La favoletta odierna del ministro Adolfo Urso è che non si possono eliminare o ridurre le accise sui carburanti perchè mancherebbero 12 miliardi l'anno che il governo ha già destinato e dirottato.


DA SAPERE
Pubblicato 27 aprile 2023
Cosa sono le accise sulla benzina, quali sono e perché le paghiamo ancora, anche quelle relative a eventi di vecchia data? La tabella con tutte le accise.

Le accise sulla benzina fanno parlare di loro ogni qualvolta si registra un aumento del prezzo dei carburanti, oppure quando c’è un cambio di governo, con promesse fatte in campagna elettorale che però non vengono praticamente mai mantenute. Discussioni politiche a parte, prima di capire perché non vengono mai tolte le accise sulla benzina, bisogna capire cosa sono esattamente.

In questo articolo andremo a fare chiarezza sulle accise che compongono il prezzo finale della benzina e del diesel in Italia. Vedremo quali sono nel dettaglio, a cosa si riferiscono e perché continuiamo a pagarle anche molti anni dopo la loro introduzione. In conclusione, analizzeremo in un’apposita tabella l’incidenza delle singole accise stesse sul costo totale della benzina.
COSA SONO LE ACCISE SULLA BENZINA

Le accise sulla benzina sono imposte indirette che pesano sui carburanti per autotrazione, come benzina, diesel e gpl (per il metano risulta abbastanza irrilevante). Vengono applicate al momento dell’acquisto del carburante e incidono per oltre la metà sul prezzo finale al consumatore. Nel Decreto Legislativo n. 504 del 26 ottobre 1995, si dà questa definizione di accisa: “L’imposizione indiretta sulla produzione o sul consumo dei prodotti energetici, dell’alcol etilico e delle bevande alcoliche, dell’energia elettrica e dei tabacchi lavorati, diversa dalle altre imposizioni indirette”.

Insomma, in sostanza le accise sui carburanti sono una tassa fissa applicata su ogni unità venduta: alcune sono state introdotte in passato per raggiungere determinati obiettivi specifici, tuttavia, non sono mai più state cancellate, restando in vigore nel tempo. In Italia le accise sulla benzina sono un argomento molto dibattuto, soprattutto si insiste sulla necessità di ridurle per abbassare i prezzi del carburante: l’argomento va molto di moda quando c’è un aumento dei prezzi alla pompa. Fatto sta che nel corso degli ultimi anni, queste tasse sono aumentate a causa del loro elevato gettito fiscale, nonché del loro importante ruolo di disincentivo al consumo eccessivo di combustibili fossili.

Tuttavia, è giusto essere consapevoli che le accise rappresentano solo un elemento del prezzo finale della benzina. I fattori che incidono sul costo del carburante, infatti, sono 3:

Costo dell’industria: questo racchiude il costo di produzione, distribuzione e guadagno dell’azienda.
Le accise: una tassa fissa, che da imposta introdotta per un obiettivo specifico, è diventata nel corso del tempo un elemento strutturale che va a formare il prezzo finale del carburante, considerate come un'unica somma di tutte le accise, allontanando così la pretesa di considerare la singola accisa. Ciò avviene dal 1995.
L’IVA: praticamente un’imposta applicata su un’imposta, calcolate in percentuale del prezzo di vendita, applicata per l’appunto sui due elementi sopraccitati.


Il peso degli ultimi due elementi è molto rilevante: unitariamente, infatti, IVA e accise rappresentano poco più della metà del prezzo finale della benzina (58,2%) e del diesel (51,1%).
IL PESO DELLE ACCISE IN ITALIA

Facendo il classico confronto con altri Paesi europei, il peso delle accise in Italia è molto rilevante. La tassazione italiana applicata sul prezzo del carburante, infatti, risulta molto elevata, tant’è che un recente rapporto ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association) datato 2022 indica l’Italia come il Paese europeo con le più elevate accise sul diesel, mentre è il secondo per le accise applicate sul PREZZO della benzina (il primo è l’Olanda).

Stando all’ultima rilevazione del MASE (17 aprile 2023), riferita alla media settimanale dei prezzi della settimana precedente (dal 10 al 16 aprile), questi sono i prezzi dei carburanti, con i relativi elementi scorporati:

Le accise sulla benzina rappresentano il 38% del costo totale e l’IVA il 18% (in totale rappresentano il 56%, in media con la percentuale indicata sopra).

Le accise sul diesel pesano per il 35% e l’IVA il 18% (53% il totale finale).

Le accise sul Gpl pesano per il 18% del prezzo finale e l’IVA sempre per il 18% (36% la percentuale complessiva).

Si tratta di numeri molto importanti, che rendono la tassazione sul carburante in Italia tra le più pesanti, se non la più pesante, nel Vecchio Continente.
QUALI SONO LE ACCISE SULLA BENZINA: LA TABELLA

Eccoci giunti al momento cruciale: quali sono le accise sulla benzina? Nel corso degli anni ne sono state introdotte 19, ma dobbiamo precisare che, come già anticipato, a partire dal 1995, elencarle singolarmente non risulta molto significativo, in quanto tali imposte sono state unificate in una unica somma unitaria, che finanzia le casse dello Stato nel complesso tramite una sola aliquota.

Da qui è consequenziale il ragionamento che porta a smentire ogni ipotesi di selettività dell’accisa da eliminare, visto che in molti discorsi si è sentito parlare di una eliminazione selettiva di queste accise.

Ciò, vista l’unitarietà dell’imposta ormai resa strutturale, diventa praticamente impossibile.

Andiamo ora a elencare le 19 accise che paghiamo attualmente (o abbiamo pagato) sui carburanti:

TIPOLOGIA ACCISA


IMPORTO

Guerra d’Etiopia 1935-1936


1,90 Lire (0,000981 €)

Crisi di Suez 1956


14 lire (0,00723 €)

Ricostruzione post disastro Vajont 1963


10 lire (0,00516 €)

Ricostruzione post alluvione Firenze


10 lire (0,00516 €)

Ricostruzione dopo terremoto Belice 1968


10 lire (0,00516 €)

Ricostruzione post terremoto Friuli 1976


99 lire (0,0511 €)

Ricostruzione post terremoto Irpinia 1980


75 lire (0,0387 €)

Missione ONU guerra del Libano 1982


205 lire (0,106 €)

Missione ONU guerra in Bosnia 1995


22 lire (0,0114 €)

Rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004


0,02 €

Acquisto autobus ecologici 2005


0,0005 €

Emergenza terremoto in Abruzzo 2009


0,0051 €

Finanziamento Cultura 2011


0,0071 – 0,0055 €

Gestione immigrati dopo crisi libica 2011


0,04 €

Emergenza alluvione Liguria e Toscana 2011


0,0089 €

Decreto Salva Italia 2011


0,082 € benzina, 0,113 € diesel

Emergenza terremoti Emilia 2012


0,024 €

Finanziamento Bonus Gestori e riduzione tasse terremotati Abruzzo


0,005 €

Spese Decreto Fare “Nuova Sabatini” 2014


0,0024 €

Quindi resta valido l'escamotage del 1995 nell'eliminare le singole voci ed addurre un'unica voce che si continua a chiamare accisa, come diceva il Principe de Curtis, alias Totò :"E' la somma che fa il totale".