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Modellare il carattere per resistere alla tentazione.

Il primo passo verso l’intemperanza di solito viene fatto durante l’infanzia o la giovinezza. Si nutrono i bambini con alimenti stimolanti e si risvegliano insaziabili appetiti innaturali. Questi appetiti insani, se assecondati, continuano a svilupparsi sempre di più. E quando i gusti sono pervertiti, si desiderano stimolanti più forti, finché lo schiavo dell’appetito rifiuta ogni freno. Questo male, che è iniziato precocemente nella vita, avrebbe potuto essere evitato dai genitori. Nel nostro paese sono stati fatti grandi sforzi per reprimere l’intemperanza, ma ci siamo accorti che gli appetiti si sono consolidati, a tal punto che è molto difficile sottometterli.
Se la metà degli sforzi che si fanno per trattenere questo cattivo gigante fossero diretti verso l’istruzione dei genitori, riguardo alla loro responsabilità nel formare le abitudini e il carattere dei loro figli, il corso attuale della lotta contro il male risulterebbe mille volte più positivo. L’appetito innaturale per l’alcol è creato in famiglia e in molti casi sulla tavola stessa di coloro che sono più zelanti nel principiare le campagne per la temperanza. I genitori non dovrebbero considerare con leggerezza il compito d’istruire i loro figli. Essi dovrebbero impiegare molto tempo nell’attento studio delle leggi, che regolano il nostro essere. In primo luogo essi dovrebbero imparare il modo adeguato di trattare i loro figli, al fine di assicurare loro una mente e un corpo sano. Troppi genitori sono dominati da abitudini, anziché da sani ragionamenti e dalle richieste di Dio. Molti di coloro che professano di seguire Cristo sono tristemente negligenti nei loro doveri verso la famiglia. Essi non percepiscono l’importanza sacra della fiducia, che Dio ha posto nelle loro mani, al fine di plasmare il carattere dei loro figli, affinché essi possano resistere alle tentazioni, che intrappolano i piedi della gioventù. Signs of the Times, 17 Novembre 1890

Iniziare dalla culla.

Se i genitori avessero fatto il loro dovere e avessero messo sulla tavola alimenti salutari, scartando le sostanze irritanti e stimolanti, e al contempo avessero insegnato ai loro figli l’autocontrollo e educato i loro caratteri, affinché sviluppassero la forza morale, oggi non avrebbero dovuto lottare contro il leone dell’intemperanza. Dopo che le abitudini della compiacenza sono state formate, sono cresciute, si sono sviluppate e si sono fortificate, quanto sarà difficile per quelli che non sono stati adeguatamente istruiti in gioventù a rompere le loro cattive abitudini e a imparare a frenare i loro appetiti innaturali. E’ molto più difficile insegnare a costoro e fargli sentire la necessità della temperanza cristiana, quando raggiungono la maturità. Le lezioni sulla temperanza dovrebbero iniziare già dalla culla. Review and Herald, 11 Maggio 1876

La resa finale dei conti.

Quando i genitori e i figli s’incontreranno alla resa finale dei conti, quale incredibile scena sarà loro presentata! Migliaia di bambini, che furono schiavi dell’appetito e del vizio degradante, le cui vite morali furono rovinate, si troveranno faccia a faccia con i genitori, che li hanno resi ciò che sono diventati. Chi altro, se non i genitori, dovrà sopportare questa spaventosa responsabilità? È il Signore che ha fatto diventare questi giovani corrotti? Certamente no! Anzi, Egli li ha creati a Sua immagine, un poco inferiori agli angeli.