Originariamente Scritto da
Vega
Via Cono, che eri e sei preoccupato di quello che avresti o non avresti mangiato, bevuto, indossato e così gli altri della famiglia. Se rimanevi senza lavoro, hai voglia a cantare di non affannarsi.
Il problema è come hai spiegato la questione. Sembra uno si voglia mettere nella condizione di fare lo "splendido", di fare il povero o quello che snobba i soldi, per vedere segni divini e fare il bravino della classe. Salvo poi avere quella fetta di soldi e beni mancanti, che uno fa finta di schifare ma necessari (mica ti se fatto la barca o la Ferrari, no?), da altre fonti.
A che serve mettersi volutamente nel bisogno, nei problemi e metterci anche i figli se uno può onestamente cercare di provvedere a sè e alla famiglia e lasciare la Provvidenza a chi ne ha bisogno e ci si trova suo malgrado?