Originariamente Scritto da
axeUgene
in teoria, sarei d'accordo; però, il piacere di una presenza che non allarma, non rompe i coglioni, ma anzi calma, per motivi imponderabili, può essere insostituibile o diventare una droga; come lo è il suo opposto, per chi ha bisogno di conflitto o tensione, altrimenti si perde in se stesso;
l'equilibrio nervoso, dello spazio di promiscuità, è una cosa a cui ho cominciato a far caso tardi; non so se concorrono circostanze strutturate di personalità, tipo l'educazione, i modo, i pensieri; può darsi; è una cosa, una differenza, che ho notato anche con gli amici;
credo sia proprio parte del bagaglio "animale" di ognuno e di come si combina con la prominenza altrui nello spazio materiale; fateci caso quando avete ospiti:
a parità di affetto, con alcuni vi si crea una tensione ad averli per casa; tanto cari ma quando vanno via
vi pare d'a'é ca'ato d'una settimana, direbbe il mio amico livornese
mentre altri vi lasciano rilassati come non ci fossero e potrebbero restare mesi.