Gi
Forse è il prezzo (per restare in tema) che devi pagare per fare un passo avanti e cominciare ad essere accettato da tutti. Io non lo so come si potrebbe fare per cambiare la situazione, effettivamente hai ragione, quando dici che i gay sono inflazionati perchè fanno tendenza, ma pensa, non sarebbe peggio il contrario?
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opinionara
responsabile del mio pc
Che mondo sarebbe senza di me
La repentina “valorizzazione” del settore di mercato da te identificato, da parte di coloro che, operando nel marketing, si occupano freddamente di segmentarlo e di creargli un’offerta, tesa unicamente ad incrementarne i “bisogni” e quindi gli acquisti, non è diversa da quelle avvenute per altre macro-categorie al consumo, che so, i “giovani”, le “casalinghe”, i “singles in carriera” e così via…
Il sistema è questo, basato sulla genesi di pseudo-richieste del mercato, sulla generazione di bisogni spesso inconsistenti, ma mirati, così che chi si sente appartenente ad una certa “categoria”, si senta out se non aderisce a quell’offerta, o se non possiede quel bene o l’insieme di quei beni…
Non è l’esser gay che oggi costa… è proprio semplicemente l’essere.
Parlando invece in termini più elevati, ovvero di quanto ciò costa in termini di limitazioni, di rinunce, di porte chiuse, beh… la vita è un dare-e-avere, ogni scelta che facciamo, libera o imposta, secondaria o assolutamente insopprimibile, comporta delle conseguenze, in termini di opportunità così come di dolorose rinunce.
E’ una questione di scelte, secondo una scala delle nostre priorità assai personale, ove ciascuna cosa deve, dovrebbe, prima o poi, trovare una sua opportuna collocazione.
Anche in questo caso, ribadisco… è proprio l’essere, qualsiasi cosa noi vogliamo essere che ci costa, ogni giorno… e non parlo solo di finanze…
"Yes, I am a criminal. My crime is that of curiosity. My crime is that of judging people by what they say and think, not what they look like. My crime is that of outsmarting you, something that you will never forgive me for."
Perchè , noi essere umani , dobbiamo necessariamente creare stupide catalogazioni ? quanto costa essere gay ? Niente piu' di quel che costi essere etero credo . Perchè devi sentire la necessità di frequentare esclusivamente locali gay , vedere film indirizzati ad un pubblico gay o guardare programmi con conduttori gay ?! Non essendo gay probabilmente non colgo l'ampiezza del problema . quello che credo però è che non ci sia differenza alcuna tra gay e non , basterebbe semplicemente non volere per forza farsi "etichettare" e cadere cosi' in stupidissime semplificazioni
Non era mia intenzione essere acida , se cosi'
[QUOTE=paneemortadella]Non era mia intenzione essere acida , se cosi'
Se tu non vuoi esserlo non esserlo.Originariamente Scritto da LaStoria
Se non vuoi essere un burattino nelle mani dei vari costanzo sparsi per l'Italia probabilmente è perchè già non lo sei e non lo sarai mai.
Purtroppo come tutto, questo è un discorso personale. Tu non vuoi che il gay sia un'immagine inflazionata? Beh con questo 3d ci stai già provando. Il problema è che chi lo legge è una combriccola di quattro gatti, prova a scriverlo anche a qualche giornale.
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opinionara
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Che mondo sarebbe senza di me
Nutella, ti sembrerà strano, ma il discorso, invece, andrebbe proprio divulgato ai diretti interessati. E' proprio loro che bisognerebbe spingere a capire quello che LaStoria ha scritto.
Si comincia da qui, poi, magari, chissà, questo forum prende una bella spinta, e più persone cominciano a capire che spesso si viene infinocchiati () dai cosìddetti ambientini a tema.
Però, diciamolo, ci sono i due risvolti della medaglia:
da un lato è vero, c'è un bel giro di soldi dietro al discorso omosessualità.
E ci facciamo la pubblicità (negli ultimi anni a me sembrano che vadano sempre più in aumento spot pubblicitari con riferimenti omosessuali) più per sconvolgere ed essere ricordata, ma del resto questo è poi lo scopo di una pubblicità.
Come ha fatto notare LaStoria i locali che inaugurano una serata a tema alla settimana sono altrettanto in aumento, magari pure quelli fighetti dove non è ammessa l'entrata se non sei griffato da capo a piedi (vedi "La Capannina" qua a Bologna, tanto per intenderci).
Perchè? Uhm, il più delle volte non credo proprio che sia per una questione di apertura mentale, ma di apertura del conto corrente, direi.
Una serata a tema ti assicura una bella entrata di gente, e di conseguenza di denaro.
Aumentano anche i film con storie omosessuali, ed i telefilm.
Il film può anche essere una ciofeca (come spesso è, diciamocelo) piena di luoghi comuni (praticamente sempre!), ma tutti pronti a pagare il biglietto pur di vederlo.
Il lato buono? Beh, che fra tante ciofeche di film proposti pieni di luoghi comuni ne viene fuori uno come "Transamerica" che a volte ti lascia col magone, e che merita solo per la recitazione, e dove in sala non ci sono presenti solo omosessuali, ma anche persone interessate ad un bel film.
Che comunque alcuni di questi ripropongono una realtà, invece che i soliti, appunto, triti e ritriti luoghi comuni, ed avvicinano la gente, magari fanno pure riflettere, alcuni incantano ("Fire"), altri fanno sorridere ("Kissing Jessica Stein").
Alcuni telefilm, secondo me, aiutano anche ad un po' di autoironia e, comunque, sono dell'idea che questo, nonostante tutto, aiuti a dare un po' di luce all'omosessualità, ad ironizzarci, comprenderla, avvicinarcisi, o, ancor meglio, a non considerarla, semplicemente perchè...naturale.