Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
Ma non è poco coerente essere attratto da un certo tipo di persona per volerla poi diversa? Se ti attrai teoricamente dovresti volerla esattamente così, no?
guarda, per mostrare come può funzionare la cosa, uno potrebbe aver introiettato, tramite la figura materna, un feminino dominante o almeno competitivo, una donna non remissiva - è abbastanza il mio caso - da cui è attratto per abitudine di relazione; cioè, quella figura ti insegna a negoziare e relazionarti con la figura femminile in generale;

l'equazione diventa di secondo grado a seconda di come ne esce il corrispettivo modello maschile, perché:

a) se il padre è in qualche modo altrettanto autorevole e in grado di competere, avrai un modello che tiene, più o meno capace di un equilibrio; ma

b) se il padre è remissivo, allora hai quella combinazione patologica, per cui il tuo riferimento femminile è quello di una donna dominante, ma la tua capacità di gestire quella figura con una certa sicurezza viene meno; magari ci si accomoda nella stessa remissività paterna, anche perché competere col padre è abbastanza un tabù, più o meno consapevole,
però resterà una specie di nostalgia per l'uomo autorevole, capace di competere o sottomettere quella donna così "potente";

se vuoi, questo ti spiega pure il perché molte società maschiliste, soprattutto nell'area mediterranea, hanno in origine e poi sottotraccia un privato molto matriarcale; Grecia, Magna Grecia penisola iberica; in Grecia quasi ti fa ridere quanto le donne sono più astute quanto a capacità relazionali dei mariti, ma credo molto spesso in tutto il sud
ma pure nel nord, spesso; col socio avevamo elaborato una strategia negoziale a parte per i dealers del banco di dischi che avevano la moglie:
vedi, Axe, quando c'è la moglie, quello è un osso duro, perché ha più distanza affettiva, è più razionale: devi cooptare anche lei nella trattativa, perché lui è spaventato che se ti fa troppo sconto poi lei gli fa il cazziatone

comunque, di questi mismatch, qualsiasi relazione è piena zeppa, e sono tantissimi gli schemi potenzialmente patologici;

se una persona è stata poco amata e ha una scarsa autostima - cosa frequentissima - tenderà a svalutare chi la apprezza, ma anche ad accontentarsi di un partner mediocre - chi disprezza, compra; salvo poi entrare in un sistema bomba-ad-orologeria di rancore, dove entrambi si sentono sfruttati e relegati a seconda o terza scelta;
poi dici che si lasciano male... e te credo !

altre volte questa più o meno modica infelicità relazionale è l'unico modo per vivere una relazione senza mettersi in competizione e superare il genitore-modello a sua volta infelice, verso il quale la morale precetta una qualche forma di solidarietà affettiva, anche non richiesta;

idealmente, sarebbe opportuno avere bene presenti certe situazioni; io una certa lucidità l'avrei anche avuta, ma la verità è che quando ci sei dentro mani e piedi ti serve a poco; però è utile a ridimensionare certe sofferenze successive, quello sì.