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Discussione: La pipì

  1. #1
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    La pipì



    La giornalista Benedetta Fallucchi ha scritto e pubblicato il romanzo titolato: “L’oro è giallo” (edit. Hacca).

    L’oro giallo cui l’autrice si riferisce è la pipì e argomenta sulla vescica urinaria, che considera luogo di sofferenza quando “scappa” ma anche di sollievo e piacere post minzione.

    La protagonista, senza nome, contrae un’infezione alle vie urinarie mentre è in vacanza al mare. Con sé c’è soltanto il piccolo figlio.

    Il fastidio per la circostanza, in cui viene coinvolto casualmente un amichevole vicino di ombrellone, la inducono a ricordare alcuni episodi della sua vita, come se questa avesse sempre ruotato intorno alla vescica urinaria e alla pipì.

    Farsela addosso, farla all’aperto, non riuscire a trattenerla, bagnarsi, pulirsi.
    Valle a capire le urgenze, valla a capire l’origine di ciò che spinge da dentro a fuori.

    "L’oro è giallo” è il racconto di un’educazione urinaria, intervallata da 12 quadri dedicati alla minzione nell’arte e nella cultura.

    A proposito di minzione, Carlino parlaci della fierezza del manneken pis, la statua-simbolo di Bruxelles


    Manneken Pis (bambino che fa la pipì): è una piccola statua in bronzo di circa 50 cm che raffigura un “puer mingens”.

    La scultura mingente è su una fontana collocata nel centro storico di Bruxelles e simboleggia lo spirito indipendente degli abitanti di questa città.

  2. #2
    Bruxelles é l'indiscutibile capitale mondiale dell'AU*.
    Abbiamo anche Jeanneke pis

    belgium-2374272_1920.jpg

    e non poteva mancare Het Zinneke

    Het_Zinneke_(DSCF5238)_Brussels,_BE.jpg

    Forse una reazione per invidia della AdM** nella quale l'Italia eccelle (grazie a Piero Manzoni)?
    Chi puo' dirlo?

    Non certo un giullare ignorante patentato qual sono



    *Arte Urinatoria.
    ** Arte di M....

  3. #3
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    Grazie Carlino per l’informazione sulla “triade urinaria” a Bruxelles. Non lo sapevo. La inserisco in un mio documento virtuale.

    Per “sdebitarmi” offro alla tua visione “Venere e Cupido mingente”. A questi nel gennaio 2021 ho dedicato un thread in questa sezione di arte e letteratura, ma per non perdere tempo nella ricerca ti ripropongo quanto scrissi nel primo post.


    Lorenzo Lotto: “Venere e Cupido mingente”, 1530 circa, olio su tela, Metropolitan Museum, New York.

    Il noto artista realizzò questo dipinto forse in occasione del matrimonio tra Gerolamo Brembati e Caterina Suardi, appartenenti a due famiglie economicamente facoltose di Bergamo.

    Rappresenta l’allegoria dedicata al matrimonio e alla fecondità

    La nuda Venere è quasi distesa su un panno blu; è piegata verso il lato sinistro e con l’avanbraccio sorregge la parte superiore del suo corpo; il braccio destro è sollevato verso l’alto e con la mano tiene la ghirlanda di mirto, pianta sacra alla dea; nella parte bassa della ghirlanda è appeso con la catenella un piccolo bruciatore d’incenso.

    Sul capo di Venus c’è il diadema, coronamento dell’amore con il matrimonio, e il velo tipico delle spose del '500 che le scende dietro le spalle fino al bacino.
    Nel lobo dell’orecchio sinistro pende l’orecchino con una perla, la quale simboleggia la purezza, l’illibatezza della donna.

    Vicino a lei, in piedi, c’è il sorridente Cupido alato, con la faretra sulla spalla sinistra; l’eroto è intento nell’atto della minzione; fa la pipì centrando la ghirlanda, che sorregge anche lui con la mano sinistra; l’urina giunge sul grembo di Venere; chiara allusione erotica alla fertilità.

    Fa da sfondo una tenda di colore rosso appesa anche ad un tronco d’albero con dell’edera, simbolo dell’amore eterno.

    Gli oggetti sparsi attorno hanno vari significati allegorici:

    appesa al di sopra della testa della donna c’è una cornucopia, simbolo di fecondità;

    i petali di rosa sparsi sul corpo di Venere sono un ulteriore simbolo di femminilità.

    In questo dipinto mitologico il pittore Lorenzo Lotto aggiunse in terra, sul lato sinistro di Venere, altri tre simboli:

    una rosa: simboleggia l'amore che trionfa;

    il serpente: evoca il racconto biblico di Adamo ed Eva, nel quale il serpente è la rappresentazione del demonio tentatore;

    il bastone: simboleggia il potere maritale.
    Ultima modifica di doxa; 14-05-2023 alle 17:36

  4. #4
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    A Praga due figure (dell'"artista" Černý) che fanno la pipì su una fontana che ha la forma della Repubblica Ceca.



  5. #5
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    François Boucher (1703 – 1770): “La toilette intime (una femme qui pisse)”, 1760.

    In questo ovale il pittore e decoratore francese ha dipinto una nobildonna della sua epoca, ritratta mentre solleva gli strati della sua gonna per fare la pipì in un bourdaloue portatile (un orinale, un “vaso da notte”). Una malevola diceria voleva che tale nome derivasse da Louis Bourdaloue, predicatore francese (1632 – 1704), gesuita di fama per la sua eloquenza e per i suoi lunghi sermoni, tali che i suoi ascoltatori avrebbero dovuto portarsi un vaso da notte per poterli ascoltarli fino alla fine in sicurezza nel caso di urgente minzione.

    Il bourdaloue era in circolazione da molto tempo prima dell’esistenza del gesuita. Serviva alle signore anche durante i loro viaggi in carrozza.

    Numerosi esemplari sono esposti nei musei. Erano e sono ancora progettati di forma ovale con manico per uso esclusivo delle donne, che lo utilizzavano sia stando in piedi sia piegate sulle ginocchia.


    la bourdaloue

  6. #6
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Boucher e le sue tele scollacciate.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  7. #7
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    La Danae di Mabuse, di Correggio, di Tiziano, di Artemisia e Orazio Gentileschi, quella molto patinata di Chantron e infine quella di Klimt.
    Il mito non ha mai smesso di ispirare.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  8. #8
    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Vicino a lei, in piedi, c’è il sorridente Cupido alato, con la faretra sulla spalla sinistra; l’eroto è intento nell’atto della minzione; fa la pipì centrando la ghirlanda, che sorregge anche lui con la mano sinistra; l’orina giunge sul grembo di Venere; chiara allusione erotica alla fertilità.

    Quali argomenti escludono l'ipotesi che l'interpretazione corretta possa essere che si tratti di un atto irridente o dispregiativo?

  9. #9
    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    La Danae di Mabuse, di Correggio, di Tiziano, di Artemisia e Orazio Gentileschi, quella molto patinata di Chantron e infine quella di Klimt.
    Il mito non ha mai smesso di ispirare.


    Mi pare che, seppur egualmente dorato, il "fluido" sia di tipo non ureico.

    O se ne postula un'equivalenza?


    ...morta là...

  10. #10
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio


    Mi pare che, seppur egualmente dorato, il "fluido" sia di tipo non ureico.

    O se ne postula un'equivalenza?


    ...morta là...
    La rappresentazione pittorica allude a ciò che il mito rivela. Ciascuno dei suddetti, e tutti gli altri, non mostrano tout-court una pipì fatta e finita stesso dicasi per la pittura vascolare.
    Non credo sia compito dell'arte far piovere pipì sul bagnato.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  11. #11
    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    La rappresentazione pittorica allude a ciò che il mito rivela.
    "Minzione": un mito, per chi é affetto da stenosi uretrale. Vuoi vedere, allora, che tutti 'sti artisti...
    Insomma, come Camilleri che mette in tavola a Montalbano tutto quello che lui non puo' più mangiare, tipo fritture etc


  12. #12
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    "Minzione": un mito, per chi é affetto da stenosi uretrale. Vuoi vedere, allora, che tutti 'sti artisti...
    Insomma, come Camilleri che mette in tavola a Montalbano tutto quello che lui non puo' più mangiare, tipo fritture etc

    Il mito di Zeus l e Danae...non credo si trattasse di problemi prostatici
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  13. #13
    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Il mito di Zeus l e Danae
    identificare la nuvola/pioggia dorata, mitico seme di Zeus, come escreto...
    Non essendo esperto né di seduzioni mitologico-divine, né di nuvole/piogge spermo-ureiche, né (meno che mai) di critica/interpretazione di opere d'arte, uainot?
    vabbé...de gustibus...

  14. #14
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    Folle e Bauxite vi ringrazio per la vostra collaborazione. Mi permettete di ampliare le mie conoscenze.

    Bella e interessante la fontana con la forma della Repubblica Ceca che riceve acqua dalle due statue realizzate dallo scultore praghese David Černý. Ma le autorità sono rimaste silenti ? Non hanno gridato per la simbolica lesa maestà alla nazione ?

    Continuo con il pissing nell’arte.

    Oggi propongo alla vostra attenzione due pissing del pittore olandese Rembrandt: “Pissing man” e “Pissing woman”


    a sinistra, "Pissing Man", 1631; a destra, "Pissing Woman", 1631; acquaforte e punta secca, Het Rembrandthuis Collection.

  15. #15
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    identificare la nuvola/pioggia dorata, mitico seme di Zeus, come escreto...
    Non essendo esperto né di seduzioni mitologico-divine, né di nuvole/piogge spermo-ureiche, né (meno che mai) di critica/interpretazione di opere d'arte, uainot?
    vabbé...de gustibus...
    È il contrario.
    Ciò che per comune e naturale sintesi è escremento, nella mitologia acquista altra luce, altra essenza.
    Non è come altro escremento, la cui ovvia sgradevolezza può essere facilmente evitata.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

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