Essendo stato citato l'artista dal prolifico divulgatore d'arte doxa desideravo stilare due righe, una breve e incompleta riflessione su Andrea Pisano. Il personaggio al secolo Andrea d'Ugolino nativo di Pontedera, La sua formazione inizia come orafo, poi con il tempo le sue capacità scultoree e architettoniche si evidenziano. Nel 1330 inizia a lavorare alla porta del Battistero di Firenze che porterà a termine nel 1336. Quando Giotto venne a mancare a questa vita, Andrea fu nominato capomastro dell'opera del Duomo, apportò delle modifiche riferite ad Arnolfo di Cambio, ampliò la campata, cioè lo spazio verticale che comprende la distanza tra le due principali colonne reggenti in arco riguardo a un superiore sviluppo in altezza della chiesa. Più si impegnò al Campanile di Giotto ma non portò a termine per avvenimenti politici avversi, fu sostituito dal Talenti. Prima di queste vicende si impegnò ad allargare la piazzetta antistante Palazzo Vecchio o della Signoria. Si trasferì a Pisa dove aprì una florida bottega, proseguendo nel suo ingegno nella scultura in pietra e legno Nel 1347 si trasferì a orvieto e quasi subito fu nominato capomastro della famosa opera del Domo. Nel 1349 alla morte di Andrea si sostituirà il figlio Nino dove apporterà delle variazioni di stile. Andrea Pisano merita più approfondimento nella sua poliedricità.