Ebrei d'egitto

[axeUgene]

Se sono veri i discorsi di Cono, il delirio e le stupidaggini aumentano esponenzialmente e galoppano come il vento. Se prende in giro, vorrà dire che sono anni che ci sta gabbando.

Cono è modernissimo, in realtà; esprime una rimozione della ragione tipica dei nostri tempi, che però tocca anche tantissimi ignari o che si credono arguti; conosco gente con due lauree che crede nei complotti più assurdi;

più banalmente, l'eccesso di disponibilità di informazioni fa pesare meno nella cultura di quasi tutti il metodo di elaborazione del sapere;

la cultura - scienza inclusa, ovviamente - non è una somma di nozioni erudite, ma la capacità di orientarsi tra le fonti con metodo critico, e porsi le domande rilevanti per ogni tesi con cui si ha a che fare;
se un mi dice: gli americani non sono mai sbarcati sulla luna ! per prima cosa mi chiedo come sarebbe stato possibile nascondere un apparato di falsificazione così ponderoso, riguardo ad un'impresa propagandisticamente tento rilevante, senza che lo spionaggio russo non solo non sia riuscito a trovare prove del falso, ma la propaganda sovietica del tempo nemmeno abbia sollevato un qualche dubbio;

se io devo ragionare di religione, la scuola mi soccorre con un quinquennio di programma di filosofia, e pure di storia; che ci vuole a vedere che è successo oltre il nostro naso ? se proprio uno ha dimenticato tutto, perché è passato del tempo, basta una rinfrescata di wiki, che almeno su certe cose più di tanto distorta non può essere;

oggi abbiamo "scoperto" l'acqua calda, e cioè che le mitologie nazionali, come quella di Israele, sono un'invenzione; ci ha scritto un bellissimo testo Eric Hobsbawm, l'iInvenzione della tradizione;

abbiam un bel problema di decostruzione e depotenziamento di una formazione culturale di base, in termini di capacità critiche; tante informazioni, ma scarsa capacità di elaborarle e scarso metodo nell'utilizzare protesi cognitive, come la trust - nell'esempio della luna, il KGB;
ala fine, Wanna Marchi fa comunque un botto di soldi; fatte le proporzioni dell'investimento, più dei preti e dei nazionalisti

[Vega]

Se Cono è serio, io direi che sia più il tappare il buco con le tiritere, i giri di frittata, le negazioni nell'ambito che per lui è vitale. Più che vittima dei tempi sarebbe vittima di sè stesso, delle sue credenze e del bisogno di tenerle in piedi a tutti i costi.

[restodelcarlino]

Più che vittima dei tempi sarebbe vittima di sè stesso, delle sue credenze e del bisogno di tenerle in piedi a tutti i costi.

...ed é per questo che il diabolico giullare é in realtà il suo "demone socratico", che lo assilla, al par di tafano (sempre socratico), per ricondurlo alla ragione
e lui, inconsapevole, mi ignora

[axeUgene]

Se Cono è serio, io direi che sia più il tappare il buco con le tiritere, i giri di frittata, le negazioni nell'ambito che per lui è vitale. Più che vittima dei tempi sarebbe vittima di sè stesso, delle sue credenze e del bisogno di tenerle in piedi a tutti i costi.

non è vittima; fa quello che lo fa star bene, e cioè confermare le opinioni che reggono il "suo" mondo; mica è scemo...

ma questa cosa la fa una gran maggioranza di persone, in genere con mitologie appena più raffinate; o meglio, meno palesemente mitologie;

laggente per un decennio incolpava "l'euro" di chissà cosa; capre analfabete di qualsiasi nozione elementare di economia, e financo di aritmetica; tutti i complottaroli, suddivisi per branche; quelli diffidenti verso i farmaci, quelli che "non ce lo dicono", per finire coi terrapiattisti e altre amenità; e tutti quelli che si illudono di avere qualcosa gratis, di essere furbi; e che cadono puntualmente in qualche truffa, di soldi o politica;

solo che le persone vogliono star bene in quel momento, e se in quel momento hanno bisogno di una certezza, o la trovano nella religione, o in qualche opinione "forte", ch spiega il complesso e difficile in modo semplice e tranquillizzante;

in fondo, il religioso è quello più innocuo: si espone già su un terreno dichiaratamente artificioso per chi non condivide, no ? è un po' un teatro;
semmai, uno potrebbe suggerire una maggior raffinatezza, se proprio ci si affeziona a certe tesi; si può, con uno sforzo relativamente esiguo, soprattutto se uno è molto concentrato sull'argomento; ma non è una cosa rilevante, se il fine è intonare slogan da curva.

[Vega]

Chiaro che ciascuno di noi faccia qualcosa per sé, cercare o restare nella la zona confort, ma se arrivi a negare dati o fatti alla mano, a rigirare la frittata più del dovuto, forse un pò vittima di te stesso arrivi ad essere. Che poi anche il crearsi il proprio bozzolo alle volte diventa perfino invalidante e controproducente.
Poi se devo fare riferimento al Cono pensiero, sperando che si renda conto di quello che dice, ci sarebbe da mettere in conto anche una certa lealtà (lo potranno torturare ecc...che ogni tanto ripete e quindi mai dirà mezza parola diversa o contraria) e l'opportunismo per i quali deve raccontarla più o meno pari pari come libro riporta, anche se appunto diventa tutto molto sciocco, anacronistico e teatrale.

[axeUgene]

beh, per me sono rilevanti i gap cognitivi che effettivamente producono errori diffusi di percezione e valutazione; cioè, quelli compiuti da molte persone che fraintendono un percorso corretto per un fine dichiarato, autentico, non ipocrita.

[King Kong]

beh, per me sono rilevanti i gap cognitivi che effettivamente producono errori diffusi di percezione e valutazione; cioè, quelli compiuti da molte persone che fraintendono un percorso corretto per un fine dichiarato, autentico, non ipocrita.

Definire “percorso corretto… autentico… non ipocrita”

[axeUgene]

Definire “percorso corretto… autentico… non ipocrita”

che il tuo fine sia davvero quello dichiarato, in modo tale da poterne validare la logica; es:
compro la costosa automobile X perché in effetti alla fine dei conti risparmio; ma la verità è che mi piace quel modello e il risparmio è irrilevante;
questa circostanza è normale e non mi suggerisce certo una censura morale; anche perché il 70% del nostro reddito disponibile lo spendiamo così, e i pubblicitari lo sanno bene;

il problema sorge solo quando l'innocua superfetazione personale diventa luogo comune cognitivo, una "verità" che ostacola una formazione corretta delle scelte in base ai costi e benefici pubblici, e magari in contesti di per sé regolati da meccanismi controintuivi, come l'economia e il diritto, il traffico urbano o la statistica e politica sanitaria.

[bumble-bee]

Ma neanche la pietra con su scritto i dieci comandamenti, hanno trovato, questi dilettanti?

[bumble-bee]

E comunque, l'uomo discende dal maiale, mentre, le donne... dalle Arpie, questo è sicuro!!!

Il dott. Bumble (specializzato in misoginia generale applicata - riceve tutti i giorni nella sua camera... hahem, studio privato dalle 21:00 alle 24:00 Lu-Ven).

[conogelato]

Ma neanche la pietra con su scritto i dieci comandamenti, hanno trovato, questi dilettanti?

Ahahahah appunto! Non si tratta di dilettantismo ma di pressappochismo, amici. Vi potrei citare altrettanti esperti, studiosi e archeologi che ne sostengono il fondamento storico....
Il punto della questione è un'altro: Dio agisce nella Storia? Si serve cioè di fatti e avvenimenti precisi per rivelarsi all'Uomo? Oppure tutto è frutto di fantasie artificiosamente inventate? È a questo e non ad altro, che dobbiamo rispondere. Nel primo caso, la Fede muove da basi concrete e contrassegniamo la Storia correttamente, partendo dall'evento centrale dell'Incarnazione di Dio.
Nel secondo caso, siamo tutti quanti dentro una spettacolare finzione teatrale. Dentro una pièces. Dentro una barzelletta: a noi rispondere.

[conogelato]

Se sono veri i discorsi di Cono, il delirio e le stupidaggini aumentano esponenzialmente e galoppano come il vento. Se prende in giro, vorrà dire che sono anni che ci sta gabbando.

Si possono prendere in giro le persone, Laura: non la Storia. La Storia non mente mai, ci racconta cose precise. Dà torto e dà ragione, dice De Gregori.

Non mancano storici, egittologi ed archeologi che sostengono la storicità assoluta del testo biblico. Il celebre egittologo Kenneth Kitchen, nel suo libro On the reliability of the Old Testament ha sottolineato come la mancanza di prove archeologiche dell'esodo non sia sufficiente a negare la storicità dell'accaduto, e come episodi simili all'esodo siano riportati anche in altri Paesi africani dell'epoca.Opinioni simili sono espresse dall'archeologo ed egittologo James K. Hoffmeier, che ha scritto due libri sul tema (Israel in Egypt: the evidence for the authenticity of the Exodus tradition e Ancient Israel in Sinai: the evidence for the authenticity of the wilderness tradition) nel quale descrive come storico il racconto dell'Esodo e della peregrinazione nel deserto, basandosi su dati archeologici e documentali.
L'archeologo Emmanuel Anati, al termine di scavi durati quasi vent'anni, ritiene di avere individuato nel monte Har Karkom il Monte Sinai descritto nella Bibbia.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Esod...conto_biblico)

[conogelato]

non è vittima; fa quello che lo fa star bene, e cioè confermare le opinioni che reggono il "suo" mondo; mica è scemo...

ma questa cosa la fa una gran maggioranza di persone, in genere con mitologie appena più raffinate; o meglio, meno palesemente mitologie;

laggente per un decennio incolpava "l'euro" di chissà cosa; capre analfabete di qualsiasi nozione elementare di economia, e financo di aritmetica; tutti i complottaroli, suddivisi per branche; quelli diffidenti verso i farmaci, quelli che "non ce lo dicono", per finire coi terrapiattisti e altre amenità; e tutti quelli che si illudono di avere qualcosa gratis, di essere furbi; e che cadono puntualmente in qualche truffa, di soldi o politica;

solo che le persone vogliono star bene in quel momento, e se in quel momento hanno bisogno di una certezza, o la trovano nella religione, o in qualche opinione "forte", ch spiega il complesso e difficile in modo semplice e tranquillizzante;

in fondo, il religioso è quello più innocuo: si espone già su un terreno dichiaratamente artificioso per chi non condivide, no ? è un po' un teatro;
semmai, uno potrebbe suggerire una maggior raffinatezza, se proprio ci si affeziona a certe tesi; si può, con uno sforzo relativamente esiguo, soprattutto se uno è molto concentrato sull'argomento; ma non è una cosa rilevante, se il fine è intonare slogan da curva.

Come può, la Realtà, divenire un semplice slogan? Come dicevo ieri, se si nega l'Esodo si nega di conseguenza tutto ciò che nella Storia né è conseguito, amici ed amiche: schiavitù, liberazione, Comandamenti, Alleanza, terra promessa, profezie, avvento del Messia, Incarnazione di Dio, Passione Morte e Resurrezione, la Pasqua!!! Che ne facciamo, a cosa le destiniamo i milioni e milioni di persone che celebrano la Pasqua cattolica, la Pasqua ortodossa, la Pasqua ebraica? Ad essere definiti come esaltati, o ingenui creduloni? Eppure segnano gli eventi. Eppure scrivono la Realtà. Come la mettiamo?

[conogelato]

Fonti utili a delineare un quadro storico dell'evento dell'Esodo sono:

Il dato secondo il quale il faraone Ramses II (XIII secolo a.C.) fece costruire la città di Pi-Ramses e ampliare Pitom, nominate nel Libro dell'Esodo;
la stele di Merenptah (fine XIII secolo a.C.), che testimonia la presenza nei dintorni della terra di Canaan di un popolo nomade di nome ysrỉr, comunemente interpretato da storici e biblisti come Israele. La stele è così chiamata perché fu fatta modificare da Merenptah, figlio di Ramses II: entrambi sono identificati da taluni, rispettivamente, col faraone che si scontrò con Mosè e col predecessore che ordinò lo sterminio dei primogeniti ebrei quando Mosè era in fasce;
il piedistallo di statua del museo di egittologia di Berlino (XV secolo a.C.), in cui comparirebbe il nome Israele.
il papiro di Ipuwer, rinvenuto nel 1909 e variamente datato tra il XIX e il XIII secolo a.C., che riferisce di cataclismi naturali e sociali simili alle piaghe narrate nel Libro dell'Esodo.
Il Papiro di Brooklyn, che menziona circa 30 nomi di schiavi di origine semitica. Vengono citati gli Hapiru, popolazione nomade palestinese, associata da alcuni storici agli Ebrei.
Tra gli studiosi moderni vi è sostanziale accordo sulla veridicità storica del nucleo fondamentale del racconto dell'Esodo, cioè l'emigrazione dall'Egitto di una popolazione semita verso la Palestina. Secondo l'interpretazione tradizionale e attualmente più diffusa, nota come "Teoria dell'Esodo tardo", l'evento è collocato verso la seconda metà del XIII secolo a.C (circa 1250-1200 a.C.), durante il regno del faraone Ramses II o del suo successore Merenptah.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Esod...conto_biblico)

[conogelato]

Vabbe', ma se gli archeologi israeliani hanno consumato anni di ricerche e risorse non indifferenti per arrivare con gli scavi allo strato dell'anno mille a.C., con l'unico scopo di trovare tracce del Regno di Israele, e poi non hanno trovato nulla, per Cono è tutta colpa della "prassi di confutare tutto". Ho sempre più il sospetto che il nostro amico sia un fake che ci prende tutti per il naso da anni.

Roberta, moltissimi altri archeologi, studiosi, esperti propendono invece per l'assoluta storicità: che facciamo? Io direi, nel dubbio, di guardare i frutti: L'Esodo così come è raccontato nella Bibbia, è rimasto un albero sterile o ha prodotto (e continua a produrre!) frutti copiosi ed evidenti? Cosa festeggeremo a fine mese, la vittoria di Cristo sulla Morte o (come piacerebbe a Vega) quella di Cappuccetto sul lupo cattivo?