Ho appena finito di asciugare e riassettare. Ho bisogno di condividere quello che mi é capitato.
Prima, pero', é necessario che faccia delle premesse. Il mio Sposo (Marito esemplare e Padre dei miei figli, autorevole ma non autoritario), che, come vi ho rivelato é machoinox, essendo pensionato, si é dato alla filosofia. Non soddisfatto da Platone (il greco antico ha un che di vecchio), da Pascal (non ama il gioco d'azzardo), ha scoperto il più grande filosofo di tutti i tempi e luoghi: San Benedetto da Norcia. E come Bumble dipinge soldatini, lui copia (qual neo amanuense benedettino) documenti vaticani. Con l'età, poi, il talamo ha dismesso la sua funzione sacrale di altare liturgico, riservata ormai a rare occasioni, da officiare, diciamo, in "pompa magna". Per trascorrere il tempo, poi, legge sul forum, in incognito, in quanto il nick "machoinox" non é benvisto. O, forse, con un altro nick, che ignoro. Giustamente. Non é a me che deve render conto, moglie fedele, angelo del focolare e stiratrice di mutande ben lavate.
Veniamo ai fatti.
Ieri, in una discussione che autorevolmente, ma non autoritaramente, mi ha vietato di seguire(in quanto istigatrice a blasfemia, lussuria, abbandono dei sacri valori, eresia e turpiloquio) ha letto autoconfessioni di vita vissuta, che hanno scatenato in lui istinti bestiali lubrichi, da tempo letargici, che erano irrefrenabili. Quindi si é fatto ricorso al suggerimento paolino (in una lettera non ricordo a chi),di applicare l'estremo rimedio: di far ricorso all'adempimento del dovere uxorio. Detto, fatto. Si é apprestato il talamo alla sua funzione di altare rituale.
Espletati i riti di purificazione con acqua lustrale di Lourdes, la preghiera. Data l'eccezionalità del momento, é stata "Messa grande". Quindi, preghiera con corale dei benedettini di Norcia a tutto volume
Colonna sonora del rito, intrapreso dopo aver indossato i paramenti rituali bianco candidi (due camicioni ampi, per celare le pudenda e le nudità, onde avere il necessario pudore.) e spenta la luce.
Per ritmare la ritualità, il mio amato Marito e Sposo-efficiente-autorevolmentemanonautoritariamente, cantava, a voce spiegata, "Quando la barca va" di Orietta Berti...quando....
"Aprite, Carabbinieri !!!"
Udire questo e sentire esplodere in me una senzazione nuova, mai provata, di calore, gioia, felicità, entusiamo, piacer fisico, perdita dei sensi, sturbo, entusasmo delirante fu tuttuno...e propruppi in un urlo disperato di gioiangosciapaurafelictà....tutto
"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH..........SIIIIII I IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.........."
concludendo con un gemito di inarrestabile gioia.
I CC, pensando di essere presenti al femminicidio giornaliero, fanno irruzione nel tempio, cioé, nella camera da letto, armi spianate.
Per la sorpresa, restammo bloccati, nel pieno della ....funzione sacra.
Si, bloccati. Come, lo dico sottovoce per vergogna, due cani in calore in azione
Per liberarci sono intervenuti i pompieri con l'idrante.
Prima di andarsene, i CC hanno spento lo stereo (sempre a tutto volume), per il quale erano stati chiamati dai vicini esasperati dal frastuono notturno.
Ed abbiamo potuto recitare le preghiere del ringraziamento post-coitale.
A bassa voce.
Come disse Buscaglione, "Che notte, quella notte".