“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Dark, devi cambiare contesto, credimi.
Devi valicare i confini della Pianura e spingerti verso luoghi esotici in cui, male che vada, puoi nutrirti degnamente, prendere il sole...
È normale che tu abbia tinto i capelli di rosso accesso in mezzo alla nebbia che ti attanaglia.
E allora, migra, esotizza il tuo animo.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Ti rispondo io visto che mi hai "tirato in causa" anche se mi ero ripromesso di non rispondere più alle tue continue provocazioni (in genere, non solo verso me o inerenti questo argomento). Tu quando scrivi, anche solo copiaincollando, provochi.
Certo che sono tiritere, anche se avrei potuto definirle in un modo molto più "colorito".
Vorrei solo la smettessi di essere la persona che giudica e che pensa sempre di aver ragione. Il perchè lo sappiamo tutti.
Hai le convinzioni di un uomo (meglio dire, una persona) di due secoli fa.
Le vita di oggi è diversa, tutti siamo cambiati.
Il vero sentimento che manca a te, ed è la cosa più importante, è il rispetto verso gli altri.
Quindi si, le tue sono sono tiritere, quisquilie, sono sciocchezze quelle che dici. Roba senza valore. Nozioni apodittiche prive però di significato logico.
Il peggio è che a queste menate tu ci credi, nel tuo modo di procedere arrivi solo a "offendere" chi si confronta con te, e alla fine ti capisci solo tu.
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Due persone si incontrano, abbastanza in là con gli anni e scoprono di stare bene insieme, nonostante le rispettive storie e i rispettivi caratteri. Decidono di mettersi insieme e fanno coppia fissa per diverso tempo. Poi incontro casualmente lui che, alla fine, risponde alla mia domanda su come stesse Lorella con la frase che sappiamo
("Gran donna, ma troppo impegnativa per me")
Non si tratta di scrivere parole alate, Axe: si tratta di prendere coscienza del nulla che riempie spesso le persone. Impalpabili. Evanescenti. Tutto fumo e poco arrosto.
amate i vostri nemici
Guarda che io faccio il pensionato, Bauxite. In una scala da 1 a 10 conto meno di zero. Ti sembra ingenuo anche il Papa quando parla della bellezza delle differenze? Si? Allora viva l'ingenuità!
"Ieri l’altro, però, Francesco ha puntato il riflettore su una seconda forma d’indifferenza, più subdola e crescentemente pervasiva: l’indifferenza antropologica. Che tende ad annullare o censurare la differenza nell’umano, vista come nemica delle pari opportunità, della non-discriminazione e della libertà di autodeterminazione del proprio essere nel mondo. «Cancellare la differenza è cancellare l’umanità», ha detto. L’umanità è plurale, non singolare. È questa la ricchezza e il suo splendore, che la rende «cosa molto buona» (Gn 1, 31) agli occhi di Dio, che così l’ha voluta e creata. E la prima, originaria e originante differenza antropologica è quella uomo-donna. «Uomo e donna stanno in una feconda “tensione” – ricorda il Papa – che non cancella le differenze e rende tutto uguale», come, invece, le scelte di vita affettiva “fluide” e autoreferenziali. Differenza non è “di-versità”. Non sono in gioco due “versanti” opposti della soggettività, che si guardano a distanza, ma una sola tensione nella stessa direzione»
https://www.avvenire.it/vita/pagine/...nza-uomo-donna
amate i vostri nemici