Maria New, endocrinologa di New York, ha messo a punto una cura ormonale per le future mamme. Obiettivo: scongiurare la nascita di figlie omosessuali.

Più che per un medico, la si potrebbe scambiare per un santone. Maria New, però, è un’endocrinologa newyorchese che ha pensato di far fruttare fondi ed energie mediche a favore di un bizzarro e avveniristico ritrovato medico: il “vaccino” anti lesbica. È necessario che la futura mamma si sottoponga ad una breve cura ormonale a base di dexamethasone e le probabilità di avere una figlia omosessuale vengono clamorosamente ridotte all’osso. Il farmaco, difatti, riuscirebbe a contrastare l’iperplasia congenita della ghiandola surrenale, effetto dell’esposizione eccessiva dell’utero materno agli ormoni maschili: “ciò può anche far nascere le ragazze con genitali ambigui (clitoridi molto larghi che sembrano dei peni) e atteggiamenti estremamente maschili”, ha affermato la dottoressa New.


Le conseguenze sono ovvie. Un eccesso di testosterone conduce inevitabilmente al lesbismo. “La sfida è riuscire a riportare queste bambine al normale aspetto femminile, in modo che i genitori possano considerare la propria figlia come una donna a tutti gli effetti, e in modo che la ragazza diventi eventualmente la moglie di qualcuno, che abbia un normale sviluppo sessuale e che possa realizzarsi come madre", ha aggiunto Mary New. Effetti collaterali della cura? Diabete, retinopatie, inibizione del sistema immunitario e morte dei neuroni. Una concentrato di sostanze che la comunità medica si è sempre affrettata a definire dannoso e troppo sperimentalo. A conti fatti, ne vale certamente la pena.

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