Originariamente Scritto da
axeUgene
se, durante le lezioni di storia un tu fossi stato a ragiona' di pallone col compagno di banco, sapresti che:
a) la datazione è il frutto del colonialismo occidentale;
b) a 3/4 del pianeta non importa un fico secco di Gesù, ma venerano altro, gli antenati, Visnù o Allah
niente affatto; io non postulo nulla;
sei tu che neghi l'onnipotenza nel momento in cui postuli un dio che crea tutto dal nulla, non vuole il Male, ma poi se lo ritrova nella creazione, come se non avesse conosciuto in anticipo gli esiti e li avesse subiti ignaro, come un bischero qualsiasi;
al solito, sostieni un'assurdità in termini di logica elementare e quando te lo faccio notare attribuisci a me il pensiero assurdo
come vasi, destinati ad usi diversi, non tutti pregiati; questo non lo dico io, ma il padre della tua dottrina, che fingi di non capire, cambiando discorso; te lo dice a chiarissime lettere, oltre che con la metafora del Vasaio, anche richiamando le stesse parole di Dio:
ho amato Giacobbe e odiato Esaù, senza che quelli avessero fatto niente di buono o cattivo; lo capirebbe anche un bambino poco dotato di comprendonio; tu, parrebbe di no;
in realtà capisci benissimo; quello che infastidisce te e molti altri è la conclusione logica dello stesso Paolo, cosa sperimentata da lui stesso con la conversione:
non c'è nessun merito nella fede: è opera e decisione imperscrutabile e inalienabile di Dio stesso quindi niente da sbandierare vantando una
superiorità morale di credente e conseguente esercizio di potere; capisco che la cosa possa bruciare molto, se molto si è investito in questo ruolo, ma non ho scritto io quella dottrina, né causato scismi ed eresie.