PRIMAVERA


Trascorse l'inverno. Ad Aprile le belle giornate cominciarono ad esser pi� frequenti, gli alberi prendevano vita colorandosi di verde... e i fiori nei vai parchi e giardini, con i loro colori, rendevano pi� viva la citt�. Il tempo stava cambiando dunque e tutto sembrava cambiare con esso. Le vie principali erano sempre pi� frequentate da persone. Fare delle passeggiate durante le tre ore di pausa, con la primavera, era molto bello. La citt� sembrava risvegliarsi dal torpore invernale. Sui davanzali piante e fiori sembravano parlarti, se poi ci aggiungete strade e viali puliti, allora potete immaginare quanto sia incantevole una citt� europea.

Diversi locali che avevo visto sempre chiusi, d'inverno, apriroro. Uno di questi era una gelateria italiana che lavorava solamente in primavera e estate. Molte volte sono andato a "pranzo" in questa gelateria, dove servivano, tra l'altro, dei buonissimi "spaghetti al pomodoro", che altro non erano che spaghetti di gelato alla vaniglia, con sopra "salsa" di gelato alla fragola.

A scuola tutto procedeva bene. Le lezioni erano interessanti e mi aiutavano a spezzare la monotonia del locale in cui lavoravo, in media, dodici ore al giorno. Naturalmente lavoravo fino a mezz'ora prima delle lezioni, e al termine di queste, riprendevo servizio fino alla chiusura del locale. L'unico giorno di riposo era la domenica. Ma ben presto la domenica prendevo il treno per andare a Kromberg, a lavorare presso il ristorante del figlio di Giovanni, che nel frattempo ne aveva aperto un altro.

Durante il mio servizio a Francoforte, un problema affliggeva il ristorante di Giovanni, i topi. Come vi ho gi� raccontato, il locale era a pian terreno, mentre la cucina e il magazzino si trovava sotto il livello della strada. Inevitabile avere "ospiti" indesiderati. In tutto il locale vi erano trappole "appiccicose". Li preparevamo spargendo un potente attaccatutto sui classici contenitori di ortaggi in polistirolo. I topi, attratti dall'esca rimanevano spesso intrappolati e agonizzanti. Non non dovevamo fare altro che prendere il contenitore con il topo e gettarlo nel cassone della spazzatura.

Ma spesso giravano liberi e pertanto tra i componenti del ristorante esisteva una vera e propria classifica. In cima, il Barone rosso della situazione, vi era Lucky l'indiano cuoco del ristorante con ben 16 topi uccisi a piede libero. Poi seguiva "Sandokan" un altro indiano che faceva il lavapiatti. A seguire tutti gli altri e... in fondo alla classifica io, con due topi uccisi, per caso, mentre pulivo e ramazzavo il locale. Quando uccisi il primo topo ammetto che ne ero spaventato. Era piuttosto grosso.

Un giorno mi trovavo in cucina quando vedemmo un topo. All'improvviso tutti ad urlare cercando di catturarlo. Il topo terrorizzato si rifuggi� sotto la macchina impastatrice. Ebbi solo il tempo di gridare "NOOO LUCKY!!! NOOOOO!!!", quando questi accese la macchia e.... da sotto comincio a spuntare un rivolo di sangue.... il topo fu "macinato" dagli ingranaggi.

Non impressionatevi. In una grande citt� � normale che ci siano i topi. L'ufficio sanitario di Francoforte non faceva tanti problemi, nel senso che davano per scontata una certa presenza di topi nei vari locali pubblici. Ci� che non era tollerato, erano gli scarafaggi. Se ti trovavano scarafaggi nel locale, potevano anche fartelo chiudere e disinfestare. Almeno cos� mi disse un giorno Giovanni.

La sera il locale era molto pi� frequentato, pertanto il lavoro divent� pi� frenetico del normale. Molti si fermavano fino a tarda sera. Durante le ore di lavoro la musica italiana era sempre presente in sottofondo. Naturalmente Giovanni amava i cantanti classici : Albano, Toto Cutugno, I cugini di campagna.... Fausto Papetti e il suo sassofono e molti altri.

Faticavo molto ad ascoltare Albano e Toto Cutugno e specialmente i cugini di campagna, che odiavo (e odio ancora). Cos� cervavo di compensare con altri autori come Gianna Nannini, Eros Ramazzotti... ecc. Fu a Francoforte che ascoltai per la prima volta Paolo Conte. All'inizio non mi piaceva, ma, con il passare del tempo, imparai ad apprezzarlo. Comunque dopo un anno.... devo ammettere che avevo imparato ad apprezzare anche Toto Cutugno. Ricordo che sul treno, di ritorno a casa, ascoltavo volentieri "cuore matto" del compianto Little Tony.

Solo dopo esser rientrato definitivamente a casa, mi disintossicai e ritornai ai miei autori preferiti dell'epoca :i Dire Straits, Supertramp, America, Deep purple, Pink Floyd, Leed Zeppelin... ecc.