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Risultati da 46 a 60 di 139

Discussione: Immaginario e "pornografia"

  1. #46
    Comunque alcune donne sono attratte dalla pornografia, che che se ne dica!!!
    Bambol utente of the decade

  2. #47
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Pssst....Pssst.....Bumble.....Pssst....la discussione "I vostri sogni" é la porta dopo.
    Altrimenti Scienza, per il possibile e l'impossibile o anche Cinema e Tv, Ai confini della realtà!
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  3. #48
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    Ma guarda che non stiamo parlando di gusti e priorità personali, bensì di un oggetto con suoi caratteri, appunto, oggettivi, fatti e circostanze; come dire:
    perché uno si compra una Jaguar 4.2 del 1964 ? qualcuno dirà perché comoda e veloce; ma per il mercato di oggi oggettivamente non è nessuna delle due; quindi ipotizzeremo che è vintage elegante, anche se scomoda e consuma un botto; non c'entra nulla se piace a te o a me.
    Chi si compra la Jaguar, lo farà per qualche motivo suo. Poi, tu pensi che sia per il motivo A (per infinite ragioni che sai tu, una più valida dell'altra ), per me è per il motivo B (perchè cosi' mi gira). Ne io, né tu siamo nella sua testa.
    E non mi interessano, né le Jaguar né il motivo per cui chi voglia, fruisca di quello che vuole.
    E io, me ne faccio una ragione. Tu, vedi tu.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  4. #49
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio


    .....automobilona e sessualità.... chi é che le aveva messe nello stesso calderone pesicologgico?...
    mah.....vassapé....

    Ma daiii, io che invece pensavo che uno si compra una Jaguar del '64 perchè ama collezionare auto d'epoca!
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  5. #50
    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Ma daiii, io che invece pensavo che uno si compra una Jaguar del '64 perchè ama collezionare auto d'epoca!

    per forza che non vai a fondo delle cose....e non vedi bene.....voli ad alta quota

  6. #51
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Axe, forse la fai troppo complicata, nel senso che un pò più terra terra siamo pure basici. Mettici anche desiderio e fantasie. Se la guardiamo dal lato del maschio etero per esempio, ci sarà sì Rocco che si fa l'attrice gnocca, ma in quel momento fruisci un contenuto dove oltre a vedere del nudo e del sesso, e dove magari ti identifichi con Rocco, ti solletica pure il vedere (e voler avere) una donna disponibile e disnibita, oppure un maschio con più donne, altra robetta alla base dell'istinto e desiderio maschile.
    beh, già è apprezzabile uno sforzo di enunciazione di questa cosa dell'attore che si surroga, e che ha un suo senso, almeno in origine;

    sul semplificare, sotto un certo limite, non si può; è come se in un dibattito sui farmaci si pretendesse di voler ignorare la differenza tra virus e batteri, tra antibiotici e sulfamidici o tra spettri diversi di antibiotico, sulla base che sempre una pillola bianca ti prendi;

    qui, il 3d associa la pornografia - un sistema di segni - e l'immaginario - un complesso di emozioni correlabile a quel sistema; e, come tutte le cose umane, è estremamente probabile che nel tutto alligni una notevole misura di ambivalenza; solo che nelle cose di sesso il più delle volte intervengono inibizioni e rimozioni all'origine;
    se io osservassi che Mario va tutte le domeniche allo stadio, potrei dirmi con una certa convinzione che a Mario piace il calcio; ma, sarebbe una riflessione esatta ? perché in effetti, Mario potrebbe:

    a) oltre che seguire la sua squadra, anche essere abbonato ai canali sportivi e vedere le partite di tutti i campionati esteri, frequentare i siti specializzati in cui si commentano partite, allenatori, moduli di gioco, ecc...

    b) amare la circostanza comunitaria del tifo, il colore magari portando il figliolo, come suo padre ha fatto con Mario stesso; e allora la motivazione sarebbe un'altra;

    c) fare come me 30 anni fa col Livorno, che seguivo con dei cari amici in interregionale e serie C, nei posti più assurdi, previa trattoria scelta da amico cultore, con tutto il folklore di contorno, tifosi burloni, ecc... motivazione ancora diversa;

    d) essere un capo ultrà, che non solo va allo stadio, ma si reca al club tutti i pomeriggi, compone i cori, organizza le trasferte e gli assetti in curva tipo capo militare; la partita nemmeno la vede, perché sta seduto sulla ringhiera rivolto alla truppa col megafono in mano;

    ora, è ovvio che l'affermazione a Mario piace il calcio è sostanzialmente corretta solo nel caso a), mentre negli altri non ti illustra una cippa della personalità di Mario e delle sue motivazioni;

    mo', siccome capisco che il porno imbarazza i più, la correlazione la faccio in parallelo con un altro genere:

    se guardiamo Lo squalo di Spielberg, abbiamo una narrazione strutturata in un sistema di segni che intenzionalmente produce delle emozioni a partire da un movente ancestrale comune, la paura della minaccia ignota nascosta; Spielberg già aveva trattato la cosa in Duel, dove non vedi mai il camionista;
    nella narrazione dello squalo, tipicamente lo spettatore è precipitato nel modulo Hytchcock, del conoscere la minaccia ma non poter avvertire il protagonista; e poi c'è tutto il costrutto delle vittime, a cui ci si affeziona o meno; il vecchio burbero e incattivito viene sacrificato e mostrato mentre lo squalo lo fa a pezzi, equivalente dei genitali in azione; poi c'è l'orgasmo, doppio, quando il proiettile colpisce la bombola, e poi quando l'amico simpatico riemerge, e tutte le paure si esorcizzano; lo squalo è morto;
    noi capiamo perfettamente il sistema emotivo che opera, al punto che con un po' di esperienza sappiamo anche individuare chi sarà mangiato dagli squali di tutti i sequel: quello antipatico e infido o arrogante, insomma, i troppo furbi e i cretini di ogni età, come cantava Dalla

    il rapporto tra spettatore e paura evocato dal film è paragonabile a quello tra spettatore ed eccitazione primaria che un film di sesso esplicito può generare in prima battuta; ho scritto sesso esplicito, proprio perché questo è diverso come concetto da pornografico, anche se le due cose possono coincidere in una certa misura;

    ma che dire dello spettatore di genere e delle sue emozioni ? già nello Squalo 2 c'è la ricerca mediata e di seconda mano di varianti stilistiche della paura, cioè una dose maggiore di quella "droga", che nella posologia originaria non basta più;
    quando arriviamo a Sharknado, verosimilmente lo spettatore non è più mosso dalla paura del primo film, e nemmeno la sceneggiatura intende far questo, ma solletica vezzi stilistici e bisogni diversi; infatti, Lady riporta il commento sul porno che diventa sempre più estremo;

    ma la transizione non è solo quantitativa, di posologia; è proprio una cosa diversa, come la motivazione del Mario-capo ultrà, un sistema narrativo che evidentemente, in modo più o meno consapevole, risponde a bisogni diversi, che è la mia considerazione originaria;

    detto questo, per solo inciso, nella nostra cultura l'equivalente dello Squalo 1 nel sesso non c'è, non ordinariamente; lo squalo che si mangia il burbero capitano lo vedi solo nella nella versione Sharknado, e tutto il comparto emotivo associato alla sessualità è confinato al bestiario della pornografia, con un connotato e repertorio limitatissimo, di corpi e pratiche in cui la "persona", nel senso di individualità che produce le ordinarie emozioni drammaturgiche - i gradi di immedesimazione col poliziotto buono, il ricercatore sub simpatico, il figlio del poliziotto che va a fare l'escursione in barca o il surfista - non ha alcun ruolo;

    se si discute in un 3d su "pornografia e immaginario" a me sembrerebbe opportuno riflettere su questa cosa, che è abbastanza macroscopica, visto che in effetti la sessualità fa parte della vita di tutti, anche se è un dominio coperto dal pudore; no ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #52
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Comunque alcune donne sono attratte dalla pornografia, che che se ne dica!!!
    Qualcuno ha detto di no?

    Io non mi eccito con la pornografia, ma non vuole dire che ci siano state scene di sesso nei film che ho trovato eccitanti, solo due al momento me ne ricordo, le due più recenti

  8. #53
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, già è apprezzabile uno sforzo di enunciazione di questa cosa dell'attore che si surroga, e che ha un suo senso, almeno in origine;

    sul semplificare, sotto un certo limite, non si può; è come se in un dibattito sui farmaci si pretendesse di voler ignorare la differenza tra virus e batteri, tra antibiotici e sulfamidici o tra spettri diversi di antibiotico, sulla base che sempre una pillola bianca ti prendi;

    qui, il 3d associa la pornografia - un sistema di segni - e l'immaginario - un complesso di emozioni correlabile a quel sistema; e, come tutte le cose umane, è estremamente probabile che nel tutto alligni una notevole misura di ambivalenza; solo che nelle cose di sesso il più delle volte intervengono inibizioni e rimozioni all'origine;
    se io osservassi che Mario va tutte le domeniche allo stadio, potrei dirmi con una certa convinzione che a Mario piace il calcio; ma, sarebbe una riflessione esatta ? perché in effetti, Mario potrebbe:

    a) oltre che seguire la sua squadra, anche essere abbonato ai canali sportivi e vedere le partite di tutti i campionati esteri, frequentare i siti specializzati in cui si commentano partite, allenatori, moduli di gioco, ecc...

    b) amare la circostanza comunitaria del tifo, il colore magari portando il figliolo, come suo padre ha fatto con Mario stesso; e allora la motivazione sarebbe un'altra;

    c) fare come me 30 anni fa col Livorno, che seguivo con dei cari amici in interregionale e serie C, nei posti più assurdi, previa trattoria scelta da amico cultore, con tutto il folklore di contorno, tifosi burloni, ecc... motivazione ancora diversa;

    d) essere un capo ultrà, che non solo va allo stadio, ma si reca al club tutti i pomeriggi, compone i cori, organizza le trasferte e gli assetti in curva tipo capo militare; la partita nemmeno la vede, perché sta seduto sulla ringhiera rivolto alla truppa col megafono in mano;

    ora, è ovvio che l'affermazione a Mario piace il calcio è sostanzialmente corretta solo nel caso a), mentre negli altri non ti illustra una cippa della personalità di Mario e delle sue motivazioni;

    mo', siccome capisco che il porno imbarazza i più, la correlazione la faccio in parallelo con un altro genere:

    se guardiamo Lo squalo di Spielberg, abbiamo una narrazione strutturata in un sistema di segni che intenzionalmente produce delle emozioni a partire da un movente ancestrale comune, la paura della minaccia ignota nascosta; Spielberg già aveva trattato la cosa in Duel, dove non vedi mai il camionista;
    nella narrazione dello squalo, tipicamente lo spettatore è precipitato nel modulo Hytchcock, del conoscere la minaccia ma non poter avvertire il protagonista; e poi c'è tutto il costrutto delle vittime, a cui ci si affeziona o meno; il vecchio burbero e incattivito viene sacrificato e mostrato mentre lo squalo lo fa a pezzi, equivalente dei genitali in azione; poi c'è l'orgasmo, doppio, quando il proiettile colpisce la bombola, e poi quando l'amico simpatico riemerge, e tutte le paure si esorcizzano; lo squalo è morto;
    noi capiamo perfettamente il sistema emotivo che opera, al punto che con un po' di esperienza sappiamo anche individuare chi sarà mangiato dagli squali di tutti i sequel: quello antipatico e infido o arrogante, insomma, i troppo furbi e i cretini di ogni età, come cantava Dalla

    il rapporto tra spettatore e paura evocato dal film è paragonabile a quello tra spettatore ed eccitazione primaria che un film di sesso esplicito può generare in prima battuta; ho scritto sesso esplicito, proprio perché questo è diverso come concetto da pornografico, anche se le due cose possono coincidere in una certa misura;

    ma che dire dello spettatore di genere e delle sue emozioni ? già nello Squalo 2 c'è la ricerca mediata e di seconda mano di varianti stilistiche della paura, cioè una dose maggiore di quella "droga", che nella posologia originaria non basta più;
    quando arriviamo a Sharknado, verosimilmente lo spettatore non è più mosso dalla paura del primo film, e nemmeno la sceneggiatura intende far questo, ma solletica vezzi stilistici e bisogni diversi; infatti, Lady riporta il commento sul porno che diventa sempre più estremo;

    ma la transizione non è solo quantitativa, di posologia; è proprio una cosa diversa, come la motivazione del Mario-capo ultrà, un sistema narrativo che evidentemente, in modo più o meno consapevole, risponde a bisogni diversi, che è la mia considerazione originaria;

    detto questo, per solo inciso, nella nostra cultura l'equivalente dello Squalo 1 nel sesso non c'è, non ordinariamente; lo squalo che si mangia il burbero capitano lo vedi solo nella nella versione Sharknado, e tutto il comparto emotivo associato alla sessualità è confinato al bestiario della pornografia, con un connotato e repertorio limitatissimo, di corpi e pratiche in cui la "persona", nel senso di individualità che produce le ordinarie emozioni drammaturgiche - i gradi di immedesimazione col poliziotto buono, il ricercatore sub simpatico, il figlio del poliziotto che va a fare l'escursione in barca o il surfista - non ha alcun ruolo;

    se si discute in un 3d su "pornografia e immaginario" a me sembrerebbe opportuno riflettere su questa cosa, che è abbastanza macroscopica, visto che in effetti la sessualità fa parte della vita di tutti, anche se è un dominio coperto dal pudore; no ?
    Il fatto è che si finisce spesso in questi meandri psicologici, tralasciando la base, che è quella di partenza. Non che non ci sia il resto, non mi fraintendere, giusto per non dimenticarci che siamo pur sempre animali e, come dicevo prima, ci stanno pure i bisogni di specie e di genere e l'immaginario si fonde con queste tendenze, come nell'esempio fatto dell'uomo che desidera più donne o quella disponibile che te la sbatte in faccia.
    Poi, per dire, pare che gli uomini siano più attratti dalle immagini rispetto alle donne. Giusto per ampliare un attimo il discorso sul quale poi si origina anche l'immaginario e certi bisogni di fruizione di contenuti erotici e pornografici.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  9. #54
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Io non mi eccito con la pornografia, ma non vuole dire che ci siano state scene di sesso nei film che ho trovato eccitanti, solo due al momento me ne ricordo, le due più recenti
    se ti va e sei in grado, sapresti descrivere in modo puntuale il perché linguistico di quella rappresentazione e distinguerlo da quelle pornografiche ? chiedo perché nello specifico mi sembra di aver capito che hai qualche nozione di cinema, quindi potresti esprimere una considerazione di tipo drammaturgico su cosa abbia attitudine a produrre quell'effetto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #55
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Il fatto è che si finisce spesso in questi meandri psicologici,
    scusa eh, ma se si parla di "immaginario" connesso alla pornografia, come fai ad espungere i meandri psicologici ?

    tralasciando la base, che è quella di partenza. Non che non ci sia il resto, non mi fraintendere, giusto per non dimenticarci che siamo pur sempre animali e, come dicevo prima, ci stanno pure i bisogni di specie e di genere e l'immaginario si fonde con queste tendenze, come nell'esempio fatto dell'uomo che desidera più donne o quella disponibile che te la sbatte in faccia.
    anche questa è psicologia, connessa alla fisiologia;
    Poi, per dire, pare che gli uomini siano più attratti dalle immagini rispetto alle donne. Giusto per ampliare un attimo il discorso sul quale poi si origina anche l'immaginario e certi bisogni di fruizione di contenuti erotici e pornografici.
    beh, certo; questo te lo dice qualsiasi psicologo;

    però in effetti tutta la questione del pudore & rappresentazione drammaturgica della sessualità è un fatto culturale; e qui c'è un dato che, comparato al generale sviluppo della narrativa, declinata come si vuole, è macroscopico;

    cioè, da un lato hai un teorico sdoganamento della materia in sé, per cui puoi avere il best-seller delle Sfumature - non li ho visti, per cui non so - in cui l'argomento è proprio il sesso, ma c'è ancora il tabù dell'esplicito;
    dall'altro hai una massa esorbitante di materiale eccentrico , nel senso di partito per la tangente, e frequentatissimo da persone "normali" che si auto-replica tipo cellule anomale in un contesto "da perversione" di ghetto pop di massa, dove magari trovi anche la specialità "donne con l'alluce valgo"

    ora, un ipotetico osservatore esterno alla morale - che, ovviamente, non esiste, ma ci sforziamo razionalmente di incarnare - dovrebbe quanto meno notare l'eccentricità della cosa, per cui se hai fatto trenta e racconti di una che ha una relazione sadomaso, fai trentuno e l'opportunità drammatica di rendere "reale" la scena la cogli; esattamente come sono veri i piatti de La Grande bouffe e Tognazzi li mangia davvero, almeno in una certa misura; non è che si copre col tovagliolo mentre imbocca una forchettata di paté
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #56
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se ti va e sei in grado, sapresti descrivere in modo puntuale il perché linguistico di quella rappresentazione e distinguerlo da quelle pornografiche ? chiedo perché nello specifico mi sembra di aver capito che hai qualche nozione di cinema, quindi potresti esprimere una considerazione di tipo drammaturgico su cosa abbia attitudine a produrre quell'effetto.



    Grazie per la considerazione, mi manca il linguaggio tecnico, ma farò del mio meglio

    Intanto la situazione, sono un agente e una prostituta sua informatrice, ma non è un rapporto mercenario, c'è una domanda da entrambe le parti (la scena di sesso tra Pedro Pascal e Martina García in Narcos, prima o seconda puntata della serie , non mi ricordo).

    C'è un dialogo, che una attrazione reciproca, non un affetto perché non parlano d'amore i due e Helena è un personaggio marginale.

    I due affermano che nel tempo (quindi in seguito ai vari tentativi) stanno raggiungendo la perfezione, fanno sesso perché insieme lo fanno bene

    Quindi i due si conoscono e bene carnalmente, presumiamo un prima , vediamo un presente e ci fanno intuire un futuro (stanno raggiungendo la perfezione), fatto che è assai distante da quello che il tema del film porno, soddisfazione facile, rapida, immediata e cambiano sempre i protagonisti.

    Le inquadrature: campo totale, la stanza i corpi nudi sul divano sono l'elemento centrale, ma poi anche i volti dei due. Ora non mi ricordo se vengono inquadrati i genitali, ma penso che me ne ricorderei - differenza evidente con un porno

    L'audio: le parole hanno un senso rispetto a quello che sta accadendo (la doppiatrice di lei è stata bravissima, penso che sia il 90% della scena, non so se in lingua originale renda altrettanto, dovrei rivederla ), capita lo stesso nel porno? Non so ora non in quelli che ho visto io, dove i gemiti sono scontati e un tot al kg.

    Lei è sì una prostituta ma questo rapporto è una scelta, non uno dei tanti rapporti promiscui - altra differenza con il porno dove la donna è disponibile e disinibita con chiunque

    Sulle luci nulla da dire, non ho abbastanza informazioni, mi pare che nel porno la luce non sia rossa come da definizione, ma piuttosto diurna, chiara e leggibile, ma davvero, la mia conoscenza della pornografia è così risicata, qui c'è la scelta di una luce calda.

    L'altra scena che ricordo non vorrei proprio raccontarla perché i miei fantasmi è meglio che me li tenga per me perché sono difficili da spiegare figurati farli capire
    Ultima modifica di Breakthru; 08-03-2024 alle 11:33 Motivo: frase ripetuta

  12. #57
    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Qualcuno ha detto di no?

    Io non mi eccito con la pornografia, ma non vuole dire che ci siano state scene di sesso nei film che ho trovato eccitanti, solo due al momento me ne ricordo, le due più recenti
    Ma infatti, la mia domanda è rivolta a coloro le quali provano attrazioni dal porno...

    Mentre io collezionavo fumetti tipo :
    Il Camionista, Sukia, Vampiria, Corna vissute, ecc.

    Le mie amiche collezionavano romanzi Harmony e similari...

    Le vie dell'eccitamento sessuale percorrono vie diverse, secondo il gender, per alcune invece sono le stesse di quelle maschili.

    A me incuriosiscono queste.
    Bambol utente of the decade

  13. #58
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    L'altra scena che ricordo non vorrei proprio raccontarla perché i miei fantasmi è meglio che me li tenga per me perché sono difficili da spiegare figurati farli capire
    figurati...

    non sono certo un esperto di porno nemmeno io, ma in 60 anni qualcosa ho visto; un po' generalmente, di cinema, che ho frequentato un po' di lato, ma da insider; l'unica esperienza porno è che un mio amico ha comprato l'appartamento di Moana Pozzi e mi invitava ogni tanto nella piscina condominiale, dove c'erano tutte queste pornostar che abitavano nel comprensorio

    comunque, ovviamente confermi che un meccanismo necessario è la creazione di una relazione emotiva tra i protagonisti, in modo che al corpo si associ una personalità e una motivazione; cosa che nella pornografia propriamente detta, in genere manca; cioè, sembrerebbe il "tagliato" di quei dettagli che avrebbero potuto esserci nella scena che hai descritto;

    l'inquadratura totale non è un granché di efficacia, se non per indirizzare il tutto; le soggettive ravvicinate funzionano meglio; e, giustamente, sottolinei il sonoro; su queste due cose il Solito Spielberg ha rivoluzionato - e in parte, pure seppellito per un po' - il cinema di guerra:

    diversi reduci si sono sentiti male nei primi 20 minuti di Private Ryan, tanto erano realistiche le soggettive e cruenta la "materia" metallica, realistici i suoni; io stesso, che pure non ho mai fatto guerre ma ho usato molto intensivamente quelle armi da militare, ho provato un brivido improvviso di memoria evocata al suono vicino dell'espulsione del pacchetto di 5 colpi del Garand e dei bossoli in generale; una cosa che non si ascolta mai nei film "de spari"

    questa scena è stata talmente potente che per rispetto al maestro quasi nessuno ha approfittato della lezione; a parte un caso, Jeunet, in Un long dimanche de fiancailles, dove evidentemente le scene di battaglia sono state molto influenzate dalle innovazioni di Spielberg.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #59
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    scusa eh, ma se si parla di "immaginario" connesso alla pornografia, come fai ad espungere i meandri psicologici ?


    anche questa è psicologia, connessa alla fisiologia;

    beh, certo; questo te lo dice qualsiasi psicologo;

    però in effetti tutta la questione del pudore & rappresentazione drammaturgica della sessualità è un fatto culturale; e qui c'è un dato che, comparato al generale sviluppo della narrativa, declinata come si vuole, è macroscopico;

    cioè, da un lato hai un teorico sdoganamento della materia in sé, per cui puoi avere il best-seller delle Sfumature - non li ho visti, per cui non so - in cui l'argomento è proprio il sesso, ma c'è ancora il tabù dell'esplicito;
    dall'altro hai una massa esorbitante di materiale eccentrico , nel senso di partito per la tangente, e frequentatissimo da persone "normali" che si auto-replica tipo cellule anomale in un contesto "da perversione" di ghetto pop di massa, dove magari trovi anche la specialità "donne con l'alluce valgo"

    ora, un ipotetico osservatore esterno alla morale - che, ovviamente, non esiste, ma ci sforziamo razionalmente di incarnare - dovrebbe quanto meno notare l'eccentricità della cosa, per cui se hai fatto trenta e racconti di una che ha una relazione sadomaso, fai trentuno e l'opportunità drammatica di rendere "reale" la scena la cogli; esattamente come sono veri i piatti de La Grande bouffe e Tognazzi li mangia davvero, almeno in una certa misura; non è che si copre col tovagliolo mentre imbocca una forchettata di paté
    Ma io ho detto che non escludevo il discorso psicologico (aggiungiamo anche l'educazione, la cultura) a parte il fatto che ho detto meandri psicologici visto che tu eri partito con esempi già molto particolari, ansie e paure. Il fatto di quello che guarda il tizio prestante che si tromba la moglie, potrebbe non avere accese quelle lampadine nel cervello rispetto a quello che si guarda Rocco con l'attrice gnocca.
    Era per partire più dalla base e dalla ricerca di piacere ed appagamento.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  15. #60
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    figurati...

    non sono certo un esperto di porno nemmeno io, ma in 60 anni qualcosa ho visto; un po' generalmente, di cinema, che ho frequentato un po' di lato, ma da insider; l'unica esperienza porno è che un mio amico ha comprato l'appartamento di Moana Pozzi e mi invitava ogni tanto nella piscina condominiale, dove c'erano tutte queste pornostar che abitavano nel comprensorio

    comunque, ovviamente confermi che un meccanismo necessario è la creazione di una relazione emotiva tra i protagonisti, in modo che al corpo si associ una personalità e una motivazione; cosa che nella pornografia propriamente detta, in genere manca; cioè, sembrerebbe il "tagliato" di quei dettagli che avrebbero potuto esserci nella scena che hai descritto;

    l'inquadratura totale non è un granché di efficacia, se non per indirizzare il tutto; le soggettive ravvicinate funzionano meglio; e, giustamente, sottolinei il sonoro; su queste due cose il Solito Spielberg ha rivoluzionato - e in parte, pure seppellito per un po' - il cinema di guerra:

    diversi reduci si sono sentiti male nei primi 20 minuti di Private Ryan, tanto erano realistiche le soggettive e cruenta la "materia" metallica, realistici i suoni; io stesso, che pure non ho mai fatto guerre ma ho usato molto intensivamente quelle armi da militare, ho provato un brivido improvviso di memoria evocata al suono vicino dell'espulsione del pacchetto di 5 colpi del Garand e dei bossoli in generale; una cosa che non si ascolta mai nei film "de spari"

    questa scena è stata talmente potente che per rispetto al maestro quasi nessuno ha approfittato della lezione; a parte un caso, Jeunet, in Un long dimanche de fiancailles, dove evidentemente le scene di battaglia sono state molto influenzate dalle innovazioni di Spielberg.
    sono appena andata a rivedermi la scena, dunque ora mi sembra, sempre ben girata, ma molto più scura da come ricordavo, campo più stretto anche se ancora totale, si vede la stanza ma i corpi sono i protagonisti, questa scena viene dopo un'altra, sempre un rapporto sessuale, la luce quasi simile

    La somma delle due è sicuramente intenzionale

    L'audio è originale, è una scena in spagnolo

    La creazione di una relazione emotiva è fondamentale, almeno per me, per trovare una scena di sesso almeno interessante se non coinvolgente
    Ultima modifica di Breakthru; 08-03-2024 alle 11:57

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