Originariamente Scritto da
Silenzio
Non sono d'accordo.
Proverò a spiegarmi con degli esempi, cercando di ripercorrere la interessante discussione avuta un paio di sere fa.
Immagina 3 persone, Tizio, Caio e Sempronio.
Tizio.
Tizio è un tipo che conosco, sulla trentina, fa l'avvocato, come hobby va per funghi e colleziona farfalle; simpatico, educato, allegro, spigliato, brillante nelle conversazioni.
A lui tendenzialmente piacciono le donne bionde un pò pienotte.
Nella vita di tutti i giorni usciamo e ci divertiamo, la sera andiamo fuori a bere e magari rimorchiamo e ci salutiamo, lui se ne va con una tipa io con un'altra.
Il giorno dopo magari prendiamo un caffè e magari ci raccontiamo, superficialmente quanto accaduto la sera prima con i relativi rimorchi.
Su molte cose la pensiamo nello stesso modo, su molte altre no, e spesso ci ritroviamo a scambiare idee e opinioni, qualche volta anche con fervore.
Una persona piacevolissima.
Caio.
Caio è un tipo che conosco, sulla trentina, fa l'avvocato, come hobby va per funghi e colleziona farfalle; simpatico, educato, allegro, spigliato, brillante nelle conversazioni.
A lui piacciono gli uomini, e sessualmente (indi questa sua sessualità la vive solo nel sesso) è passivo, ha un'indole femminile.
Nella vita di tutti i giorni usciamo e ci divertiamo, la sera andiamo fuori a bere e magari rimorchiamo (io una donna, lui un uomo) e ci salutiamo, lui se ne va con un tipo io con una tipa.
Il giorno dopo magari prendiamo un caffè e magari ci raccontiamo, superficialmente quanto accaduto la sera prima con i relativi rimorchi.
Se ne sbatte altamente della società e di come questa si relazioni al mondo gay, lui vive la sua vita, vive la sua sessualità, scopa molto e bene, si diverte sbattendosene di tutto e tutti.
Su molte cose la pensiamo nello stesso modo, su molte altre no, e spesso ci ritroviamo a scambiare idee e opinioni, qualche volta anche con fervore, e qualche volta, scherzando, gli dico che è una stronza insopportabile, e lui ride annuendo.
Una persona piacevolissima.
Sempronio.
Sempronio è tipo che conosco, sulla trentina, fa l'avvocato.
E' gay.
La sua vita è totalmente incentrata sul suo essere gay.
Quando parla non c'è un solo discorso in cui non c'entri il fatto che lui sia gay.
Spesso e volentieri vede discriminazioni, e in qualsiasi argomento ci infila il fatto che è gay, che i gay qua, che i gay là ecc ecc.
Praticamente lui prende ciò che fa parte della sua vita sessuale e lo porta fuori dal suo letto, vivendolo costantemente e quotidianamente nella vita di tutti i giorni.
Ci parli una volta, due, tre... poi ti accorgi che al centro di ogni suo discorso c'è l'omosessualità, addirittura si lamenta perchè nei videogiochi per computer ci sono pochi perosnaggi gay, si lamenta per come viene mostrata l'omosessualità in TV, non fa altro che parlare di "diritti dei gay", di matrimonio, di adozione, di gay pride, ecc ecc (ho preso spunto da alcuni thread, mettendoli tutti insieme in una sola persona, al fine di riuscire a dare una chiara immagine).
Lo trovo noioso, complessato e insopportabile.
Cosa crede che importi a noialtri della sua sessualità?
Faccia quel cazzo che gli pare... ma non sopportiamo il fatto che pretenda di infilare la sua sessualità ovunque, portandola fuori dall'ambito sessuale, fuori della sua camera da letto.
Tendiamo a chiamarlo sempre meno, e a non guardarlo di buon occhio.
Non abbiamo piacere della sua compagnia, ma non perchè a letto preferisca gli uomini, bensì perchè Sempronio porta la sua sessualità nella vita di tutti i giorni.
Ora prendiamo ad esempio queste tre persone.
Si pensa che il nostro non sopportare Sempronio dipenda dal fatto che sia gay?
Che sia una chiusura mentale a priori?
Oppure dipende da lui?