Originariamente Scritto da
Arcobaleno
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Ora io, Nefi, dirò alcune parole in merito a ciò che è scritto, che è tratto dalle profezie d’Isaia. Come una generazione di Giudei è stata distrutta a causa dell’iniquità, così essi sono stati decimati di generazione in generazione secondo le loro iniquità; e nessuno di loro è stato mai distrutto senza che i profeti del Signore l’avessero preavvertito. Ecco perchè è stato loro parlato della distruzione che sarebbe sopravvenuta loro, immediatamente dopo la partenza di mio padre da Gerusalemme; ciononostante essi indurirono i loro cuori; e secondo la mia profezia, essi sono stati distrutti, a parte quelli che sono stati condotti prigionieri in Babilonia. E dico questo per lo spirito che è in me. E nonostante essi siano stati deportati, ritorneranno di nuovo e possiederanno la terra di Gerusalemme; dunque saranno di nuovo ristabiliti sulla loro terra ereditaria. Ma avranno delle guerre e rumori di guerre; e allorché verrà il giorno in cui il Figlio unigenito del Padre, sì, anzi il Padre del cielo e della terra si manifesterà loro nella carne, ecco essi lo rigetteranno, a causa delle loro iniquità, della durezza dei loro cuori e della rigidità dei loro colli. Ecco, essi lo crocifiggeranno; e dopo essere stato tre giorni nel sepolcro, risusciterà dai morti, con la guarigione nelle sue ali; e tutti coloro che crederanno nel suo nome saranno salvati nel regno di Dio. Pertanto la mia anima si delizia di profetizzare in merito a lui, poiché ho veduto il suo giorno, ed il mio cuore rende gloria al suo santo nome. Ed accadrà che dopo la risurrezione del Messia, e dopo essersi egli manifestato al suo popolo, a quanti vorranno credere nel suo nome, ecco Gerusalemme sarà nuovamente distrutta; guai infatti a coloro che combattono contro Iddio ed il popolo della sua chiesa. Perciò gli Ebrei saranno dispersi fra tutte le nazioni; sì, ed anche Babilonia sarà distrutta, per cui gli Ebrei saranno dispersi fra altre nazioni. E dopo essere stati dispersi, e dopo che il Signore Iddio li avrà flagellati per mano d’altre nazioni, per lo spazio di molte generazioni, sì anzi, di generazione in generazione finché siano persuasi a credere in Cristo, il Figlio di Dio, e nell’espiazione, che è infinita per tutto il genere umano, e allorché verrà quel giorno in cui crederanno in Cristo ed adoreranno il Padre in nome suo, con cuori puri e mani nette, e che non attenderanno più un altro Messia, allora verrà il giorno in cui sarà necessario ch’essi credano a tali cose. Ed il Signore stenderà di nuovo la sua mano per la seconda volta, per ristorare il suo popolo dal suo stato di dispersione e di caduta. Perciò egli inizierà un’opera meravigliosa ed un prodigio fra i figlioli degli uomini. Egli farà dunque giungere loro le sue parole, parole che li giudicheranno all’ultimo giorno, poiché saranno date loro con lo scopo di convincerli del vero Messia che fu da loro rigettato e per convincerli che non hanno più bisogno di attendere la venuta d’un Messia, poiché non ve ne sarà alcuno, a meno che non sia un falso Messia che ingannerebbe il popolo; poiché non vi é che un Messia predetto dai profeti, e quel Messia è colui che sarà stato rigettato dai Giudei. Infatti, secondo le parole dei profeti, il Messia viene seicento anni dopo la partenza di mio padre da Gerusalemme; e secondo le parole dei profeti e le parole dell’angelo di Dio, il suo nome sarà Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Ed ora, fratelli miei, io ho parlato chiaramente, in modo che non possiate errare. E come vive il Signore Iddio che condusse Israele fuori dalla terra d’Egitto e dette a Mosè il potere di guarire le nazioni dai morsi dei serpenti velenosi, se volessero gettare i loro sguardi verso il serpente ch’egli suscitò dinanzi a loro, e gli dette pure il potere di colpire la roccia per farne uscire dell’acqua; sì, in verità io vi dico che come queste cose sono vere e come il Signore Iddio vive, non vi è alcun altro nome dato sotto i cieli se non questo Gesù Cristo, di cui ho parlato, dal quale l’uomo possa essere salvato. Perciò il Signore Iddio mi ha promesso che queste cose che io scrivo saranno tenute e preservate, e trasmesse ai miei discendenti di generazione in generazione, perchè possa adempiersi la promessa fatta a Giuseppe, che la sua stirpe non perirebbe mai, finché sussisterà la terra. (25:1, 9-21) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)
Per tal ragione noi parliamo della legge, affinché i nostri figli conoscano la nullità della legge e ch’essi, sapendo che la legge è morta, possano anticipare quella vita che è in Cristo e conoscere il fine cui obbedisce la legge. Ed affinché, dopo che la legge sarà compiuta in Cristo, essi non abbiano a indurire i loro cuori contro di lui quando la legge dovrà essere abolita. (25:27) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)