qualcuno anche tra gli scienziati e i ricercatori,armato di fede e sensibilita',ha voluto provare che anche le piante,facendo parte del microcosmo e sottostando alle nostre stesse leggi universali,sono in grado di provare emozioni.
i primi esperimenti di carattere scientifico furono condotte nel 1966 a New York da Cleve Backster,uno dei massimi esperti a livello internazionale della macchine della verita'.
egli applico' gli elettrodi di un suo detector alle foglie di una pianta che stava sopra la scrivania del suo ufficio.la innaffio' ed ebbe una reazione fogliare
da quel momento in poi fece i test almeno su altre 25 varieta' di piante compresa la lattuga e si accorse che le piante reagivano persino alle minacce dirette.per esempio,se lui pensava di prendere un accendino e bruciare una foglia,si aveva una reazione fogliare.
le piante avevano una reazione se con loro nella stanza c'era un animale,come un ragno e dalle reazioni fogliari sembrava seguissero i movimenti del ragno.
ecco uno degli esperimenti dello studiosorese 6 suoi studenti.mise 2 piante in una stanza e disse loro:"uno di voi entri nella stanza e sradichi una delle due piante".si trattava di un planticidio.nessuno doveva sapere qualle studente avrebbe compiuto il planticidio.
dopo che la pianta fu ...uccisa vennero messi gli elettrodi alla pianta superstite e inizio' l'operazione di riconoscimento.i 6 studenti vennero fatti entrare uno per volta per vedere le reazioni della pianta.quando entro' il killer gli strumenti registrarono delle fortissime variazioni fogliari.
la pianta aveva riconosciuto il killer.
le piante diBackster stavano male se lui si allontanava,ma prima ancora che tornasse,nel momento in cui aveva pensato di tornare,si registravano delle variazioni fogliari positive.
delle piante vennero messe in una gabbia elettrostatica di Faraday,ma captavano ugualmente i pensieri del loro padrone.della persona alla quale si erano affezionata.le piante ,d'altro canto,avevano paura dei "padroni" che le buttavano o bruciavano se non erano abbastanza belle.
un'altra prova di poteri della mente umana sulle piante e' stata data dall'israeliana Uri Geller.e' in grado di far sbociare un bocciolo di rosa tenendolo in mano 12 secondi
le piante sono sensibili alla musica.la musica rock rallenta la loro crescita ed arriva a farle morire.con la musica classica crescono piu' in fretta e si orientano verso l'altoparlante,alcune volte.
io sin da quando ero piccola odiavo i fiori recisi:una persona ti regalava una cosa che poi moriva.i fiori nel vaso con l'acqua si scolorivano,diventavano brutti,cadevano loro le foglie e poi morivano.finche' un giorno ho realizzato che in realta' i fiori erano gia' morti quando qualcuno te li regalava.era come se ti regalassero un animale al quale mancava una zampa che soffriva finche' la morte non lo liberava delle sofferenze...forse anche i fiori recisi che stavano in camera da pranzo,oltre a soffrire,stavano anche urlando,solo che io non potevo sentirli...
alla luce dei fatti...mi dispiace dire che forse avevo ragione.cosi',al fine di regalare una cosa gia' morta,ma che sta soffrendo troppo,non regalate fiori recisi.potete regalare anche una semplice violetta nel vaso
in modo che le vostre amate possano coccolarla e prendersene cura.
questo e' un vero gesto d'amore.
con affetto
maia