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Tentazioni dovunque.

Nelle sale da pranzo private o nei locali alla moda vengono offerte alle signore bevande alcoliche, la cui vera natura è nascosta sotto etichette stravaganti. Ai malati e ai convalescenti vengono proposti «amari», con un elevato contenuto alcolico.
Per suscitare nei bambini il desiderio di bevande alcoliche, si inserisce l'alcol nei dolci e così il commerciante di alcolici li attrae nei suoi locali. Questo commercio prosegue giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Uomini, che siano padri, mariti o fratelli - sostegno, speranza e orgoglio della nazione - sono destinati a finire nei locali dei venditori di liquori, per uscirne rovinati. The Ministry of Healing, pp. 338, 339

La via verso la morte.

Prima che gli uomini abbiano il tempo di riflettere, Satana li ha già condotti nel vortice della ricerca del piacere e dell’allegria, del mangiare e del bere. Inculca loro il desiderio di autoesaltazione. Poco a poco il mondo sta raggiungendo le stesse condizioni che esistevano ai giorni di Noè. Si commette ogni crimine concepibile. La concupiscenza della carne, l’alterigia degli occhi, l’ostentazione dell’egoismo, l’abuso di potere, la crudeltà, sono tutte opere di agenti satanici. Gli uomini chiamano “vita” questo cerchio di follia e crimine. Il mondo agisce come se Dio non ci fosse, è assorto in propositi egoistici, presto sperimenterà un’improvvisa distruzione e non scamperà. Molti continuano in una gratificazione incurante dell’io, a un punto tale da disgustarsi così tanto della vita che finiscono la loro esistenza. Danze e vita notturna, alcol e fumo suscitano in essi passioni animali, vanno come buoi al macello. Satana sta lavorando con ogni sorta d’inganni e artifici, per trattenere gli uomini che camminano a tastoni, fino a quando il Signore si leverà dal suo luogo, per castigare gli abitanti della Terra per le loro iniquità, la Terra restituirà il suo sangue e non coprirà più i suoi morti. Il mondo intero sembra intenzionato ad incamminarsi verso la morte. Evangelism, p. 26

La maledizione portata alle nazioni pagane.

Dai paesi cosiddetti cristiani questa piaga si trasmette alle popolazioni pagane. Si insegna ai più poveri e ignoranti a usare l'alcol, ma anche fra questi popoli gli uomini più sensibili e intelligenti li dichiarano veleni mortali e ne riconoscono gli effetti deleteri. Invano hanno cercato di proteggere il loro paese dalle conseguenze devastanti di queste bevande. I popoli cristiani introducono nelle nazioni pagane il tabacco, i liquori e l'oppio. Le loro passioni, stimolate dall'alcol, li trascinano verso una degradazione mai sperimentata in precedenza, tanto che è quasi inutile inviare dei missionari. Venendo a contatto con i popoli che dovrebbero trasmettere loro la conoscenza del vero Dio, i pagani contraggono invece dei vizi, che conducono alla distruzione intere tribù e razze. È per questo che nei paesi svantaggiati si odiano gli abitanti dei paesi più civilizzati. The Ministry of Healing, p. 339

Le chiese cristiane paralizzate.

Gli interessi legati alle bevande alcoliche rappresentano una potenza economica. Ad esse si ricollegano le forze del denaro, dell'abitudine e della passione. Anche nella chiesa si riconosce il loro influsso: ci sono membri stimati e assidui, che si sono arricchiti direttamente o indirettamente con il traffico dei liquori. Molti offrono generosamente in beneficenza e i loro contributi servono per pagare le spese delle strutture ecclesiastiche, per mantenere i pastori, e in questo modo si impongono per ottenere quel rispetto, che esige il potere del denaro. Le chiese che accettano questi membri sostengono di fatto il commercio di alcolici. Troppo spesso i pastori non hanno il coraggio di difendere i giusti principi e non avvertono i loro uditori di ciò che Dio ha detto in merito al commercio di alcol. Parlare con chiarezza significa offendere alcuni membri della comunità, rinunciare alla popolarità e forse anche al salario. The Ministry of Healing, p. 340