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Risultati da 1 a 15 di 34

Discussione: Poter scegliere o dover scegliere.

  1. #1

    Poter scegliere o dover scegliere.

    La LIBERTA’ è positiva quando PUOI scegliere;è negativa quando DEVI scegliere.

    Da quando l’uomo ha voluto avere coscienza del bene e del male ed è uscito dal suo Eden è iniziata l’eterna lotta tra il bene e il male,l’eterno supplizio della scelta.
    Proprio perché nessuno lo manovra (né Dio né l’avversario) è lasciato nella condizione di poter scegliere,di essere padrone della propria volontà.

    Magari l’uomo fosse una marionetta contesa tra due forze avverse:non avrebbe nessuna responsabilità per le scelte,nessun rimorso.
    Dio illumina solo chi vuole essere illuminato.

    Nella nostra società,secondo le convenzioni umane non c’è un “poter scegliere” ma un “dover scegliere”:sempre scelta è ma è diversa.
    Devo scegliere tra ciò che la società in cui vivo mi permette e mi propone(scegliere il partito politico tra quelli che ci sono,scegliere il capo di moda tra gli attuali,il programma tv tra quelli proposti ecc)
    Pensiamo anche alle manovre che condizionano le scelte(pubblicità,inganni economici..)
    Per i culti religiosi può verificarsi la stessa cosa(mi adeguo perché ho scelto questa fede,questa setta ecc)
    E’ in queste scelte che io mi sento una marionetta perché le devo fare.

    Riguardo le scelte spirituali mi sento più libera anche se più responsabile delle conseguenzeosso ma non devo!
    Il problema del dovere in ambito religioso riguarda il cattivo insegnamento delle chiese che si mettono al posto di Dio imponendo ciò che non dovrebbero imporre per non intaccare il poter scegliere umano(obblighi o divieti inerenti le varie confessioni)

    Se sei cristiano sei associato alla Messa,al rosario ai preti più che al Cristo.
    Se sei musulmano sei associato a tutte le regole che quella fede comporta.
    Questo è ancora un dover scegliere che significa anche darsi un’etichetta e per quella essere giudicati.

    Qui entra anche in ballo l’anticlericalismo.
    Anticlericale non vuol dire ateo.
    Ci sono molti credenti anticlericali cioè in discordanza con le chiese.
    Gesù stesso era un anticlericale del suo tempo ma rispettava la Volontà di Dio anche attraverso le leggi umane a cui si adeguava se non contrastavano con il Volere Divino.
    Ciò significa che non si richiede un’anarchia religiosa,un fai da te;è giusta l’appartenenza ad un gruppo ma non con atteggiamenti di servilismo o di adeguamento a regole assurde. Se vieni cacciato Dio ti ama lo stesso.
    Tutti noi vorremmo un Dio a nostra immagine,secondo i nostri comodi,le nostre idee che facesse ciò che noi non possiamo ma evidentemente la nostra realtà è diversa dalla sua(altrimenti saremmo già nel Suo Regno).
    Noi ci creiamo(o neghiamo) un idolo quando abbiamo delle pretese e vogliamo essere accontentati.

    Anche il mafioso vuole un Dio che lo protegga e fa le processioni ma Dio chi deve accontentare chi vuole bianco o chi vuole il contrario?
    Certo il Dio che abbiamo in mente è Bontà e dovrebbe far trionfare la Bontà ma allora dov’è il poter scegliere dell’individuo?

    Qual è il concetto che abbiamo di Bontà?
    Ciò che per uno è bene per altri può essere male(per un musulmano è bene la donna che fa il bagno vestita,per altri questo può essere più un male che un bene)
    Si pone nuovamente il dovere della scelta a seconda della propria cultura.

    Quando si può scegliere si opta per ciò che fa meno danno agli altri: è bene quando si procura gioia a chiunque e male quando si fa soffrire chiunque.
    Ciò si pone al di sopra di qualsiasi culto o manifestazione dell’eventuale gruppo religioso di cui si fa parte.Se il culto piace non è da scartare ma è solo la cornice di un quadro.

    Ognuno ha il suo concetto di Dio(anche in negativo) ma è idolatrico perché nessuno di noi lo può conoscere veramente neanche i grandi santi.
    Cosa possiamo fare,cosa possiamo scegliere?
    Non dobbiamo scegliere niente ma POSSIAMO credere,fidarci e non pretendere nonostante gli eventi avversi.

    Chi non ha fede in Dio può credere in se stesso,portare avanti la vita affrontando ciò che comporta,trovando soluzioni senza rancori o avversità verso chi sente che c’è Qualcuno e giudicando le persone non le etichette che affibbiamo loro.

    Secondo la società lo scienziato DEVE scegliere scienza o spiritualità.
    Secondo Dio lo scienziato PUO’ scegliere: o vivi solo per la scienza o dai qualcosa anche a me che della scienza sono autore.
    Nessuno deve essere contro nessuno;l’0uomo deve essere ciò che sente e vuole.
    Le leggi umane bloccano la criminalità ma non la coscienza:là si va oltre.

    Chi scrive su questo forum ha un’affinità con lo spirito se non altro per criticarlo. Quando si critica qualcosa ci si interessa. Se così non fosse sarebbe totalmente disinteressato,se ne farebbe un baffo di ciò che scrivono i credenti gli atei e gli anticlericali batostati e ingannati da chiese colpevoli e non perderebbe tempo per confronti che conducono sempre allo stesso punto o si riducono ad un gioco il cui vincitore è chi ha l’ultima parola o mette in scacco l’altro(cosa che può succedere con qualsiasi argomento)

    Nei giochi non manca Cono che è colpevolizzato per la sua strenua difesa alla chiesa cattolica ma a volte bisognerebbe considerare la persona togliendola da un contesto che non piace
    Comunque penso che anche gli avversari lo ricerchino altrimenti come DISCUTERE?

    Mi sono dilungata veramente troppo e mi scuso;se avete la pazienza di arrivare in fondo vi ringrazio:saluto tutti.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Secondo la società lo scienziato DEVE scegliere scienza o spiritualità.
    Non mi risulta che la società obblighi uno scienziato a tale scelta, neanche in ambito medico. Certo è che se uno scienziato dice di aver trovato conferme nella scienza dell'esistenza di dio allora deve darne prova scientifica e la prova deve essere ripetibile da chiunque e dare sempre lo stesso risultato


    Secondo Dio lo scienziato PUO’ scegliere: o vivi solo per la scienza o dai qualcosa anche a me che della scienza sono autore.
    Posso chiederti da dove desumi questa volontà divina?

  3. #3
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    La LIBERTA’ è positiva quando PUOI scegliere;è negativa quando DEVI scegliere.

    Da quando l’uomo ha voluto avere coscienza del bene e del male ed è uscito dal suo Eden è iniziata l’eterna lotta tra il bene e il male,l’eterno supplizio della scelta.
    Proprio perché nessuno lo manovra (né Dio né l’avversario) è lasciato nella condizione di poter scegliere,di essere padrone della propria volontà.

    Magari l’uomo fosse una marionetta contesa tra due forze avverse:non avrebbe nessuna responsabilità per le scelte,nessun rimorso.
    Dio illumina solo chi vuole essere illuminato.

    Nella nostra società,secondo le convenzioni umane non c’è un “poter scegliere” ma un “dover scegliere”:sempre scelta è ma è diversa.
    Devo scegliere tra ciò che la società in cui vivo mi permette e mi propone(scegliere il partito politico tra quelli che ci sono,scegliere il capo di moda tra gli attuali,il programma tv tra quelli proposti ecc)
    Pensiamo anche alle manovre che condizionano le scelte(pubblicità,inganni economici..)
    Per i culti religiosi può verificarsi la stessa cosa(mi adeguo perché ho scelto questa fede,questa setta ecc)
    E’ in queste scelte che io mi sento una marionetta perché le devo fare.

    Riguardo le scelte spirituali mi sento più libera anche se più responsabile delle conseguenzeosso ma non devo!
    Il problema del dovere in ambito religioso riguarda il cattivo insegnamento delle chiese che si mettono al posto di Dio imponendo ciò che non dovrebbero imporre per non intaccare il poter scegliere umano(obblighi o divieti inerenti le varie confessioni)

    Se sei cristiano sei associato alla Messa,al rosario ai preti più che al Cristo.
    Se sei musulmano sei associato a tutte le regole che quella fede comporta.
    Questo è ancora un dover scegliere che significa anche darsi un’etichetta e per quella essere giudicati.

    Qui entra anche in ballo l’anticlericalismo.
    Anticlericale non vuol dire ateo.
    Ci sono molti credenti anticlericali cioè in discordanza con le chiese.
    Gesù stesso era un anticlericale del suo tempo ma rispettava la Volontà di Dio anche attraverso le leggi umane a cui si adeguava se non contrastavano con il Volere Divino.
    Ciò significa che non si richiede un’anarchia religiosa,un fai da te;è giusta l’appartenenza ad un gruppo ma non con atteggiamenti di servilismo o di adeguamento a regole assurde. Se vieni cacciato Dio ti ama lo stesso.
    Tutti noi vorremmo un Dio a nostra immagine,secondo i nostri comodi,le nostre idee che facesse ciò che noi non possiamo ma evidentemente la nostra realtà è diversa dalla sua(altrimenti saremmo già nel Suo Regno).
    Noi ci creiamo(o neghiamo) un idolo quando abbiamo delle pretese e vogliamo essere accontentati.

    Anche il mafioso vuole un Dio che lo protegga e fa le processioni ma Dio chi deve accontentare chi vuole bianco o chi vuole il contrario?
    Certo il Dio che abbiamo in mente è Bontà e dovrebbe far trionfare la Bontà ma allora dov’è il poter scegliere dell’individuo?

    Qual è il concetto che abbiamo di Bontà?
    Ciò che per uno è bene per altri può essere male(per un musulmano è bene la donna che fa il bagno vestita,per altri questo può essere più un male che un bene)
    Si pone nuovamente il dovere della scelta a seconda della propria cultura.

    Quando si può scegliere si opta per ciò che fa meno danno agli altri: è bene quando si procura gioia a chiunque e male quando si fa soffrire chiunque.
    Ciò si pone al di sopra di qualsiasi culto o manifestazione dell’eventuale gruppo religioso di cui si fa parte.Se il culto piace non è da scartare ma è solo la cornice di un quadro.

    Ognuno ha il suo concetto di Dio(anche in negativo) ma è idolatrico perché nessuno di noi lo può conoscere veramente neanche i grandi santi.
    Cosa possiamo fare,cosa possiamo scegliere?
    Non dobbiamo scegliere niente ma POSSIAMO credere,fidarci e non pretendere nonostante gli eventi avversi.

    Chi non ha fede in Dio può credere in se stesso,portare avanti la vita affrontando ciò che comporta,trovando soluzioni senza rancori o avversità verso chi sente che c’è Qualcuno e giudicando le persone non le etichette che affibbiamo loro.

    Secondo la società lo scienziato DEVE scegliere scienza o spiritualità.
    Secondo Dio lo scienziato PUO’ scegliere: o vivi solo per la scienza o dai qualcosa anche a me che della scienza sono autore.
    Nessuno deve essere contro nessuno;l’0uomo deve essere ciò che sente e vuole.
    Le leggi umane bloccano la criminalità ma non la coscienza:là si va oltre.

    Chi scrive su questo forum ha un’affinità con lo spirito se non altro per criticarlo. Quando si critica qualcosa ci si interessa. Se così non fosse sarebbe totalmente disinteressato,se ne farebbe un baffo di ciò che scrivono i credenti gli atei e gli anticlericali batostati e ingannati da chiese colpevoli e non perderebbe tempo per confronti che conducono sempre allo stesso punto o si riducono ad un gioco il cui vincitore è chi ha l’ultima parola o mette in scacco l’altro(cosa che può succedere con qualsiasi argomento)

    Nei giochi non manca Cono che è colpevolizzato per la sua strenua difesa alla chiesa cattolica ma a volte bisognerebbe considerare la persona togliendola da un contesto che non piace
    Comunque penso che anche gli avversari lo ricerchino altrimenti come DISCUTERE?

    Mi sono dilungata veramente troppo e mi scuso;se avete la pazienza di arrivare in fondo vi ringrazio:saluto tutti.
    Si arriva piacevolmente in fondo, dolce Rachele: grazie!
    Non mi sono in verità mai sentito colpevolizzato, però. Aldilà dei battibecchi e delle diverse vedute su Dio e sulla Religione, il dialogo è sempre stato civile e, molte volte, costruttivo. La Chiesa poi non ha certo bisogno di strenui difensori. Chi la difende, la sovviene e la dirige è unicamente il Cristo.
    amate i vostri nemici

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Chi scrive su questo forum ha un’affinità con lo spirito se non altro per criticarlo. Quando si critica qualcosa ci si interessa. Se così non fosse sarebbe totalmente disinteressato, se ne farebbe un baffo di ciò che scrivono i credenti gli atei e gli anticlericali batostati e ingannati da chiese colpevoli e non perderebbe tempo per confronti che conducono sempre allo stesso punto o si riducono ad un gioco il cui vincitore è chi ha l’ultima parola o mette in scacco l’altro(cosa che può succedere con qualsiasi argomento)
    Colgo l'occasione per chiarire, almeno per quanto mi riguarda, la mia partecipazione ai forum "spirituali" anche se non credente

    1 - non sono sempre stata non credente
    2 - ho letto qualcosa dell'antico testamento, più volte i vangeli sinottici, ho studiato anche, forse molto di più di molti che si professano credenti e poi cascano sul significato dei dogmi (chiaramente mi riferisco ai cattolici)
    3 - ho parlato con preti, pastori e tdg e altri non cristiani
    4 - ho letto qualcosa anche di altre religioni (molto poco, forse non dovrei neanche citarlo)
    5 - ho frequentato invasati, così mi sono sembrati quelli di rinnovamento (un paio di volte perché proprio non li capisco)

    Penso di essere un poco preparata, molto più della media nazionale (in dottrina cattolica)

    perché intervengo se non credente? Non per affinità con lo spirito che chissà se esiste e chissà se no, intervengo perché la religione, soprattutto in questo paese, attua degli interventi abusivi nell'ambito dei diritti civili, quindi per forza occorre interessarsene
    Ultima modifica di Breakthru; 15-09-2023 alle 11:04 Motivo: punteggiatura e precisazione

  5. #5
    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio

    Nei giochi non manca Cono che è colpevolizzato per la sua strenua difesa alla chiesa cattolica ma a volte bisognerebbe considerare la persona togliendola da un contesto che non piace
    Ti ho letto con estrema attenzione, e ti ringrazio per la chiarezza: ho capito tutto. Per chi é de coccio, come me, é un record.
    Ed aggiungo che condivido, più o meno, praticamente in toto, tutto.
    ....ma.....
    non poteva mancare il solito ineluttabile "ma"

    Una cosa é interloquire con Cono, sfotticchiarlo per le abitudini alimentari, approfittare del suo senso dell'humour per farlo agire come personaggio in raccontini demenziali...o criticarne alcune prese di posizione, inesattezze etc....altro é "colpevolizzarne la Persona".
    Non condivido le sue idee. Spesso le critico (duramente, ne convengo). Non condivido alcuni comportamenti, e li critico (nota vedi sopra).
    Mai mi sono permesso di "giudicare" l'Individuo, attaccare nella Persona....."colpevolizzare" chichessia. E Conogelato, meno che mai.
    Se ne ho dato l'impressione, faccio ammenda.
    Alla salute di Cono, Uliveto liscia, corretta oliva (saclà)

  6. #6
    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Non mi risulta che la società obblighi uno scienziato a tale scelta, neanche in ambito medico. Certo è che se uno scienziato dice di aver trovato conferme nella scienza dell'esistenza di dio allora deve darne prova scientifica e la prova deve essere ripetibile da chiunque e dare sempre lo stesso risultato




    Posso chiederti da dove desumi questa volontà divina?
    Secondo me Dio chiede allo scienziato ciò che chiede ad ogni persona:dedizione a Lui e poi all'attività che svolge nella vita(qualsiasi essa sia).La persona può scegliere se vivere solo della sua attività o se aggiungere un senso spirituale a ciò che fa.

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Secondo me Dio chiede allo scienziato ciò che chiede ad ogni persona:dedizione a Lui e poi all'attività che svolge nella vita(qualsiasi essa sia).La persona può scegliere se vivere solo della sua attività o se aggiungere un senso spirituale a ciò che fa.
    Grazie per il chiarimento

  8. #8
    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Colgo l'occasione per chiarire, almeno per quanto mi riguarda, la mia partecipazione ai forum "spirituali" anche se non credente

    1 - non sono sempre stata non credente
    2 - ho letto qualcosa dell'antico testamento, più volte i vangeli sinottici, ho studiato anche, forse molto di più di molti che si professano credenti e poi cascano sul significato dei dogmi (chiaramente mi riferisco ai cattolici)
    3 - ho parlato con preti, pastori e tdg e altri non cristiani
    4 - ho letto qualcosa anche di altre religioni (molto poco, forse non dovrei neanche citarlo)
    5 - ho frequentato invasati, così mi sono sembrati quelli di rinnovamento (un paio di volte perché proprio non li capisco)

    Penso di essere un poco preparata, molto più della media nazionale (in dottrina cattolica)

    perché intervengo se non credente? Non per affinità con lo spirito che chissà se esiste e chissà se no, intervengo perché la religione, soprattutto in questo paese, attua degli interventi abusivi nell'ambito dei diritti civili, quindi per forza occorre interessarsene
    Sicuramente una volta la religione in Italia aveva più influenza nei diritti civili anche in senso negativo.La cosa si è attenuata e qualcuno dirà"meno male".Il problema è che i valori religiosi non sono stati sostituiti dai valori dello Stato,da valori laici(come nel nord Europa) per cui c'è una mancanza di educazione laica come il rispetto per l'altro e l'osservanza delle regole comuni che in Italia si sente.
    Basti pensare alle scuole qualche anno fa in cui era presente un'identità religiosa con il crocifisso,la preghiera mattutina,il presepe a Natale; si festeggiavano alcuni santi mentre adesso l'unico santo per cui si fa vacanza è "san sciopero".L'educazione dei ragazzi purtroppo non è migliorata in quanto ci sono sempre più casi di bullismo e violenze anche sugli insegnanti mancando appunto i valori sostitutivi.
    A proposito degli interventi sui diritti civili il cristianesimo è la religione più soft tra quelle monoteiste.Pensa all'influenza islamica sulle leggi degli Stati con ramadan,divieto di alcool,legge sui matrimoni e sul ruolo delle donne.
    Pensa all'ebraismo con il sabato in cui non si può far funzionare l'ascensore o il frullatore,le leggi sul cibo puro,i legami famigliari.
    Poi ci sono le religioni orientali come l'induismo e il buddismo che hanno delle regole ferree sulle feste collettive,i matrimoni,i funerali ecc.
    Io ho profondo rispetto per tutte le religioni perché la base è l'innalzamento dello spirito verso qualcosa di superiore ma uno Stato che vuole essere laico non può permettere che si che si vada verso l'anarchia o la delinquenza e deve permettere a chi lo vuole la libertà religiosa(come nella Costituzione) e la possibilità di conservare l'identità religiosa del proprio Paese.:In questo bisogna dire che gli altri Stati sono più bravi di noi.I migranti non rinunciano alla loro identità religiosa e si battono per questo mentre noi siamo pronti a venderla per trenta denari.

  9. #9
    La libertà è libertà quando puoi scegliere...
    Quando sei costretto a scegliere non è più libertà, ma costrizione.
    Bambol utente of the decade

  10. #10
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Si arriva piacevolmente in fondo, dolce Rachele: grazie!
    Non mi sono in verità mai sentito colpevolizzato, però. Aldilà dei battibecchi e delle diverse vedute su Dio e sulla Religione, il dialogo è sempre stato civile e, molte volte, costruttivo. La Chiesa poi non ha certo bisogno di strenui difensori. Chi la difende, la sovviene e la dirige è unicamente il Cristo.
    Sono proprio queste tue stesse parole che denotano un atteggiamento di difesa.
    Quando si parla di Chiesa prendi le sue parti ma intendi la chiesa cattolica o tutte le chiese cristiane perché credo che Cristo protegga tutte le chiese che portano il suo Nome ed annunciano il suo Messaggio indipendentemente dall'organizzazione e dal culto.Se non è così Gesù ha abbandonato gli altri cristiani,l'altra parte del suo gregge?Possono i dogmi separare dei fratelli oppure è la superbia di ognuno di possedere la Verità che ci separa.Questo cristianesimo non piace a Cristo.

    Inoltre mi dispiace se qualcuno è rimasto male perché ho detto che se la prendono troppo spesso con te e per questo mi scuso.Certe parole offensive che ti sono state rivolte le vedo un po più di un battibecco e i post di quest'estate a tuo nome sono un evidente riferimento alla Chiesa a cui appartieni e agli atteggiamenti inerenti.Prendiamola come una satira giocosa ma,scusami ma a me questo tipo di scherzi non piacciono specialmente in assenza della persona interessata.

  11. #11
    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    La libertà è libertà quando puoi scegliere...
    Quando sei costretto a scegliere non è più libertà, ma costrizione.
    Che cosa veramente siamo liberi di fare in questa nostra società?

  12. #12
    Oh, beh, poco, molto poco.
    Bambol utente of the decade

  13. #13
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Sicuramente una volta la religione in Italia aveva più influenza nei diritti civili anche in senso negativo.La cosa si è attenuata e qualcuno dirà"meno male".Il problema è che i valori religiosi non sono stati sostituiti dai valori dello Stato,da valori laici(come nel nord Europa) per cui c'è una mancanza di educazione laica come il rispetto per l'altro e l'osservanza delle regole comuni che in Italia si sente.
    Basti pensare alle scuole qualche anno fa in cui era presente un'identità religiosa con il crocifisso,la preghiera mattutina,il presepe a Natale; si festeggiavano alcuni santi mentre adesso l'unico santo per cui si fa vacanza è "san sciopero".L'educazione dei ragazzi purtroppo non è migliorata in quanto ci sono sempre più casi di bullismo e violenze anche sugli insegnanti mancando appunto i valori sostitutivi.
    A proposito degli interventi sui diritti civili il cristianesimo è la religione più soft tra quelle monoteiste.Pensa all'influenza islamica sulle leggi degli Stati con ramadan,divieto di alcool,legge sui matrimoni e sul ruolo delle donne.
    Pensa all'ebraismo con il sabato in cui non si può far funzionare l'ascensore o il frullatore,le leggi sul cibo puro,i legami famigliari.
    Poi ci sono le religioni orientali come l'induismo e il buddismo che hanno delle regole ferree sulle feste collettive,i matrimoni,i funerali ecc.
    Io ho profondo rispetto per tutte le religioni perché la base è l'innalzamento dello spirito verso qualcosa di superiore ma uno Stato che vuole essere laico non può permettere che si che si vada verso l'anarchia o la delinquenza e deve permettere a chi lo vuole la libertà religiosa(come nella Costituzione) e la possibilità di conservare l'identità religiosa del proprio Paese.:In questo bisogna dire che gli altri Stati sono più bravi di noi.I migranti non rinunciano alla loro identità religiosa e si battono per questo mentre noi siamo pronti a venderla per trenta denari.

    Sarò più chiara anche io, ovviamente in paesi teocratici l'influenza religiosa è maggiore che in Italia, ma in Italia, democrazia laica, l'ingerenza religiosa è, a mio parere,
    insopportabile

  14. #14
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Da quando l’uomo ha voluto avere coscienza del bene e del male ed è uscito dal suo Eden....
    Signorina, qui inziamo male, parecchio male. Ma secondo te, alla luce del discorso che tocca anche qui la scienza, ti pare logico venire a raccontare che l'uomo si è voluto dare la coscienza? Ti vuoi riferire alla storiella presa alla lettera, nuda e cruda, della Genesi o vuoi parlare di cose serie? Fino a prova contraria ti conviene fare riferimento all'evoluzione umana (e non solo) e alle sue facoltà.

    Inutile stupirsi, se dai che ti ridai, dopo più e più volte che vi vengono fatti notare i soliti errori, i soliti strafalcioni, i soliti tipi di argomentazioni, venite un pochino sfanculati.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  15. #15
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    Rachele ha scritto

    Inoltre mi dispiace se qualcuno è rimasto male perché ho detto che se la prendono troppo spesso con te e per questo mi scuso.Certe parole offensive che ti sono state rivolte le vedo un po più di un battibecco e i post di quest'estate a tuo nome sono un evidente riferimento alla Chiesa a cui appartieni e agli atteggiamenti inerenti. Prendiamola come una satira giocosa ma,scusami ma a me questo tipo di scherzi non piacciono specialmente in assenza della persona interessata.
    Ciao Rachele. Ho la cosiddetta "coda di paglia".

    Se a te non piacciono i post scherzosi verso Cono immaginato in un eremo o sulla spiaggia della Versilia è un tuo problema. Io stimo molto Cono. E' una persona buona, gentile, ammirevole per la sua fede incrollabile.

    Ho scritto in uno di quei post "incriminati" che essi sono surreali e soltanto giocosi, mi sembra che come tali Cono li ha accolti. O sbaglio ?

    Penso che invece dovresti scandalizzarti per il comportamenti di certi preti. Leggiti questo articolo pubblicato alcune ore fa

    "Il Gazzettino. it"

    15 settembre 2023

    Fa il giro del mondo l'ultima tendenza in fatto di abiti liturgici, il vescovo alla messa sfoggia il leopardato


    Sono questo individui che inficiano la credibilità e la serietà della Chiesa cattolica.
    Ed è pure vescovo.

    Nella hit parade dei paramenti liturgici più bizzarri sicuramente da oggi c'è anche quello del vescovo che ha celebrato una messa sfoggiando una 'casula' animalier, leopardata, in perfetta tendenza con la moda estiva del momento. Probabilmente il prelato non immaginava che le fotografie postate sul sito gestito dai parrocchiani della sua diocesi avrebbe fatto il giro del mondo, scatenando reazioni opposte. C'è chi tra i fedeli si è scandalizzato perché effettivamente non si era ancora visto un vescovo osare tanto. Ma ci sono anche coloro che hanno accolto questa novità con un sorriso, interpretandolo come un ulteriore segno di una Chiesa aperta e indulgente, poco attenta ai formalismi secolari e più ai rapporti con le persone, nello spirito dell'attuale pontificato.

    Finora si erano visti abiti liturgici originalissimi, persino un po' kitsch o contenenti simboli di inclusione lgbt, come per esempio i colori dell'arcobaleno o caratteristici del folklore locale nelle messe celebrate in tutto il pianeta. Il vescovo pugliese in questione, però pare che abbia sbaragliato tutti in stravaganza, mandando in soffitta i manuali e le regole che dovrebbero, secondo la tradizione, essere seguiti.

    L'abito indossato dai sacerdoti mentre celebrano una funzione dovrebbe essere un segno, e simbolicamente dovrebbe esprimere la fede e la devozione, facendo comprendere la distinzione tra sacro e profano nella vita quotidiana, richiamando la dignità e la bellezza di realtà soprannaturali. Oro, bianco, verde, viola, nero, rosaceo: ogni colore è indicato per una particolare cerimonia e un determinato momento liturgico. Ora il leopardato si aggiunge a questo elenco. Segno dei tempi e di una Chiesa sempre meno ingessata.

    La foto e questo articolo mi fanno ricordare uno degli episodi nel film “Roma”, diretto dal regista Federico Fellini e nelle sale nel 1972: Il défilé di moda ecclesiastica. Clicca sul link per vedere il "Vatican fashion show", durata oltre 10 minuti.

    https://www.youtube.com/watch?v=QMQ4JicUs1A
    Ultima modifica di doxa; 16-09-2023 alle 13:08

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