Originariamente Scritto da
lanie
Apro questa discussione con la consapevolezza di attirare una valanga di critiche. Ci tengo a precisare quindi da subito che voglio solo aprire una discussione su una tematica che mi riguarda (in I o II grado, non so) e che non cerco nel modo più assoluto di affermare chissà quale verità, né nel bene, né nel male. Lo spunto mi è venuto leggendo un libro a cura di Anja Feldhorst,
Bisexualitäten, dove ho trovato una riflessione che volevo dividere su questo forum. Ve la riporto sommariamente tradotta:
(si parla nello specifico di uomini bisessuali, che hanno una relazione stabile, spesso matrimonio, con una donna, e incontri più o meno occasionali con uomini)
"... No, non posso affermare che abbiano problemi di fedeltà. In un certo senso loro sono fedeli, vanno con gli uomini ma rimangono con la loro compagna. Tutto avviene a livello sessuale. Questi uomini hanno una fedeltà emotiva, non vogliono mica lasciare le loro donne."
Ho scelto appositamente di utilzzare il termine "fedeltà" e non "tradimento" per vari motivi. Primo fra tutti, essere bisessuali non vuol dire tradire nè tantomeno essere incapaci di avere un rapporto stabile e duraturo basato sulla monogamia. Poi anche perchè io ritengo che si possa fare una differenziazione tra tradimento e fedeltà, tradimento, fedeltà e monogamia.
Io ho trovato questa frase della fedeltà emotiva molto bella, mi è piaciuta tanto da postarla qui.
Ovviamente parto dal presupposto che NESSUNO a priori possa accettare il tradimento, ma vorrei andare un po' oltre a discorsi del genere, per esempio,
perchè sarebbe così insopportabile che il proprio partner bisessuale abbia rapporti con una persona del suo stesso sesso.
A voi la parola