Non sono d' accordo per niente con Scaruffi sui beatles, non li amo molto e dire che erano esecutori mediocri � sacrosanto ma � l' unica cosa che trovo condivisibile, tutto il resto no. Avevano talento compositivo e fantasia da vendere, hanno scalzato elvis e j.l lewis (che p.s. ha completamente ignorato) dal trono dando vita ad un genere, il beat, che fece uscire dylan dal country e dal quale pescarono tutti ma proprio tutti tranne forse i beach boys. Parliamo del '62/'63. Non mi interessa ora andare oltre sui beatles, si parla di Scaruffi.
Per contro condivido interamente questa su Zappa ed � sempre farina dello stesso sacco:

http://www.scaruffi.com/vol1/zappa.html



Secondo me i critici vanno presi per quello che sono, scrivono la loro opinione poi sta a noi filtrarla.

A volte diamo loro troppa importanza, il critico non � e non deve essere un insegnante, sono mestieri completamente diversi e Scaruffi si sente un professore ed usa i toni del luminare insindacabile. Basta saperlo e prenderlo per quello che �: un recensore fallibile.