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Discussione: Fede e Paura

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  1. #11
    Opinionista
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    Citazione Originariamente Scritto da marimba Visualizza Messaggio
    E' sempre divertente assistere alle capriole con cui alcuni opinionisti (carina la definizione, ma molti la prendono sul serio!) si arrabattano per negare anche le realtà più evidenti, che tutti sono in grado di constatare in prima persona.

    E si capisce, perchè solo LA PAURA di veder sfiorate dal dubbio le proprie convinzioni rende nervosi. Ma non mi addentro, perchè la sindrome meriterebbe una discussione a parte.
    Aggiungo solo che più che contestare quanto dice l'interlocutore si cerca sempre di mettere in dubbio la sua cultura, la sua preparazione o la stessa capacità di ragionare. Cosa che a volte mi spinge a fare lo stesso, ma preferirei non imitare i cattivi esempi.

    Ordunque. Col mio intervento iniziale non ho voluto dire che la paura sia l'unica molla della religiosità, che rimane comunque un fenomeno ricco e complesso, e spesso prodigo di effetti benefici.
    Ho detto che probabilmente la paura è stata LA PRIMA causa del sentimento religioso, non appena l'uomo ha preso coscienza della propria mortalità.
    E che la PAURA DELLA MORTE ancora oggi condizioni il sentimento religioso mi pare difficile da smentire.

    E accanto alla paura della morte, da quando è stato inventato l'Inferno, vi è la PAURA DELLA PUNIZIONE. Che non riguarda ovviamente solo i credenti, tanto che il meccanismo regola tutta la società civile.
    Cosa si promette a chi è propenso a delinquere, che riceverà un premio se non lo fa o la galera se lo fa?

    Potrei continuare con quaranta esempi, o con approfondimenti psicologici, ma questo non convincerebbe certo chi è tetragono alla verità. Pongo però questo tema a chi ha voglia di ragionarci sopra, senza preconcetti.

    La paura in diversa misura contagia tutti. Forse i credenti traggono sollievo dalla fede, ma come ha fatto notare heli, ci si affida a Dio proprio per esorcizzare il panico esistenziale, e non perchè il panico non esiste.

    ad Heli ho risposto sopra qua mi soffermerei su un'altro concetto della religiosità, quantomeno di quella cristiana. L'inferno è una punizione mitologica, non teologica. Nella filosofia cristiana l'anima che non ha abbracciato Dio non è punita, è dannata, concetto profondamente diverso che non presuppone le schiere di demoni che rovesciano pece bollente di dantesca memoria. Quella è allegoria, la dannazione invece è la disperazione e l'infelicità eterna dell'anima che ha rifiutato (con il suo libero arbitrio) il Signore.
    Ultima modifica di elnick; 14-12-2009 alle 22:04 Motivo: un'acca di troppo

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