bellissima interpretazione della prima tecnica, preferisco la tua a quella di Osho.
Se potessi spiegare qualcun'altra di quelle che ritieni le più interessanti tra le 112, mi farebbe molto piacere (e non solo a me penso)
Considera un cielo oscuro sul quale scorrono vorticosamente continui ammassi nuvolosi. E' così da secoli, da millenni. E tu vivi da sempre sotto quel cielo carico di nuvole.
Le nubi che vagano per il cielo
non hanno radici, non hanno casa;
e così sono anche i pensieri discriminanti
che attraversano la mente.
Quando si è vista la mente universale,
ogni discriminazione cessa.
Nello spazio nascono forme e colori,
ma lo spazio non è macchiato né dal bianco né dal nero.
Dalla mente universale emerge ogni cosa,
ma essa non è macchiata né dai vizi né dalle virtù.
L'oscurità dei secoli
non può velare lo splendore del sole;
le lunghe ere del Samsara
non possono nascondere la chiara luce della Mente.
Benché ci si serva di parole per spiegare il Vuoto
il Vuoto in quanto tale è inesprimibile.
Benché si dica che "la Mente è una luce brillante",
essa è al di là di ogni parola e simbolo.
Benché la sua essenza sia il Vuoto,
essa abbraccia e contiene ogni cosa.
splendido...