
Originariamente Scritto da
conogelato
Interessante! Vuol dire che due come Galimberti e Recalcati, che rappresentano forse le menti più aperte, laiche e progressiste della filosofia nel 2025.....in realtà sono esponenti del vecchio patriarcato medioevale.....
Più che interessante direi geniale Dark. Ci puoi fare un articolo sul tuo giornale.
Nell'epoca in cui i padri sembrano essere evaporati come figure di riferimento, Massimo Recalcati ci sorprende con una riflessione profonda e illuminante sulla paternità contemporanea. "Il complesso di Telemaco" non è solo un saggio di psicoanalisi, ma un viaggio emotivo attraverso il mito greco per comprendere la crisi della figura paterna nel nostro tempo.
Recalcati capovolge brillantemente la prospettiva freudiana del complesso di Edipo. Se Edipo rappresentava il figlio che, inconsciamente, desidera eliminare il padre per prenderne il posto, Telemaco è invece il figlio che attende, che cerca, che spera nel ritorno del padre. Un'attesa che non è passiva, ma carica di desiderio e speranza.
L'autore ci conduce attraverso le stanze di questo edificio teoretico con la maestria di un narratore esperto. La sua prosa, pur mantenendo il rigore scientifico, risulta sorprendentemente accessibile e coinvolgente. Attraverso esempi clinici e riferimenti culturali, Recalcati dipinge il ritratto di una società in cui i padri hanno rinunciato al loro ruolo, confondendosi con i figli in una sorta di "fratellanza" che annulla le differenze generazionali.
Ma il cuore pulsante del libro sta nella sua proposta: non serve più il padre-padrone di un tempo, figura autoritaria e repressiva, ma nemmeno il padre-amico che rinuncia a ogni forma di autorevolezza. Serve un padre "sufficientemente buono" (per usare un'espressione di Winnicott), capace di testimoniare con la propria vita come si possa abitare il mondo con desiderio e responsabilità.
Il parallelo con Telemaco è illuminante: il figlio di Ulisse non cerca un padre perfetto o onnipotente, ma un padre umano, capace di indicare una direzione, di trasmettere un'eredità spirituale. È questa l'essenza della "nuova paternità" che Recalcati propone: non più basata sul possesso e sul dominio, ma sulla testimonianza e sulla trasmissione del desiderio.
La forza del libro sta anche nella sua capacità di parlare a tutti: padri, figli, educatori, terapeuti. Recalcati riesce nell'impresa non facile di intrecciare teoria psicoanalitica, riflessione sociologica e sensibilità umana, creando un testo che si rispecchia profondamente con l'esperienza personale di ogni lettore.
"Il complesso di Telemaco" non è solo un'analisi della crisi della paternità, ma anche un manifesto di speranza. Ci ricorda che essere padre significa soprattutto saper trasmettere ai figli la capacità di guardare al futuro con fiducia, di desiderare, di cercare la propria strada. Un messaggio quanto mai necessario in un'epoca in cui le figure di riferimento sembrano dissolversi nell'aria come fantasmi.
Massimo Recalcati, nato a Milano il 28 novembre 1959, è uno dei più influenti psicoanalisti e saggisti italiani contemporanei.
Dopo essersi laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Milano, Recalcati ha iniziato il suo percorso nel campo della psicoanalisi, ispirato dai lavori di Jacques Lacan. Negli anni, è diventato un punto di riferimento per la psicoanalisi lacaniana in Italia e ha fondato diverse istituzioni per la cura e la ricerca delle patologie contemporanee, tra cui Jonas Onlus, un centro per la clinica dei nuovi sintomi.
Il suo contributo accademico è vasto e variegato, con numerosi libri che esplorano temi come il desiderio, la paternità e le dinamiche familiari. Tra i suoi lavori più noti, “Il complesso di Telemaco" e “L'ora di lezione" hanno avuto un grande impatto sia in ambito accademico che tra il grande pubblico.
Recalcati non è solo uno studioso, ma anche un comunicatore prolifico. Le sue apparizioni televisive, come nelle trasmissioni "Lessico famigliare" e "Lessico amoroso", hanno reso accessibili le complessità della psicoanalisi a un pubblico più ampio.
Oltre alla sua carriera professionale, Recalcati è noto per il suo impegno nella promozione della cultura e della riflessione critica.
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