Vedrai che vanno in analisi anche quelli oltre i diciotto se il sesso diventa un mistero passata la ventina e la trentina, se bisogna aspettare di essersi accomodati o sposati.
Vedrai che vanno in analisi anche quelli oltre i diciotto se il sesso diventa un mistero passata la ventina e la trentina, se bisogna aspettare di essersi accomodati o sposati.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Tutto per gradi, Laurina. Ogni cosa a suo tempo. Oggi si divora tutto avidamente...
amate i vostri nemici
In una nuova edizione completamente rivista e aggiornata del bestseller Tutto troppo presto, Alberto Pellai torna a occuparsi di una delle sfide più spinose che i genitori e gli educatori di oggi si trovano ad affrontare: il rapporto tra sessualità e nuove tecnologie, e le competenze necessarie agli adulti per prendersi cura del benessere digitale dei ragazzi. Preadolescenti e adolescenti sono sottoposti a continue e pressanti sollecitazioni che li spingono a volere tutto e subito, a fare tutto troppo presto e a esporsi a pericoli di cui non comprendono la portata. Immersi nel flusso dei social network, sono indotti a combattere contro il proprio corpo (convincendosi di dover essere sempre belli e sexy), contro gli amici (per sembrare più grandi e migliori), contro se stessi (entrando in una spirale di comportamenti promiscui e rischiosi). La tecnologia rende accessibili in un clic contenuti ed esperienze che i giovanissimi non sono in grado di capire e gestire, finendo così per farsi un'idea distorta della sessualità e mettendo a rischio la propria salute fisica e psicologica. Sexting, pornografia, adescamento online e sessualizzazione precoce sono temi di cui si sente parlare sempre più di frequente, ma davanti ai quali i genitori sono spesso disarmati. Grazie a questo volume, anche gli argomenti più complessi potranno essere affrontati e prevenuti in famiglia, senza reticenze e tabù, in un'atmosfera di dialogo aperto e costruttivo in cui gli adulti sappiano riconquistare un ruolo educativo. Alberto Pellai fornisce a genitori e insegnanti gli strumenti utili per captare i messaggi e affrontare comportamenti a rischio, in un manuale che prende le mosse da una serie di casi reali per offrire spunti di riflessione, consigli pratici e risposte sui temi caldi. In questa nuova edizione, l'autore affronta anche i problemi dati dall'abuso dei videogiochi, ormai diffusissimo tra i più giovani, che sempre più spesso rifuggono dalla vita di tutti i giorni per rintanarsi in realtà virtuali costruite ad hoc per attirare la loro attenzione.
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amate i vostri nemici
Gentile Cono quando ti dico che sei un eroico combattente sia della fede cristiana sia della morale cattolica, ti faccio un complimento. Però debbo anche dirti che la morale cattolica in fatto di sessualità nei secoli ha spesso causato danni psicologici.
La legittimazione del piacere sessuale anche per le donne è iniziata dopo le cosiddette rivoluzioni giovanili e femminili, dal 1968 in poi. Dopo le contestazioni alla Chiesa cattolica, questa si è ritirata dalle camere da letto ed ha smesso di dare istruzioni per l’uso della sessualità.
Molte giovani spose ricamavano sulle lenzuola la seguente frase: “Non lo fo per piacer mio ma per dare figli a Dio”.
Nel tempo la Chiesa ha costretto la sessualità femminile a un servizio sociale. Il rapporto sessuale doveva avere come fine la procreazione. Se il piacere era fine a sé stesso si cometteva peccato mortale.
Per le nostre nonne e forse anche madri la sessualità era inibizione, vergogna, estraneità e silenzio, spesso associati a paura e sofferenza, sempre a ignoranza.
A loro l’orgasmo era di solito sconosciuto, sia come concetto sia come esperienza. Il sesso, spesso veloce e maldestro, uno spiacevole inconveniente del matrimonio.
Torno al tema.
Il reciproco desiderio è una fase fondamentale nel rapporto sessuale.
A tutti è capitato di provare un'attrazione fisica nei confronti di una persona, non necessariamente di bell'aspetto, ma perché ha quel quid in più che suscita il desiderio sessuale.
Il sesso è in grado di creare forti legami, di instaurare una grande complicità e fiducia tra due persone.
Iniziando da una storia di sesso si può arrivare ad una storia d’amore.
Il sesso può creare ma anche distruggere un amore.
Può capitare che due persone si incontrino, si piacciano, dividano per un po' interessi e sogni, sentano attrazione e persino amore, ma a letto sono incapaci di creare quella famosa complicità. Molteplici i fattori che influiscono. Iniziano le insoddisfazioni che ognuno dei due addossa all'altro/a.
La fretta è la nemica del sesso. I giochi erotici alle volte sono più divertenti ed appaganti di un orgasmo frettoloso e conducono alla complicità. A letto, lasciamo da parte tabù e complessi e seguiamo la tenerezza, la passionalità.
Senza queste cose i rapporti di sesso non creano quello che è più importante in un vero rapporto d'amore: la complicità e la fiducia ed il legarsi in tutto e per tutto.
Quando le affinità caratteriali sono tante, ci si aspetta il massimo anche nella vita sessuale. Se, però, l'appagamento della relazione intima non è soddisfacente, la delusione suscita interrogativi.
A volte le motivazioni alla base dell'attrazione sessuale sono diverse da quelle dell'amore sentimentale, specie per le donne. Molte donne si sentono particolarmente attratte eroticamente da persone con le quali poi non stanno bene perché tra i due non il feeling necessario.
Estrapolo questa tua frase, che mi sembra il nocciolo della questione che stiamo trattando:
"Il sesso può creare ma anche distruggere un amore".
Per questo và maneggiato con cura. Con rispetto. Con assoluta attenzione. Oggi è ridotto a merce di scambio, lo si consuma come fosse un pacchetto di caramelle. Usa e getta. Solo che si tratta di PERSONE. Non di golia. La fruizione sbagliata della sessualità, anticipata, affrettata, provoca soprattutto fra i giovanissimi lacerazioni interiori dure poi a rimarginarsi.
amate i vostri nemici
Cono ha scritto
A quale età ti riferisci con la parola “giovanissimi” ?La fruizione sbagliata della sessualità, anticipata, affrettata, provoca soprattutto fra i giovanissimi lacerazioni interiori dure poi a rimarginarsi.
Da quanto ne so il punto di svolta … per i ragazzi e le ragazze avviene negli anni della frequentazione delle scuole medie superiori. Io dico beati loro !
Fino alla prima metà degli anni ’60 dello scorso secolo molti dovevano attendere il matrimonio per il coitus. Le “lacerazioni interiori” cui fai riferimento erano dure per quei giovani non per quelli delle ultime generazioni.
La Chiesa contrapponeva e ancora contrappone il corpo all’anima: l’elemento spirituale è degno di stima, quello sessuale merita la repressione o la reprimenda. L’ecclesia erge lo spauracchio del peccato mortale, "vade retro Satana"
L'essere umano, nella sua unità di corpo e anima è l'uno e l'altro insieme.
Eros, attrazione e desiderio sessuale non sono sentimenti da reprimere o da rimuovere, ma da orientare secondo alcuni valori, come il reciproco rispetto e responsabilità, tenendo presente che l’uomo e la donna hanno esigenze e modalità diverse per il coinvolgimento nel desiderio sessuale, condizionato da variabili individuali e attivato da stimoli sia interni (immaginario erotico, affettività, ecc.) sia esterni (attrazione fisica o altro).
In questi giorni hai citato varie volte lo psicoanalista Massimo Recalcati. Ebbene questo saggista nel suo libro titolato “La forza del desiderio” dice che “il mio desiderio esiste se è condiviso dal desiderio dell’altro/a”. Non posso pretendere che il mio desiderio diventi la misura del desiderio dell’altro.
Finché c'è desiderio, c'è la vita. Il desiderio dilata l'orizzonte della vita.
Ultima modifica di doxa; 31-10-2024 alle 22:52
Che poi sta cosa che "oggi si divora tutto e subito", come se un tempo non fosse lo stesso. Anzi, in passato ci sono state epoche dove è stato pure peggio. E quando proprio non si poteva, si sposavano a 18 anni per non aspettare. Capirai. Se la donna inizia ad ovulare a 13 anni, vuol dire che fisicamente è potenzialmente pronta. Poi a cambiare le cose è il tipo di cultura in cui uno vive.
Anche sto concetto del "il sesso senza sentimenti non è bello" mi fa un po' ridere. Ma chi lo ha detto? Ovvio, non è che lo fai con gente a caso, ma se c'è un'attrazione, altro che non è bello. Lo è eccome, pure se non scomodiamo i sentimenti.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Cosa ci differenzia dai nostri amici animali? La capacità di dominare i nostri istinti. Di disciplinari, orientali, guidarli. Siamo chiamati ad essere signori, del nostro corpo: non schiavi.
Se la Sessualità è Dono, offerta di sé, dialogo, comunicazione, affettività, ne consegue che non può essere ridotta a merce. A pura fruizione di un piacere momentaneo. Come può, riflettete, un ragazzino che fino a un mese prima giocava coi Pokémon, avere consapevolezza dell'immensità di tale Dono? Torniamo al professor Pellai: tutto, decisamente, troppo presto.
amate i vostri nemici
Ci spieghi perché chiami sempre in causa gli animali, questa tua ossessione e a cosa davvero serva il paragone con loro?
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
e diciamoglielo che "la vita è come la scala del pollaio: corta e piena di merda"... non c'entrano raffronti con gli animali e nemmeno i vibratori ci azzeccano nulla.
E' una questione di testa.
Il desiderio è solo questione di testa.
Non ci si deve dominare, non possiamo continuare a castrare, disciplinare, orientare o guidare i nostri istinti. "certa gente" ci vorrebbe tutti lobotomizzati.
Se consenzienti e in pieno accordo il desiderio va solo soddisfatto.
Altrimenti è un mondo di frustrati che si consola con le particole del dopo, del domani che sarà una vita migliore.
la vita l'hanno già detto com'è.
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
Buon pomeriggio venerando Cono, sempre venerabile, in particolare quando scrivi:
“Merce” ? Stiamo argomentando sulla prostituzione ?Se la Sessualità è Dono, offerta di sé, dialogo, comunicazione, affettività, ne consegue che non può essere ridotta a merce. A pura fruizione di un piacere momentaneo.
Hai scritto
Il dott. Alberto Pellai (non professore) cui ti riferisci è questo:Torniamo al professor Pellai: tutto, decisamente, troppo presto
Nel 1989 si laurea in Medicina presso l'Università degli Studi di Milano e presso la stessa università nel 1993 si specializza in Igiene e Medicina Preventiva con indirizzo di Sanità Pubblica. Nello stesso anno frequenta un corso annuale di perfezionamento in Educazione Sanitaria e nel 1995 ottiene il master in educazione sanitaria presso l'Università degli Studi di Perugia. Nel 1996 vince il concorso per ricercatore in Sanità Pubblica presso l'Istituto d'Igiene e Medicina Preventiva dell'Università degli Studi di Milano. Nel 1997 consegue il dottorato di ricerca in Sanità Pubblica.
Come vedi il suo curriculum universitario iniziale non è adatto alla sessuologia. Poi ha deviato verso questa, più remunerativa.
Infatti, nel 2009 si specializza in Psicoterapia cognitivo-comportamentale dell'età evolutiva presso il Centro Clinico di Novara e viene iscritto all’albo degli psicoterapeuti dell’Ordine dei medici di Varese.
Dal 2010 scrive articoli su "Famiglia cristiana" dove risponde alle domande di genitori, nonni ed educatori.
Lo so Cono, per la comunità orante il coitus è una peccaminosa tentazione del diavolo e il Catechismo della Chiesa cattolica (n. 2847) invita a “discernere” tra ‘essere tentati’ e ‘consentire’ alla tentazione. Il buon cristiano deve resistere e fuggire dall’immoralità sessuale. Deve evitare situazioni, luoghi e persone che possono suscitare desideri lussuriosi e il peccato. Per il bravo cristiano il sesso “e na lotta” tra il bene e il male. E’ preferibile una vita di preghiera ordinata e intenzionale.
Ora passo a “discernere”: questo verbo è molto usato in ambito ecclesiale.
Tra i miei appunti virtuali ho ancora un articolo titolato: “Hai avuto il massimo dal sesso ?” che scrisse oltre dieci anni fa la psicologa Brunella Gasperini per il quotidiano “la Repubblica” (27 – 9 – 2013), ne condivido con voi alcuni paragrafi.
“La sessualità ha mille volti: capita che con un partner non "funzioni" mentre con un altro ci si scopra disinibita e contenta. Possiamo ritenerci appagate sessualmente dalla persona che amiamo, ma vivere esperienze sessuali migliori con un estraneo. Come capire se abbiamo esplorato ogni dimensione della nostra sessualità e avuto il meglio dalle prestazioni?
In un momento in cui si presume che le donne abbiano acquisito il diritto al piacere, così come la capacità di decidere cosa vogliono in tema sessuale, le cifre indicano che il 60 per cento delle europee soffre di deficit della sessualità. A tutte le età. Con problemi vari e diversi.
I disturbi si riferiscono al desiderio, all'eccitazione, all'orgasmo, al piacere. Si va dal medico e raramente dal sessuologo, purtroppo. Le risposte sono generalmente di tipo biologico.
Le difficoltà sessuali sono diventate disturbi fisiologici, clinici o meccanici da risolvere con pasticche, creme e bisturi. Bypassando testa, storie, relazioni.
L'esperienza sessuale non si riduce al raggiungimento dell'orgasmo ma è fatta di sensazioni, emozioni, intimità. Ed è una dimensione esistenziale molto complessa. È lo spazio dello scambio, della seduzione, della complicità, della disponibilità, della condivisione. È un modo per sperimentare, mettersi in contatto con i propri sentimenti, vivere la propria corporeità (non solo genitalità) e il proprio immaginario.
La sessualità ha sempre una funzione comunicativa, è sempre un incontro con l'altro. Anche quando avviene al di fuori di un rapporto di coppia stabile o di una storia d'amore. E la soddisfazione è data dal capire ed esprimere le proprie esigenze sessuali, provare desiderio, eccitarsi, sentirsi coinvolte. Più le sensazioni sono raffinate, più il sesso diventa potente, significativo e soddisfacente.
La nostra sessualità ha mille volti. A volte con un partner non "funzioniamo" mentre con un altro ci scopriamo disinibite e contente. Possiamo non essere appagate sessualmente dalla persona che amiamo, oppure vivere esperienze sessuali soddisfacenti con chi non abbiamo nessun'altra relazione.
Ci sono persone, situazioni, atmosfere che ci rendono disponibili e accendono il desiderio, altre che hanno il potere di spegnerlo. Attraversiamo momenti di vita che ci permettono di osare, sperimentare, aprirci a nuove strade.
La definizione di soddisfazione sessuale non è facile. Sicuramente non si limita all'orgasmo., perché a volte il corpo funziona anche nella sua meccanicità, ma al femminile ci vogliono le emozioni, occorre sentirsi al centro di attenzioni romantiche e di desiderio intenso. Così, può esserci orgasmo ma non soddisfazione. Perché la soddisfazione femminile ha bisogno di altri ingredienti, come la comprensione, il corteggiamento, l'intimità emotiva, la relazione”.
Ultima modifica di doxa; 04-11-2024 alle 18:51