che il tuo fine sia davvero quello dichiarato, in modo tale da poterne validare la logica; es:
compro la costosa automobile X perché in effetti alla fine dei conti risparmio; ma la verità è che mi piace quel modello e il risparmio è irrilevante;
questa circostanza è normale e non mi suggerisce certo una censura morale; anche perché il 70% del nostro reddito disponibile lo spendiamo così, e i pubblicitari lo sanno bene;
il problema sorge solo quando l'innocua superfetazione personale diventa luogo comune cognitivo, una "verità" che ostacola una formazione corretta delle scelte in base ai costi e benefici pubblici, e magari in contesti di per sé regolati da meccanismi controintuivi, come l'economia e il diritto, il traffico urbano o la statistica e politica sanitaria.
c'� del lardo in Garfagnana
Ok, spero di non avere frainteso.
A questo punto, fatto salvo che cono e chiunque altro e’ libero di modellare la propria vita secondo i canoni che meglio crede e che il suo modello resterà privato fino al punto in cui non diventi massa critica per un cambiamento anche sociale, quale sarebbe il problema alla luce della tua ultima obiezione in fatto di gap cognitivi, percorso corretto, dato per scontato che la sua affiliazione alla dottrina cattolica sia sincera?
Aut hic aut nullubi
come ho detto, è sempre e solo un problema di congruenza tra fini e mezzi per conseguirli;
io posso esprimere una predilezione, poniamo: la Fiat Duna è l'auto più bella di sempre; potrei essere appagato anche solo dalla declamazione di questa predilezione; tuttavia, chi mi ascolti può pensare che io effettivamente voglia esprimere argomentazioni convincenti, e potrebbe sbagliarsi;
il "problema", nasce quando l'opinione adduce come supporti fattuali informazioni false, ma intuitivamente convincenti, che aggirano una valutazione critica;
se io dico che la Duna che mi piace tanto costa poco, quindi è un risparmio, dico una verità - costa poco - ma a supporto di un falso, perché consuma, è tendenzialmente vietata perché inquina troppo, comporta potenziali difficoltà di manutenzione;
se tu, in buona fede, ti convinci delle mie affermazioni, rischi di introiettare lo schema astratto di un falso, semplicemente perché ti mancano gli strumenti "tecnici" per porti le giuste domande, giuste in senso funzionale, operativo;
vuoi andare da Roma a Milano e sei indeciso tra treno e aereo ? dovrai porti il problema dei collegamenti tra centro e aeroporto, magari in rapporto ai costi;
se ti dicono "l'Europa liberista", puoi trovare la cosa sensata, come capita a molti sulla base di elementi fattuali "veri"; ma se non hai la cultura per cercare e riconoscere il dato di fatto che l'UE spende metà del welfare globale per il 6% della popolazione, verosimilmente le tue aspettative, e conseguenti valutazioni e scelte politiche, possono comportare errori; cioè, vorresti difendere il welfare, ma scegli una strategia negozialmente inefficace, perché fondata su irrealizzabili aspettative massimaliste, di cui non hai avuto modo di vagliare la praticabilità;
magari invece, sei miliardario, del welfare non ti importa una cippa, ma ti piace atteggiarti a comunista per altri motivi.
c'� del lardo in Garfagnana
Chiaro. Questo presuppone però una volontà truffaldina.
Ora, se sulla volontà truffaldina dell’associazione nata nel 325 a Nicea non ho dubbi, la stessa volontà non è trasportabile 1:1 a chi crede invece nella veridicità del messaggio.
Per restare alla tua metafora, se casco nel imbroglio di una pubblicità tendenziosa, non sono io colpevole allo stesso modo di chi quella pubblicità ha commissionato e realizzato.
Aut hic aut nullubi
Ti ringrazio di cuore, King!
Qua non discutiamo di una singola persona: ma di miliardi! Miliardi che nei secoli e nei millenni hanno modellato e ancora modellano la loro Vita sull'esistenza del Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Mosè e di Gesù Cristo.
Grazie amico mio
amate i vostri nemici