Qualche giorno fa, mentre ero nella sala d'attesa del medico, mi � capitato di sfogliare una rivista di moda per donne.

Sono rimasta abbastanza turbata da un articolo in cui venivano illustrate le ultime tendenze e mode in fatto di dimagrimento. Si parlava di un intervento chirurgico, nato negli USA, che viene effettuato in anestesia totale, ma che non richiede l'uso di bisturi. Il chirurgo, attraverso una sonda, arriva nello stomaco del paziente e, con una particolare tecnica di ago e filo da sutura (non ho capito come), "uncina" e pinza diverse parti dell'organo per ridurne la capienza. Pare che questo intervento riesca a far dimagrire di circa 10 kg chi vi si sottopone; senza alcuno sforzo o rinuncia. Ovviamente questa pratica non ha avuto riscontro dalla comunit� scientifica, n� si sono verificati gli effetti collaterali di questo intervento.

Sulla stessa pagina, in un piccolo trafiletto, si illustrava anche un'altra tecnica definita pi� "sicura", siglata da un acronimo che non ricordo. A grandi linee comunque, si tratta di farsi ricoverare per un tot. tempo in una clinica privata e farsi alimentare tramite sondino nasogastrico.

Io sono abbastanza schifata da questo tipo di articoli, inizialmente, quasi a volersi parare il culo, si prende una certa distanza, ma leggendo meglio sembrava proprio che chi l'ha scritto, volesse illustrare queste tecniche come papabili. Quasi a metterle in vetrina. Mi chiedo, ha senso pubblicare queste informazioni su delle riviste il cui target sono giovani donne, spesso, ossessionate dal proprio aspetto fisico? E' corretto intitolare l'articolo "Quando dimagrire diventa pericoloso", se poi vado a divulgare il funzionamento e i vantaggi di queste tecniche? Soprattutto, poi, se nella pagine successive tutte le immagini ritraggono modelle dai corpi magrissimi?