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@cono
1) La conferma che blaterare é molto più facile che agire concretamente e seriamente.
...odiens e clic: i motori (ecologici) del mondo, ad aria fritta
2) dal verbale: " interrogato su tema preciso, cono non risponde"
amate i vostri nemici
Non capisco cosa ci sia da ridere, cono
Per porre rimedio alla mia distrazione, ho riletto i miei interventi e le tue reazioni. Con attenzione e col "cervello collegato".
Bene: non ho trovato risposta a nessuna delle domande precise che ti ho fatto.
La ragione del silenzio non puo' essere " la distrazione" (che é mio appannaggio), ma altro.
Per non essere sgradevole, non approfondisco cosa potrebbe essere.
Prendo atto del tuo particolare senso dell'umorismo.
Spegner la luce, andare a piedi e non "tirare l'acqua", male non fa.
Quindi: si, Cono. Si
Ultima modifica di restodelcarlino; 18-04-2023 alle 13:49
Ciao, Durante, ma siamo al sud, si deve fare la siesta,
passeranno 50 anni prima che si metta le prima pietra
del ponte, quindi si andra' a rilento, scioperi e manifestazioni varie,
quando il ponte crollera' noi saremo morti, sara' finito tra 100 anni
e non ci godremo l'evento epocale. Io sono stata una sola volta in Sicilia
ai tempi dell'universita', dopo un esame troppo pesante, e prendemmo il
traghetto a Messina, ci godemmo lo spettacolo, eravamo in macchina,
e affittammo una stanza a Taormina, poi a SIracusa ove ovunque c'erano
piccole riproduzioni della fonte Arethusa, poi tornammo a Roma, ma fu fanta
stico prendere il traghetto tra Scilla e Cariddi.
Quando andai in Inghilterra la prima volta non c'era l'Eurotunnel, andai in treno,
poi costruirno l'Eurotunnel ma andai sempre in aereo.
Insomma non ci godremo lo spettacolo del crollo del ponte. Pazienza.
Ciao, Durante, scusa come lo sai che dove cè' il Sahara
c'era una florida vegetazione? Hanno trovato resti di acquedotti o cosa?
Non ho intenzione di trovare il rubinetto a secco...Ci facciamo la doccia con
l'acqua della pasta, che poi io non mangio perché i carboidrati fanno ingrassare,
speriamo che piova...Ciao
Speriamo che piova. Ok. Tutto qui, amici ed amiche? Tutto quello che possiamo rispondere al dramma che ci sovrasta è..... speriamo che piova?
GIORGIO PARISI,premio Nobel per la fisica:
In questi giorni, l'umanità deve fare delle scelte essenziali; deve contrastare il cambiamento climatico. Per decenni, la scienza ci ha avvertito che il comportamento umano stava gettando le basi per un drammatico aumento della temperatura del nostro pianeta. Ma la scienza da sola non è sufficiente. Uomo avvisato mezzo salvato, dice il proverbio, ma solo mezzo. Sono necessarie decisioni politiche, soprattutto da parte dei Paesi ricchi. Dobbiamo andare oltre il miope interesse nazionale per risolvere i problemi globali con lo spirito di "whatever it takes". Il Covid ci ha insegnato che siamo tutti collegati e ciò che accade nei mercati o nella foresta amazzonica riguarda profondamente tutti noi.
L'appello degli scienziati alla politica
Purtroppo, le azioni intraprese dai governi non sono state all'altezza di questa sfida e i risultati finora sono stati estremamente modesti. Ora che il cambiamento climatico sta iniziando a influenzare la vita delle persone, c'è forse una reazione più decisa, ma abbiamo bisogno di misure molto più forti. Dall'esperienza del Covid, sappiamo che non è facile adottare misure efficaci in tempo. Abbiamo visto come spesso le misure per contenere la pandemia siano state prese in ritardo, solo nel momento in cui non potevano più essere rimandate. Ricordo che un capo di governo ha detto: "Non possiamo fare un lockdown prima che gli ospedali siano pieni, i cittadini non capirebbero".
La nostra generazione deve percorrere una strada piena di pericoli. È come guidare di notte: la scienza è rappresentata dai fari, ma poi la responsabilità di non uscire di strada è del conducente, che deve anche tenere conto del fatto che i fari hanno una portata limitata.
Infatti, anche gli scienziati non sanno tutto. Si tratta di un lavoro laborioso, durante il quale le conoscenze vengono accumulate una dopo l'altra e le sacche di incertezza vengono lentamente eliminate. La scienza fa previsioni oneste sulle quali si forma lentamente un consenso scientifico. Quando l'Ipcf prevede che, in uno scenario intermedio di riduzione delle emissioni di gas serra, la temperatura potrebbe aumentare tra i 2,1 e i 3,5 gradi, questo intervallo è quello che possiamo stimare al meglio in base alle conoscenze attuali.
Ci troviamo di fronte a un problema enorme che richiede interventi decisivi non solo per fermare l'emissione di gas serra, ma abbiamo anche bisogno di investimenti scientifici: dobbiamo essere in grado di sviluppare nuove tecnologie per conservare l'energia trasformandola in combustibili, tecnologie non inquinanti basate su risorse rinnovabili: non solo dobbiamo salvarci dall'effetto serra, ma dobbiamo evitare di cadere nella terribile trappola dell'esaurimento delle risorse naturali.
Anche il risparmio energetico è un capitolo da affrontare con decisione: ad esempio, finché la temperatura interna delle nostre case rimarrà quasi costante tra estate e inverno, sarà difficile fermare le emissioni.
Bloccare con successo il cambiamento climatico richiede uno sforzo mostruoso da parte di tutti: si tratta di un'operazione con un costo colossale, non solo finanziario ma anche sociale, con cambiamenti che influiscono sulla nostra vita. La politica deve garantire che questi costi siano accettati da tutti: coloro che hanno utilizzato più risorse devono contribuire di più, per incidere il meno possibile sulla maggior parte della popolazione; i costi devono essere distribuiti in modo giusto ed equo tra tutti i Paesi: non solo la decenza richiede che i Paesi che attualmente incidono sulle risorse del pianeta facciano gli sforzi maggiori, ma se così non accadrà, sarà politicamente impossibile contrastare il cambiamento climatico in maniera efficace.
(Testo tratto dalla lectio magistralis all'Unical)
https://www.repubblica.it/green-and-...366422630/amp/
amate i vostri nemici
[QUOTE=conogelato;
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Bloccare con successo il cambiamento climatico richiede uno sforzo mostruoso da parte di tutti: si tratta di un'operazione con un costo colossale, non solo finanziario ma anche sociale
Ciao conogelato, bloccare il cambiamento climatico è innaturale, tutto al più si può rallentare ciò che abbiamo contribuito ad accelerare con le nostre emissioni, in natura non si blocca niente, è tutto un evolversi.
Già rallentarlo sarebbe tantissimo! L'ho ripetuto più volte, amico Durante. Game over, così non è possibile continuare.
amate i vostri nemici