le cause possono essere molteplici.

    L’ossessione per la ricerca di un/a partner può indurre la depressione.

    Se reduce dalla rottura di un rapporto di coppia, subito si dà da fare per cercare la sostituzione, anziché prendersi il tempo necessario per elaborare il periodo di “lutto”.

    La fretta gli/le impedisce di riflettere sugli eventuali errori commessi e pur di non rimanere senza compagno/a si accontenta del primo che capita… Non sceglie il partner ma lo subìsce, con le negative conseguenze.

    Non è facile uscire da un comportamento così disfunzionale, ma il primo passo è diventarne consapevole ed avere la volontà di risolverlo. È infatti importante accrescere la propria autostima, anche con l’aiuto della psicoterapia.
    Ultima modifica di doxa; 26-02-2023 alle 08:34

  9. #9
    Sfortunatamente sono diventato single 8 anni fa.

    Da allora non ho mai avuto velleità a chè il posto lasciato libero venisse occupato ed ormai non sono un "bocconcino" prelibato, tuttavia, non erano trascorsi nemmeno 30 giorni dalla dipartita di mia moglie che due antiche zoccolone si fecero avanti per candidarsi.
    Letteralmente le mandai a spigolare e spero che li siano rimaste.


    P.S. Per evitare rotture di @@, incontri, inviti etc. (a Napoli sono molto conosciuto a Chiaja e Posillipo) 6 anni fa mi sono trasferito a Caserta. Abito in un parco al superattico di 5 stanze. Non so cosa sia lo smog o il casino del traffico, ho un bellissimo panorama e sotto casa ho tutti i servizi indispensabili, financo il tabaccaio anche se non fumo da 10 anni abbondanti.
    P�nta rh�i h?s potam�s

    arecata � il 2� nick-name di Blasel

  10. #10
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Ciao Doxa, la mia non era una domanda impertinente come dici tu...
    E sinceramente non volevo nemmeno un dibattito, e nemmeno un documentario ma solo chiedere al forum chi lo era e chi non lo era!
    Tutto qui, e ciao.
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  11. #11
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    Mia regina, purtroppo la tua domanda trova una barriera nell'altrui privacy, o “riservatezza” della vita privata. Poche persone sono disponibili a raccontare se sono single.

    Ultima modifica di doxa; 25-02-2023 alle 17:08

  12. #12
    Secondo me non c'è niente di bello, entusiasmante, nell'essere single, uno la cosa se fa andare bene e fine.
    Dopo essere stato lasciato da mia moglie, sono rimasto per così dire "single" per anni e forse alla fine lo sono ancora, almeno fintanto che certe cose non si metteranno apposto, andando finalmente al posto loro. Non mi ci sono mai trovato in questo modo di procedere.
    Quelli che dicono di esserlo per scelta mi lasciano perplesso, per così dire è una faccenda che mi perplime in modo ragguardevole, che vita è essere liberi nella solitudine?
    Perchè cerchiamo di essere sinceri, un single alla fine è sempre da solo, e alle volte lo è proprio nei momenti peggiori della sua vita.

  13. #13
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Mah, essere single per me non vuol dire essere soli.
    C'è di peggio.
    Tipo sentirsi soli in coppia.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  14. #14
    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Mah, essere single per me non vuol dire essere soli.
    C'è di peggio.
    Tipo sentirsi soli in coppia.
    Beh, al peggio non c'è mai fine se vogliamo metterla così.
    Poco ma sicuro.

  15. #15
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Non intendevo in quel senso.
    La solitudine è uno stato d'animo non uno spauracchio che una vita sentimentale viva può eliminare.
    Non c'è nulla di male nel sentirsi soli, qualche volta.
    Essere single però non significa sentirsi soli.
    Intendevo questo.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

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