C'eravamo suicidati.
Ma le ingenuità vostre vi fecero sbagliare mira colpendo un lampadario.
La sorte malefica disse:" Non azzardatevi a toccare quel zoticone di
un nanerottolo malese"
L'amico ritrovato rise prendendo in giro ma la loro cercarono un'anatra da ammazzare.
Alle cinque decisero d'incollare i petali in una rosa spoglia;però Elvis capì che ciò era sbagliato, perciò rifece la sua mossa per eliminare tutti quei piccoli anche per fare una grandiosa rissa da lui.
Però cadde un mattone facendo un botto assordante nel silenzio della notte buia del 1940.
Elvis, pettinandosi,sfoderò un gran fascino ammaliatore e lanciò sguardi di intensa sensualità alla suocera che eccitatissima si pettinò e tolse il copricapo per presentarsi al suo fustone eccitato.
Intanto nell'imbrunire, nonno geppo cercò di triturare le pasticche che doveva ingoiare per guarire la gastrite che lo uccideva lentamente.
Le lucciole che volavano nella nebbia, cercavano un pò di foglie per poter capire dove andare, ma il caso non permise agli amici di nonno Arturo di fare retrofront fino a quel macigno.
Alla sera, durante l'evolversi dei discorsi, capirono istintivamente che sarebbe finito in un bicchier di latte di mucca e in una palla cubica arancione attaccata al sedere di una microscopica cicala:dopotutto la temperanza è una strana forma di espressione e una dimostrazione di temperamento umano.
All'indicibile angoscia kafkiana si sostituì lentamente un senso doppio di fame e di spossatezza mista a un psichedelico
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