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Risultati da 31 a 45 di 525

Discussione: Desiderium

  1. #31
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Impulso di abbracciarti! Grazie Doxa. E poi qualcuno mi chiede perché faccio il paragone con gli animali....

    Che Dono immenso è la Sessualità umana, amici ed amiche. Quanti risvolti, quante sfaccettature nasconde al suo interno! Curiamola, rispettiamola, non buttiamola via come merce passando da un letto a un altro....
    amate i vostri nemici

  2. #32
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Sai, ripeti sempre le stesse cose, presumo anche mancanza di argomenti e poi c'è sempre questa mania di fare le hit parade, ad cazzum direi anche.
    Che ne sai di quello che prova un cane, un gatto, un uccellino quando si accoppia?
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  3. #33
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    Ciao Vega, forse il nostro beneamato amico Cono è affetto da “narcisismo clericale”. Questo stato psicologico lo induce all’autocompiacimento, ad autoidentificarsi con la parola di Dio. Per lui è importante far calare “dall’alto” il suo breve commento ai post altrui anche se non li legge con la dovuta attenzione.

    Per Cono la “professione” del prete è una continua tentazione, irresistibile per i narcisisti, poiché permette loro di indossare abiti cerimoniali e tenere prediche in cui non possono essere contraddetti durante la liturgia, soddisfacendo così il loro desiderio di ammirazione.

    Cono, lo sai che scherzo. Un fraterno abbraccio clericale
    Ultima modifica di doxa; 05-11-2024 alle 17:21

  4. #34
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    e diciamoglielo che "la vita è come la scala del pollaio: corta e piena di merda"... non c'entrano raffronti con gli animali e nemmeno i vibratori ci azzeccano nulla.
    E' una questione di testa.
    Il desiderio è solo questione di testa.
    Non ci si deve dominare, non possiamo continuare a castrare, disciplinare, orientare o guidare i nostri istinti. "certa gente" ci vorrebbe tutti lobotomizzati.
    Se consenzienti e in pieno accordo il desiderio va solo soddisfatto.
    Altrimenti è un mondo di frustrati che si consola con le particole del dopo, del domani che sarà una vita migliore.
    la vita l'hanno già detto com'è.
    Ma poi è così bello abbandonarsi al desiderio, se è reciproco. Non vedo perché mai lo si dovrebbe castrare.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  5. #35
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    Cono, stasera ti racconto una fiaba, riguarda le sirene.

    Nella mitologia greca le sirene venivano immaginate come una donna nella parte superiore del corpo, con ampie ali e coda di uccello nella parte inferiore. In epoca successiva venivano immaginate con coda di pesce.

    Omero nell’Odissea non descrive il loro aspetto. Dice che sono due e che il loro canto è seduttivo e letale.

    Odisseo (= Ulisse) avvertito in precedenza da Circe del pericolo, escogita lo stratagemma della cera nelle orecchie dei compagni, invece lui si fa legare all’albero maestro dell’imbarcazione e, senza la cera nelle orecchie, ascolta il melodioso canto delle Sirene, allocate nello Stretto di Messina tra Scilla e Cariddi, cioè tra la Calabria e la Sicilia.

    Secondo la leggenda le sirene che tentarono Odisseo si suicidarono in mare perché non erano riuscite a trattenere l'eroe.

    Col tempo le sirene aumentarono di numero. Erano due diventarono tre. Forse erano sorelle. Si chiamavano Parthenope, Leucosia e Ligea.

    Il corpo di Parthenope si arenò nel punto dove c’è oggi Castel dell’Ovo, a Napoli. Si narra che nell’ottavo sec. a. C. dei coloni greci denominarono Parthenope un loro nuovo villaggio, poi denominato Neapolis (= nuova città, = Napoli) nel VI sec. a. C..

    Il corpo di Leucosia emerse nel tratto estremo del golfo di Salerno, dove c’è un isolotto chiamato Punta Licosa.

    Le onde del mar Tirreno avrebbero invece lasciato il corpo di Ligea su una spiaggia della Calabria, a Lamezia Terme, l’antica Terina, colonia della Magna Grecia edificata dai Crotoniati nel VI sec. a. C..



    In numerose chiese romaniche sono raffigurate le sirene, in particolare sui capitelli, come monito contro i peccati carnali. Spesso hanno in mano un pettine e uno specchio: pettinarsi i lunghi capelli allude alla seduzione, invece lo specchio rimanda alla vanità.

    Nella morale cristiana medievale erano considerate simbolo della lussuria, la tentazione che allontana da Dio.

    Nell’ambito della psicologia c’è il cosiddetto “paradosso della sirena”: riguarda l’incompatibilità dei rapporti sessuali tra un essere umano e le sirene, di solito descritte molto attraenti nella loro parte umana. Sempre nude, seduttive, ma prive dell’organo riproduttivo femminile, perciò inadatte a soddisfare il desiderio sessuale che suscitano in chi le guarda.
    Ultima modifica di doxa; 06-11-2024 alle 16:28

  6. #36
    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Cono, stasera ti racconto una fiaba, riguarda le sirene.

    Nella mitologia greca le sirene venivano immaginate come una donna nella parte superiore del corpo, con ampie ali e coda di uccello nella parte inferiore. In epoca successiva venivano immaginate con coda di pesce.

    Omero nell’Odissea non descrive il loro aspetto. Dice che sono due e che il loro canto è seduttivo e letale.

    Odisseo (= Ulisse) avvertito in precedenza da Circe del pericolo, escogita lo stratagemma della cera nelle orecchie dei compagni, invece lui si fa legare all’albero maestro dell’imbarcazione e, senza la cera nelle orecchie ascolta il melodioso canto delle Sirene, allocate nello Stretto di Messina tra Scilla e Cariddi, cioè tra la Calabria e la Sicilia.

    Secondo la leggenda le sirene che tentarono Odisseo si suicidarono in mare perché non erano riuscite a trattenere l'eroe.

    Col tempo le sirene aumentarono di numero. Erano due diventarono tre. Forse erano sorelle. Si chiamavano Parthenope, Leucosia e Ligea.

    Il corpo di Parthenope si arenò nel punto dove c’è oggi Castel dell’Ovo, a Napoli. Si narra che nell’ottavo sec. a. C. dei coloni greci denominarono Parthenope un loro nuovo villaggio, poi denominato Neapolis (= Napoli) nel VI sec. a. C..

    Il corpo di Leucosia emerse nel tratto estremo del golfo di Salerno, dove c’è un isolotto chiamato Punta Licosa.

    Le onde del mar Tirreno avrebbero invece lasciato il corpo di Ligea su una spiaggia della Calabria, a Lamezia Terme, l’antica Terina, colonia della Magna Grecia edificata dai Crotoniati nel VI sec. a. C..



    In numerose chiese romaniche sono raffigurate le sirene, in particolare sui capitelli, come monito contro i peccati carnali. Spesso hanno in mano un pettine e uno specchio: pettinarsi i lunghi capelli allude alla seduzione, invece lo specchio rimanda alla vanità.

    Nella morale cristiana medievale erano considerate simbolo della lussuria, la tentazione che allontana da Dio.

    Nell’ambito della psicologia c’è il cosiddetto “paradosso della sirena”: riguarda l’incompatibilità dei rapporti sessuali tra un essere umano e le sirene, di solito descritte molto attraenti nella loro parte umana. Sempre nude, seduttive, ma prive dell’organo riproduttivo femminile, perciò inadatte a soddisfare il desiderio sessuale che suscitano in chi le guarda.
    Ciao amico Doxa. Ti volevo dire che miti simili sono tipici anche del Veneto, del Friuli sino all'Emilia.
    Le Anguane, creature mitologiche come le sirene solo di casa nostra e peculiari del centro-nord.
    Ti posto il link (Wikipedia) se te lo vorrai leggere (e lo posto anche per gli altri, ovvio).
    https://it.wikipedia.org/wiki/Anguana
    e comunque sempre di donne si tratta, che "vive o morte"costantemente a "stigare" gli uomini vanno a finire
    "Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"

  7. #37
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Bellissima storia doxa, non la sapevo! Grazie e complimenti
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

    La regina del sud sorgerà nel giudizio. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone (Matteo 12:42)

  8. #38
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Impulso di abbracciarti! Grazie Doxa. E poi qualcuno mi chiede perché faccio il paragone con gli animali....

    Che Dono immenso è la Sessualità umana, amici ed amiche. Quanti risvolti, quante sfaccettature nasconde al suo interno! Curiamola, rispettiamola, non buttiamola via come merce passando da un letto a un altro....
    A volte il divano è meglio.
    Hai ragione
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  9. #39
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Estrapolo questa tua frase, che mi sembra il nocciolo della questione che stiamo trattando:

    "Il sesso può creare ma anche distruggere un amore".

    Per questo và maneggiato con cura. Con rispetto. Con assoluta attenzione. Oggi è ridotto a merce di scambio, lo si consuma come fosse un pacchetto di caramelle. Usa e getta. Solo che si tratta di PERSONE. Non di golia. La fruizione sbagliata della sessualità, anticipata, affrettata, provoca soprattutto fra i giovanissimi lacerazioni interiori dure poi a rimarginarsi.
    Va senza accento.

    Il paragone con le caramelle può essere un trappolone, attento
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  10. #40
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    Grazie Kanyu per avermi segnalato il mito delle anguane. Non lo conoscevo !

    Le inspiegabili forze della natura apparvero agli antichi come esseri misteriosi, dotati di volontà e di sentimenti, perciò furono immaginati come individui.



    Nell’’apparato simbolico dei miti cosmogonici le metafore celano interrogativi come la vita e la morte, il tempo e lo spazio, la colpa e il giudizio (come non pensare al diluvio universale ?), la trascendenza e l’immanenza, la sessualità e la sacralità, ecc..

    Ciao Regina, è sempre un piacere leggerti. Buonanotte

    Buonanotte anche a Bauxite, sempre divertente, arguta, sarcastica


    Ultima modifica di doxa; 06-11-2024 alle 17:43

  11. #41
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Cono, stasera ti racconto una fiaba, riguarda le sirene.

    Nella mitologia greca le sirene venivano immaginate come una donna nella parte superiore del corpo, con ampie ali e coda di uccello nella parte inferiore. In epoca successiva venivano immaginate con coda di pesce.

    Omero nell’Odissea non descrive il loro aspetto. Dice che sono due e che il loro canto è seduttivo e letale.

    Odisseo (= Ulisse) avvertito in precedenza da Circe del pericolo, escogita lo stratagemma della cera nelle orecchie dei compagni, invece lui si fa legare all’albero maestro dell’imbarcazione e, senza la cera nelle orecchie ascolta il melodioso canto delle Sirene, allocate nello Stretto di Messina tra Scilla e Cariddi, cioè tra la Calabria e la Sicilia.

    Secondo la leggenda le sirene che tentarono Odisseo si suicidarono in mare perché non erano riuscite a trattenere l'eroe.

    Col tempo le sirene aumentarono di numero. Erano due diventarono tre. Forse erano sorelle. Si chiamavano Parthenope, Leucosia e Ligea.

    Il corpo di Parthenope si arenò nel punto dove c’è oggi Castel dell’Ovo, a Napoli. Si narra che nell’ottavo sec. a. C. dei coloni greci denominarono Parthenope un loro nuovo villaggio, poi denominato Neapolis (= nuova città, = Napoli) nel VI sec. a. C..

    Il corpo di Leucosia emerse nel tratto estremo del golfo di Salerno, dove c’è un isolotto chiamato Punta Licosa.

    Le onde del mar Tirreno avrebbero invece lasciato il corpo di Ligea su una spiaggia della Calabria, a Lamezia Terme, l’antica Terina, colonia della Magna Grecia edificata dai Crotoniati nel VI sec. a. C..



    In numerose chiese romaniche sono raffigurate le sirene, in particolare sui capitelli, come monito contro i peccati carnali. Spesso hanno in mano un pettine e uno specchio: pettinarsi i lunghi capelli allude alla seduzione, invece lo specchio rimanda alla vanità.

    Nella morale cristiana medievale erano considerate simbolo della lussuria, la tentazione che allontana da Dio.

    Nell’ambito della psicologia c’è il cosiddetto “paradosso della sirena”: riguarda l’incompatibilità dei rapporti sessuali tra un essere umano e le sirene, di solito descritte molto attraenti nella loro parte umana. Sempre nude, seduttive, ma prive dell’organo riproduttivo femminile, perciò inadatte a soddisfare il desiderio sessuale che suscitano in chi le guarda.
    L'uomo non agisce ascoltando il suo organo sessuale....
    L'uomo è dotato di ragione, di intelletto e di coscienza. Di sentimenti e sensibilità.....
    Hai parlato di Ulisse: come mai preferisce l'amore all'immortalità? Tornare da Penelope e lasciare la dea Calipso che gli aveva promesso il piacere e il godimento perpetuo?
    amate i vostri nemici

  12. #42
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Sai, ripeti sempre le stesse cose, presumo anche mancanza di argomenti e poi c'è sempre questa mania di fare le hit parade, ad cazzum direi anche.
    Che ne sai di quello che prova un cane, un gatto, un uccellino quando si accoppia?
    Eccerto, che bischero! Quando Fufi e Lulù si accoppiano andando periodicamente in calore, sussurrano i loro nomi durante l'amplesso, si accarezzano, si parlano, si baciano, provano il brivido del donarsi interamente all'altro/a: hai ragione, son proprio un bischero.
    amate i vostri nemici

  13. #43
    Opinionista L'avatar di Vega
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    son proprio un bischero
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  14. #44
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Fufi e Lulù ... ci sono persone che nell'intimità si chiamano così
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  15. #45
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma anche Orsacchiotto, Topo, Topina ecc...ecc...
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

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