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Discussione: SENILITA' non di Italo Svevo

  1. #1

    SENILITA' non di Italo Svevo

    In un Blog, per tacito accordo, mi tocca scrivere i "coccodrilli", Per chi non lo sapesse, per 'coccodrillo' s'intende un articolo breve, già preparato, che giace in un cassetto dell'autore, per il personaggio che lascia la vita terrena.

    Non è vero che nell'ultimo anno sono molto aumentati di numero i decessi, o meglio : è vero parzialmente, principalmente è dovuto all'età che avanza inesorabilmente, per tutti.

    Ieri ho scritto di Gianni Minà, ma dovunque ho letto, a parziale giustificazione, che aveva compiuto 83-84 anni, come fosse una colpa.
    I toscani, quelli che abbiamo visto nei film "Amici miei" ridono di tutti e di tutto e quando leggono di un defunto, magari dell'età della regina Elisabetta II, dicono che l'ha strozzata la balia (in culla).

    Mentre sto scrivendo il nostro Papa Francesco è ricoverato in ospedale ed altrettanto sta accadendo a Silvio Berlusconi sono quasi coetanei ed hanno lo stesso problema : difficoltà respiratorie, quelle che in gergo ospedaliero vengono chiamate COMPLICANZE, perchè da esse si generano virus potenti ed incontrollabili che spesso, troppo spesso, conducono al fine vita.

    L'alimentazione sana, il movimento, l'attenzione agli agenti atmosferici, il periodico controllo di tutte le funzioni dell'organismo, non possono occludere questo percorso, chi, come me, crede in DIO, in un ENTE Supremo e Superiore sa che UN giorno X, anch'egli lascerà la vita terrena.

    Personalmente, vuoi in un modo, vuoi in un altro, o messo spesso in gioco la mia vita terrena, come la maggior parte degli attuali lettori, mi è andata bene, ma sabato prossimo compirò 81 anni ed anche se non ho patologie ne croniche ne acute in corso (escluse le artrosi rachidali), so che sono entrato nel pieno della mia senilità,

    Buona vita a tutti noi.



    finchè dura ce la godiamo come possiamo
    P�nta rh�i h?s potam�s

    arecata � il 2� nick-name di Blasel

  2. #2
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    La Morte è l'unica cosa certa della Vita....
    Tabù o Sorella: può diventare per noi spauracchio che pone fine a tutto o passaggio verso qualcosa di meraviglioso!

    Tanti auguri Arecata
    amate i vostri nemici

  3. #3
    Opinionista
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    “Senectus ipsa est morbus" (= la vecchiaia è per sé stessa una malattia) afferma lo scrittore latino Publio Terenzio Afro nella commedia "Phormio" (160 a. C.); egli si riferiva ai malanni fisici e alle privazioni che di solito si accompagnano alla senescenza.

    Ma adesso sediamoci a tavola, e mentre mangiamo possiamo tessere una sagace conversazione sulla vecchiaia inanellando aforismi, giochi verbali, sciorinando arguzie argomentative.

    Riuscire a diventare vecchi e rammaricarsi per i vari malanni collegati è una conquista recente dell’umanità.

    Per i gerontologi è anziana una persona che ha compiuto il 65esimo anno di età.

    Per l’allungamento medio della speranza di vita alla nascita (in Italia 85 anni per le donne e 82 per gli uomini) è stato creata una nuova categoria di anzianità, dividendo le persone con più di 65 anni tra chi appartiene alla terza età (condizionata da buone condizioni di salute, inserimento sociale e disponibilità di risorse) e alla quarta età (caratterizzata da dipendenza da altri e decadimento fisico).

    Un’altra metodologia ad oggi utilizzata per parlare delle diverse fasi dell’anzianità è stata la suddivisione in quattro sottogruppi, “giovani anziani” (persone tra i 64 e i 74 anni), anziani (75 – 84 anni), “grandi vecchi” (85 – 99 anni) e centenari.

    I vecchi hanno conquistato un tempo supplementare di vita.

    La vecchiaia è diventata un fenomeno di massa.

    Allora un brindisi alla vecchiaia.
    Ultima modifica di doxa; 05-04-2023 alle 21:36

  4. #4
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Cin cin!!!

    "Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi!"

    Salmo 92
    amate i vostri nemici

  5. #5
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Il battaglione delle nonnine

    L’altra sera sono andata a fare una camminata sul sentiero della Napoleonica, a picco sul mare, ed ho incontrato due vecchie amicizie che non vedevo da anni: a parte il piacere di rivederci dopo tanto tempo, abbiamo notato che tutte abbiamo dei piccolissimi nipotini all'estero, chi in Scozia, chi a Berlino, chi ad Amsterdam, chi in Svizzera e tutte, quasi una volta al mese o ogni paio di mesi, ci rechiamo in un paese straniero per vedere di persona i sorrisi dei bimbi, coccolarli, portare loro dei regali e forse anche qualcos’altro.
    Ne ho comunque delle altre che hanno i nipotini in Francia, in Austria, in Scozia, a Rotterdam, a Londra…
    Anche sul volo aereo ho conosciuto una nonna trevigiana di una bimba di 5 mesi e che si recava all’estero per vederla .

    Non so se le nonnine con la valigia e che volano di qua e di là, soprattutto in Europa ma anche negli USA, siano un fenomeno recente, ma forse sì: la fuga dei cervelli comporta forse anche questa conseguenza?

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