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Risultati da 16 a 30 di 43

Discussione: l'improvvisazione

  1. #16
    Chimica L'avatar di Lisa
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    l'improvvisazione è andata bene... e sì era la stessa di cui parlavo...

    ogni tanti mi diverto anch'io a fare risse in giro per le strade di milano...

    ieri sera abbiamo simulato anche un... in corso indipendenza... le reazioni della gente sono sempre belle da vedere
    Moderatrice Teatro

    [COLOR=Blue][SIZE="1"]quando arrivi a capire di una persona il motore che spinge ogni sua azione, quella parte interiore che nessuno vede, quella sua unicit

  2. #17
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    [QUOTE=di@blo]
    L'improvvisazione

  3. #18
    Chimica L'avatar di Lisa
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    concordo su tutta la linea...
    infatti anche il tipo di teatro che faccio all'arsenale prevede una drammaturgia ma che viene come componente secondario all'improvvisazione. l'intuizione e la scoperta sono il motore portante del gioco, la struttura drammaturgica viene dopo...
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  4. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da Lisa
    io credo che l'improvvisazione (guidata o meno) sia uno degli strumenti più importanti in assoluto per la ricerca di un attore...
    non riesco più ad immaginare un lavoro che parte senza uno studio sull'improvvisazione, veramente... ormai mi è entrata nelle vene, ed è veramente un bacino nel quale cogliere soluzioni diverse rispetto ad una gestualità che ormai è diventata da "telefonata"

    che ne pensate?

    ritengo che l'improvvisazione sia importantissima anche per un drammaturgo, assistere ad un'improvvisazione ben gestita ti da la misura di quante cose possono essere tolte da dialoghi troppo spesso saturi di inutili spiegazioni
    Io non sono un attore nientemeno conosco la metodologia di studio per "far uscire" l'attore, direi, pi

  5. #20
    Chimica L'avatar di Lisa
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    è un argomento lungo e articolato anche se a livello pratico poi molto semplice... ti prometto che ti racconterò nei dettagli quello che comportra una buona improvvisazione...solo perchè ora sono stanca morta e vado a dormire...
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  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Hamlet
    "...studiare l'improvvisazione..."
    Per molti queste due parole non coincidono
    "studiare e improvvisare"
    invece lo studio

  7. #22
    Chimica L'avatar di Lisa
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    per quanto mi riguarda potevi scrivere ancora...

    io posso parlarti della mia esperienza hamlet, quella che ho maturato nell'arco di un anno di studio intensivo basato sull'improvvisazione...
    1) bisogna buttarsi in mezzo ad una situazione e giocare sempre il tutto e per tutto
    2) bisogna fidarsi del proprio istinto e delle proprie intuizioni personali
    3) ci si deve divertire come non mai a sperimentare ogni tipo di situazione, anche la più illogica e improbabile
    4) di improvvisazione in improvvisazione aumenta il bagaglio di soluzioni applicabili trovate, ma non bisogna mai stancarsi di ricercarne altre.

    questo vale per un tipo di improvvisazione che ti serve prima di tutto come esperienza sensibile dalla quale attingere o meno materiale su cui lavorare. ti faccio un esempio, per il saggio finale del nostro primo anno noi avevamo solo un tema (che come saprai nel mio caso era la dipendenza) e il resto dovevamo farcelo da noi: regia, drammaturgia e recitazione, e dovevamo costruire dal nulla un pezzo di 15 minuti in due settimane sostanzialmente... potrà sembrare una cazzata, ma fidati che 15 minuti di spettacolo sono veramente tanti quando parti con una sola parola....ora...non saremmo mai stati in grado di farlo se nell'arco di un anno di studio non avessimo avuto come base l'improvvisazione. per fare 6 scene da due minuti e mezza l'una ne abbiamo dovute sperimentare almeno il doppio, e ogni "scena" doveva essere bene o male vissuta per un'oretta buona prima di venire scartata...sappi che un'ora è assolutamente poco in una normale situazione per capire se del materiale può funzionare o meno, ma proprio grazie alle improvvisazioni fatte abbiamo invece sviluppato una sorta di selettività mirata di ciò che funziona o meno...in un certo senso l'improvvisazione allena tutti i "sensi" necessari ad una persona di teatro completa, il senso drammaturgico, quello registico e ovviamente quello espressivo...ti rendi conto subito di quando ci sono dei tempi morti, ti accorgi immediatamente se è troppo complicata la scena etc... insomma l'improvvisazione è veramente (a mio parere) il mezzo più importante per il lavoro teatrale, e che tutti dovrebbero sperimentare per dare maggior ricchezza al priprio lavoro.
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  8. #23
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    Se continuate cos

  9. #24
    Chimica L'avatar di Lisa
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    ma va...

    tuttalpiù un paio di consigli per le istruzioni...
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  10. #25
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    Ringrazio Dario e Lisa per le spiegazioni, attente e concrete, particolarmente "di testa" quella di Dario, "di pancia" quella di Lisa, come dire Razionale ed Istintiva. Precisazione per entrambi, non sono un grande amante della sintesi, quindi il giustificare la lunghezza di "uno scritto", per quanto mi riguarda, non ha senso, anzi...mi dispiace per coloro che si stancano a leggere, ma credo che in questo spazio non "circolino" persone "disattente" o meglio "precipitose"...se poi l'ambiente Forum, nel suo globale, detta legge per rendere breve ci

  11. #26
    Chimica L'avatar di Lisa
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    ....metafora calcistica e meccanica a parte

    io credo che ci sia un grosso problema di fondo nella comunicazione in generale ed è il codice che utiliziamo. tu parli di sottile differenza che passa fra recitare e improvvisare ma: cos'è la recitazione?

    l'improvvisazione è una forma di recitazione, anche se messa in questo modo è assolutamente imprecisa, ma bisogna assolutamente distinguere il prodotto finale (lo spettacolo) dal processo lavorativo che si applica per raggiungere tale fine, che poi fine non è quasi mai. recitare di fronte ad un pubblico è solo l'atto conclusivo, direi quasi che lo spettacolo è la morte di esso stesso. prendi questa frase con le pinze perchè anzi poi la messa in scena con il rapportarsi al pubblico è un altro mezzo per modificare e far nascere nuove immagini da un prodotto elaborato. comunque l'improvvisazione è recitazione, è simulazione, è immaginazione...il fatto che si improvvisi significa solo che non sai come può andare a finire ma solo perchè le persone che improvvisano con te possono applicare metodi di interazione diversi dai tuoi, ma questa è la ricchezza umana. tutto ciò che viene utilizzato ai fini della creazione è il materiale sul quale viene poi definita l'opera, l'imp'rovvisazione su tema o libera, l'osservazione su campo, i giochi di fiducia, qualunque mezzo ti aiuti a comprendere dei meccanismi che altrimenti ti sarebbero estranei e ti permettono di entrare in una dimensione di scoperta costante.

    l'attore è un ricercatore, uno studioso che desidera andare a fondo di quelle che sono le dinamiche di evoluzione delle sensazioni umane, l'attore è un bambino che non si stanca mai di sperimentare un gioco sempre nuovo e diverso, che si applica nel rispettare regole costantemente modificabili e accetta i cambiamenti di spazio, ruolo, tempo e persona...

    dipende per quale fine utilizzi gli stumenti che hai a disposizione, puoi farlo per pura esperienza personale il classico "mi butto in una situazione e vedo cosa succede" e le persone lo fanno tutti i giorni...può essere che una persona si metta in gioco per conoscere meglio se stessa attraverso questi mezzi...o puoi semplicemente amare il teatro.
    d'altro canto è vero che spesso certi strumenti toccano corde della nostra sensibilità tali da entrare nell'ambito dello psicodramma (che a me non è che piaccia poi tanto) ma dipende dal modo in cui vengono guidati e anche dalle basi sulle quali si salda la persona che vi si approccia. io credo che ciò che è troppo personale non sia interessante da vedere se non attraverso un'accurata trasposizione che vada non all'esperienza singola ma al motore che sta sotto all'esperienza, al cuore della sensazione, e questo può essere fatto attraverso immagini e suoni etc...
    in questo senso l'improvvisazione è lo strumento per eccellenza perchè è versatile e reale, vero, sincero...non è uno spettacolo, ma sicuramente è un modo della recitazione.
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  12. #27
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    [QUOTE=Lisa]....metafora calcistica e meccanica a parte

    io credo che ci sia un grosso problema di fondo nella comunicazione in generale ed

  13. #28
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    no la battaglia con la creazione non muore miai assolutamente, anzi nel momento in cui la credi finita ti si pone innanzi un nuovo conflitto. quello che dicevo col prendere con le pinze l'affermazione è che ci sono modi diversi di vivere anche il rapporto col pubblico, quella col pubblico è una guerra anch'essa devi difendere la tua creazione fino alla morte e devi distruggere un pubblico che difficilmente si lascia convincere, sappi che la maggior parte delle volte non è importante cosa dici ma come lo dici, quanto ci credi, quanto difendi le tue posizioni, uno può non essere d'accordo ma riconoscerà il motore che ci sta sotto e ne avrà rispetto. ovviamente studiare l'improvvisazione non è un termine specifico, ma un modo di selezionare il lavoro, perchè le immagini che offri allo spettatore (o semplicemente le immagini che decidi di vivere affinchè il tuo spettacolo sia essenziale ma non sintetico) siano veramente colme del significato sottostante, che siano esattamente quella tensione che si è creata nella ricerca e nello studio...
    ovviamente il troppo storpia in ogni campo.

    l'improvvisazione come ti ho detto non è solo istinto ma è anche un gioco di strategia, abilità, intelligenza, puoi voler mettere in difficoltà i tuoi avversari (o compagni) pouoi voler istigare delle situazioni appositamente per vedere come l'intuizione o l'istinto sapranno risolverle, o per vedere come, di contropartita, magari non riusciamo ad uscirne e facciamo morire la scena la storia e l'improvvisazione stessa...

    esiste una buona improvvisazione e una cattiva improvvisazione, almeno nell'essere attori, perchè poi nella vita invece non esiste questo distinguo, ogni giorno improvvisiamo qualcosa che sia piccolo o grande...ma sono due campi distinti
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  14. #29
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    Ne convengo per quanto concerne l'improvvisazione.
    E' un'arte sottile, e richiede molte doti, prima fra tutte una scorrevole dialettica e un lessico forbito, per recuperare, glissando e spostando il focus dell'attenzione, ad eventuali falle durante l'improvvisata.
    Si intreccia con ciò che dicevamo i sofisti.

  15. #30
    Chimica L'avatar di Lisa
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    attento però che ci sono diversi modi di improvvisare, non c'è solo l'improvvisazione basata sul lessico, spesso anzi ti viene espressamente richiesto di non usare le parole perchè possono essere un finto aiuto...
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