Pagina 4 di 9 PrimaPrima 1 2 3 4 5 6 7 8 ... UltimaUltima
Risultati da 46 a 60 di 128

Discussione: La temperanza. Estratti.

  1. #46
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    39

    2. La conversione è il segreto della vittoria

    L’Indulgenza è peccato.

    L’indulgenza nell’appetito innaturale sia per il tè, caffè, tabacco o alcol è intemperanza ed è contraria alle leggi della vita e della salute. Utilizzando questi prodotti proibiti, si crea una condizione nel sistema, che il Creatore non ha mai voluto che avvenisse. Questa indulgenza in chiunque dei membri della famiglia umana è peccato… La sofferenza, la malattia e la morte sono la punizione certa dell’indulgenza. Evangelism, p. 266

    Quando lo Spirito Santo lavora in noi.

    La prima cosa più importante per un cristiano è ammansire e sottomettere l’anima, presentando il nostro Signore Gesù Cristo come il Portatore del peccato, il Salvatore che perdona il peccato, e testimoniando l’Evangelo nella nostra vita il più chiaramente possibile. Quando lo Spirito Santo opera in mezzo a noi, le anime si convincono di non essere pronte per la seconda apparizione di Cristo. I dediti al tabacco sacrificano il loro idolo e i bevitori il loro alcol. Essi possono fare questo passo solo per la fede nelle promesse di Dio e per il perdono dei loro peccati. Evangelism, p. 264

    La grande necessità dell’uomo.

    Cristo ha offerto la Sua vita per redimere il peccatore. Il Redentore del mondo sapeva che l’indulgenza nell’appetito stava indebolendo il fisico e le facoltà percettive dell’uomo, in modo che non potesse discernere le cose sacre ed eterne. Sapeva che l’autoindulgenza stava pervertendo le facoltà morali e che la grande necessità dell’uomo era la conversione del cuore, della mente e dell’anima da una vita di compiacenza a una vita di abnegazione e sacrificio. Medical Ministry, p. 264

    L’uomo fallisce con le proprie forze.

    L’abitudine del tabacco… offusca moltissime menti. Perché non rinunciare a questa abitudine malsana? Perché non decidiamo e diciamo: - Non servirò più il peccato e il diavolo! Abbandonerò quest’erba velenosa! - Questa scelta non si può fare con le proprie forze. Cristo ha detto: - Io ti prendo per la mano destra e ti dico: Non temere, io ti aiuto! - (Isaia 41:13) Manuscript 9, 1893

    Perché molti falliscono?

    Le tentazioni e la compiacenza dell’appetito hanno un potere, che può essere vinto solamente con l’aiuto che Dio può impartire. Ma con ogni tentazione abbiamo la promessa di Dio che avremo il sostegno e la via d’uscita. Perché allora molti non riescono a vincere? Perché non hanno fiducia in Dio. Non approfittano dei mezzi provvisti per la loro sicurezza. Pertanto, le scuse presentate in favore dell’indulgenza dell’appetito pervertito, non hanno peso davanti a Dio. Christian Temperance and Bible Hygiene, page. 22

    L'unico rimedio.

    Ogni uomo che lotta per elevarsi da una vita di peccato a una vita più pura può trovare un punto di riferimento nella seguente affermazione: «... Non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati” (Atti 4:12). «... Se qualcuno ha sete» della speranza della pace e della liberazione dalle sue tendenze al male «venga a me e beva» (Giovanni 7:37). L'unica soluzione è costituita dalla grazia e dalle promesse del Cristo. I buoni propositi che si fondano sulle proprie forze non sono efficaci. Anche i migliori desideri di impegnarsi per vincere le cattive abitudini non risultano utili. Gli uomini non riusciranno a vivere in armonia con i principi della temperanza, finché i loro cuori non saranno rinnovati dalla grazia divina. Non possiamo allontanarci da soli dal peccato, nemmeno per un istante, dobbiamo dipendere da Dio in ogni momento.
    Gesù visse una vita di perfetta ubbidienza alla legge divina, offrendo così un esempio per ogni essere umano. La vita che Egli ha vissuto in questo mondo, dobbiamo viverla anche noi, attraverso il Suo potere e i Suoi insegnamenti.

    Si richiede una perfetta ubbidienza.

    Per svolgere un'opera positiva nei confronti di coloro che sono peccatori, dobbiamo presentare i principi della legge divina e la necessità di osservarla. Dovete sempre sottolineare che vi è una grande differenza fra coloro che servono Dio e quelli che non lo fanno. Dio è amore, ma non può giustificare la trasgressione volontaria dei comandamenti. I principi del suo governo sono tali che non possono sfuggire alle conseguenze della disubbidienza. Egli può onorare solo coloro che lo onorano.
    Il nostro comportamento durante la vita terrena deciderà il nostro destino eterno: raccoglieremo quello che abbiamo seminato, secondo il principio della causa e dell'effetto.
    Dio può accettare solo una perfetta ubbidienza. Le sue richieste sono chiare. Non ci ha imposto nulla che non fosse necessario per essere in armonia con lui. Dobbiamo presentare ai peccatori i veri obiettivi per il rinnovamento del carattere e guidarli al Cristo, che si può raggiungere tramite la sua grazia.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  2. #47
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    40

    Vittoria assicurata mediante la vita impeccabile di Gesù Cristo.

    Il Salvatore si è assunto la responsabilità del male esistente nel mondo, ha vissuto una vita senza peccato, affinché gli uomini non temessero di non riuscire a vincere, a causa della debolezza umana.
    Gesù è venuto per renderci partecipi della natura divina e la sua vita dimostra che l'umanità unita alla divinità sconfigge il peccato.
    Il Cristo, il Salvatore, ha vinto per dimostrare agli uomini che possono farlo anche loro. Alle tentazioni di Satana Gesù oppose la Parola di Dio. Sperando nelle promesse divine, trovò la forza di ubbidire ai suoi comandamenti e così il tentatore non riportò il successo. A ogni tentazione rispondeva: «Sta scritto». Dio ci ha donato la sua Parola, perché possiamo sconfiggere il male. Le sue promesse sono straordinarie: «... Voi diventaste partecipi della natura divina, dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo, a causa della concupiscenza” (2 Pietro 1:4).
    Incoraggiate coloro che sono tentati a non limitarsi a considerare le circostanze, la propria debolezza o la forza della tentazione, ma solo la potenza della sua Parola. Tutta la forza delle Scritture è a nostra disposizione.
    Il salmista dice: «Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te» (Salmo 119:11). «... Per ubbidire alle parole delle tue labbra, mi sono guardato dalle vie del violento» (Salmo 17:4).

    Uniti a Cristo attraverso la preghiera.

    Incoraggiate i peccatori, presentateli a Dio in preghiera. Molti di coloro che sono stati vinti dalla tentazione si sentono umiliati per i loro errori e ritengono sia inutile avvicinarsi a Dio, ma questo è un pensiero suggerito dal nemico.
    Quando hanno peccato e sentono di non riuscire a pregare, rivelate loro che quello è proprio il momento di farlo. Si vergogneranno, si sentiranno umiliati, ma se confesseranno i loro peccati, colui che è fedele e giusto li libererà dalle loro colpe.
    Nessuno è più incapace e nello stesso tempo invincibile dell'uomo, che rendendosi conto della sua nullità, si affida completamente ai meriti del Salvatore. Pregando, studiando le Scritture, confidando nella presenza divina, anche l'uomo più debole può vivere in contatto con il Cristo vivente, che lo sosterrà con la sua mano e non lo abbandonerà mai. The Ministry of Healing, pp. 179 — 182

    Salute e forza per il vincitore.

    Quando gli uomini si sono compiaciuti di abitudini e pratiche peccaminose, si arrendono al potere della verità divina; la concretizzazione di questa verità nel cuore rivitalizzerà le facoltà morali, che sembravano essere paralizzate. Il ricevente recepisce una comprensione più forte e più chiara di prima che la sua anima si afferrasse alla Rocca eterna. Anche la sua salute fisica migliora nel rendersi conto di essere salvaguardato in Cristo. La benedizione speciale di Dio, che riposa sul ricevente, è di per sé salute e forza. Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 13

    La vittoria è solo in Cristo.

    Gli uomini hanno contaminato il tempio dell’anima e Dio chiama gli uomini a svegliarsi e lottare con tutte le loro forze, per riconquistare il vigore che Lui gli ha dato. Solo la grazia del Signore può convincere e convertire il cuore. Solo da Lui gli schiavi delle abitudini possono ottenere forza per rompere le catene che li legano. Per un uomo è impossibile presentare il suo corpo come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio, mentre continua a compiacersi delle sue abitudini malsane, che lo privano del suo vigore fisico, mentale e morale. L’apostolo Paolo ci scrive: “Non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.” (Romani 12:2) Christian Temperance and Bible Hygiene, pp. 10,11
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  3. #48
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    41

    Nella forza di Cristo.

    Cristo combatté la battaglia sul terreno dell’appetito e ne uscì vittorioso. Anche noi possiamo vincere, mediante la Sua forza. Chi entrerà per le porte della città? Certamente non quelli che dichiarano di non poter vincere la forza dell’appetito. Cristo ha resistito al potere di colui che voleva mantenerci in schiavitù; benché indebolito dal lungo digiuno di quaranta giorni, resistette alla tentazione e dimostrò, per mezzo di questo atto, che i nostri casi non sono disperati. Io so che non possiamo ottenere la vittoria da soli. Quanto dobbiamo essere grati d’avere un Salvatore vivente, che è pronto e desideroso di aiutarci!
    Mi ricordo il caso di un uomo in una congregazione, dove ho presentato un culto. Il suo corpo e la sua mente erano completamente distrutti, a causa dell’alcol e del tabacco. Era sfinito dagli effetti della sregolatezza e i suoi abiti erano conformi alla sua disperata condizione. Sembrava che per lui non ci fosse alcuna possibilità di recupero, ma quando lo sollecitai a resistere alla tentazione nella forza del Salvatore resuscitato, si alzò tremando e mi disse: - Lei s’interessa a me, anch’io mi interesserò di me stesso. -
    Sei mesi dopo quest’uomo venne a casa mia. Io non lo riconobbi. Col volto raggiante di gioia e gli occhi pieni di lacrime afferrò la mia mano e disse: - Lei non mi riconosce ora. Si ricorda di un uomo con un vecchio cappotto blu, che è venuto nella vostra chiesa e ha detto che avrebbe cercato di cambiare? -
    Ero letteralmente sbalordita. Era in piedi davanti a me, ringiovanito di dieci anni. Quel giorno, dopo il culto, era andato a casa, dove era rimasto in preghiera fino all’alba. Fu una lunga notte di conflitto ma, grazie a Dio, ne uscì vincitore. Quest’uomo poteva raccontare la sua triste esperienza, riguardo la schiavitù di queste abitudini malsane. Sapeva come avvertire i giovani dei pericoli della corruzione e testimoniare che Cristo è l’unica fonte di aiuto per quelli che, come lui, erano stati vinti. Christian Temperance and Bible Hygiene, pp. 19, 20.

    Senza Cristo non c’è vera riforma.

    Non si può realizzare nessuna vera riforma, senza la potenza divina. Le barriere umane, erette contro le tendenze naturali o acquisite, sono come argini di sabbia contro un torrente in piena. Se la presenza del Cristo non diventa una forza vivificante nella nostra esistenza, non potremo resistere alle tentazioni, che ci assalgono dall'interno e dall'esterno. Il Cristo è venuto a vivere fra gli uomini, osservando la legge di Dio, affinché l'uomo potesse controllare le inclinazioni naturali, che corrompono l'animo. Il Medico dello spirito e del corpo ci assicura la vittoria sulle passioni. Ha offerto all'uomo tutti i mezzi per poter raggiungere la perfezione del carattere. Quando ci affidiamo a Gesù, la nostra mente risulta sotto l'influsso della legge, quella legge divina che proclama la libertà di ogni schiavo.
    Essendo uno con il Cristo, l'uomo è libero. Sottomettersi alla volontà di Gesù significa riacquistare la perfetta dignità umana. L'ubbidienza alla volontà divina ci libera dalla schiavitù del peccato, dalle passioni e dai desideri umani. L'uomo può presentarsi come vincitore nei confronti di se stesso, delle proprie inclinazioni, di principati e potenze, dei "... dominatori di questo mondo di tenebre” e delle "... forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Efesini 6:12) The Ministry of Healing, pp. 130,131
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  4. #49
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,414
    Non sono mai intervenuto Arcobaleno, ma ho sempre letto tutto. Anche se siamo molto distanti in tante cose, volevo dirti grazie per queste pagine: hai fatto un grosso lavoro. Grazie!
    amate i vostri nemici

  5. #50
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    Figurati, Cono. Per queste pagine, comunque, ho solo copiato e incollato, quindi non è stato un grosso lavoro, nel senso che non ho fatto scelte qua e là, per proporre l'essenziale.
    Certo, sto leggendo e correggendo tutto il testo - soprattutto la punteggiatura -, per darlo in un italiano migliore.
    Nelle singole discussioni, invece, la scelta delle righe essenziali dei testi c'è stata.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  6. #51
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    42

    3. La volontà è la chiave del successo

    Una lotta corpo a corpo.

    Quando gli uomini si accontentano di vivere solo per il mondo, l’inclinazione del loro cuore si unisce ai suggerimenti del nemico, così i suoi piani si compiono. Ma quando si sforzano di abbandonare la nera bandiera del potere delle tenebre e si arruolano sotto la bandiera insanguinata del principe Emanuele, la lotta inizia e la guerra si concretizza davanti a tutto l’universo. Colui che lotta dalla parte del bene deve combattere corpo a corpo col nemico. Deve rivestirsi con tutta l’armatura di Dio per essere in grado di resistere alle insidie del diavolo. Manuscript 47, 1896

    Ognuno deve fare la sua parte.

    Dio non può salvare l’uomo contro la sua volontà dal potere degli inganni di Satana. L’uomo deve lottare col suo potere umano, aiutato dal potere divino di Cristo, per resistere e vincere a qualunque prezzo. In altre parole, l’uomo deve vincere come Cristo vinse. Allora, mediante la vittoria, che è suo privilegio guadagnare attraverso il nome onnipotente di Gesù, può diventare erede di Dio e coerede di Cristo. Questo non potrebbe avvenire, se Cristo fosse il solo a operare per la vittoria. L’uomo deve fare la sua parte. Deve vincere per conto suo, mediante la forza e la grazia che Gesù gli dà. L’uomo deve essere collaboratore di Cristo nel vincere, solo allora sarà partecipe con Cristo della sua gloria. Review and Herald, 21 Novembre 1882

    Sii uomo.

    Chi è vittima di cattive abitudini deve comprendere la necessità di coinvolgersi personalmente, per ottenere un cambiamento. Altri possono farlo impegnandosi con tutte le loro forze per aiutarlo. La grazia di Dio è offerta liberamente. Gesù intercede per lui, gli angeli possono intervenire, ma tutto sarà inutile, se non combatterà personalmente la sua battaglia per la liberazione. Le ultime parole di Davide al giovane Salomone, che ben presto avrebbe ricevuto la corona d'Israele, furono: “... Fortificati e comportati da uomo!” (1Re 2:2). Queste parole ispirate sono rivolte anche a ogni essere umano, che lotta per la corona immortale. Coloro che si lasciano andare all'intemperanza devono essere guidati a comprendere l'importanza di un rinnovamento morale, per essere veri uomini. Dio li chiama a rinnovarsi e grazie alla forza del Cristo riconquistare quella dignità, che era stata donata loro dal Creatore e poi persa nel desiderio di soddisfare le proprie passioni.

    Egli può… e deve resistere al male.

    Sperimentando la tentazione - cioè la forza del desiderio, che li induce a cedere - molti uomini gridano disperati: «Non posso resistere al male!». Dite loro che è possibile farlo e si deve farlo; hanno ceduto più volte, ma non deve essere sempre così. Non hanno forza morale e sono dominati dalle abitudini di una vita vissuta nel peccato. Le loro promesse e le loro decisioni sono come un castello di sabbia. La consapevolezza delle promesse non mantenute e degli impegni disattesi indebolisce la loro fiducia nella propria sincerità e li induce a pensare che Dio non possa accettare i loro sforzi o aiutarli. Ma essi non devono disperare. Chi si affida al Cristo non sarà più schiavo di abitudini, predisposizioni ereditarie o acquisite. Invece di essere schiavi delle tendenze più vili, devono dominare i desideri e le passioni. Nella lotta contro il male il Signore non ci ha abbandonati a noi stessi e alle nostre forze limitate. Indipendentemente dalle nostre tendenze al male, possiamo vincere tramite la forza, che egli è sempre disposto a offrirci.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  7. #52
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    43

    Il potere della volontà.

    Chi è tentato deve comprendere che cos’è la vera forza di volontà. Si tratta della potenza che disciplina la natura umana, che permette di decidere e scegliere. Tutto dipende dall'uso corretto della volontà. Il desiderio di essere buoni e puri è positivo, ma non è sufficiente: se ci fermiamo a questo livello è tutto inutile. Molti sono responsabili delle loro disgrazie, perché si limitano a sperare e desiderare, invece di vincere le loro cattive abitudini; non affidano a Dio la loro volontà e non scelgono di onorarlo.

    L’importanza della scelta.

    Dio ci offre la possibilità di scegliere, sta a noi perfezionare la scelta. Non possiamo cambiare il nostro cuore, dominare pensieri, impulsi, affetti; non possiamo fare qualcosa per essere puri e pronti per collaborare con il Signore, ma possiamo scegliere di consacrarci a lui e offrirgli la nostra volontà. Allora egli potrà suscitare in noi «... il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo» (Filippesi 2:13). Così tutto il nostro essere sarà sotto il controllo del Cristo. Grazie all'uso corretto della volontà, possiamo promuovere un cambiamento totale nella nostra vita. Affidandoci alla volontà del Cristo, diventiamo partecipi della potenza divina e riceviamo la sua forza, che ci rende sicuri. Chiunque decida di unire la propria volontà, per quanto debole e vacillante, con quella onnipotente e salda di Dio, può realizzare l'obiettivo di vivere una vita pura e nobile, superare i desideri e le passioni. The Ministry of Healing, pp. 174,175,176

    Se la volontà è disposta.

    La volontà governa la natura dell’uomo. Se la volontà è disposta, tutto il resto dell’essere sarà sotto il suo comando. La volontà non è il gusto o l’inclinazione, ma è la scelta, il potere di decidere, il potere reale che opera nei figli degli uomini, per ubbidire a Dio o disubbidirgli. Se non si comprende la vera forza di volontà, saremo in costante pericolo. Potete credere e promettere tutte le cose, ma le vostre promesse e la vostra fede non hanno alcun valore, fino a quando avrete posto la vostra volontà dalla parte del bene. Se combattete la battaglia della fede con la vostra forza di volontà, non c’è dubbio che vincerete.

    Mettiamo la nostra volontà nelle mani di Cristo.

    Quando permettiamo a Cristo d’impossessarsi della nostra volontà, Egli opera in noi il volere e il fare secondo il suo beneplacito. Da quel momento, la nostra natura e i nostri pensieri sono sotto il controllo del Suo Spirito. Se non siamo in grado di controllare i nostri impulsi e le nostre emozioni, ma riusciamo a controllare la volontà, allora la nostra vita subirà un totale cambiamento. Quando cediamo la nostra volontà a quella di Cristo, la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio. E’ unita al potere che è al di sopra di tutti i principati e potestà. Abbiamo la forza di Dio, che ci mantiene uniti alla sua forza, e per noi è possibile ricevere nuova vita, la vita della fede. Non avremo successo nel migliorare noi stessi, a meno che la nostra volontà si arrenda a Cristo, collaborando con lo Spirito di Dio, e allora si potrà dire: Io posso farcela! Dio ha promesso il Suo Spirito Santo per aiutarci in ogni nostro sforzo definitivo.

    Il più debole grido d’aiuto è udito.

    Ognuno di noi può riconoscere che esiste una forza, che opera con i nostri sforzi per vincere. Perché gli uomini non accettano l’aiuto che Dio ha provvisto, per essere elevati e nobilitati? Perché degradano se stessi per compiacere l’appetito pervertito? Perché non chiedono la forza di Gesù, per vincere nel Suo nome? Egli sente la più debole preghiera. Egli ha pietà della nostra debolezza. Egli è l’unico che può salvarci. Solo Cristo, nostro Salvatore, può darci la forza di vincere in tutte le cose.

    Corone per i vincitori.

    Il cielo vale qualunque sacrificio da parte nostra. Non possiamo rischiare di perderlo. È necessario riconoscere che i nostri passi sono guidati dal Signore. Che Dio ci aiuti nel superare ogni ostacolo. Lui ha delle corone destinate a tutti coloro che trionferanno. Ha dei vestiti bianchi per i giusti. Ha un mondo eterno di gloria per quelli che cercano gloria, onore e immortalità. Chiunque entrerà nella città di Dio, entrerà come vincitore. Non entrerà come un criminale condannato, ma come un figlio di Dio e sarà accolto con le seguenti parole: “Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno, che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo.” (Matteo 25:34)
    Con piacere pronuncerò parole che possano aiutare le anime timorose ad afferrarsi per fede al Potente Soccorritore, affinché sviluppino un carattere, che Dio contemplerà compiaciuto. Il cielo è pronto a riversare le sue benedizioni più nascoste ed essi possono sviluppare facilmente un carattere perfetto; ma tutto sarà vano, se essi non sono disposti ad aiutare se stessi. Devono usare le proprie facoltà, ricevute da Dio, altrimenti cadranno sempre più in basso e non avranno nessun bene, né in questo mondo né nell’eternità. Christian Temperance and Bible Hygiene, pp. 147-149.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  8. #53
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    44

    4. Vittoria eterna

    L’importanza di vivere sano.

    Coloro che lottano per correggere le proprie tendenze dovrebbero ricevere indicazioni sui principi di una vita sana. Devono comprendere che le trasgressioni delle leggi della salute, dovute a condizioni di vita malsane e a propensioni innaturali, aprono la via all'alcolismo. Soltanto vivendo secondo i principi della salute, possiamo sperare di essere liberati dal desiderio di stimoli artificiali. Dio ci accorderà la forza di vincere le passioni, se accetteremo di collaborare con lui e rispetteremo le sue leggi morali e fisiche.

    Occupazione - auto sostenimento.

    Chi si impegna ad attuare una riforma nella sua vita deve avere un'occupazione. Chi è in grado di lavorare non deve aspettarsi di ricevere cibo, vestiti e alloggio gratuitamente. Nel suo interesse si deve predisporre un piano, affinché chi riceve possa donare l'equivalente. E' importante incoraggiare ogni sforzo fatto per assicurarsi il proprio sostentamento: in questo modo aumenterà l'autostima e verrà assicurata un'indipendenza positiva. Occupare la mente e il corpo in un lavoro utile è fondamentale per prevenire le tentazioni.

    Delusioni e pericoli.

    Chi cerca di realizzare un'opera di riforma spesso resterà deluso. Molti di coloro che promettono di cambiare modificheranno solo superficialmente abitudini e comportamento. Dopo aver seguito un impulso momentaneo, daranno l'impressione di essere cambiati, ma il cuore non si è rinnovato. Continuano a cullarsi nel loro egoismo, desiderano soddisfare i piaceri più vili e abbandonarvisi. Non sanno come si migliora il carattere e quindi non si può essere certi che rimangano fedeli ai principi. Hanno indebolito le loro forze mentali e spirituali, cedendo a desideri e passioni, e tutto questo li ha resi fragili. Sono incostanti, variabili e sensuali. Spesso rappresentano una fonte di pericolo per gli altri. Considerati come uomini e donne convertiti, vengono affidati loro ruoli di responsabilità, e così occupano posti per cui il loro influsso può corrompere persone in buona fede.

    L’unica soluzione è la totale dipendenza da Cristo.

    Anche chi cerca di attuare sinceramente una riforma, non è esente dal rischio di fallire. È importante trattare queste persone con grande saggezza, ma anche con affetto. La tendenza a esaltare coloro che sono stati salvati da situazioni difficili può essere la causa della loro rovina. L'abitudine di invitare uomini e donne a testimoniare in pubblico le esperienze vissute nel peccato è un pericolo per chi ascolta e per chi racconta: soffermarsi sugli scenari del peccato può corrompere la mente e lo spirito. L'importanza eccessiva attribuita ai convertiti può essere pericolosa per loro, tanto che alcuni potrebbero essere indotti a credere che la vita vissuta nel peccato abbia accordato loro una certa notorietà. Si possono sviluppare un desiderio di celebrità e uno spirito di eccessiva fiducia in se stessi, che possono risultare fatali. Solo diffidando di se stessi e contando sulla grazia del Cristo, si può preservare il proprio equilibrio.

    I riscattati devono aiutare gli altri.

    Coloro che dimostrano di essere veramente convertiti devono essere guidati a lavorare per gli altri. Non emarginate chi ha deciso di liberarsi di Satana per accettare Gesù. Se qualcuno manifesta che lo Spirito di Dio agisce in lui, deve essere incoraggiato a collaborare nell'opera del Signore: «Abbiate pietà di quelli che sono nel dubbio» (Giuda 22). Coloro che possono contare sulla sapienza divina riconosceranno quelli che hanno bisogno di aiuto e sono sinceramente pentiti; ma senza ricevere un incoraggiamento, non sarebbero in grado di sperare. Il Signore farà il possibile perché i suoi collaboratori accolgano con affetto e amicizia chi è insicuro, ma pentito. Qualunque siano stati i loro peccati, per quanto siano caduti in basso, se si pentono e si rivolgono a Gesù, egli li accoglierà. Cercate di offrire loro qualcosa da fare nell'opera del Signore. Se desiderano risollevare altri, che sono caduti nell'abisso del peccato, dovrete offrire loro l'occasione di farlo.

    Fate il possibile perché si impegnino a lavorare per il Maestro.

    Quando nella vita di coloro che si erano abbandonati al peccato brilla la luce divina, essi sono in grado di lavorare con successo in favore di chi è schiavo degli stessi peccati, che hanno minato la loro esistenza. Tramite la fede in Cristo, saranno in grado di assumersi incarichi importanti e responsabilità elevate nell'opera di salvezza dell'umanità. Essi conoscono le debolezze e la corruzione della natura umana, la forza del peccato e il potere delle cattive abitudini. Rendendosi conto della loro incapacità di vincere senza l'aiuto del Cristo, essi grideranno: «Ti affido, la mia vita senza speranza”. Essi possono svolgere un'opera molto utile. Chi è stato tentato e ha sperimentato la sofferenza - per il quale sembravano non esserci più possibilità, ma che era stato salvato, grazie al messaggio dell'amore divino - può comprendere meglio come salvare altri uomini. Il suo cuore che vibra di amore per il Cristo - che lo ha cercato e condotto nell'ovile del Signore - sa come entrare in contatto con coloro che si sono allontanati da Dio. Egli può condurre i peccatori verso l'Agnello di Dio. Non ha forse affidato se stesso senza riserve al Signore, e non è stato accolto nel suo ovile per amore del Figlio? Quella debole mano, che si protendeva invocando aiuto, è stata afferrata e grazie a quest'opera molti figli perduti sono stati ricondotti al Padre. The Ministry of Healing, pp. 176-179
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  9. #54
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    45

    Chi aiuta gli altri, aiuta se stesso.

    Colui che è indebolito e degradato dall’indulgenza peccaminosa può diventare un Figlio di Dio. E’ in suo potere il fare continuamente del bene agli altri e aiutarli a vincere la tentazione. Così facendo, egli stesso ne sarà beneficiato. Egli può diventare una luce chiara e brillante per il mondo e alla fine dalle labbra del Re di gloria potrà udire la seguente benedizione: Ben fatto, servo buono e fedele. (Matteo 25:23 Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 149.

    La temperanza presentata dal punto di vista del cristiano.

    In Australia ho incontrato un uomo considerato libero da ogni intemperanza, eccetto una. Fumava. Venne ad ascoltarci sotto il tendone da campo e una notte, dopo essere rincasato, cominciò a lottare contro l’abitudine del tabacco e ottenne la vittoria. Alcuni dei suoi parenti, scettici, gli avevano promesso 50 libre di sterline, qualora avesse smesso di fumare, ma lui non era riuscito a farlo...
    - Però - disse l’uomo - quando si presentano i principi della temperanza come avete fatto voi, non si può resistere. Perché presentate l’abnegazione di Colui che diede la sua vita per noi. Io non lo conoscevo, ma ora desidero conoscerlo. Non ho mai pregato! Sì, Ho abbandonato il fumo, ma questo è tutto quello che ho fatto e ci sono ancora altre cose che devo cambiare. -
    La nostra comunità ha pregato con lui. Poi, abbiamo anche scritto, invitandolo a visitarci ancora. Finalmente il giorno in cui ha accettato Gesù arrivò e ora sta diventando una vera colonna della chiesa nel luogo dove vive. Egli sta lavorando con tutta l’anima per portare i suoi parenti alla conoscenza della Verità. Evangelism, pp. 531,532

    Un pescatore vincente.

    Recentemente un pescatore è stato convertito alla Verità. Anche se fumava, per la grazia di Dio decise di abbandonare questo vizio. Gli fu chiesto: - Ha avuto difficoltà nel rinunciare? - - Certo, posso dire di sì, — rispose — ma ho apprezzato com’è stata presentata la Verità. Ho imparato che il tabacco è dannoso, ho pregato il Signore di venirmi in aiuto ed Egli l’ha fatto in molti modi. Tuttavia non ho deciso ancora di lasciare il tè, perché se non lo prendo, potrei soffrire di forti mal di testa. -
    A questo punto la sorella Sara McEnterfer intervenne, spiegando quanto male può fare questo tipo di bevanda. Essa l’incoraggiò a rinunciare per il suo bene e l’uomo disse: - Sì, lo farò! -
    Due settimane dopo egli venne alla riunione e diede la sua testimonianza e disse: - Quando ho promesso di rinunciare al tè, sapevo ciò che dicevo. Non l’ho bevuto più, ma come risultato ho avuto un dolore alla testa ancora più forte. Allora ho pensato, devo veramente continuare a bere il tè per evitare il mal di testa? Devo dipendere dal tè fino a questo punto? Ora so che i suoi effetti sono nefasti e per questa ragione non lo berrò più. Da quel momento non ho più bevuto e ogni giorno mi sento meglio. Il mal di testa è scomparso, la mia mente è più chiara di prima. Comprendo meglio la Bibbia, quando la leggo. -
    Ho pensato a quest’uomo, povero dei beni di questo mondo, ma quanto coraggio morale occorreva per rinunciare alle abitudini di fumo e tè, iniziate sin dalla sua fanciullezza. Egli non ha pregato per ottenere un po’ d’indulgenza. No! Ha capito che il tabacco e il tè fanno male e ha deciso di fare la cosa giusta. Egli ha dato prova che lo Spirito Santo stava lavorando nella sua mente e sul suo carattere, per fare di lui un vaso d’onore. Manuscript 86, 1897

    Appoggiarci sulla Sua forza.

    Il Signore ha un rimedio per ogni persona che è assalita da un forte appetito, sia riguardo il fumo, sia l’alcol o qualsiasi altra cosa nociva, che distrugga la forza cerebrale e contamini il corpo. Egli c’invita a lasciare queste cose, a separarcene e a non toccare cose impure. Dobbiamo dare un esempio di temperanza cristiana. Dobbiamo fare tutto il possibile, mediante l’abnegazione e il sacrificio per controllare l’appetito. Dopo averlo fatto, il Signore ci chiede di rimanere fermi nei nostri propositi e appoggiarci sulla Sua forza. Perché Lui desidera la nostra vittoria in ogni conflitto col nemico delle anime. Egli desidera che noi agiamo con saggezza, come saggi generali di un esercito, come uomini che hanno un perfetto controllo su se stessi. Manuscript 38½, 1905
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #55
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    46

    5. Aiuto per i tentati

    Prendete su di voi il mio giogo. (Matteo 11:29)

    Gesù vede le difficoltà di coloro le cui speranze sono state defraudate e che cercano di soddisfare i desideri dell’anima coi piaceri terreni, e invita tutti a cercare e trovare riposo in Lui. Con tanta tenerezza si rivolge agli stanchi, dicendo: - Prendete il mio giogo su di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete riposo alle anime vostre. - (Matteo 11:29)
    Con queste parole il Cristo si rivolge a ogni essere umano. Che lo accettiamo o no, tutti siamo stanchi e oppressi. Tutti siamo schiacciati da pesi, che solo Gesù può sopportare. Il peso più grande che portiamo è quello del peccato. Se dovessimo portarlo da soli, ci schiaccerebbe. Ma Colui che non ha mai peccato ha preso il nostro posto. «Il Signore ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.” (Isaia 53:6). Egli ha portato il peso delle nostre colpe. Prenderà il carico dalle nostre spalle stanche e ci farà riposare. Porterà anche il peso delle nostre preoccupazioni e dei nostri dispiaceri. Ci invita a gettare tutte le nostre ansie su di lui, perché egli ci porta nel suo cuore.

    Cristo conosce la debolezza dell’umanità.

    Il nostro fratello maggiore siede accanto al trono divino e si prende cura di ogni persona, che rivolge la sua attenzione a lui, considerandolo suo Salvatore. Conosce per esperienza quali sono le debolezze dell'umanità, quali sono i nostri bisogni e dove nascono le nostre tentazioni, perché egli «è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato» (Ebrei 4:15). Egli veglia su di voi, figli di Dio, che siete spaventati. Siete tentati? Egli vi libererà. Siete deboli? Egli vi darà la forza. Siete ignoranti? Egli vi illuminerà. Siete feriti? Egli vi guarirà. Il Signore «conta il numero delle stelle» e inoltre «guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe.» (Salmo 147:4,3).
    Qualunque sia il vostro problema e il motivo delle vostre ansie, esponete la vostra situazione al Signore. Il vostro spirito riceverà la forza per resistere. Preparerà una via davanti a voi, per aiutarvi nelle difficoltà. Più riconoscerete di essere deboli e bisognosi d'aiuto, più forti diventerete con la sua forza. Più saranno grandi i vostri pesi, più sarà benedetto il vostro riposo, nell'affidarli a Colui che li porterà. The Ministry of Healing, p. 71,72
    Chi crede veramente in Cristo è reso partecipe della natura divina e riceve la forza per sconfiggere ogni tentazione. Review and Herald, 14 Gennaio 1909
    Poiché l’uomo caduto non poteva sconfiggere Satana con le sue forze umane, Cristo è venuto dal cielo per aiutarlo con la sua forza umana e divina. Cristo sapeva che Adamo ed Eva, nelle loro circostanze vantaggiose, avrebbero potuto resistere alle tentazioni di Satana e vincere. Ma Egli sapeva pure che l’uomo, dopo la caduta, fuori dall’Eden, separato dalla luce e dall’amore di Dio, non sarebbe stato in grado di resistere alle tentazioni di Satana con le proprie forze. Al fine di dare speranza all’uomo e salvarlo dalla completa rovina, Cristo umiliò se stesso e prese la natura umana, affinché col suo potere divino, unito a quello umano, potesse raggiungere l’uomo ovunque si trovasse. Per tutti i caduti figli e figlie di Adamo ottenne questa forza, che è impossibile ottenere da se stessi, affinché nel suo nome tutti possano vincere le tentazioni di Satana. Redemption, or Temptation of Christ, p. 44

    Aiuto nella malattia.

    Molti di coloro che si rivolsero al Cristo per essere aiutati erano malati ed egli non si rifiutò di guarirli. E quando la sua forza penetrava in loro, essi diventavano consapevoli dei loro peccati e molti venivano guariti sia dalle loro malattie spirituali sia da quelle fisiche. The Ministry of Healing, p. 73

    Il potere liberatore dalla schiavitù.

    Cristo dimostrò che aveva il controllo assoluto sul vento, sulle onde e sugli indemoniati. Colui che placò la tempesta e calmò il mare agitato rivolse parole di pace alle menti distratte e sottomesse a Satana.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  11. #56
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    47

    A Capernaum, nella sinagoga.

    Gesù stava parlando di come la sua missione avesse lo scopo di liberare gli schiavi dal peccato. A un certo punto fu interrotto da un grido di terrore. Un pazzo si gettò in mezzo alla folla, gridando: “Che c'è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il Santo di Dio!” (Marco 1:24).
    Gesù rimproverò il demone, dicendo: «Taci ed esci da quest'uomo! E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui senza fargli alcun male.» (Luca 4:35).
    Anche per quest'uomo la causa del suo male era da ricercare nella sua vita. Era stato sedotto dai piaceri del peccato e aveva pensato di fare della sua vita una grande festa. L'intemperanza e l'instabilità avevano corrotto le elevate qualità della sua natura e Satana aveva il pieno controllo su di lui. Il pentimento arrivò troppo tardi. Quando fu disposto a sacrificare le ricchezze e i piaceri, per riconquistare la sua dignità di uomo, era ormai nelle mani del male senza speranza. Trovandosi davanti al Salvatore, sentì il desiderio di essere liberato, ma il demone resisteva alla potenza del Cristo. Quando l'uomo provò a chiedere aiuto a Gesù, lo spirito cattivo mise delle parole nella sua bocca e questi gridò in una spaventosa agonia. L'indemoniato riusciva a capire solo in parte che si trovava alla presenza di colui che poteva liberarlo. Ma quando provò a raggiungere quella mano potente, una volontà diversa dalla sua lo frenò, le parole di un altro vennero pronunciate attraverso la sua bocca. Il conflitto fra l'influsso di Satana su di lui e il suo desiderio di essere liberato fu terribile. Sembrava che sotto quella tortura l'uomo dovesse morire nella lotta con il nemico, che era stato la rovina della sua vita. Ma il Salvatore parlò con autorità e liberò quel prigioniero. L'uomo che era stato posseduto era, davanti alla gente stupita, nel pieno controllo delle sue facoltà.
    Pieno di gioia lodò Dio per essere stato liberato. I suoi occhi, che poco prima mostravano la sua pazzia, ora brillavano di sapienza e versavano lacrime di riconoscenza. I presenti erano ammutoliti per lo stupore. Non appena si riebbero, si dissero l'un l'altro: «Che cos’è mai questo? È un nuovo insegnamento dato con autorità! Egli comanda perfino agli spiriti immondi ed essi gli ubbidiscono!» (Marco 1:27).

    Liberazione per chi è nel bisogno.

    Oggi ci sono tante persone che sono sotto il controllo di spiriti cattivi, come lo era l'indemoniato di Capernaum. Tutti coloro che si allontanano volontariamente dai precetti di Dio si sottopongono al controllo di Satana. Molti si lasciano corrompere dal male, pensando di poterne uscire quando vogliono. Ma vengono attirati da esso a tal punto che sono in balia di una volontà più forte della loro. Non possono sfuggire a quella forza misteriosa. Un peccato tenuto nascosto o una passione ricorrente possono renderli schiavi senza speranza, come lo era l'indemoniato di Capernaum. Tuttavia la loro situazione non è disperata. Dio non può controllare la nostra mente, se non glielo permettiamo. Ognuno è libero di scegliere da chi vuole farsi influenzare. Nessuno è così spregevole da non poter essere liberato dal Cristo. Le labbra dell'indemoniato potevano pronunciare solo le parole di Satana, non delle preghiere. Eppure l'appello muto del suo cuore venne ascoltato. Nessun grido di aiuto di una persona che ha bisogno verrà trascurato, anche se non verrà espresso a parole. Coloro che vogliono stringere un patto con Dio non vengono abbandonati al potere di Satana o alla fragilità della loro natura. «Si potrà forse strappare il bottino al forte? ... Sì, così dice il Signore: Anche i prigionieri del forte verranno liberati e il bottino del tiranno fuggirà; io combatterò contro chi ti combatte e salverò i tuoi figli» (Isaia 49:24,25).
    È straordinaria la trasformazione che avviene nella vita di chi, per fede, apre la porta del suo cuore al Salvatore. The Ministry of Healing, pp. 91-93
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  12. #57
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,414
    Molto bello e molto vero quest' ultimo paragrafo: richiama perfettamente San Paolo quando parla della lotta interiore

    Grazie Arco!
    amate i vostri nemici

  13. #58
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    48

    L’amore del Salvatore per le anime prigioniere.

    Gesù conosce la situazione di ogni persona. Più grande è il suo peccato, più ha bisogno del Salvatore. Nel suo grande amore e bontà, il Signore è attratto soprattutto da coloro che sono disperatamente impigliati nelle trappole del nemico. Con il suo sangue ha firmato la liberazione dell'umanità. Gesù non vuole che coloro che sono stati riscattati a un prezzo così infinito diventino preda delle tentazioni del nemico. Non vuole che veniamo sopraffatti e periamo. Colui che tenne a bada i leoni e camminò con i suoi fedeli testimoni in mezzo alle fiamme, è pronto ad agire per noi, per sottomettere ogni tendenza negativa del nostro essere. Ora si trova presso l'altare della grazia, per presentare a Dio le preghiere di coloro che desiderano essere aiutati. Non rifiuta nessuno che piange e si pente. Egli perdonerà tutti coloro che si rivolgeranno a lui per chiedere il perdono e la liberazione. Non dice a nessuno tutto ciò che potrebbe rivelare sul suo conto, ma chiede a ogni individuo desideroso del perdono di riacquistare coraggio. Chi vuole può contare sulla potenza di Dio, ripristinare i suoi rapporti con lui ed egli offrirà la sua pace.
    Gesù pone al riparo dalle accuse e dai conflitti coloro che si rivolgono a lui per essere protetti. Nessun uomo o spirito del male può accusare queste persone. Il Cristo le rende partecipi della sua natura umana e divina. The Ministry of Healing, pp. 89,90

    Preziose promesse.

    Chiunque vive in comunione con il Cristo può appropriarsi di queste parole e dire: "Ma io guarderò all'Eterno, spererò nel DIO della mia salvezza; il mio DIO mi ascolterà. Non rallegrarti di me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se siedo nelle tenebre, l'Eterno sarà la mia luce… Egli avrà nuovamente compassione di noi, calpesterà le nostre iniquità. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati." (Michea 7:7,8,19)
    Gesù ha promesso: "Renderò l'uomo mortale più raro dell'oro fino, l'umanità più rara dell'oro di Ofir." (Isaia 13:12)
    "Anche se siete rimasti a riposare fra gli ovili, voi siete come le ali della colomba coperte d'argento e come le sue piume d'oro risplendente." (Salmo 68:13)
    Coloro cui Gesù ha perdonato di più, lo ameranno di più e nel giorno del giudizio saranno vicini al suo trono. Vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome, scritto sulla fronte. (Apocalisse 22:4) The Ministry of Healing. p. 182
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  14. #59
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    49

    SEZIONE 7 - LA RIABILITAZIONE DELL’INTEMPERANTE

    1. Consigli sul modo di operare

    L’opera della Temperanza è un tema vitale.

    II Vangelo è fonte di ispirazione per ogni vera riforma. Esso tende a elevare l'uomo verso uno stile di vita più nobile. Ogni credente deve sostenere, in modo particolare, la riforma della temperanza; richiamate l'attenzione su quest'opera, affinché essa risulti di vitale importanza. Deve comunicare i principi della vera temperanza e invitare a prendere una chiara posizione. Con tutte le forze si deve cercare di liberare chi è schiavo di cattive abitudini. Ovunque è necessario agire nei confronti di coloro la cui vita è caratterizzata dall'intemperanza. Nelle chiese, nelle istituzioni religiose, nelle famiglie che si definiscono cristiane la vita di molti giovani non è orientata da buoni principi. L'intemperanza provoca malattie. Per assicurarsi il denaro per soddisfare i propri desideri non esitano a compiere azioni disoneste, che hanno ripercussioni sulla loro salute e sul loro carattere. Lontani da Dio e respinti dalla società, pensano di non avere speranze per questa vita e per quella futura. Tutto questo spezza il cuore dei loro genitori. La gente li considera come casi disperati, ma non è così per il Signore. Egli si rende conto delle circostanze, che hanno influito sulle loro scelte, e li guarda con compassione. Essi hanno bisogno di aiuto; non fomite loro l'occasione per dire: «Nessuno si preoccupa di me».

    Importanza della condizione fisica.

    Fra le vittime dell'intemperanza ci sono uomini appartenenti a ogni classe sociale e professione. Uomini di posizioni e capacità elevate, che hanno saputo realizzare grandi cose, ma che hanno ceduto alle passioni, fino a diventare incapaci di resistere alla tentazione.
    Alcuni, un tempo ricchi, ora non hanno più casa, amici e sono sofferenti, poveri, ammalati e corrotti. Hanno perso l'autocontrollo e se non si tende loro una mano per aiutarli, precipiteranno sempre più in basso. In questi casi l'intemperanza non si ricollega soltanto a forme di responsabilità morale, ma a vere e proprie malattie fisiche. Per aiutare coloro che sono intemperanti, dobbiamo innanzi tutto rivolgere le nostre attenzioni, come fece Gesù, alle loro condizioni fisiche. Si devono nutrire di cibi e bevande sani e non eccitanti, devono indossare abiti adeguati e puliti e curare l'igiene fisica. Hanno bisogno di essere circondati da un'atmosfera cristiana, che li aiuti a risollevarsi. In ogni città ci dovrebbe essere un luogo, in cui tutti coloro che sono schiavi di cattive abitudini possano trovare aiuto per vincerle.
    Molti considerano le bevande alcoliche una soluzione alle loro difficoltà, ma non sarebbe così se invece di incontrare sacerdoti e leviti, coloro che si professano cristiani si comportassero come il buon samaritano.

    Occorre la pazienza nel trattare con gli alcolisti e gl’indemoniati.

    Quando veniamo in contatto con persone vittime dell'intemperanza, dobbiamo tenere presente che non hanno un perfetto equilibrio psichico, perché sono momentaneamente sotto il dominio di Satana. Dobbiamo essere pazienti e tolleranti; non limitatevi a considerarne l'apparenza sgradevole, ma pensate alla vita preziosa per cui il Cristo è morto. Quando un alcolizzato inizia a rendersi conto del suo livello di degradazione, cercate di dimostravi suo amico. Non rimproveratelo, non manifestate nessun segno di condanna o avversione con gesti o sguardi. Probabilmente egli già disprezza se stesso e quindi aiutatelo a risollevarsi. Rivolgetegli parole che possano suscitare la fede, cercate di sottolineare ogni buona qualità del suo carattere, indicategli il modo per superare il suo problema. Spiegategli che è possibile riacquistare il rispetto dei suoi simili: aiutatelo a comprendere il valore delle capacità che Dio gli ha donato e che ha trascurato di sviluppare. Nonostante la sua volontà sia indebolita e svilita, c'è speranza per lui in Cristo, che susciterà nel suo cuore impulsi più elevati e desideri più nobili. Aprite la Bibbia con coloro che sono tentati e lottano, e leggete le promesse divine. Esse saranno per loro come le foglie dell'albero della vita. Perseverate con pazienza, affinché con gioia e gratitudine rimangano ancorati alla speranza della redenzione in Cristo.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  15. #60
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,396
    50

    I vostri sforzi sono necessari.

    Per avere successo è necessario essere perseveranti con coloro che cerchiamo di aiutare. Essi saranno costantemente tentati dal male. Spesso, sul punto di cedere all'uso delle bevande alcoliche, potranno anche ricadere, ma voi dovete continuare a sperare. Anche se hanno deciso di impegnarsi per vivere in Cristo, poiché la loro forza di volontà è indebolita, devono essere seguiti attentamente, si deve vegliare come se ne fossimo responsabili. Hanno perso la loro dignità in quanto uomini e devono riconquistarla.
    Molti devono lottare contro tendenze ereditarie, desideri contro natura e impulsi sessuali. Ecco perché hanno bisogno di una maggiore protezione: il bene e il male si scontrano internamente ed esternamente per avere il sopravvento. Chi non ha mai affrontato prove simili non si rende conto della forza delle passioni, della violenza dei conflitti tra l'intemperanza e il desiderio di vincerla. È una lotta che ricomincia costantemente.

    Non scoraggiatevi a causa delle ricadute.

    Fra coloro che sono attratti verso Gesù, non tutti hanno la forza morale necessaria per lottare contro desideri e passioni, ma chi collabora con il Signore non deve scoraggiarsi. Essi non sono gli unici a sbagliare, solo perché sono caduti più in basso. Ricordatevi che non siete soli, perché gli angeli si uniscono a ogni sincero figlio di Dio al servizio del Signore. Gesù è colui che guarisce, il grande Medico è vicino al suo fedele collaboratore e dice a chi si pente: «... Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati.” (Marco 2:5)

    Molti entreranno in paradiso.

    Molti, fra i più disperati, afferreranno la possibilità che viene offerta loro dal Vangelo e così entreranno nel regno dei cieli, mentre altri che si erano trovati in circostanze più favorevoli e avevano beneficiato di maggiori conoscenze, ma non hanno saputo approfittarne, saranno lasciati nelle tenebre. The Ministry of Healing, pp. 171-174

    Buoni impulsi sotto un’apparenza repulsiva.

    Spesso ci scoraggiamo quando qualcuno non risponde subito ai nostri sforzi. Ma non dobbiamo smettere di impegnarci, anche se ci rimane solo un barlume di speranza. Ogni uomo ha un grande valore; è costato al Redentore un così grande sacrificio che non è possibile abbandonarlo con superficialità nelle mani del tentatore. Proviamo a metterci al posto di chi è tentato. Pensiamo all'influsso dell'ereditarietà, delle cattive compagnie, alla forza delle abitudini malsane. Come possiamo meravigliarci che molti ne siano vittime? Perché stupirci, se non sono in grado di reagire positivamente agli inviti che rivolgiamo loro? Spesso chi ci sembrava insensibile e meno promettente, incapace di percepire il messaggio del Vangelo, sarà tra i suoi aderenti più fedeli. Non tutto è perduto. Sotto un'apparenza negativa, si nascondono ancora buone intenzioni, che possono essere potenziate. Hanno bisogno di ricevere un'attenta considerazione, parole gentili e aiuti concreti. Hanno bisogno di consigli, che non soffochino quel barlume di coraggio che c'è in loro. Chi li contatta deve riflettere su queste parole.

    I frutti del miracolo della grazia.

    Alcuni, la cui mente è rimasta per molto tempo sotto l'influsso di esperienze degradanti, non potranno più diventare in questa vita ciò che avrebbero potuto essere in condizioni diverse. Ma la luce del Sole di Giustizia può risplendere anche in loro. È un privilegio vivere in comunione con Dio. Ispirate in loro pensieri che li elevino e li nobilitino, dimostrate tramite il vostro esempio la differenza che esiste fra il bene e il male, fra la luce e le tenebre. Essi devono comprendere tramite la vostra vita cosa significhi essere cristiani. Gesù può risollevare i colpevoli e aiutarli a essere riconosciuti come figli di Dio, coeredi con il Cristo della vita eterna. Tramite il miracolo della grazia divina molti possono condurre una vita utile. Alcuni, disprezzati ed emarginati, si sono scoraggiati e dimostrano apatia e scarsa intelligenza. Ma con l'aiuto dello Spirito Santo, quell'apparente stupidità, che sembra privarli di ogni speranza di redenzione, svanirà e la mente ritroverà vivacità e intuizione. Lo schiavo del peccato verrà liberato, le passioni e l'ignoranza saranno vinte. Mediante la fede, che agisce tramite l'amore, il cuore verrà purificato e la mente illuminata. The Ministry of Healing, pp. 168, 169
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato