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Discussione: Biblioteca di Celso e lingue parlate da Gesù

  1. #31
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Un quadro davvero stupendo, davanti al quale, irrefrenabile, avvertiamo l'impulso di inginocchiarci.

    Grazie Doxa!
    Grazie amici ed amiche per le belle riflessioni.
    Plurale maiestatis?

  2. #32
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Davanti a un Amore così grande, a un Dio che muore per me....per un peccatore come me....si, perdonami Kanyu, ma sento di inginocchiarmi. Ringraziare e inginocchiarmi.
    amate i vostri nemici

  3. #33
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    Cono ha scritto

    Davanti a un Amore così grande, a un Dio che muore per me....per un peccatore come me....si, perdonami Kanyu, ma sento di inginocchiarmi. Ringraziare e inginocchiarmi.
    Cono, oasi sacrale in questo forum di miscredenti, però con i peccati cerca di moderarti. Con questi hai la “coazione a ripetere”, come un adolescente. Commetti continuamente peccato "con pensieri, parole ed opere", ti proponi di non peccare più, ma basta che scambi due parole con Vega e i tuoi "fioretti" li dimentichi.

    Torno al post iniziale, per continuare il discorso sulle biblioteche.

    La conosci la biblioteca narrata da Ecateo di Abdera ?

    Abdera era una polis dell’antica Grecia, situata sulla costa della Tracia nei pressi della foce del fiume Nestos, quasi di fronte all'isola di Taso.

    Ecateo era uno storico e filosofo greco (340 a. C. – 280 a. C. circa) che da Abdera partì per visitare l’Egitto.

    Con l’imbarcazione fluviale percorse il Nilo fino a Tebe, l’antica capitale faraonica dalle "cento porte", ognuna – secondo Omero – così ampia da permettere il transito contemporaneo di 200 militi coi loro carri e cavalli.

    Tra le cose belle che vide e raccontò in “Storie d’Egitto”, una lo meravigliò: il “Ramesseum”, celebre mausoleo di Ramses II, faraone del XIII sec. a. C..

    Ecateo aveva varcato quel portale lungo 60 metri e alto 20, aveva superato peristili, sale, stanze, camere e passaggi, si era persino imbattuto nel sarcofago faraonico segnato da quell’iscrizione sibillina: “Se qualcuno vuole conoscere quanto grande io sia e dove io mi trovi, superi una delle mie opere”.

    Poi lo storico di Abdera si fermò stupito davanti a un portale su cui campeggiava una scritta in geroglifico che egli tradusse in greco: “psychès iatréion” (= luogo di cura dell’anima).

    Cos’era quella “clinica dello spirito” ? La risposta Ecateo l’ebbe quando vi penetrò: era la biblioteca sacra di Ramses II. Può anche produrre patologie dell’anima: la bibliofilia che decade in bibliomania. Esse non generano mai cultura, al massimo erudizione e inaridiscono lo spirito.

    Sbaglio Lady Acerra ?

    Caro Cono per la tua salute spirituale ti consiglio di non accumulare troppi libri di religione cristiana, specie in questo tempo di crisi della Chiesa cattolica.

    segue
    Ultima modifica di doxa; 16-10-2023 alle 17:00

  4. #34
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    Veduta aerea dei resti del tempio funerario dedicato a Ramses II. I lavori per la sua costruzione cominciarono all'inizio del suo regno e si conclusero in 20 anni. E’ a Tebe, nei pressi del fiume Nilo, non lontano da Luxor.

    Il complesso è circondato da numerose sale di rappresentanza, granai, laboratori, e costruzioni accessorie, alcune costruite in epoca romana.

    “Rhamesséion”: è il nome in lingua francese attribuito al tempio da Jean-François Champollion, che visitò queste rovine nel 1829 identificandovi per primo i geroglifici col nome di Ramses ed i suoi titoli sulle mura.

    Papiri tra l'XI e l'VIII secolo a.C. indicano il tempio come il sito di un'importante scuola di scribi.



    Particolare del tempio di Ramses II. Come consuetudine i piloni d'ingresso e le mura esterne vennero decorate con scene che commemorano le vittorie militari del faraone e raffigurazioni di dei egizi.

    31 delle 48 colonne della sala ipostila (misure 41m x 31m) si trovano ancora in piedi. Esse sono decorate con scene che raffigurano il re con diversi dei.

    Nel primo cortile era collocata una gigantesca statua del re (alta 19 metri e del peso di 1000 tonnellate) di cui ancora oggi si possono ammirare i resti sul terreno.

    La statua venne sbozzata nella cava di marmo, poi trasportata poi per 170 miglia.

    Parte del soffitto è decorata con stelle dorate su sfondo blu ed è ancora conservato in pittura. I figli e le figlie di Ramesse appaiono in processione sulle mura di sinistra.

    Adiacente alla sala ipostila si trova un tempio più piccolo dedicato alla madre di Ramses, Tuia ed alla sua amata prima moglie Nefertari.

  5. #35
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Bel reportage il tuo, grazie. Vien da chiedersi che cosa ne sia rimasto, dell' impero egizio, della potenza dominante e apparentemente invincibile.....

    "Dei potenti della terra Dio si fa beffe" dice il Salmista.
    amate i vostri nemici

  6. #36
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    Nel post n. 33 ho scritto che Ecateo si fermò stupito davanti a un portale con una frase in geroglifico e che egli tradusse in greco: “psychès iatréion” (= luogo di cura dell’anima): era la biblioteca di Ramses II: luogo di lettura e di studio.

    Ma non tutti i libri guariscono l’anima. Il filosofo e politico inglese Francis Bacon (1561 – 1626), scrisse: “Alcuni libri devono essere assaggiati, altri inghiottiti, pochi masticati e digeriti”.

    Il teologo, poeta e frate domenicano Tommaso Campanella (1568 – 1639), nella suo sonetto titolato “Anima immortale” immagina l’anima parlante, che considera sé stessa immortale, insaziabile di sapere e volere…

    Anima immortale

    Di cervel dentro un pugno io sto, e divoro
    tanto, che quanti libri tiene il mondo
    non sazian l’appetito mio profondo.
    Quanto ho mangiato! e del digiun pur moro!

    D’un gran mondo Aristarco e Metrodoro
    di piú cibommi, e piú di fame abbondo;
    disiando e sentendo, giro in tondo;
    e quanto intendo piú, tanto piú ignoro.

    Dunque immagin sono io del Padre immenso,
    che gli enti, come il mar li pesci, cinge,
    e sol è oggetto dell’amante senso;
    cui il sillogismo è stral, che al segno attinge;
    l’autoritá è man d’altri; donde penso
    sol certo e lieto chi s’illuia e incinge.
    -------
    Le prime due quartine del sonetto pongono il problema della conoscenza, il desiderio di conoscere.
    Dominano le coppie antitetiche: “Quanto ho mangiato! e del digiun pur moro” (verso 4), “di più cibommi, e più di fame abbondo” (verso 6), “e quanto intendo più, tanto più ignoro” (verso 8).

    Una situazione che egli supera riconoscendosi “immagin” di Dio, che “cinge” (= racchiude in sé) gli esseri come il mare i pesci.

    La crisi del poeta culmina nel verso conclusivo del sonetto: solo chi in Dio si affida (“s’illuia” neologismo usato da Dante nel cantico dedicato al Paradiso, IX, 73) e di lui si impregna (“incinge” altra citazione dalla Commedia, Inferno, VIII, 45) raggiunge la verità e la felicità.

    Campanella approda così , a quel mistero della vita e della fede che lo rende “certo e lieto”, pur se è in una prigione sotterranea nel castello di Sant'Elmo, a Napoli.

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    Ultima modifica di doxa; 18-10-2023 alle 17:06

  7. #37
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    Marguerite Yourcenar nel romanzo “Memorie di Adriano” scrisse:

    “Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che, da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. Ho ricostruito molto, e ricostruire significa collaborare con il tempo, nel suo aspetto di "passato", coglierne lo spirito o modificarlo, protenderlo quasi verso un più lungo avvenire; significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti”.

    L’imperatore Adriano regnò dal 117 al 138.

    Il romanzo della Yourcenar ha forma epistolare: immagina l'imperatore Adriano che si rivolge al filosofo e scrittore Marco Aurelio. Questo, su indicazione dell'imperatore Adriano, nel 138 fu adottato dal futuro suocero e zio acquisito Antonino Pio, che lo associò al governo e lo designò come suo successore al trono imperiale.

    Per il cardinale Gianfranco Ravasi “Le biblioteche sono simili a crocevia in cui s’incontrano passato e presente, realtà e sogni, storia e speranza, consenso, dissenso, ma soprattutto senso”. Ed ha aggiunto: Forse aveva ragione lo scrittore Stephen King, quando forse sbrigativamente suggeriva: “Se tutto il resto sta fallendo, lascia perdere e va’ in biblioteca”.

  8. #38
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    Un aforisma medievale afferma che “ claustrum sine armario, quasi castrum sine armamentario” (= un monastero privo dell’armadio dei libri è come una piazzaforte senza munizioni e armi). Infatti nelle biblioteche monasteriali lo “spirito” celebra le sue liturgie.

    E la “regina delle biblioteche” è la Biblioteca apostolica vaticana. Possiede una delle raccolte di testi antichi e di libri rari fra le più importanti, anche risalenti al I secolo. Apre le sue porte a studiosi provenienti da ogni parte del mondo.


    il "Salone sistino": aula di 70 metri x 15, a due navate, decorate.

    Fine
    Ultima modifica di doxa; 19-10-2023 alle 07:24

  9. #39
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    Marguerite Yourcenar nel romanzo “Memorie di Adriano” scrisse:

    “Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che, da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. Ho ricostruito molto, e ricostruire significa collaborare con il tempo, nel suo aspetto di "passato", coglierne lo spirito o modificarlo, protenderlo quasi verso un più lungo avvenire; significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti”.

    L’imperatore Adriano regnò dal 117 al 138.

    Il romanzo della Yourcenar ha forma epistolare: immagina l'imperatore Adriano che si rivolge al filosofo e scrittore Marco Aurelio. Questo, su indicazione dell'imperatore Adriano, nel 138 fu adottato dal futuro suocero e zio acquisito Antonino Pio, che lo associò al governo e lo designò come suo successore al trono imperiale.

    Per il cardinale Gianfranco Ravasi “Le biblioteche sono simili a crocevia in cui s’incontrano passato e presente, realtà e sogni, storia e speranza, consenso, dissenso, ma soprattutto senso”. Ed ha aggiunto: Forse aveva ragione lo scrittore Stephen King, quando forse sbrigativamente suggeriva: “Se tutto il resto sta fallendo, lascia perdere e va’ in biblioteca”.
    Qua sono con lui, col Cardinal Ravasi nella basilica fiorentina di Santa Croce. Ieri ha compiuto 81 anni. Ma dentro è come un ragazzino.

    https://photos.app.goo.gl/K2uvcuFA8KuUiTbT9
    amate i vostri nemici

  10. #40
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    Caro Cono, “zio Gianfranco” l’ho incontrato varie volte quand’era Milano, sia nella Pinacoteca Ambrosiana sia in occasione di sue conferenze.

    E’ molto bravo, un ottimo divulgatore.

    Sono contento che hai avuto la possibilità di dialogare con lui.

    Nel topic dedicato all’Agnus dei, nel post n. 148, parlando di te ho scritto
    è la persona a cui darei le chiavi della mia abitazione per farmela controllare quando sono assente, sicuro che non la farà occupare da rom o da immigrati organizzati e indirizzati da alcuni centri sociali, ecc.. Sbaglio ?
    E tu mi ha risposto che sbaglio…
    Fra i numerosi errori che hai fatto…
    .

    Inoltre, in un altro post, hai elencato alcune virtù del buon cristiano fra le quali l’accoglienza !

    Fratel Cono, comincio ad avere dei dubbi nel darti le chiavi della mia casa quando sono assente. Tu per fare il buon samaritano sei capace (senza scrupoli) di far alloggiare nella mia abitazione profughi e non profughi.

    Allora per non farti commettere errori di altruismo ti lascio solo le chiavi della mia auto.

  11. #41
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    Sono per la Chiesa di Papa Francesco: aperta a tutti! Non sono dunque un controllore o un vigilantes. Sono per i ponti, non per i muri.
    amate i vostri nemici

  12. #42

  13. #43
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    Ma grazieeee!!!
    Bellissimo. Un monumento al Vangelo.

    "Ero forestiero e mi avete accolto"
    amate i vostri nemici

  14. #44
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    Gentile amico Cono,

    come ho scritto in un precedente post, oltre ad essere cristiano hai l'aggravante di essere cattolico, come tale accetti e segui in modo acritico ciò che dice la Chiesa, in primis il papa, anziché decidere con la tua testa e scegliere ciò che per te va bene.

    Liberati dalle catene che ti tengono prigioniero dei voleri altrui: sii cristiano senza essere suddito della politica del Vaticano.

    Come laico m'interessa la religione cristiana per motivi di studio, ma aborro ciò che ha fatto nei secoli la Chiesa, almeno fino a Pio XII compreso.

    Io, il nick Esterno ed altri in questo forum destestiamo la cosiddetta "Santa sede". La religione cristiana la consideriamo strutturalmente avvolta dal mito. Ugualmente le altre religioni.

    Sempre con affetto amichevole

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