Perché la moda e lo stile di vita estetico sono così importanti oggi?

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Un antico proverbio afferma che “l’abito non fa il monaco”: questa espressione invita a non esprimere subito valutazioni, a giudicare le persone dall’abbigliamento che indossano, in quanto non sempre ciò che si vede esternamente corrisponde con il valore interiore di una persona. Infatti non basta indossare un vestito elegante e costoso per essere considerato di elevato ceto sociale.

Comunque ’abbigliamento è considerato il canale principale di manipolazione del sé, della propria immagine che si vuole presentare agli altri.



Il sociologo canadese naturalizzato statunitense Erving Goffman (1922 – 1982) elaborò la teoria della “presentazione del sé", contenuta nel libro "The Presentation of Self in Everyday Life".

Come sociologo, Goffman si interessò del comportamento degli individui quando s’incontrano, della loro comunicazione verbale e non verbale.

Il modo in cui si comunica non dipende soltanto da parole e gesti, ma anche dal modo in cui ci si veste o dagli oggetti che si utilizzano.

Identità personale e identità sociale interagiscono tra loro.

Durante l'interazione interpersonale l’individuo dà un'immagine di sé e riceve quella dell’interlocutore.

Di solito l’individuo tenta di mantenere costante la sua immagine positiva, in inglese "Save somebody's face" o "Lose somebody's face".

Ci sono molti libri sull’argomento che t’interessa. Ne hai letti qualcuno ?

Per molti adolescenti il vestito è un segnale sociale, per ostentare la propria identità di gruppo, per esempio nel passato c’erano i cosiddetti "punk", i "metallari", gli "skin-heads", ecc..


Numerose ricerche psico-sociali hanno rilevato che ci facciamo un’opinione della persona sconosciuta che abbiamo di fronte in un tempo compreso tra un decimo di secondo e cinque minuti e questo processo è determinato sia dalle convenzioni, (ad es. giacca e cravatta o tailleur) sia da criteri soggettivi quale somiglianza con una persona conosciuta o vecchie esperienze e ricordi. Dall'interazione verbale si riesce anche a capire il livello d'istruzione e la provenienza regionale della persona.

Esiste la psicologia dell’abbigliamento: la scelta degli abiti da indossare influenza la percezione che si ha di sé, lo stato d’animo.

Le donne sanno bene che la scelta di un vestito o dell’acconciatura dei capelli è un mezzo di comunicazione non verbale, un’arma della seduzione femminile, più intrigante rispetto a quella maschile. In determinate situazioni può dare vantaggio competitivo.