ok il fatto del dubbio, però marco ci chiede cosa faremo nel caso arrivi questo "segno"......
ok il fatto del dubbio, però marco ci chiede cosa faremo nel caso arrivi questo "segno"......
...orfano del dubbio, testa nella sabbia,
vittima della tua stessa rabbia...
esatto... se vedreste il segno non vi verrebbe nemmeno un piccolissimissimo dubbiolino???
[size=3]si, se vedo sto benedetto segno voglio verificare perchOriginariamente Scritto da Morpheus
...orfano del dubbio, testa nella sabbia,
vittima della tua stessa rabbia...
penso proprio di no.....
si potrebbe sempre trattare di qualcos'altro
l'ho detto: non son presuntuoso, cerco solo di esser razionale...
ne ho sentite a bizzeffe, non cambia una cosa in più...
se lo dovessi vedere io, cmq non penso ci crederei...
se poi dio esistesse sul serio, avrebbe bisogno di perder tempo così?
e poi lo dice anche l'insegnamento cristiano....
uno deve creder per fede.....non per vista!
Ti quoto Lorus
utente
opinionara
responsabile del mio pc
Che mondo sarebbe senza di me
grazie Nutella....Originariamente Scritto da Nutella
[QUOTE==lorus=]penso proprio di no.....
si potrebbe sempre trattare di qualcos'altro
l'ho detto: non son presuntuoso, cerco solo di esser razionale...
ne ho sentite a bizzeffe, non cambia una cosa in pi
Dubitano, e spesso non credono, proprio perchOriginariamente Scritto da kephira
Originariamente Scritto da Morpheus
Tutto sta a mettersi daccordo su cosa è la scienza e su cosa è Dio.
Spezzo una lancia a favore dei credenti.
La scienza non può conoscere Dio per definizione, la scienza, come diceva Galileo, "NON tenta le essenze", si limita al dato di fatto contestuale, alla geometria di ciò che le si para davanti e tralascia volutamente i fondamenti: questo è il bene e il male del metodo scientifico, se lo scienziato si ostinasse a fare il mestiere del filosofo le scienze non andrebbero da nessuna parte.
E' "conveniente" invece non badare ai presupposti, limitarsi alla sperimentazione empirica, prendere come "date" determinate informazioni.
L'essenza delle cose in realtà esiste, ed è più concreta di quanto uno possa immaginare se ragiona superficialmente: ci sono conclusioni alle quali si arriva Necessariamente, intuitivamente...
Esempio stupido: Ti si è rotta la macchina e non puoi andare a lavorare. io che sono in ferie gentilmente ti presto la mia... secondo te è logico che io oltre a prestarti la mia macchina ti paghi ulteriormente per prenderla?
No... è una situazione paradossale! ma chi te lo dice questo? la scienza? No... è l'essenza del rapporto che si instaura tra me e te quando tu ti trovi in quella situazione e io ti presto la mia macchina, è la natura delle cose.
Stesso discorso lo trovi in tutt'altra materia: la termodinamica... la teoria dell'entropia dell'universo ecc... ecc.. ecc...
Conclusioni necessarie, non eventuali.
Io nel mio piccolo penso che Dio non può che essere questo, la verità che sta alla base delle cose, che pervade l'universo... se vuoi ragionare in termini scientisti "la legge fondamentale dell'universo" che non può essere rebaltata,e per essere tale deve essere altro rispetto alle leggi scientifiche su cui si basa il sapere tecnico, che si basano necessariamente su dati di fatto aprioristici.
MA (spezzo una lancia a favore degli agnostici/atei ecc...) siamo ben lontani dai cori angelici, i santi, le madonne che piangono, le visioni mistiche e quant'altro...
Dio non è un simpatico vecchietto con un triangolo in testa, ne è un entità suprema ad uso e consumo dell'essere umano... Dio è ciò che dentro te ti dice che sterminare intere popolazioni è sbagliato, che tentare di fregare qualcun'altro non è una cosa "carina", che fare del male ai bambini è da vigliacchi... che 2+2 (non semplicemente "due più due"... la matematica in quanto scienza pura è meravigliosamente filosofica) fa sempre 4....
Sono cose che non serve essere cristiani per sentire dentro... e infatti la verità per essere tale è universale. La si può occultare, tentare di strumentalizzare alterandola, imbrigliarla, fossilizzarla, ma resta sempre, sensibile alla storia, flessibile ma intransigente... ecco, vi ho spiegato pure cos'è l'inferno secondo me il senso di colpa che nasce dalla consapevolezza di aver fatto qualcosa di sbagliato, cosa che non potrebbe essere se dentro ciascuno di noi non esistesse quella "consapevolezza" del giusto.
Da qui il senso di un sacramento come la confessione, che però ci viene veicolato come qualcosa ormai di meccanico: tu vai dal prete così per andarci e ti pulisci la coscienza... un simile effetto presuppone invece il fatto che tu dal prete ci vada SINCERAMENTE dispiaciuto per qualcosa che hai fatto, e l'adesione a un certo codice morale.
Ma spero che sia chiaro che, secondo me, il papa che lancia anatemi contro chi usa il preservativo e i mullah che incitano a farsi saltare in aria, piuttosto che i santoni indiani che vivono su un piedistallo, NON centrano una fava con Dio-Verità...
Ultima modifica di Anemos; 19-04-2006 alle 19:13
[COLOR="DarkOrange"][SIZE="3"][FONT="Palatino Linotype"][B][CENTER]La pi
gesù non è il papa e ha lasciato tra le altre cose il comandamento dell'amore.. parlare di gesù non è necessariamente parlare del papa...
però questo è l'argomento solitamente usato dagli atei o agnostici di turno..
parlare di fede non è lo stesso che parlare di religione..
ma l'interrogativo di marco circoscrive parecchio la discussione, e secondo me è bene, altrimenti si finisce a parlare della solita contrapposizione scienza- fede.. o chiesa cattolica-fede...
pensavo di rilassarmi un p
mi spiace....totalmente disaccordo....(tanto per cambiOriginariamente Scritto da nuvolachepassa
Giuro che ho letto la replica di Anemos, ma non ho termini per replicare
...orfano del dubbio, testa nella sabbia,
vittima della tua stessa rabbia...
Nel senso che ti sembra abbia scritto una marea di C***TE o che ti va bene?Originariamente Scritto da Morpheus
[COLOR="DarkOrange"][SIZE="3"][FONT="Palatino Linotype"][B][CENTER]La pi