Risultati da 1 a 7 di 7

Discussione: Foto in rete

  1. #1
    L'avatar di dietrologo
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    Foto in rete

    Curiosità e informazione, qui Dark potrebbe essere l'esperienza.
    Tutte le foto che scattiamo con lo smartphone oppure video GoPro e similari , dove memorizzare in modo sicuro e certo che non possano essere viste da terze persone in rete ?
    So benissimo che la privacy ormai è compromessa e una certezza non esiste..ma la scelta meno peggiore esiste per accedere alle nostre foto e video private ?

  2. #2
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Basta usare un cloud. Se hai l'i-phone hai anche un servizio di cloud. Altrimenti basta un account gmail e usi Drive. A me si memorizzano in automatico dopo che le ho scattate. Se ne hai tante puoi comprare spazio aggiuntivo a prezzi molto contenuti.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #3
    L'avatar di dietrologo
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    il dubbio era fidarsi o non fidarsi nei cloud in rete ? se parliamo in casa di qualcosa mi ritrovo suggerimenti per gli acquisti per un mese , per parlare intendo non consultare pc o telefonino ...il microfono rimane attivo anche se sembra spento mentre google elabora

  4. #4
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Si ma quello ti accade comunque, anche senza avere un cloud. Ogni volta che diamo l'autorizzazione per una app questa può captare tutto quello che abbiamo sul tel, foto, ecc.
    Non è che il cloud in rete sia un pericolo. E' uno strumento come un altro. Tranquillo che non ti ritroverai le tue foto pubblicate in rete, se è questo che temi.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  5. #5
    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Tranquillo
    ...ma anche no...
    in base a cosa il claud sarebbe più sicuro delle infinite banche dati sicurissimissimeassai, piratate 10 al giorno?...
    Perché te lo garantisce il gestore?
    Il mio scetticismo é totale. Fino a prova (seria) contraria. Manco a dirlo.

  6. #6
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Ecco sicurissime banche dati e poi l'hacker ti blocca un intero sistema di ASST come accaduto recentemente?
    Penso che non esista un luogo sicuro al 100% inespugnabile, però per un uso normale credo ci si possa fidare abbastanza di un Cloud, certo più facile che ti entri un virus nel telefono e ti rubi dati personali e tutti gli account.
    Ma credo che tutti quelli che possiedono un moderno smartphone abbiano un account o Google oppure Apple dove vengono backuppati i dati del proprio telefono, altrimenti quando lo si cambia come si fa a ripristinare la maggior parte dei dati, app e quant'altro?
    Io comunque sul drive di Google ci carico poche foto per averle disponibili su vari supporti, il backup importante nel tempo delle mie fotografie preferisco farlo su un hard disk esterno da collegare al PC e il telefono al PC per salvare le foto.
    Poi c'è chi preferisce salvare tutto sul Cloud online come mio figlio con Apple pagando una cifra per lo spazio aggiuntivo.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  7. #7
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    il dubbio era fidarsi o non fidarsi nei cloud in rete ? se parliamo in casa di qualcosa mi ritrovo suggerimenti per gli acquisti per un mese , per parlare intendo non consultare pc o telefonino ...il microfono rimane attivo anche se sembra spento mentre google elabora
    Questo viene spesso detto, è plausibile, ma non è necessarimente così (la certezza che anche impostando i permessi per il microfono del telefono con la dovizia di un paranoico non ce l'avremo mai, e normalmente se non disattiviamo completamente l'assistente vocale il microfono è impostato in ascolto, altrimenti non potrebbe accendersi quando gli dici "ehi Google"), gli algoritmi che profilano le categorie di consumatori raccolgono dati in modi molto diversificati, non è necessario che tu faccia una ricerca per suggerire a google che sei interessato a qualcosa, puoi anche fermarti più di un certo tempo su un contenuto correlato visibile su una pagina, tra l'altro quello che è correlato per un'intelligenza artificiale che abbia a disposizione una base di dati sconfinata come quella di Google può essere anche molto diverso da quello che per una mente umana è correlato, a anche il gps che uni per il navigatore del cellulare può raggogliere dati, sa dove vai, che negozi entri ti interessano, android è di proprietà di Google, potenzialmente quasi tutte le app che hai di base sul telefono raccolgono in vari modi informazioni.
    In teoria i nuovi modelli sono meno interessati ai singoli utenti ma più ai macrogruppi (non perchè sono diventati più attenti alla privacy ed etici, ma perché per come si è evoluta la tecnologia il singolo è diventato meno rilevante rispetto a quanto si può ottenere un numero più ampio di persone in termini di prevedibilità di comportamenti), avevo fatto il fonico in un'intervista a Matteo Flora che è uscita giusto un paio di settimane fa su Youtube (un personaggio che tra le sue varie competenze si occupa di insegnare la comunicazione basata sul big data, ma è anche presidente dell'azienda Permesso Negato, che si occupa specificamente di consentire alle persone di correre ai ripari quando vogliono fare sparire dalla rete dei contenuti che sono trapelati senza il loro consenso, l'ambito principale è il cosiddetto revenge porn, ma in teoria vale per tutto, non è del tutto vero che qualsiasi cosa abbiamo messo in rete ormai appartiene alla rete e non c'è niente da fare, il diritto all'oblio esiste, non è facile da ottenere, ma non è impossibile, una persona ha sempre il diritto di ritirare qualsiasi contenuto con la propria immagine quando lo desidera, persino se aveva precedentemente dato il consenso), lì viene spiegato come a partire da poche informazioni pubbliche sia possibile prevedere con relativa precisione tantissimi comportamenti da sfruttare per fini commerciali. Il microfono del telefono magari ti ascolta, ma probabilmente non ne ha bisogno, Google, senza bisogno di invadere la tua privacy in maniera prepotente, ne sa abbastanza di te, a partire da demografica, stato civile, zona di domicilio, ecc., ecc., da poter prevedere se devi cambiare il frigorifero, la macchina, se vuoi intraprendere un nuovi hobby e magari quale...
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