ho letto tutto d'un fiato e finalmente ho chiarezza su questo punto e grazie Valentina Nappi

Un mito su cui � opportuno riflettere � quello secondo cui le ragazze 'facili', 'zoccole', quelle che fanno molto sesso promiscuo - sesso con tante persone diverse, gangbang... - avrebbero la figa 'sfondata', 'slabbrata', 'troppo larga' e quindi meno avvolgente, meno piacevole da penetrare. In realt�, dopo un periodo iniziale di 'rodaggio' (in media di nove-dieci mesi), tutte le vagine da tale punto di vista si stabilizzano, conservando da l� in poi le medesime dimensioni, forma ed elasticit�. � inoltre del tutto ovvio che, per quanto concerne le sollecitazioni meccaniche, il sesso promiscuo vale esattamente quanto il sesso monogamico; e le fidanzatine fedeli, in media, non hanno affatto rapporti sessuali meno frequenti rispetto a una pornostar o a una 'ragazza facile' che 'si fa' duecento ragazzi diversi ogni anno. Ma ci� che pi� conta � che l'esperienza e la consapevolezza del proprio corpo sono decisive anche al fine di trasmettere la sensazione di 'figa avvolgente, stretta' (vedi muscolatura del pavimento pelvico). Insomma: le santarelline poco interessate a fare esperienze variegate, ad apprendere da pi� persone e ad approfondire gli aspetti tecnici della sessualit� sono proprio inutili, mentre le esperte sono le migliori persino nel far sentire la figa stretta ai maschi.

Ma cosa c'� dietro un pregiudizio cos� stupido? Probabilmente l'idea, ereditata dal nostro passato, di giovane ragazza come 'materia prima'. Una materia prima che va preservata, che non va sciupata, che non va sprecata. Quando le baldraccone post-cinquantenni in televisione dicono che le ragazzine dovrebbero essere educate a 'non darsi via', a 'dare un valore al proprio corpo' eccetera, non fanno altre che riformulare in un linguaggio contemporaneo il vecchio principio di 'preziosit�' del corpo di una giovane donna, una preziosit� che � tutta materiale, che � legata alla riproduzione delle cellule sociali e che � stata sublimata (secondo il solito, ben noto meccanismo) in uno pseudo-valore spirituale. Sapete come si chiama questo meccanismo? Reificazione. S�, proprio cos�: reificazione. Che vuol dire: 'spiritualizzazione' delle cose materiali (nel caso specifico: 'spiritualizzazione' dell'utero e delle sue potenzialit� di riproduzione materiale). Insomma: esattamente l'inverso - proprio cos�: l'inverso!- di quello che oramai viene inteso comunemente nel dibattito pubblico.

Si tratta di un meschino rovesciamento semantico, che ha contagiato anche Wikipedia, vari dizionari, varie fonti online e non. I soldati della neo-premodernit� hanno sempre pi� s�guito e stanno imponendo il loro vocabolario, ripetendoci ininterrottamente le loro litanie. Essi sono i nemici della razionalit� moderna, della secolarizzazione, di conquiste della modernit� quali il formalismo giuridico, la democrazia procedurale, la dissoluzione dell'autorit� comunitaria 'sostanziale' (l'autorit� non codificata: quella del nonno, degli anziani, dei genitori sui figli maggiorenni...). Di tale esercito della neo-premodernit� fanno parte le femministe delle differenza. Le loro formule - ad esempio sulla donna ripetutamente 'violata' che prima o poi (loro lo sanno, loro lo predicono) sente il bisogno di cambiar pelle - non sono altro che una versione raffinata di quelle delle baldraccone televisive sopra menzionate. Ma cos'� questo, se non la declinazione femminile, 'educata' e pi� o meno pseudo-argomentata, degli odiosi insulti maschilisti sulla figa sfondata e slabbrata?

Valentina Nappi

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