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Discussione: Ancora e sempre applausi

  1. #16
    A scanso di malintesi: le responsabilità sono definite ed incontrovertibili. La colpevolezza consegue dall'operato. O dal non-operato.
    E questo deve essere provato, nel rispetto della legge.
    E' l'analisi approfondita, senza nebbie/sabbie/fumi, della catena di fatti, eventi e situazioni che si sono concluse con l'incidente, che lo determina.
    Un'inchiesta senza partito preso e che non faccia favori a nessuno.
    Si, lo so: utopia che non fa nemmeno ridere.
    Solo applausi, alla fine come al principio.
    aggratisse

  2. #17
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Metto da parte la domandina provocatoria (che non chiedeva risposta, ma solo riflessione nel lettore, tutti i generi compresi ).
    Questa "novità" (vecchia come il cucco, imbellettata col doveroso inglisc) é la solita "pezza a colore" messa per scaricare chi é "soggetto obbligato" e cercare di spostare verso il basso responsabilità che sono e restano "in alto".
    Non é facile populismo, ma ferma convinzione (consolidata dall'esperienza) che il problema (gravissimo) delle morti sul lavoro é la conseguenza della banalizzazione dell'infortunio sul lavoro, considerato "ineluttabile" con la scappatoia del "rischiozerononesiste" e che puo' essere risolto soltanto agendo su chi é il primo responsabile dell'organizzazione dell'attività lavorativa. Quello che é nel posto più alto.
    Colpendolo dove "fa male". E senza pietà.
    Lo so che non volevi risposta, solo che la cosa mi ha fatto tornare in mente che in azienda un pò di tempo fa venne fuori la stop work ecc..., al che
    Ora son tutti orientati sul benessere, scurezza, salvaguardia ambientale e quindi la stop work, fa un pò da richiamo a quel senso civico che anche il normalissimo impiegato amministrativo per dire, potrebbe/dovrebbe attuare se nota qualcosa che non va da parte di chi svolge un certo lavoro, manutentori, operai edili ad es., stopparli e riferire ai superiori. Nessuna conseguenza, dice la policy, verso chi ha deciso in buona fede di fermare chi in quel momento ritiene che sbagli.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  3. #18
    Si, ok, attenzione però alle ipocrisie del sistema!!

    Fatto veramente accaduto :
    Era da tempo che se ne uscivano con queste menate del welfare, specie dei marittimi imbarcati, i quali per la natura del loro lavoro, patiscono la lontananza dalla famiglia.
    Sicurezza a bordo delle navi, ma anche umanità e solidarietà espressa verso questa categoria di lavoratori e quindi iniziative, circoli ricreativi a terra per loro e addirittura
    scatole di scarpe riempite con lamette, schiuma da barba, tagliaunghie, dentifrici, coton fiock... ed ogni altro tipo di effetti personali.... persino preservativi, il tutto distribuito
    dalle crocerossine della croce rossa, nave per nave.

    Un pomeriggio a terra la Capitaneria organizza un rinfresco per le autorità locali e "precettarono" alcune agenzie e marittimi scesi a terra per fare numero e bella figura...
    Peccato che l'unico marittimo sceso era un poveraccio che aveva mal di denti ma che, paradossalmente, la polizia aveva negato lo shore pass per non so quali problemi
    con il passaporto... solo che questo divieto giunse quando il marittimo era appunto sceso, visto l'urgenza....

    pertanto fu preso, portato presso il salone dove era stato organizzato il ricevimento.... dove quel poverino non aveva potuto assaggiare nulla per il dolore...
    e quando venne il Taxi a prenderlo per portarlo dal dentista, arrivò pure la telefonata del collega che mi avvisava che il marittimo non poteva scendere....
    "Troppo tardi.... se ne è già andato..."

    Non era vero, era ancora lì, ma francamente non me la sono sentita di farlo ritornare a bordo con il dolore ai denti...
    pazienza, tra tanti immigrati in giro per le strade, un marittimo extracomunitario si recava scortato dal tassista presso
    un dentista che non era nemmeno nella stessa città portuale... ma in un altra vicino.... perché il dentista disponibile si
    trovava li. Più Welfare di così!!!!

    E al diavolo la Polizia di Frontiera e le fisime dell'allora responsabile dell'ufficio che credeva che le mogli dei comandanti
    che imbarcavano per andare dal marito, erano in realtà prostitute che andavano a fare il mestiere... povera scema.
    Quando questa se ne andò in pensione... festeggiammo la fine di dieci anni di isterismo "istituzionale" in cui ogni
    marittimo era scambiato per un possibile migrante.

    Si, lo so, non c'entra niente con la gravità di questo thread... ma sappiate che abbiamo anche un eccesso di burocrazia,
    in generale... che poi porta a non seguire le regole... e con questo, purtroppo, i protocolli di sicurezza, che sono importanti.

    Ma ne ho visti tanti appellarsi alle regole... solo per atteggiarsi ed impedire di lavorare alla brava gente...

    Un'altra volta un tenente della capitaneria di porto mi rifiutò il permesso di accesso a bordo per una ragazza che era scesa da Napoli per
    andare a trovare il suo ragazzo che avrebbe poi sposato tre mesi dopo. Ebbene questo "coglione" mi rifiutò il permesso perchè l'ordinanza
    prevedeva che solo i famigliari erano autorizzati ad andare a bordo e questa ragazza, essendo "solo" la fidanzata, non era ancora un famigliare.

    Salutai e me ne andai... presi la ragazza e l'accompagnai dai barcaioli per farla andare a bordo.
    "E' autorizzata?" mi chiesero i barcaioli... ed io "Certo che è autorizzata" risposi....

    "Da me"... mi dissi a mente, mentre la salutai. Avevo 25 anni e mi fece vomitare l'eccesso di zelo
    e deficienza di quell'ufficiale il quale si pompò tutto, nel rigettarmi la pratica, come se avesse avuto
    un orgasmo.

    Oggi per fortuna c'è molto buon senso... ma prima era normale atteggiarsi con chi si crede sia al di sotto
    di se stessi... irridendo e beffandosi in nome di un potere di veto che hai sulle persone... oggi quell'ufficiale
    ha raggiunto il massimo grado che poteva raggiungere... rimanendo comunque una persona insignificante.

    L'Italia è fatta anche da queste persone zelanti e insignificanti.
    Bambol utente of the decade

  4. #19
    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Lo so che non volevi risposta, solo che la cosa mi ha fatto tornare in mente che in azienda un pò di tempo fa venne fuori la stop work ecc..., al che
    Ora son tutti orientati sul benessere, scurezza, salvaguardia ambientale e quindi la stop work, fa un pò da richiamo a quel senso civico che anche il normalissimo impiegato amministrativo per dire, potrebbe/dovrebbe attuare se nota qualcosa che non va da parte di chi svolge un certo lavoro, manutentori, operai edili ad es., stopparli e riferire ai superiori. Nessuna conseguenza, dice la policy, verso chi ha deciso in buona fede di fermare chi in quel momento ritiene che sbagli.
    L'importante é che non sia una semplice "misura di facciata", magari per avere "punti" in una delle infinite certificazioni.
    La Direzione "segue" l'applicazione di questa "polisi"? Nel senso che se non vi sono segnalazioni di anomalie si "inquieta", in quanto segno di disinteresse...o o si culla nell'illusione che "niuna nuova, buona nuova"?
    E' tutto li', il punto: la Direzione é convinta che la Sicurezza sul Lavoro é una componente indispensabile e fondamentale del successo (=biusnes)dell'Azienda? Se non lo é....sono tutte "pezze a colore".
    Applausi

  5. #20
    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    E' tutto li', il punto: la Direzione é convinta che la Sicurezza sul Lavoro é una componente indispensabile e fondamentale del successo (=biusnes)dell'Azienda?
    Obbbbbbiezzzzione, RdC!
    Ma che dici? Tutte 'ste fisime, 'sti intralci sono costi , non diciamo inutili, ma quasi. Basterebbe che le ggente stesse attenta e tutto andrebbe bene. Rischiozeronuncesta. Ed é comodo dare la colpa, populisticamente, a chi si sacrifica, senza contare le ore, per far progredire il biusness e quindi il benessere di tutti. Il "Capissimo", mica puo' sprecare tempo preziosissimo per pensare a chi si picchia la martellata sul dito o non si toglie quando arriva un treno. Quindi, RdC, piantala con questo populismo da due copechi.

    Chi non sottoscrive le verità sacrosante su esposte? Nessuno.
    Certo, la "sicurezza" (minuscolo) fatta di un casco (indossato male), quattro frasette (in inglisc, di preferenza), una marea di cartacce burocraticamente inutili definite "procedure", leggiucole prossime alle grida di spagnolesca manzoniana memoria....il tutto costosamente "certificato" dal biusness apposito...é proprio cosi: tempo e soldi sprecati. La "sicurezza" con l'iniziale minuscola.
    Poi, c'é la "Sicurezza". Che non ha niente a che vedere con quanto sopra, anzi.
    La "Sicurezza" é una Cultura.
    E mi tolgo il cappello di fronte agli Americani (senza k). E' loro la "Loss prevention", base e scopo della "Sicurezza". Strumento di successo nel Businnes.
    Allegato 35079
    La "sostanza", in "parole povere",é che la "riflessione", in ogni attività, é fondamentale per il successo.
    "Bella scoperta!"...ce ne hanno riempito le orecchie da bambini...
    La "genialità" del pragmatismo americano é nell' "Infiocchettare" questo concetto (stranoto e quindi, banalizzato), e renderlo una "Novità", strutturandolo in un "processo" di Management.
    Non é "portareilcascoconlascrizzaforzasicurezza", ma instillare la Cultura del "No alle perdite". "Perdite", in senso lato. E questo, porta soldi e successo. E sicurezza nel Lavoro.
    La "Sicurezza" parte dal progetto dell'attività, dalla scelta del processo, dei materiali, delle tecnologie, dell'ingegneria. Continua con la costruzione, col rispetto delle specifiche dell'ingegneria, con l'organizzazione dell'attività di cantiere e quindi, con la scelta di società tecnicamente all'altezza, con personale qualificato e formato per il mestiere, con controlli, verifiche e provvedimenti correttivi immediati......e mi fermo. Potrei continuare per ore. Per inciso, il "Sacro testo" che ho mostrato (uno dei tanti, il "Colombo" degli ingegneri del secolo scorso) é in 4 volumoni....
    Questa é la "Sicurezza". Un "Processo" continuo, evolutivo per il miglioramento. Esattamente il contrario del procedurismo cartaceo e burocratico.
    La "Sicurezza" non é l'alibi per costi che lievitano e tempi che si allungano...giustificazione comoda di incompetenza, intrallazzi o peggio. E' il contrario: la spinta ad identificare tempestivamente difficoltà, problemi e pericoli, ad analizzarli, a trovare soluzioni e a metterle adeguatamente in atto. E controllare ed correggere di conseguenza.
    In una Società dove questo processo non é in corso (più o meno formalizzato che sia), i risultati non saranno quelli che potrebbero essere. E ci saranno infortuni. E la Direzione é responsabile di non aver messo in atto la "Politica adatta".
    In ogni caso, un bell'applauso a un feretro ogni tanto (o ogni poco), non costa fatica e fa odiens.
    Ultima modifica di restodelcarlino; 08-09-2023 alle 11:32

  6. #21
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    La "Sicurezza" é una Cultura.
    Condivido pienamente!
    È una cultura che manca anche se si legge di morti sul lavoro, infortuni e si piange si scrivono fiumi di parole...inutili, ancora nonostante tutto si sottovalutano i pericoli, anche stamattina mi è capitato di assistere ad un lavoro sul tetto di un vicino di casa....senza imbragature, senza essere legati, passeggiare e cambiare il vetro del lucernario.
    Tutti sappiamo, chiunque potrebbe intervenire ma....tutti si fanno i fatti propri, compreso me, veramente manca proprio la cultura della sicurezza che impone pure di andare contro tutti, mettersi contro perchè ci si rende antipatici poi.
    Qui si aspetta che siano i carabinieri in elicottero a vigilare e verificare la mancata osservanza delle regole di sicurezza, come è accaduto giorni fa in comuni limitrofi colpiti duramente dal maltempo di fine luglio che ha distrutto tetti, imprese che non osservavano le regole di sicurezza, lavoratori in nero...
    Oppure si "prega" che non accadano disgrazie.
    Per fortuna non c'è stata disgrazia.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  7. #22
    "Cultura"
    cosa significa?
    Finiscono sui giornali e fanno odiens ed applausi i "grossi guai". Ora, da 5 morti a botta in su.
    Ed é "la punta dell'aisberg", come dicono tutti. Ed é quello che si potrebbe fermare o ridurre con i provvedimenti antilibertari, forcaioli, populisti ,faciloni etc etc che propugna un giullare da strapazzo, stile "ghigliottina subito per Amministratori delegati e dirigenti".
    Il resto dell'aisberg....é quello che vediamo tutti...e spesso sono i "padroni" che ci lasciano la pelle. I casi di "padroncini" morti in autocisterne o affini sono innumerevoli...E' vero, ne siamo testimoni tutti e tutti i giorni. "Agire" non é facile.
    Io, che faccio (oltre a sparare sentenze seduto più o meno comodamente alla tastiera)?
    Per i lavori in casa mia, pago.
    Si, pago il ponteggio, per il tetto. Per i rami degli alberi, chiamo uno specialista a peso d'oro. E guardo. Ed intervengo. E lo scrivo nel contratto.
    Perché non lavoro "in nero". Perché sono fesso.
    Per i lavori del vicino?
    Guardo dall'altra parte.
    Si.
    Perché sono pavido.
    E me ne vergogno. Quindi, scrivo.

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