Citazione Originariamente Scritto da MB_
Uffa che ripugnante vampiro! Comunque cerco di rispondere...

Rispondo non dalla parte politicoeconomica ma da parte di una semplice cittadina.

Non e' possibile dire che durante il regime si viveva ugualmente. Il piu terribile tempo era quello di stalinismo, il piu bello e calmo tempo era negli anni settanta quando la vita di semplice e mediocre cittadino sovietico sembrava quasi paradisiaca mentre per la personalita i limiti della matrix erano stretti nel senso della liberta personale. Dopo crollo di USSR lo Stato prese orientamento politico terzmondiale cioe di esportazione di materie prime. Il fiore della nazione diventa inutile: tutta la scienza teoretica e molti campi della scienza applicata, l'arte alta e tutto cio non da' l'immediato profitto nominale.

Che cosa ha determinato il crollo di USSS? Non credo che queste cause sopraelencate da te possono diventare tanto forti da distruggere il paese se e' davvero forte. USSR non era mai il paese forte nel pieno senso di parola perche non e' possibile costruire qualcosa tramite terrore. La paura non e' creatore. E ancora una cosa importante: il mio popolo dai tempi di regime e ancora di prima sempre viveva con il pensiero "noi soffriamo in nome di futuri generazioni che vivrenno meglio di noi e staranno felici". Questo e' il piu grave errore perche il bambino non puo essere felice se soffrono i genitori, e poi avendo questo nodo in genotipo e lo tramanda a sua volta ai propri posteri aggravandolo cosi con ogni giro in modo di lavina. Io credo che il sacro dovere di genitori e' di essere felici per non guastare la sorte di figli.

Cosi il fattore umano metto per primario rispetto alla politica ed economia.
non voglio scocciarti. soltanto mi interessa apprendere la testimonianza di una persona che ha vissuto dal di dentro l'esperienza sovietica. ti ripeto una domanda a cui non hai risposto: in urss c'era uguaglianza sostanziale, cio