Lascia perdere le seghe mentali sulla libertà e le sensazioni sulla vita con l'Eucarestia. Se rincari la dose dicendo che Gesù si è incarmato fino a farsi mangiare, che la presenza è reale e tu ed altri lo mangiate, cosa credi di risolvere?
Siccome si tratta di riti e credenze con somiglianze con altri culti, due domandine me le farei al.posto tuo e sulla logica di dover ingerire la divinità o l'uomo-dio per sentirsi uniti ecc...
Poi c'è la questione del sangue, su cui mi pare che sgami.
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Eppure è la questione più semplice, Laurina. Il sangue è sinonimo di Vita! Cristo ha dato il Suo sangue, la Sua Vita, per te e per me. Per la salvezza di tutti gli uomini.
"La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me! Chi mangia di questo pane vivrà in eterno" (Giovanni 6).
l'Eucarestia ti fa vivere di Cristo. È dire un "si" totale a Cristo. E siccome Cristo vive in eterno, anche chi crede in Lui vivrà in eterno!
Pensa te che Mistero Ineffabile è rinchiuso in quella piccola ostia.
amate i vostri nemici
Conino, un conto è versare il sangue perché si muore ed in questo caso il motivo sarebbe il sacrificio in cambio di...
Altro discorso è cibarsi del sacrificato e farsi mangiare dicendo che se mi mangiate avrete vita eterna, che Gesù vi entra dentro. E' inutile che fai il finto tonto. Rincarando la dose ribadendo ogni volta che vi mangiate Gesù per certi motivi, non fai altro che tirarti la zappa visto di che rito si tratta.
Sì, sì, un bel mistero...o magheggio con tante supercazzole magari. L'ostia rimane ostia, una pastella di acqua e farina cotta, però allo stesso tempo c'è Gesù ed è carne e sangue. Complimentoni su come si inganna la gente.
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Può Gesù Cristo in persona ingannare la gente? Davvero credi questo?
Ci invita a "mangiare di Lui" per avere la Vita. Quella che cerchiamo invano nelle cose del mondo Laura, che sempre ci deludono alla fine.
"Vero cibo e Vera bevanda" dice Nostro Signore. Perché ci conosce. Conosce le nostre ansie, la nostra sete d'infinito, la nostra fame d'amore.
amate i vostri nemici
Guarda, non ti nascondere come sempre nei tuoi soliti discorsi da finto tonto e dietro Gesù, che manco sappiamo se sia esistito al 100% e l'unica cosa certa, se è vissuto, è che era un comune mortale.
Mi dispiace ma è chiaro che si tratta di un rito particolare e ribadire ogni volta che ti devi mangiare dio o l'uomo-dio a che serve?
Le delusioni della vira, l'amore, la sete di risposte e l'infinito che c'entrano con uno che ti dice che lo devi ingoiare?
Insomma questa teofagia mi sembra conino ti rimanga un po' indigesta, che non ti vada né su e né giù.
E sul sangue e sul berlo taci.
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Dai Cono, fai il bravo. Nun te intestardì con la transustanziazione, altrimenti te senti male. Te vengono le palpitazioni ! Te devi convince che è na montatura voluta dal papato.
"Durante la Riforma protestante la transustanziazione venne aspramente criticata: “La transustanziazione nella cena del Signore non può essere provata dalle Sacre Scritture, ma è contraria alle parole inequivocabili della Bibbia, fraintende la natura del sacramento ed ha fornito un pretesto per originare numerose superstizioni.
Il corpo di Cristo è donato, ricevuto e assunto nella Cena unicamente in maniera mistica e spirituale e il mezzo attraverso il quale il corpo di Cristo è donato, ricevuto e assunto nella Cena è la fede”.
Infatti il racconto contenuto nel sesto capitolo del Vangelo di Giovanni, va considerato in modo simbolico. Durante un dibattito nella sinagoga di Cafarnao Gesù dice: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me” (Gv 6, 53 – 57).
Con questo discorso Gesù offrì simbolicamente il suo corpo come cibo e il suo sangue come bevanda anziché il tradizionale agnello e pane azzimo della Pasqua ebraica.
L’ebraismo rifiuta il cannibalismo (antropofagia); chi tocca un cadavere è impuro, perciò le parole di Gesù suscitarono scompiglio nell'uditorio, sia tra seguaci che tra gli oppositori.
E arriviamo al Medioevo.
Tra il XIII e il XIV secolo ci fu la controversia tra domenicani e francescani sulla presenza reale o simbolica di Gesù nell’ostia consacrata. Dubbi anche tra i fedeli.
E “per miracolo” ci fu l'evento di Bolsena….
Il dogma della transustanziazione fu emanato nel 1551 dal Concilio di Trento.
Secondo questo dogma Gesù è presente nell'eucaristia per transustanziazione, cioè per cambiamento dell'intera sostanza del pane e del vino nel suo corpo e nel suo sangue.
Cono devi prendere atto che la transustanziazione non è un atto divino voluto da Gesù secondo il Vangelo di Giovanni, ma è volontà della gerarchia vaticana, che la fa considerare “mistero di fede”.
Secondo Johanna C. Cullen, all’epoca ricercatrice presso la Georgetown University di Washington, il sanguinamento dell'ostia di Bolsena è facilmente spiegabile con la presenza di un diffuso batterio, denominato “ Serratia marcescens”, il quale in periodi di caldo e in luoghi umidi produce su pane e focacce un abbondante pigmento rosso, chiamato “prodigiosina”, di consistenza leggermente viscosa, facilmente scambiabile per sangue.
Il fenomeno del pseudo sangue sui cibi con molto amido è noto fin dall’antichità. Infatti la Cullen riuscì a riprodurre in laboratorio gli effetti del presunto miracolo.
L'esperimento venne ripetuto con successo nel 1998 dal dottor Luigi Garlaschelli, ricercatore del dipartimento di chimica organica dell'Università di Pavia.
J.W. Bennett e Ronald Bentley, ricercatori di biologia molecolare alla Tulane University di New Orleans e di scienze biologiche all’Università di Pittsburg, nel 2000 replicarono il “miracolo” in laboratorio facendo agire la “Serratia marcescens” su alcune ostie, con risultati simili alle reliquie di Bolsena.
La Chiesa non ha mai permesso analisi su l’ostia di Bolsena.
Ultima modifica di doxa; 13-04-2023 alle 14:32
"Prendete e mangiate" sono inviti CONCRETI! Seguiti dal "Fate questo in memoria di me"....
Il Dio di Gesù Cristo non ci salva teologicamente: ma con gesti concreti! Soffrendo e morendo in Croce per noi.
l'Eucarestia questo mette al centro, amico Doxa. Mentre nell'ebraismo neanche si può pronunciare, il nome di Dio. Mentre nell'Islam Dio è il totalmente altro dall'uomo....nel Cristianesimo tutto si rovescia: Dio si fa così prossimo.... così vicino a noi....da prendere un Corpo e condividere in tutto la nostra fragile condizione e le nostre sofferenze. Fino a spezzarsi per noi, farsi mangiare da noi, diventare UNA COSA SOLA con noi! Ora, quale Dio è così vicino a noi come il Dio di Gesù Cristo? Lo chiedo a te e lo chiedo a tutti. Può essere concepito un Amore più grande di questo?
amate i vostri nemici
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In conclusione, possiamo dire che tutte le opere pittoriche, che tutte le rappresentazioni artistiche dell'Agnus Dei, rimandano al tesoro immenso nascosto nell'Eucarestia.
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Ovvero il cannibalismo!
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Ovvero l'Amore: nella sua massima espressione!
Dio si rende presente nella nostra storia. Il nostro Dio è un Dio che cammina con il suo popolo.
L’Eucarestia è la sintesi più alta ed efficace del disegno di salvezza di Dio per l’umanità, diviene “forma” del cristiano e della comunità cristiana, “forma” della Chiesa. Non c’è Chiesa senza Eucarestia e non c’è Eucarestia senza Chiesa. L’Eucarestia fa la Chiesa e la Chiesa celebra l’Eucarestia. Tra Chiesa ed Eucarestia c’è un unione inscindibile (così recita la Sacrosanctum Concilum al n. 41 – 42).
Nell’Eucarestia noi facciamo esperienza ancora una volta della kenosis di Dio, Dio si fa piccolo in un pezzo di pane e un po’ di vino e noi, povere creature, cibandoci di lui diventiamo grandi. Sì Gesù non è geloso di condividere con noi la sua divinità.
L’Eucarestia, così, opera la trasformazione del mondo, rinnova il cammino della famiglia umana chiamata a trasformarsi in famiglia di Dio (cfr. Gs 40).
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Ma magari una divinità potrebbe trovare modi meno estremi (e pagani) di condividere la sua divinità con noi, che diventare un bicchiere di vino con un.panino!
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Simboleggiano il nostro quotidiano: pane, acqua, vino, lo stare insieme, condividere.....
Dio si fa vicino a noi nella semplicità.
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Guarda, meglio chiudere bottega. Se te lo mangi non venire a raccontare come ultimo tentativo per convincere, che ci stai insieme, che condividi qualcosa, il simbolo del pane quotidiano che ti mangi per sostentamento ecc...
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È un bellissimo argomento, invece! E ringrazio te che mi dai modo di ripensarne la Meraviglia e naturalmente Doxa per averlo postato all'inizio.
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